In risposta al messaggio di marinox del 07/09/2022 alle 10:39:13Io non sono un fan della Fornero ma va detto che non è corretto imputare a lei quello che invece risale a Amato e soprattutto alla riforma Dini del 1995. Ovvero la parte più iniqua del sistema pensionistico italiano, che ha mantenuto i diritti acquisiti solo per una parte di lavoratori: il sistema retributivo per chi aveva 18 anni nel 1996 e il misto per gli altri. Mi sono sempre chiesto il perché di questo abominio. Serviva risanare i conti quindi dovevano partecipare tutti in misura proporzionale.
un ringraziamento sincero augurandoti tutto il bene possibile , vedrai quanto sarai pronto x EVADERE ti accorgerai di cosa ha fatto la FORNERO , mi mancava un MESE ,ma quella mi ha detto ANCORA 2,5 ANNI CARO CARLO e... nonmi hanno nemmeno riconosciuto i 37 anni di LAVORO USURANTE in ACCIAIERIA . un invito CALOROSO a quanti ancora lavorano dovete assolutamente farvi una pensione integrativa altrimenti arriverete a PANE E ACQUA . carlo
In risposta al messaggio di Subalpino del 07/09/2022 alle 20:55:55Agli effetti, io andrò in pensione a 62 anni con 43 anni e mezzo di contributi tra i quali anche 15 mesi di servizio militare, con un assegno pari al 47% del mio ultimo reddito. Per fortuna sono un Baby-boomer. Le integrative, invece, si cominciano a percepire a 67 anni, quasi 68 cioè quando si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia.Lo stesso per l'Enasarco... mah ... speriamo di arrivarci !
Io non sono un fan della Fornero ma va detto che non è corretto imputare a lei quello che invece risale a Amato e soprattutto alla riforma Dini del 1995. Ovvero la parte più iniqua del sistema pensionistico italiano, cheha mantenuto i diritti acquisiti solo per una parte di lavoratori: il sistema retributivo per chi aveva 18 anni nel 1996 e il misto per gli altri. Mi sono sempre chiesto il perché di questo abominio. Serviva risanare i conti quindi dovevano partecipare tutti in misura proporzionale. Questo è stato molto peggio dei vari innalzamenti dell’età, che erano inevitabili. Un esempio clamoroso è vedere adesso, che hanno cominciato ad erogare le pensioni miste, la differenza tra due coetanei, di fine anni 50 o inizio 60. Quelli che non hanno studiato e hanno avuto un reddito più basso, pagando contributi più bassi, si ritrovano una pensione più alta di quelli diplomati o laureati, spesso con stipendi e contributi più alti. Quando sta cosa la racconti ad uno straniero crede che sia una barzelletta.
In risposta al messaggio di Subalpino del 06/09/2022 alle 22:03:44Qui ti dò ragione al 100%.
Concordo che non sia una questione di soldi ma di scelte. Per esempio io, pur avendone la possibilità, non starei per lungo tempo sul camper soprattutto non starei fermo in un posto. Io non ho veranda o sedie, sono un po’come Forrest Gump. Ma girando mi rendo conto che nelle soste la maggioranza è arrivata prima di me e va via dopo di me. Qualche giorno fa a Honfleur in Normandia non sono neanche riuscito ad entrare nell’area invasa da più di 100 camper, praticamente stanziali. Ma che ci fai dopo 2 giorni a Honfleur? Dipingi? Due vecchi cenavano con il tavolino messo sul bordo della strada di accesso al porto. Mentre facevo inversione per andarmene da quella bolgia una vecchia si stava immolando sotto il mio camper per tenere occupata la piazzola di qualche amico. Alla mia compagna ho detto che se un giorno volessi partecipare ad un raduno di camperisti, portami in Svizzera e fammi fare un iniezione.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 06/09/2022 alle 22:50:43I miei figli, non sono Baby- boomer sono nati alla fine degli anni 90 e hanno avuto, fino ad ora, molti più privilegi di quanti ne abbia avuti io. Hanno girato molto più Mondo di quanto ne abbia girato io, hanno potuto studiare senza lavorare come invece ho fatto io. Per quanto mi riguarda, fino ad ora, sono molto più fortunati loro di me. Ed io lo sono stato più dei miei genitori. Cosa accadrà in futuro ?
Scopro solo ora che dovrei essere un baby-boomer anch'io, fin qui ho lavorato 42 anni e 1/2 quindi non mi manca molto alla pensione. Ma a leggere i post qui pubblicati sembra che noi abbiamo dei privilegi che chi è natodopo non ha avuto o non avrà. Ma chi lo ha detto ? Tra i Baby -boomers, quindi i nati tra il 45 ed il 65 ci sono un sacco di persone che arrivano a fatica alla fine del mese, ed altri che continuano a lavorare o vivono della pensione che si sono meritati lavorando, ma con grandi difficoltà. Poi possiamo discutere sul fatto che la pensione per molti è ancora retributiva e invece per altri sarà solo contributiva (come la mia) ma il problema è stato generato da una classe dirigente incapace, si potrà anche dire che ogni popolo ha la classe dirigente che si merita o che la classe dirigente è lo specchio della società, Beh, mi pare che quella degli ultimi 40 anni non sia poi così migliore... I miei figli, non sono Baby- boomer sono nati alla fine degli anni 90 e hanno avuto, fino ad ora, molti più privilegi di quanti ne abbia avuti io. Hanno girato molto più Mondo di quanto ne abbia girato io, hanno potuto studiare senza lavorare come invece ho fatto io. Per quanto mi riguarda, fino ad ora, sono molto più fortunati loro di me. Ed io lo sono stato più dei miei genitori. Cosa accadrà in futuro ? Non lo so, sicuramente il limite d'età per il pensionamento si alzerà ulteriormente, ma sono anche molto cambiate le condizioni di lavoro e molto c'è da fare per i cosiddetti lavori usuranti. I lavori di oggi sono mediamente molto meno faticosi e pericolosi di quelli di 30-40 anni fa. Quando lavoravo in torneria, all'interno dei capannoni c'era una nebbia d'olio che non faceva vedere neanche la fine del capannone (ogni tanto penso ai miei polmoni). Oggi nelle tornerie ci sono impianti di climatizzazione e filtrazione dell'aria che permettono alle piante di crescere rigogliose. Si lavavano i pezzi a mano nei catini di plastica usando il percloro etilene, oggi i detergenti vengono inseriti in impianti sottovuoto e vengono tenuti al di fuori del contato con le persone. E come scriveva Ezio, quelli che oggi possono permettersi (dal punto di vista fisico ed economico) di stare in giro 6 o più mesi all'anno, sono probabilmente i fortunati e sicuramente una forte minoranza. Mi piace il sarcasmo di Subalpino, ma la categorizzazione no, Ho visto anche molti giovani comportarsi male in area di sosta o ammassarsi negli stessi posti. Per il momento, io quei posti li rifuggo e, devo dire, che tuttosommato ci riesco abbastanza. Non dico che visito Spinea, ma Castelfranco e Noale, magari sì. Ho girato 3/4 di Olanda e non Amsterdam. C'è ancora tempo davanti ed Amsterdam dovrebbe rimanere lì dov'è !
In risposta al messaggio di Bicio90 del 08/09/2022 alle 09:03:30No, non sono d'accordo !
I miei figli, non sono Baby- boomer sono nati alla fine degli anni 90 e hanno avuto, fino ad ora, molti più privilegi di quanti ne abbia avuti io. Hanno girato molto più Mondo di quanto ne abbia girato io, hanno potutostudiare senza lavorare come invece ho fatto io. Per quanto mi riguarda, fino ad ora, sono molto più fortunati loro di me. Ed io lo sono stato più dei miei genitori. Cosa accadrà in futuro ? Paolo il problema è proprio questo; i tuoi figli hanno avuto tutte queste fortune proprio perchè tu lo hai permesso, perchè quelli della tua generazione sono riusciti, grazie al boom economico e alla possibilità di trovare lavoro facilmente anche senza studiare, a 16 anni (mio babbo mi ha sempre detto: negli anni '70 bastava aver voglia di lavorare e potevi sceglierti il lavoro che preferivi; adesso se non hai 3 lauree e 18 master non ti prendono neanche a fare il magazziniere al Bricoman, e parlo per esperienza personale) ma soprattutto grazie al rapporto tra i salari e il costo della vita, che non è mai stato così basso come lo è adesso. Però, come giustamente ti domandi, cosa accadrà in futuro? Cioè, cosa succederà quando i tuoi figli spiccheranno il volo e proveranno a cavarsela da soli? Riusciranno ad arrivare a fine mese senza l'aiuto dei genitori, riusciranno a comprarsi casa, o il camper, senza l'aiuto dei genitori? Forse, e dico forse, si, perchè hanno Paolo che li aiuterà; ma se Paolo, o Giovanni, o Giuseppe, o Francesca, non li potrà aiutare riusciranno a fare tutto ciò da soli o saranno costretti a sopravvivere? Magari con un affitto (o al massimo con una casa degli anni '60 ereditata, con più corridoi che stanze, e con la vasca o il piatto doccia con la tenda scorrevole, dovendo aspettare i vari 110% per metterci mano) e senza potersi comprare il camper, e dovendo fare le ferie nella seconda casa al mare dei nonni, in multiproprietà con altri 18 cugini di qualsiasi grado. Ma soprattutto, con questa ristrettezza a cui saranno costretti, riusciranno a crescere un figlio e ad aiutarlo quando proverà a sua volta a spiccare il volo? Per questo dico che noi della generazione Y non siamo poi così fortunati, si magari abbiamo girato il mondo, abbiamo l'iphone 18XSL, abbiamo potuto laurearci senza dover necessariamente lavorare nel frattempo, abbiamo avuto il motorino a 14 anni o l'auto a 18, ma questo è stato possibile solo grazie ai nostri genitori. Noi, per i nostri figli, salvo eccezioni e ben vengano quelli della generazione Y che ce la fanno (da soli), non potremo fare niente di tutto ciò. Il prezzo della vita non è mai stato così alto, poi non parliamo dei salari, i CCNL peggiorano ad ogni rinnovo, perchè i sindacati puntano a mantenere le stesse condizioni per gli attuali tesserati, danneggiando irrimediabilmente quelli che entreranno in futuro, e poi ci si chiede perchè la tessera Cgil la si fa solo per avere il 730 gratis (che adesso con il precompilato e lo Spid, decadrà anche questa cosa). Perchè, a parità di posizione, devo guadagnare meno dei miei colleghi più anziani perchè nel frattempo il CCNL è cambiato e per loro sono state mantenute le stesse condizioni? E questo non è un fatto personale, quando si parla di CCNL si parla di milioni di lavoratori nelle stesse condizioni... Naaturalmente la colpa non è affatto dei cosiddetti baby-boomer, anzi, ringrazierò per sempre i miei genitori per essere riusciti a crescermi nonostante le difficoltà che comporta il costruire una famiglia, e me ne sto rendendo conto adesso, che sto provando a costruirne una mia. Difficile imputare una cosa così grande, forse la nostra società non è così lungimirante da pensare al futuro, ma si pensa sempre a salvare il salvabile in quel momento, cercando di raccogliere il maggior numero di consensi (l'esempio fatto sopra per i sindacati è la fotografia della nostra classe politica) e questa policy prima o poi qualcuno dovrà pagarla cara. Credo che quel qualcuno siamo noi. Scusate se mi sono leggermente dilungato ma in questi giorni in famiglia stiamo parlando molto di questo argomento, anche in vista del 25 settembre, un saluto!
In risposta al messaggio di Paolo62 del 08/09/2022 alle 14:53:37Intanto grazie per questo bel confronto! Su alcuni punti mi accodo a quanto dici, su altri non sono d'accordo come tu non lo sei con me, ed è normale. Più che pessimista mi reputo realista; tutte le considerazioni che faccio non sono riferite a me, o alla mia collocazione (in un modo o in un altro, io speriamo che me la cavo!) ma alla mia generazione, anzi, a quella successiva. I dati occupazionali ormai non li guardo più, anche Renzi, con il suo Jobs act, ha detto di aver creato milioni di posti di lavoro, poi scopri che si tratta dei famosi voucher, e se noi intendiamo un voucher come un posto di lavoro abbiamo perso in partenza.
No, non sono d'accordo ! Relativamente ai viaggi... Oggi un viaggio a Londra in aereo può costare 100 euro, diciamo 1/15 di uno stipendio normale. Nel 1991 andai a studiare inglese a Londra in Agosto, anziché andarein vacanza. Il viaggio in aereo mi costò 600.000 lire. Uno stipendio medio nel 1991 poteva essere di 1.300.000 lire. Quindi il viaggio costava poco meno di 1/2 stipendio. Una volta gli alloggi erano preferibilmente albergo e pensioni, con i prezzi di alberghi e pensioni. Oggi con i B&B si può spendere molto meno. La soluzione più economica era la Host-family a circa 50.000 lire al giorno. Oggi si va in B&B a 50 euro/giorno e sono passati 30 anni. Per ricondurci allo stipendio medio siamo a valori abbastanza vicini, ma comunque più bassi oggi di 30 anni fa. Questo permette di viaggiare spendendo percentualmente meno rispetto allo stipendio Quello che ti dice tuo babbo era valido negli anni 70 e lo è tutt'ora solo che è cambiato il concetto di lavoro preferito. Una volta era il lavoro che ti dava uno stipendio per aiutare la famiglia o per risparmiare in previsione di una vita futura. Oggi è il lavoro per il quale ho studiato e che mi piace fare. Io sono diplomato in agraria ed ho diversi amici che hanno fatto lo stresso percorso di studi. 9 su 10, dopo alcuni tentativi nel settore, ci siamo riciclati in altri settori con alterne vicende e risultati. 1/10, che ha voluto restare in agricoltura senza avere azienda agricola, ha fatto decine di concorsi impiegando circa 8 anni per vincerne 1 e nel frattempo faceva lavori avventizi nei macelli per pollame, al mercato ortofrutticolo, in pizzeria. Qui da noi in Veneto, cercano centinaia di saldatori, montatori, tornitori, fresatori. Lasciamo perdere gli impieghi stagionali legati al turismo dove magari si può discutere circa gli stipendi, ma queste figure in azienda meccanica guadagnano assolutamente bene, si parla di stipendi a 40 ore/settimanali tra i 1400 ed i 1800 euro/mese. Le aziende meccaniche mie clienti, stanno cercando da anni, non da settimane, Però non ci va nessuno, perchè non si adattano a fare un lavoro estremamente qualificato, ma con una componente di manualità che, da ignoranti, considerano stupida e sporca, in ambienti sani, luminosi e puliti spesso meglio di casa loro. Ora, non è così per tutti, ovviamente. Il responsabile della qualità di una ditta mia cliente è un ingegnere appena laureato che, durante i 5 anni di università andava tutti, e dico tutti, i sabati e le domeniche a lavorare nella stessa azienda a presidiare il turno di notte assieme agli operatori alle macchine utensili. Ovvio che l'azienda, lo ha assunto a tempo indeterminato e a tempo pieno appena laureato. Prima faceva un part-time. Ma queste sono tutte impressioni: Bene, passiamo ai dati: Il tasso di inattivi nel 1977 era del 42,7%, nel 2012 era sceso al 36,3. Morale, c'erano più disoccupati nel 1977 che nel 2012. Il tasso di attivi nel ventennio 70/90 si aggirava tra il 55 ed il 60%. tra il 2000 ed il 2020 ha oscillato tra il 62 ed il 64%. Quindi ci sono più occupati oggi che nel 1970 (sono dati Istat) Cosa accadrà in futuro ai miei figli ? Non lo so, ma se avrò lavorato bene, i miei figli saranno preparati dal punto di vista culturale e personale per affrontare il mondo. Intanto il primo, a 26 anni, mentre frequenta un dottorato di ricerca in Bioscienze, è in giro a far conferenze per l'Europa di Bio-antropologia. La seconda, a 25 anni, si laureerà a Novembre in Veterinaria. Poi avranno il Mondo davanti da affrontare e conto che abbiano gli strumenti per farlo. E saranno competenze che avranno acquisito assolutamente per loro conto, io li avrò solo mantenuti, più o meno come i miei genitori hanno mantenuto me, anche se con altri standard. Tu scrivi che a 32 anni (se il 90 del nick corrisponde al tuo anno di nascita) hai potuto permetterti 47 mq. Bene, io a 32 anni non avevo neanche quelli. Ho comprato un appartamento da 70 mq in periferia in area PEEP all'età di 34. Quella che poi è diventata mia moglie, infermiera, smontava dal turno alle 7 del mattino e la sera andava a far notti in assistenza privata per arrotondare ed io lavoravo 12 ore al giorno sabato compreso. Questo è quello che ha permesso a me, a 35 anni, di mettermi per conto mio ed aumentare decisamente il mio tenore di vita, non è stato il contesto temporale. E queste possibilità esistono per tutti, anche per la generazione X, Y e Z. Solo che non sono le stesse occasioni, bisogna avere la fortuna di individuare quelle giuste e perseguirle. Non si può copiare. Se io avessi intrapreso la mia attività in questi anni, sarei fallito, ma 25 anni fa fù una scelta giusta. Tema figli... crescere un figlio è sempre stato difficile e costoso. Quando noi abbiamo avuto la seconda figlia mia moglie ha preso un part-time rinunciando ad una parte di stipendio. Abbiamo praticamente smesso di far vita sociale, io ero appena partito con il mio lavoro e lei guadagnava meno. Non avevamo debiti, ma certo non largheggiavamo. Gli asili nido costavano quasi uno stipendio perchè da autonomo bastavano 29.000.000 di lire di reddito per diventare benestante... Oggi la situazione non è sicuramente peggiore, ci sono più asili, ma soprattutto ci sono meno bambini e quindi non si fa più la coda alle 4 del mattino per prendere posto al nido comunale, ci si iscrive online e facilmente si ricevono gli assegni famigliari. Io da autonomo, neanche quelli potevo richiedere. Abbiamo schivato tutti i bonus bebè, perchè sono arrivati quando i nostri figli erano già passati per l'età di riferimento. Mi sembri estremamente pessimista sul futuro, e questo, per un giovane, è deleterio. Tu ti confronti, almeno qui, con un pubblico, l'utente del camper, che normalmente è una persona non proprio con reddito base. Il camper è un in + che comunque non tutti possono permettersi. Ma vai a confrontarti con la maggioranza dei baby-boomer e vedi se per caso, il loro apparente benessere non è legato alla rinuncia, senza fatica, di cose che a te sembrano indispensabili mentre per loro non lo sono. Cerca di esser positivo e di trovare la tua collocazione, finché guardi gli altri pensando che loro sono stati fortunati perchè sono nati prima, non fai nulla. Ognuno di noi è figlio del suo tempo e quel tempo deve interpretare per viverlo. e, a proposito, vedi quanto facile è dilungarsi...
In risposta al messaggio di Bicio90 del 08/09/2022 alle 17:36:28Concordo con l'opportunità e la piacevolezza del confronto, serve sempre e, pure io, ti ringrazio! E ci stanno anche le divergenze. Aggiungo una considerazione: ogni generazione ha considerato la sua come l'ultima "vera", l'ultima "sana". E' una sorta di autodifesa che l'uomo fa nei confronti della sua temporaneità sulla terra. In sostanza dice/pensa:" quando morirò non varrà più la pena di vivere e quindi me ne posso andare senza rimpianti". In realtà il mondo è sempre progredito, le generazioni si sono susseguite, la vita media si è alzata ed anche la fame nel mondo è diminuita. Noi vediamo ora queste tragedie legate alla trascuratezza dell'uomo nei confronti del pianeta, la sovrappopolazione, ma l'uomo deve trovare il modo di porvi rimedio. Istintivamente mi viene da pensare che non sia possibile, ma spero invece che chi ci seguirà sia veramente in grado di farlo e di far proseguire l'esperienza del Sapiens-Sapiens su questa terra.
Intanto grazie per questo bel confronto! Su alcuni punti mi accodo a quanto dici, su altri non sono d'accordo come tu non lo sei con me, ed è normale. Più che pessimista mi reputo realista; tutte le considerazioni che faccionon sono riferite a me, o alla mia collocazione (in un modo o in un altro, io speriamo che me la cavo!) ma alla mia generazione, anzi, a quella successiva. I dati occupazionali ormai non li guardo più, anche Renzi, con il suo Jobs act, ha detto di aver creato milioni di posti di lavoro, poi scopri che si tratta dei famosi voucher, e se noi intendiamo un voucher come un posto di lavoro abbiamo perso in partenza. Per quanto riguarda il lavorare tutte le notti il sabato e la domenica per doversi guadagnare un posto di lavoro durante gli studi, per me non è un esempio da prendere in considerazione, anzi, per me è la dimostrazione della perdita della dignità che la mia generazione è costretta a subire per poter dire ce l'ho fatta. Complimenti a lui, tanto di cappello, ma in un mondo ideale una persona che studia, che merita e che ha dei valori, quel posto di lavoro lo ottiene senza perdere la dignità, o peggio, basti pensare ai 3 tirocinanti che purtroppo hanno perso la vita solo nel 2022. Però come spesso mi capita sto uscendo dal seminato e mi scuso con te e con l'autore del 3D (però posso dire che a me il termine baby-boomer non piace affatto)
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/09/2022 alle 15:04:26Anziani in Morelo, famiglie in tenda quequa.
Mentre sulla parte più seria si, nella seconda metà del secolo scorso l'ascensore sociale funzionava molto bene. Anche senza studi, solo con buona volontà, si poteva facilmente passare da condizioni di difficoltà ad unabuona agiatezza. Oggi i ragazzi che riescono provengono da famiglie già agiate e l'ascensore sociale per numerosi motivi è fermo. Verosimilmente chi ha un camper può permettere ai figli quello che magari lui non ha avuto o quasi. Ma i giovani di oggi già pagano alcuni artifizi elettorali di questo ascensore sociale spesso artificioso, e i giovanissimi ancora di più. Un giovanissimo oggi ha già vissuto due anni di lockdown e per ora uno di guerra, che anche se remota influenza la sua vita e le sue possibilità. E molti giovanissimi non possono o non potranno, andando sempre sempre di più a *****re le occupazioni in cui basta buona volontà. Solo la diminuzione della popolazione permette l'eredità di case e mobili. Vivono spesso di debiti ed eredità. Così oggettivamente non può funzionare. Questo comunque vale anche nel nord europa, e l'occupazione delle aa ne è un termometro. Anziani in Morelo, famiglie in tenda quequa.
In risposta al messaggio di ledzep del 09/09/2022 alle 19:24:38Tuo figlio va a lavorare ad Amsterdam perché tu viaggi e gli hai fatto conoscere il mondo. Il problema come ti dicevo è che ogni ascensore sociale è rotto. Tu sei uno censo al minimo discreto e tuo figlio può trovare una soluzione. Una famiglia messa peggio, a partire da una scuola oggi indispensabile che è basata sui compiti a casa, non ha speranze di crescita come poteva avvenire 50 anni fa.
Anziani in Morelo, famiglie in tenda quequa. ma mi pare pure normale...in garage abbiamo la collezione di tende, dall'igloo da moto alla Quechua con due camere. Non è che nella vita uno parte dal camper da 50mila euro.A meno di non nascere in una famiglia ricca. Avete scritto molto della crisi della classe media occidentale che è quel 5% di popolazione mondiale che, unica, ha visto contrarsi il reddito negli ultimi 30 anni. Però anche in questo cluster mica è andata eguale per tutti: oggi più di prima contano le competenze e la propensione a muoversi. Anche per eludere quello che è un problema italiano, gli stipendi bassi. Le cause sono tante ma è lungo parlarne e anche inutile perchè nessuno intende affrontarle. Ma i fatti sono: mio figlio 24enne lavorava a Milano per otto euro lordi l'ora, per quelle ore che non erano pagate in nero. Adesso vive ad Amsterdam, per lo stesso lavoro porta a casa 3000 euro al mese, si mantiene con ampie prospettive di migliorare. Ogni anno 250mila giovani italiani fanno la stessa scelta. Quelli che la possono fare, perchè a differenza di prima non se ne vanno i più poveri e i meno istruiti bensì il contrario. Chi si impoverisce è il paese, ottuso e incapace di affrontare qualsiasi problema. Io credo che il nostro paese sia irriformabile. Anzi, ha dimostrato più volte di non volersi riformare. Lo dico con serenità, perchè io il camper ce l'ho e mio figlio la sua strada l'ha trovata per cui non mi preoccupo. Certo consiglio a tutti i giovani che la prima cosa che devono imparare è una o due lingue. Ma bene, più benissimo che non abbastanza bene in modo che, qualsiasi sia la loro strada, possano perseguire il diritto alla felicità dove lo trovano. Perchè il vero vantaggio della loro generazione rispetto alla nostra è che il mondo è infinitamente più piccolo, interconnesso, e di facile accesso. Di questo devono approfittare
In risposta al messaggio di Subalpino del 09/09/2022 alle 22:56:26Sono sempre andato contro corrente
Comunque i ragionamenti saranno anche interessanti ma il problema del thread non sono i giovani che se hanno un lavoro stanno a lavorare, se non ce l’hanno stanno a casa senza soldi. Anzi a loro consiglio di stare allalarga dai camper anche se possono permetterselo perché passerebbero le loro vacanze a cercare che si liberi qualche piazzola, magari a causa del decesso dell’occupante. Io ho cominciato a girare la Francia in camper nel 1980, ma solo adesso vedo così tanti francesi agee in giro. Speravo che il boom fosse limitato ai tedeschi, ci manca solo che gli olandesi mollino le roulotte e siamo bloccati.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 09/09/2022 alle 23:27:32Quindi tu molli, diciamo, perchè non hai più la voglia di fare quello che hai sempre fatto o perchè non trovi più le situazioni che una volta trovavi ?
Sono sempre andato contro corrente Cominciato trentadue anni fa con i primi camper, uscite a medio raggio dalla domenica pom al venerdì pom facendo ciao con la manina a tutti quelli in coda per rientrare/uscire da Romain estate quando ero ancora in servizio agosto al lavoro godendomi Roma deserta ora in pensione agosto dovrei rimanere a casa con il climatizzatore per sopravvivere. Il ricordo degli anni passati con 11 camper cambiati in ogni localita’ d’Italia e d’Europa e nord Africa con spazi sconfinati Quello attuale l’ho messo in vendita, con il ricordo di quest’anno sempre appiccicato ad un altro camper e con il caldo disumano