In risposta al messaggio di Grinza del 22/12/2021 alle 18:47:48Sono un apostata anch'io. Ma mi sembra che il papa ultimamente ha parlato di "peccato minore" riferendosi al "peccato carnale" di un vescovo con amante. Non si discuteva di reati come abusi o pedofilia.
Ma di quali peccati sessuali si parla? Come si può dire che la pedofilia è un peccato sessuale lieve? Non scordiamoci che anche Papa Francesco a parte qualche rimprovero non ha fatto nulla di incisivo per condannare pretipedofili. Il bullismo è grave e subdolo al pari dei peccati sessuali E poi sinceramente un peccato in se è un atto quasi innocente, bullismo e abusi sessuali non si possono chiamare peccati…..anche se la chiesa assolve queste ’bestie’ propri peccati (intendo preti) Ma vedo che parlate di bullismo perché parlare dell’omertà del Papa non si può ….vabbè mi fermo
In risposta al messaggio di dani1967 del 22/12/2021 alle 18:56:23Si ma le persone, o meglio, i bambini abusati sono reati GRAVI non peccati
Nel linguaggio della chiesa si sanziona il peccato non il reato. E poi per fortuna c'è il perdono. Una volta ti bruciavano, oggi un paio di preghiere. Io in effetti sono un apostata.
https://www.fanpage.it/esteri/p...
https://www.ilmessaggero.it/vat...
https://www.rainews.it/dl/raine...
In risposta al messaggio di sergiozh del 22/12/2021 alle 21:06:13Uno
Papa francesco considera la pedofilia un crimine, non un semplice peccato un cardinale pedofilo lo ha anche spretato Sul piano religioso ha paragonato la pedofilia alle messe nere (cioe' messe per adorare satana) Dire che i ragazzi di strada di una volta riconoscevano subito un omosessuale mi sembra fuori luogo, al massimo avranno riconosciuto un pedofilo.
In risposta al messaggio di Grinza del 23/12/2021 alle 06:56:49Un cardinale. Se il cardinale pell fosse stato condannato definitivamente per pedofilia in australia ci sarebbero due cardinali spretati.
Uno Accidenti che sforzo……. Tante belle chiacchiere ma poi anche lui come gli altri…. Vaia vaia
In risposta al messaggio di Giovanni del 22/12/2021 alle 19:40:34Giovanni a occhio tu avrai 10-15 anni più di me, e già il mio mondo era completamente differente dal tuo. Oggi paragonare la vita degli adolescenti alla nostra non ha senso. La loro vita, nel bene e nel male è completamente differente, e non c'è modo a breve di tornare indietro.
Ai ragazzi d'oggi manca la famiglia modello e manca, ancor di più, gli insegnamenti della strada. La famiglia modello non è quella che se un insegnante mette una nota, il genitore invece di insegnare al ragazzo quelloche deve e non deve fare, se la prende con l'insegnante. Il genitore, se il figlio ha preso uno schiaffone (simbolico o reale) da qualcuno, non va a menar le mani con chi ha dato lo schiaffone al figlio ma ne da altri al figlio perché se glielo hanno dato, significa che se lo meritava. La strada: allora già a 10-12 anni sapevamo riconoscere un omosessuale a vista e quando ti veniva vicino, qualcuno riusciva anche a estorcergli mille lire per uno smanettamento, ma solo pagamento anticipato e, presi i soldi, si scappava. E quando ti andavi a confessare (succedeva col prete della mia parrocchia, anche a me), se era un femmina, confessione nel confessionale ma noi maschi confessione in sacrestia, in ginocchio a lato del prete e quando confessavi: ho commesso atti impuri la domanda era da solo od in compagnia? e nel frattempo lui allungava una mano per una carezza sul viso ma noi, che capivamo, imparati dalla strada, sapevamo bene cosa volesse dire, e ci ritraevamo e tutto finiva lì. Ai ragazzini d'oggi, e conseguenti ragazzi, manca l'insegnamento della strada e ci cadrebbero come pere cotte. A scuola quasi tutti noi avevamo un soprannome, spesso adottato anche dai professori, Ciccio (al più ciccio della classe), Zuppo (a quello che viveva in campagna), nome abbreviato terminante in y per quelli che non erano proprio maschi (Georgy, Raffy, ecc.): tutti vivevamo però senza problemi. L'unico divertimento materiale era il rubare, qualche volta, ma raramente, e solo al più renitente, la merenda quando si portava la merenda da casa. Poi subentrarono i bidelli con le pizzette ed addio alle merende con prosciutto. Giovanni
In risposta al messaggio di sergiozh del 23/12/2021 alle 10:50:48La questione è stata trattata. Non è che sul forum spiego tutto.
Scusa dany ma una ragazza minaccia di morte tuo figlio e tu non fai nulla ? mio marito e' cresciuto in america e andava a scuola da solo da sempre mi ha spiegato. Un suo amico invece veniva portato in auto credo e non potevaandare in giro da solo. Il risultato e' stato che anche da piu' grande il suo amico non era in grado d'estate di andare alla piscina da solo e siccome i genitori gli avevano proibito di fare un mucchio di cose era rimasto indietro come autonomia rispetto agli altri bambini.
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/12/2021 alle 11:12:04Ricordiamo che il bullismo non è un atto prevalentemente fisico, ma di schiacciamento e sottomissione ti tipo psicologico.
Una volta, già una volta ! Avevo un coetaneo vicino di casa che mi ha bullizzato fino a quando non le ha prese da me di santa ragione, poi amici. Ora è tutto cambiato e amplificato dai social. Il diverso è chi si comporta bene e non segue la massa.
In risposta al messaggio di sergiozh del 23/12/2021 alle 09:53:31No, non mi sta bene, si va avanti a piccoli passi, e allora quanti bambini violentati dovranno esserci ancora da queste infami personaggi vestiti di nero prima che un papa (rigorosamente in minuscolo perché hanno tutto il mio disprezzo) faccia piazza pulita?
Un cardinale. Se il cardinale pell fosse stato condannato definitivamente per pedofilia in australia ci sarebbero due cardinali spretati. il vaticano va avanti a passi piccoli. Ogni papa fa un passo piccolo. Per misure ulteriori di modernizzazione bisogna aspettare il prossimo papa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/12/2021 alle 10:08:05
Giovanni a occhio tu avrai 10-15 anni più di me, e già il mio mondo era completamente differente dal tuo. Oggi paragonare la vita degli adolescenti alla nostra non ha senso. La loro vita, nel bene e nel male è completamentedifferente, e non c'è modo a breve di tornare indietro. Per prima cosa i ragazzi hanno molta meno libertà di movimento. Io dalla prima elementare andavo e tornavo da scuola senza adulti; vivevo in quartiere popolare di Torino, dove dilagava droga e delinquenza, mi trovavo con un mio compagno e un vicino più grande, attraversavo una decina di incroci, per fortuna in una strada molto visibile per cui sicura. Questo insegna a guardarti intorno, inquadrare le persone, tenerti lontano o avvicinarti in base alla loro affidabilità. Oggi un genitore che lasciasse andare da solo un bimbo verrebbe arrestato probabilmente e c'è stata una discussione enorme per fare uscire i ragazzi dalle medie da soli, senza consegna ad un adulto. Poi i ragazzi fanno molto meno gioco libero da soli, e dilagano invece le attività organizzate. Quando avevo 13 anni i miei non avevano una idea precisa di chi fossero i miei amici e cosa facessi nel tempo libero, a fare sport ci andavo da solo e loro al limite pagavano, oggi io controllo quasi ogni dettaglio anche di buona parte del tempo libero del ragazzo. Sostanzialmente i nostri ragazzi sono molto più protetti, incasellati, ma anche meno autonomi; le esperienze come tu racconti, ma anche le mie di confronto con la delinquenza di strada (che poi in realtà non si è mai palesata perché avevo subito imparato ad essere prudente) loro non possono averle per come è strutturata la società attuale. Per contro sono esposti a fenomeni per noi completamente sconosciuti, come ad esempio il cyberbullismo. E soprattutto noi genitori (nonni) non abbiamo nemmeno idea dei pericoli che possono stare dietro. Con un messaggio wa in un gruppo di classe possono umiliare un ragazzo molto di più della presa in giro tra compagni. Un giorno mia moglie ha preso il telefono di mio figlio ed ha trovato un messaggio dove una compagna immotivatamente lo ha riempito di insulti e lo ha pure minacciato di morte. Il risultato è che da quel momento lui è una ragazza insultata assieme a lui si sono messi (quasi) insieme, e quindi hanno fregato questa, ma questi sono meccanismi che una volta avvenivano in modo diverso, io non ricordo di essere stato minacciato di morte da ragazze cui magari non stavo simpatico, semplicemente non mi consideravano. Morale, non essendoci più il mondo di una volta, nel bene o nel male, dobbiamo cercare di insegnare ai ragazzi (per chi ne ha a che fare come genitore o nonno) ad affrontare il mondo di oggi che è differente. Mio figlio non ha mai messo il piede in chiesa. Per me la questione dei preti è solo oggetto di facili battute.
In risposta al messaggio di Giovanni del 23/12/2021 alle 15:20:23Difatti concordiamo sulla iperprotettività.
E' difficile spiegarsi dietro una tastiera, anche perché si danno per assodate (certe, conosciute) cose che non lo sono affatto. In fin dei conti, il tuo messaggio riflette esattamente (o quasi) quello che avevo scritto.Ai ragazzi d'oggi mancano genitori modello e gli insegnamenti della strada. Sugli insegnamenti della strada c'è poco da fare, ormai le strade son quel che sono. Ma di genitori che non insegnano bene ai propri figli ce ne sono troppo: possessivi e protettivi fino a farli vivere in prigione. Non pensano mai che il proprio figlio possa sbagliare tenendo anche conto che l'esperienza - maestra di vita - è la somma degli errori, come disse qualcuno. Se i figli sbagliano non cercano di far capire l'errore (importante!) e come risolverlo (importante) ma si addossa la colpa agli altri, comunque sia. Ho fatto l'esempio della nota a scuola: quando successe a mio figlio, non andai dalla professoressa a protestare (magari battendo i pugni) ma spiegai bene dove e come aveva sbagliato e come avrebbe dovuto comportarsi in quelle eventuali successive situazioni. Non prese più note ed il secondo figlio, memore dell'episodio del fratello, non prese note ma, purtroppo, fece un errore molto grave che non sto qui a raccontare: il giorno dopo, io ed i genitori degli altri tre-quattro ragazzi coinvolti eravamo davanti al preside, presente la professoressa offesa a chiedere scusa! Quel pomeriggio il mio telefono (allora solo fisso) era rosso per le chiamate fatte a destra e sinistra per rimediare anche perché uno dei genitori pretendeva che fosse la professoressa a scusarsi col figlio! Avevo dimostrato l'errore fatto e come rimediare. I figli devono essere lasciati relativamente liberi di sbagliare, sotto il controllo invisibile dei genitori, perché devono sbagliare per imparare, altrimenti non impareranno mai. Controllandoli a distanza è possibile evitare grossi errori ma quelli piccoli sono insegnamenti per la vita futura. Finisco: un nostro vicino di casa ha tirato su un figlio sotto una campana di vetro, tutto dovuto, mio figlio è il più bravo a scuola, giocando, nei giochi doveva comunque vincere, sempre. Adesso è in comunità... Questione età: 74 Giovanni
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