http://www.lastampa.it/2018/01/...
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 19/01/2018 alle 14:18:28Io di solito non temo molto sui velivoli ma ammetto che se fossi stato sopra avrei dovuto cambiare le mutande. MI chiedo se non fosse il caso di cambiare aeroporto invece che affidarsi al manico ma in una situazione così estrema; ma sopratutto quanto conti il manico e quanto comunque l'elettronica.
Ai miei tempi, quando lavoravo nell'ambiente aeronautico, di un pilota così bravo nel fare cose al limite, si usava definirlo un manico, vale a dire... un professionista eccellente nel fare il suo lavoro, e il manico diuno così veniva sempre fuori specie nei momenti difficoltà. Qui vediamo delle correzioni di assetto e imbardate che hanno dell'incredibile: ... E' bene che si sappia che le vipere non sono immuni dal veleno che producono
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/01/2018 alle 14:24:47In questo caso non era possibile andare su un altro aeroporto, in quanto tutto il Nord Europa è sferzato da venti fortissimi.
Io di solito non temo molto sui velivoli ma ammetto che se fossi stato sopra avrei dovuto cambiare le mutande. MI chiedo se non fosse il caso di cambiare aeroporto invece che affidarsi al manico ma in una situazione così estrema; ma sopratutto quanto conti il manico e quanto comunque l'elettronica.
http://www.dailymotion.com/vide...
https://it.wikipedia.org/wiki/V...
In risposta al messaggio di nanonet del 19/01/2018 alle 15:15:03Si tratta della "manovra del granchio", mettere l'aereo di traverso rispetto alla linea ideale di avvicinamento usando il timone verticale e gli alettoni, ciò consente di ridurre la velocità e poi riallinearlo all'ultimo momento, ma se si sbaglia non ci sono tempi di recuperare...
Ho un grande interesse e passione per l'aeronautica, e per le vicende problematiche, non vorrei essere frainteso, non amo assistere ad eventi drammatici dei voli, indipendentemente da come si concludono. Amo il discorso puramentetecnico delle situazioni, miscelato con le capacità di queste persone che io ritengo assoluti manici (come ben tu hai descritto il NOTEVOLE caso che hai postato). Amo capire il perché si innescano certe situazioni, gli insegnamenti che forniscono per il futuro e per la sicurezza in volo. Non a caso seguo assiduamente i famosi Indagini ad alta quota che trasmettono su National Geographic. Penso di averli visti davvero tutti, e dal momento che siamo in argomento di manici, chi segue queste cose, conosce molto bene il famoso caso poi chiamato L'Aliante di Gimli... In poche parole, per un errore di riempimento dei serbatoi, causato da pasticci tra conversione del carburante tra libbre e kg, un Boeing 767 (mica un fuscello), si ritrova in volo senza carburante... Il pilota e copilota furono dei veri manici nel riuscire a farlo atterrare in planata a motori spenti (da notare in che modo l'aereo è in grado di generare l'energia minima per usare i comandi di volo), e già questo ha un che di manico, ma nel momento in cui iniziano la discesa si trovano troppo alti, ed il pilota (ex pilota di alianti) si inventa una manovra ch epermette a questo bestione di rallentare.. la famosa scivolata d'ala. Roba che se la fai con un aliante ok, ma con un 767 è praticamente un suicidio... per poi trovarsi anche una sorpresa inaspettata sulla pista. In quel volo sono capitate le peggio sfortune, una dopo l'altra, e quel manico risolvendole, è diventato un vero e proprio eroe nazionale Per chi ha un po' di tempo, consiglio di guardarsi con calma la ricostruzione originale di National Geographic (in lingua italiana), davvero ben fatta e meglio di un film (narra la realtà)... ovviamente con le narrazioni dei passeggeri di quel volo, che quella vicenda l'hanno vissuta e l'hanno potuto raccontare ... e per saperne di più: In tutti modi, i miei ossequi a questi manici, gente che la pagnotta se la guadagna per davvero PS Non ho assolutamente paura di volare (e devo farlo spesso), dopo centinaia di voli ci si abitua, o perlomeno la si prende con filosofia... tanto non puoi farci niente, per cui.... Ciao
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 19/01/2018 alle 15:40:42
Si tratta della manovra del granchio, mettere l'aereo di traverso rispetto alla linea ideale di avvicinamento usando il timone verticale e gli alettoni, ciò consente di ridurre la velocità e poi riallinearlo all'ultimomomento, ma se si sbaglia non ci sono tempi di recuperare... Qui si vede chiaramente la posizione del granchio, solo che non è determinata dall'azione del pilota, ma dal vento, in quel caso lo fecero deliberatamente e con poco vento. Notare come lavora il timone verticale per contrastare il disallineamento.
In risposta al messaggio di Marino2 del 20/01/2018 alle 09:45:05Fino ad una ventina di anni fa ho volato molto e spesso anche in cabina con aerei militari e civili, secondo le possibilità, poi una volta fece un volo con un elicottero antincendio sui monti lepini, c'è un grosso incendio in una pineta, non sto qui a spiegarti il perchè o il percome mi trovavo a bordo mi presi uno spavento incredibile, perchè quando arrivammo sopra per sganciare l'acqua dal contenitore sotto l'elicottero, fummo investi da una turbolenza tremenda, l'elicottero sballottolava a destra e a manca, salti di quota tipo montagne russe, per il pilota era una cosa "normale", per me inaudita , appena tornati all'aeroporto scesi subito con la scusa della nausea.
Solo una volta me la sono vista brutta durante un volo, nonostante l'aereo lo prenda abbastanza spesso e per voli intercontinentali, ed era su un Fokker Itavia da Roma a Bologna. Sulla capitale era in corso un temporalee nonostante questo l'areo decollò ma sbattuti come una foglia nel vento arrivammo così sino a bologna con metà passeggeri ad usare con i sacchetti. Nel capoluogo emiliano stesso tempo terribile, alla fine persa pure la coincidenza con torino ed arrivai a destinazione noleggiando un'auto, rifiutando il taxi cumulativo offerto dalla compagnia, tempo terribile anche in autostrada dove la violenza del nubifragio non permetteva quasi di procedere.