In risposta al messaggio di Tequi del 24/09/2018 alle 08:52:59
Viaggiare per me è allontanarmi, allontanarmi dalla mia routine quotidiana, dai problemi, dalle ansie, dalle responsabilità e da tutto quello che fa parte (di negativo) della mia vita di tutti i giorni. Per questo motivo per il viaggio non può essere un we, in un we non riesco a staccare non ho il tempo di far rallentare il mio cervello, per farlo mi servono più giorni.
E' la stessa differenza che c'è fra fare la passeggiatina nel parco e fare un trekking a piedi di più giorni, magari con la tenda, dove ogni giorno ti trovi davanti un orizzonte diverso , dormi in un posto diverso, e ti trovi ad affrontare "sfide" diverse (salite con difficoltà, approvvigionamento acqua, guadi e/o ponti precari, ...).
Analogamente col camper: un WE ai lidi ferraresi (mai fatto) non potrà mai avere lo stesso livello di coinvolgimento/challenge di un viaggio di più giorni, soprattutto se magari ti trovi in posti dove per tre/quattro giorni dovrai essere autonomo, e magari non c'è neanche campo per cui le comunicazioni col mondo esterno sono limitate alle persone che si incontrano per strada.
Lo stacco dal lavoro e dalle nostre piccole miserie quotidiane (telegiornali, teatrino della politica, lo spread, etc...) per me comincia dal momento in cui giro la chiave di avviamento, però è solo dopo la prima settimana che comincio a carburare e a lasciare tutto alle spalle. Se guardo le mie modalità di uso del camper, nei WE l'ho usato solo qualche volta per andare a dormire al fresco in montagna nelle ultime torride estati, per il resto ho sempre cercato di organizzare il lavoro in modo di riuscire a ritagliarmi delle uscite di almeno 9-10 giorni consecutivi.
Ciao da Dash
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Il camper è come la salute: ti accorgi come stavi bene prima, quando non l'hai più... (DASH)
Fermiamoci un attimo, arriveremo prima (proverbio Tuareg) ‹(•¿•)›‹(•¿•)›
Se l'evoluzione ci ha dato 2 orecchie e una bocca, significa che dobbiamo tutti (me compreso) ascoltare più che parlare