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In ticino (svizzera) un anno fa (?) ci fu un grande incendio sulle montagne del gambarogno. Quando l'incendio fu apparentemente spento credo di ricordare che per alcuni giorni vi fu una sorveglianza speciale della zona con un drone con telecamera a infrarossi che rileva i punti con temperatura elevata sul territorio.

questo drone speciale fu dato in prestito agli svizzeri da una regione o da una associazione italiana (credo di ricordare).

Sergio mi vien da chiederti se quel drone lo pilotava uno svizzero o un italiano , comunque la richiesta di Daniele è tutt'altra 

In risposta al messaggio di ecostar del 03/09/2022 alle 13:07:52

Sergio mi vien da chiederti se quel drone lo pilotava uno svizzero o un italiano , comunque la richiesta di Daniele è tutt'altra 

Credo che quel drone su territorio svizzero venisse pilotato da uno svizzero.

la richiesta di daniele io l'o interpretata compatibile con la risposta che ho scritto. Forse non ho capito cosa ha chiesto.

cosa e' un punto di innesco ? E' dove inizia un incendio ?

Sembrerebbe che sia guidato dagli italiani e non dagli svizzeri.

https://www.rsi.ch/news/ticino-...

https://www.rsi.ch/news/ticino-...

in svizzera ora dei droni a infrarosso vengono anche usati per localizzare i caprioli cuccioli nati da poco nell'erba alta da tagliare cosi' che le macchine agricole non li uccidono mentre tagliano l'erba.

suppongo pero' che sia un altro tipo di drone di quello per gli incendi per le temperature diverse che cercano.

il punto di innesco lo puoi trovare solo se ci sono tracce evidenti del metodo, taniche e residui metallici, roba che resiste al incendio, altrimenti brucia tutto.
oppure se pensi che un incendio sia partito da un punto, forse con un analisi attenta, un esperto tova le prove.

ovviamente la mia è una opinione da uomo della strada ...non da esperto.

a pensarci, l innesco dovrebbe essere dal lato dove arriva il vento, quindi chi ne capisce forse lo trova.

Le nostre zone sono molto antropizzate, quando c'è un incendio cominciano ad arrivare telefonate da più persone e da più enti pubblici.

Ci sono anche dei sistemi automatici di avvistamento degli incendi basati sugli infrarossi, il prototipo era il PAIS delle Officine Galileo di Firenze, era un "pixel" basculante in verticale che ruotava su 360 gradi in orizzontale, in caso di rilevamento di una fonte di calore il sistema generava un allarme, ovviamente c'erano delle mascherature per evitare falsi allarmi, esempio tipico gli aerei in partenza dall'Aeroporto di Peretola.

Per la bonifica i droni non si usano, un incendio si dice domato quando non c'è più fiamma, si dice spento quando non c'è più brace accesa.
La bonifica di un incendio non si fa sulla superficie bruciata ma SOLO sul perimetro, cioè quella striscia larga un metro che separa il "già bruciato" con quello che è ancora intatto.
Si taglia manualmente la vegetazione buttandola dalla parte del bruciato per due motivi, separare bene il punto di possibile ripresa e permettere un rapido accesso in caso di problemi.
Poi con l'acqua si cerca di spegnere la brace attiva limitando l'intervento esclusivamente a quella striscia di confine.

La rilevazione sul posto la fanno i Forestali, oggi Carabinieri Forestali, e richiede molta esperienza che solo chi conosce bene i boschi ha.

Marco.