In risposta al messaggio di sergiozh del 18/05/2023 alle 01:58:22Non metto in dubbio il riscaldamento globale ma la terra ha avuto già alti e bassi. Nell'inverno del 218 a.C., Annibale, provendo dalla Spagna, attaversò le Alpi dal Colle delleTraversette, a 3000 metri di quota, con 46.000 uomini a piedi, 6000 cavalieri e 37 elefanti.Ci riuscì perchè le temperature erano decisamente superiori alle attuali, scarsi o inesistenti i ghiacciai.Era semplicemente uno dei tanti riscaldamenti periodici che hanno interessato la Terra, fin dalle sue origini.
Andiamo forte. Quando ci schiantiamo ?
In risposta al messaggio di Pedro2 del 18/05/2023 alle 22:23:19Questo riscaldamento e‘ molto veloce e causato dall‘uomo a differenza dei precedenti.
Non metto in dubbio il riscaldamento globale ma la terra ha avuto già alti e bassi. Nell'inverno del 218 a.C., Annibale, provendo dalla Spagna, attaversò le Alpi dal Colle delleTraversette, a 3000 metri di quota, con 46.000uomini a piedi, 6000 cavalieri e 37 elefanti.Ci riuscì perchè le temperature erano decisamente superiori alle attuali, scarsi o inesistenti i ghiacciai.Era semplicemente uno dei tanti riscaldamenti periodici che hanno interessato la Terra, fin dalle sue origini.
https://www.rsi.ch/news/mondo/E...
In risposta al messaggio di Pedro2 del 18/05/2023 alle 22:23:19La questione è dubbia solo tra il pubblico. Chiunque tratti il clima in maniera professionale sa che non c'è dubbio alcuno. E nessuno si dimentica delle oscillazioni nel passato, che sono registrate con precisione.
Non metto in dubbio il riscaldamento globale ma la terra ha avuto già alti e bassi. Nell'inverno del 218 a.C., Annibale, provendo dalla Spagna, attaversò le Alpi dal Colle delleTraversette, a 3000 metri di quota, con 46.000uomini a piedi, 6000 cavalieri e 37 elefanti.Ci riuscì perchè le temperature erano decisamente superiori alle attuali, scarsi o inesistenti i ghiacciai.Era semplicemente uno dei tanti riscaldamenti periodici che hanno interessato la Terra, fin dalle sue origini.
In risposta al messaggio di Pedro2 del 19/05/2023 alle 07:35:57Sono due aspetti del medesimo fenomeno. È una argomentazione troppo semplicistica.
Si non c'è dubbio è lampante poi adesso và di moda il complottismo ed escono le cose più assurde...e pensare che fino a 10 giorni fa erano in crisi idrica
In risposta al messaggio di Pedro2 del 19/05/2023 alle 07:35:57Ho ascoltato ieri prof. Franco Prodi - fisico, non e' unico che la pensa cosi.
Si non c'è dubbio è lampante poi adesso và di moda il complottismo ed escono le cose più assurde...e pensare che fino a 10 giorni fa erano in crisi idrica
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/05/2023 alle 09:28:33Chiunque pensi che la questione dei cambiamenti climatici sia al livello di dibattito televisivo direi che si sbaglia, e non di poco. Quello che arriva in TV è soltanto il tentativo di tradurre per il pubblico una mole immensa di dati. Non solo, c'è molta gente che lavora sulla paleoclimatologia, che oltre a sfruttare dati archeologici che non sono solo noti ai forumisti di col ma ampiamente accettati dalla comunità scientifica, usano anche elementi un pelo più oggettivi, tra cui rapporti isotopici nelle carote di ghiacico e nei sedimenti oceanici.
S'è parlato di Annibale che ha attraversato le Alpi quando ancora non c'erano i vari tunnel od i Passi del Monginevro. Quasi un migliaio di anni dopo, verso il 990 (non 1990) un Vichingo dal nome Erik il Rosso mise casain un vastissimo territorio che chiamò: Prato Verde: la Groenlandia! Dico subito che gli ambientalisti di professione negano questa evenienza perché non fa loro comodo. Il problema è che forti piogge, a caso, sono sempre avvenute. Come i terremoti. Solo che prima della possibilità di fare trasmissioni televisive su trasmissioni televisive, per ore ed ore, per giorni e giorni, su questi avvenimenti, l'evento non avrebbe fatto notizia. Ricordo bene quando negli anni '60, quando cominciai a leggere i giornali, spesso leggevo il trafiletto di pochissime righe, ad una colonna, del tipo: Terremoto in Cina, 300.000 morti. Due righe, per un solo giorno e non su tutti i giornali e la televisione non ne dava notizia nel telegiornale e finiva lì. Quanti lo venivano a sapere? Se fosse oggi, avremmo tutte le trasmissioni su una notizia del genere. Quanto a ciò che è accaduto in Romagna e zone limitrofe, guardando le immagini televisive, son sempre più convinto che una parte di responsabilità umana c'è. Infatti si vedono ponti intasati da arbusti trasportati che bloccano il flusso dell'acqua; in uno dei punti in cui il margine ha ceduto si vede bene che il prosieguo del fiume era rimasto praticamente senz'acqua perché colmo di arbusti, canne, e di non so cosa altro: l'acqua, come il fulmine, cerca la via più veloce ed in quel caso l'acqua, non potendo proseguire, ha rotto l'argine. Una pulitina a questi corsi d'acqua, a scapito dei gamberi d'acqua dolce, delle nutrie, e di non so cos'altro, forse avrebbe ridotto i danni e le vittime. Senza considerare che le nutrie, bucando i margini, li rendono instabili. Ma non si può. Se si toglie un sasso dal fondo d'un fiume, bisogna riportarlo al suo posto, Bonelli docet, anche se per fare ciò si percorrono 900 km... Ma non so quanti di voi abbiano visto la cronaca televisiva del Question Time alla Camera: ebbene uno dei problemi da risolvere e di cui il Sindaco di una nota cittadina turistica ha chiesto aiuto al Governo è la questione della rimozione di un grosso masso da una strada importante del suo comune per i problemi posti dalle Belle Arti! Siamo messi proprio male, anzi, malati terminali. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/05/2023 alle 09:50:28Io penso, probabilmente a torto, che se cadono in poche ore 50 cm di acqua su un teritorio molto esteso, non c'e pezza. Esagerando, ci sarebbero da scavare immense vasche a misura dei laghi con tutto il sistema di far affluire le acque quando serve. Di tutta la Romagna? E altre regioni? Non credo realizzabile. Ci sono i disastri che uomo puo prevenire, altri forse no. Certo che qualche danno anche grosso si poteva evitare ad esempio se non cedeva quel famoso argine, ma poi forse acqua usciva tracimando? Dove andava? Perche da quello che ho capito, mare riceveva poco e piano. Se sono stracolmi 24 (o quanti erano?) fiumi contemporaneamente, cosa si fa? Dove mettiamo quei 50 cm H2O caduti? C'e la possibilita farle uscire senza danni? In questo caso io le colpe non le do a nessuno... A parte qualche disastro locale prevenibile.
Chiunque pensi che la questione dei cambiamenti climatici sia al livello di dibattito televisivo direi che si sbaglia, e non di poco. Quello che arriva in TV è soltanto il tentativo di tradurre per il pubblico una mole immensadi dati. Non solo, c'è molta gente che lavora sulla paleoclimatologia, che oltre a sfruttare dati archeologici che non sono solo noti ai forumisti di col ma ampiamente accettati dalla comunità scientifica, usano anche elementi un pelo più oggettivi, tra cui rapporti isotopici nelle carote di ghiacico e nei sedimenti oceanici. E' proprio grazie a questi dati, non ignorandoli, che nella comunità scientifica, che tra chi ha questi dati in mano, non c'è alcun dubbio. NESSUNO. I dubbi su chi guarda la TV avvengono per il male dei talk show, che devono mettere sempre uno pro e uno contro, ma spesso tra i personaggi contro mettono complottisti ciarlatani. e anche l'idea che gli scienziati non vivano nel mondo reale. Ma questa è politica, non scienza. Non solo, non è vero che queste cose le dicano gli ambientalisti. Lo dicono gli scienziati, nella stragrande maggioranza. Scienziati che tranquillamente mangiano arrosticini di foca. Con la parola ambientalista spesso si fa un minestrone unico, mettendo insieme posizioni estreme come quelle animaliste, posizioni econazi e sostenitrici di atteggiamenti nimby che nulla hanno anche fare con l'ambiente, e chi semplicemente mette i dati nudi e crudi. Veniamo all'alluvione in Romagna. I maggiori esperti sono ancora cauti nel puntare il dito verso i CC, che sono solo un motore che aumenta la violenza dei fenomeni. Il vero problema è un problema irrisolvibile. Ovvero avere i corsi d'acqua di metri più alti rispetto al piano campagna; impedendo ai fiumi di sedimentare in aree in subsidenza, le pianure sprofondano sempre di più senza essere colmate, e i fiumi, ogni volta che esondano, e con queste piogge lo fanno inevitabilmente, spargono sempre più morte e distruzione. E siccome le nostre città sono costruite grazie a queste opere idrauliche che hanno contenuto e progressivamente sollevato i fiumi, non esiste modo di tornare indietro: un problema irrisolvibile. In questo ambito la vegetazione flottante non c'entra un c**o di niente. Lo dico perché è un mantra ripetuto non solo su col, è una idea collettiva falsa che vuole trovare un colpevole semplice a problemi complessi. Pensare che non si taglino le piante in alveo non solo è sbagliato, ma è pure dannoso, perchè induce a trovare un colpevole che non esiste. Come non è vero che non si spendano i soldi, non si facciano lavori, etc ... Se uno davvero vuole sfogarsi, può anche mettere alla gogna qualche ingegnere idraulico chiamandolo ambientalista, magari avrà soddisfazione, ma questo non toglierà che alla prossima alluvione, che avverrà prima del previsto per i CC di nuovo dopo assurde siccità, capiterà lo stesso se non peggio. Certo sentirsi soddisfatto, anche se inutilmente, è già qualche cosa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/05/2023 alle 09:50:28
Chiunque pensi che la questione dei cambiamenti climatici sia al livello di dibattito televisivo direi che si sbaglia, e non di poco. Quello che arriva in TV è soltanto il tentativo di tradurre per il pubblico una mole immensadi dati. Non solo, c'è molta gente che lavora sulla paleoclimatologia, che oltre a sfruttare dati archeologici che non sono solo noti ai forumisti di col ma ampiamente accettati dalla comunità scientifica, usano anche elementi un pelo più oggettivi, tra cui rapporti isotopici nelle carote di ghiacico e nei sedimenti oceanici. E' proprio grazie a questi dati, non ignorandoli, che nella comunità scientifica, che tra chi ha questi dati in mano, non c'è alcun dubbio. NESSUNO. I dubbi su chi guarda la TV avvengono per il male dei talk show, che devono mettere sempre uno pro e uno contro, ma spesso tra i personaggi contro mettono complottisti ciarlatani. e anche l'idea che gli scienziati non vivano nel mondo reale. Ma questa è politica, non scienza. Non solo, non è vero che queste cose le dicano gli ambientalisti. Lo dicono gli scienziati, nella stragrande maggioranza. Scienziati che tranquillamente mangiano arrosticini di foca. Con la parola ambientalista spesso si fa un minestrone unico, mettendo insieme posizioni estreme come quelle animaliste, posizioni econazi e sostenitrici di atteggiamenti nimby che nulla hanno anche fare con l'ambiente, e chi semplicemente mette i dati nudi e crudi. Veniamo all'alluvione in Romagna. I maggiori esperti sono ancora cauti nel puntare il dito verso i CC, che sono solo un motore che aumenta la violenza dei fenomeni. Il vero problema è un problema irrisolvibile. Ovvero avere i corsi d'acqua di metri più alti rispetto al piano campagna; impedendo ai fiumi di sedimentare in aree in subsidenza, le pianure sprofondano sempre di più senza essere colmate, e i fiumi, ogni volta che esondano, e con queste piogge lo fanno inevitabilmente, spargono sempre più morte e distruzione. E siccome le nostre città sono costruite grazie a queste opere idrauliche che hanno contenuto e progressivamente sollevato i fiumi, non esiste modo di tornare indietro: un problema irrisolvibile. In questo ambito la vegetazione flottante non c'entra un c**o di niente. Lo dico perché è un mantra ripetuto non solo su col, è una idea collettiva falsa che vuole trovare un colpevole semplice a problemi complessi. Pensare che non si taglino le piante in alveo non solo è sbagliato, ma è pure dannoso, perchè induce a trovare un colpevole che non esiste. Come non è vero che non si spendano i soldi, non si facciano lavori, etc ... Se uno davvero vuole sfogarsi, può anche mettere alla gogna qualche ingegnere idraulico chiamandolo ambientalista, magari avrà soddisfazione, ma questo non toglierà che alla prossima alluvione, che avverrà prima del previsto per i CC di nuovo dopo assurde siccità, capiterà lo stesso se non peggio. Certo sentirsi soddisfatto, anche se inutilmente, è già qualche cosa.
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/05/2023 alle 10:08:03Sul forum non mi riferisco MAI alle persone ma alle cose che dicono, Non mi permetterei mai di giudicare le persone, di cui ho profondo rispetto. Moltissimi di noi dicono le cose perché le sentono ripetere, perché hanno determinate fonti di informazione, e spesso dicono cose che alle prove dei fatti vacillano. I forum tuttavia vengono letti da tutti, e col è più letto di quanto sembri. Personalmente poi credo di capire qualche cosa di più di fiumi rispetto non so, alla tensione delle batterie. Personalmente ritengo utile cercare di far capire che certi bias vadano ribellati (cc = cambiamenti climatici, scusatemi), e certi purtroppo sono dei mantra. Quello dei fiumi da scavare e ambientalisti che impediscono di tagliare gli alberi è come dire, una leggenda metropolitana pari alle vipere paracadutate dall'elicottero. E mi rendo conto che chi non è sul campo e vede una foto con un torrente pieno di flottante che magari tira giù un ponte può anche pensarlo. Ma chi vede questo non sa che se cadono 50 cm di pioggia ci saranno in quel bacino numerose erosioni di sponda e frane che mettono dentro il torrente della vegetazione che se ne stava tranquillissima ben lontana dall'alveo, e che qui tronchi sono una conseguenza inevitabile dell'evento alluvionale. Ma quello che mi fa disperare non è che lo dica una persona su col, ma anche il politico di turno che ha a disposizione dei tecnici con cui confrontarsi. E lo dice perché molte persone comprensibilmente lo pensano. Non solo, questa roba l'ha pure detta un mio compagno di studi che è diventato consigliere regionale, e per fortuna che non ha fatto la professione. Di recente per fare queste cose il ministero dell'interno ha dato denaro, e esageratamente tanto, direttamente ai comuni, saltando il ministero dell'ambiente e le regioni che ovviamente non l'avrebbero fatto, con questa conseguenza, buttati soldi per nulla.
Ho sempre letto con molta attenzione e rispetto i tuoi interventi su questo forum. Premesso questo, però, stavolta non posso esimermi dal ritenere un po' sopra le righe il tuo intervento. Sopra le righe perché ho l'impressioneche tu mi abbia voluto umiliare utilizzando un vocabolario non proprio alla portata di tutti. Per esempio non credo che i CC che citi siano i Carabinieri. Resta il fatto che nessuno ha la verità in tasca. Ognuno propone le sue riflessioni, le sue esperienze. Quand'ero piccolo (meno di 10 anni) e abitavo in campagna, il nostro fosso, come quello di tutti i contadini vicini, veniva pulito e ripulito, niente canne, niente arbusti, gli alberi che davano segni di cedimento venivano tagliati alla base. Veniva tagliata anche l'erba che vi cresceva, che veniva usate per fare il fieno per l'inverno. Probabilmente i nuovi scienziati dell'ambiente di professione queste cose non le sanno non le hanno vissute e le negano. Le immagini televisive, nel caso della Romagna, hanno parlato chiaro: quel fiume ha rotto gli argini nell'esondazione perché l'acqua non è stata in grado di proseguire perché il letto era tappato da oggetti che qualcuno, nel tempo, avrebbe dovuto eliminare. Con immutata stima e rispetto. Giovanni
In risposta al messaggio di jana del 19/05/2023 alle 09:44:30Ho ascoltato un paio di suoi interventi in rete, molto ma molto interessanti.
Ho ascoltato ieri prof. Franco Prodi - fisico, non e' unico che la pensa cosi.
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/05/2023 alle 11:00:05Non credo che ai politici interessi solo il bene comune anche se dovrebbero "lavorare" per quello, vedi che è successo col covid, il discorso è sempre lo stesso trito e ritrito gli interessi economici e di potere vengono prima, è dall'alba dei tempi che funziona così.
Sul forum non mi riferisco MAI alle persone ma alle cose che dicono, Non mi permetterei mai di giudicare le persone, di cui ho profondo rispetto. Moltissimi di noi dicono le cose perché le sentono ripetere, perché hannodeterminate fonti di informazione, e spesso dicono cose che alle prove dei fatti vacillano. I forum tuttavia vengono letti da tutti, e col è più letto di quanto sembri. Personalmente poi credo di capire qualche cosa di più di fiumi rispetto non so, alla tensione delle batterie. Personalmente ritengo utile cercare di far capire che certi bias vadano ribellati (cc = cambiamenti climatici, scusatemi), e certi purtroppo sono dei mantra. Quello dei fiumi da scavare e ambientalisti che impediscono di tagliare gli alberi è come dire, una leggenda metropolitana pari alle vipere paracadutate dall'elicottero. E mi rendo conto che chi non è sul campo e vede una foto con un torrente pieno di flottante che magari tira giù un ponte può anche pensarlo. Ma chi vede questo non sa che se cadono 50 cm di pioggia ci saranno in quel bacino numerose erosioni di sponda e frane che mettono dentro il torrente della vegetazione che se ne stava tranquillissima ben lontana dall'alveo, e che qui tronchi sono una conseguenza inevitabile dell'evento alluvionale. Ma quello che mi fa disperare non è che lo dica una persona su col, ma anche il politico di turno che ha a disposizione dei tecnici con cui confrontarsi. E lo dice perché molte persone comprensibilmente lo pensano. Non solo, questa roba l'ha pure detta un mio compagno di studi che è diventato consigliere regionale, e per fortuna che non ha fatto la professione. Di recente per fare queste cose il ministero dell'interno ha dato denaro, e esageratamente tanto, direttamente ai comuni, saltando il ministero dell'ambiente e le regioni che ovviamente non l'avrebbero fatto, con questa conseguenza, buttati soldi per nulla. Per cui basta convincere anche solo 10 persone che questo è una fakes, anche 15, che si evita di spendere inutilmente soldi e magari un politico che le sostiene viene giudicato per quello che è. Quindi, ripeto, non me la prendo per nulla col singolo.
In risposta al messaggio di chorus del 19/05/2023 alle 11:05:05Appunto. E non e' ne politico di turno, ne uno che vede talk show, e' professore specializzato nella fisica atmosferica. Se ascolto lui, vado bene o vado male ugualmente? E non e' unico!
Ho ascoltato un paio di suoi interventi in rete, molto ma molto interessanti. Interventi che fanno riflettere!
In risposta al messaggio di Pedro2 del 19/05/2023 alle 11:33:08Ti pare che da qualche parte e' uscito.... Appunto...
No perché mi pare che da qualche parte è uscito pure che vorrebbero approfittare della siccità per comprarsi l'acqua e fare un mucchio di soldi. Per gli emeriti Professori basta che non diventano come le covid star comesentono profumo di soldi e potere...si buttano in politica o in TV. Vedi non dico il nome che adesso è diventato politico di professione e si presenta parcheggiando davanti a palazzo chigi con la sua Tesla da 100K.
In risposta al messaggio di jana del 19/05/2023 alle 11:37:18Pecunia non olet
Ti pare che da qualche parte e' uscito.... Appunto...
In risposta al messaggio di sergiozh del 19/05/2023 alle 11:36:35Io facevo un discorso diverso. E' ovvio che le soluzioni di ingegneria idraulica sono quelle oggi necessarie, eprché oramai le case, le città sono li. e possiamo anche accettare il fatto di prenderci una alluvione ogni tot. Ma i in generale queste soluzioni, adottate da secoli, e che sono la soluzione nell'immediato, fanno parte del problema. Oggi faremo nuovi argini e bacini di laminazione, che salveranno per un certo periodo le città, e quindi è giusto farle, ma che nel contempo renderanno il problema ancora peggiore, e prepareranno per una alluvione ancora più devastante.
Per dani: fare un doppio argine ai fiumi non aiuta contro le innondazioni ? certo richiedono tanto spazio ma se l‘alternativa e‘ innondare tutto il territorio meglio sacrificare territorio per un doppio argine a me sembra.