In risposta al messaggio di pista74 del 28/06/2023 alle 14:12:10Atlanta 1996 sarà il modello commemorativo dell'Olimpiade organizzata ad Atlanta.
Ecco la bici dal verso giusto! Sul cerchio c'è scritto Atlanta 1996, credo che l'anno sia su per giù quello! Perché dici solo pianura oppure collina? Ecco qualche altro particolare! Ciao Fabio
In risposta al messaggio di chorus del 28/06/2023 alle 14:39:30Grazie delle indicazioni, in effetti rispetto alla MTB in salita fatico il doppio!
Atlanta 1996 sarà il modello commemorativo dell'Olimpiade organizzata ad Atlanta. Ho iniziato ad andare in bici da corsa 39 o 40 anni fa. Fino a una decina d'anni fa i rapporti non erano propriamente da salita, negli ultimianni hanno ridotto il numero dei denti delle corone (va di moda il 50/34 - la tua dovrebbe essere 53/39) e aumentato il numero dei denti dei pignoni (va di moda il 12/32 - un tempo il 13/26 max 28 - come sembra abbia la tua bici). Lo sviluppo della pedalata della tua bicicletta, ovvero la distanza coperta da un giro della ruota, è più lunga di una bicicletta di ultima generazione, dunque in salita tu fai più fatica. Ma quando ero giovane andavo dappertutto, anche con rapporti non proprio da salita: ricordo di aver pedalato sul Sella Ronda con il 39/26. Dunque è tutto molto relativo, dipende sempre dalle gambe e dall'allenamento. Buone pedalate! PS il telaio è in carbonio, giusto?
In risposta al messaggio di pista74 del 28/06/2023 alle 16:07:25Personalmente trovo le biciclette da corsa moderne inguardabili.
Grazie delle indicazioni, in effetti rispetto alla MTB in salita fatico il doppio! Con la bici da corsa ho fatto tutte le salite intorno a Roma, con l'impressione di sforzarmi molto di più (anche se la velocità di salitaè notevolmente superiore), tanto da chiedermi come avrei fatto a fare i passi alpini con questa bici! Avevo una bella MTB che mi ha dato un sacco di soddisfazioni, però a agosto del 2021 mi è stata rubata a Torino!! Un mio collega mi ha regalato questa, quindi vinta la paura iniziale delle auto non perdo occasione di usarla! Chiaramente non sono un esperto di ciclismo, però mi piace un sacco pedalare e faticare, tanto che negli ultimi anni ho quasi smesso di fare corse podistiche. Non so se è in carbonio, a me non sembra, come faccio a togliermi il dubbio? Sicuramente davanti monta un 53/39, dietro ancora non ho contato i denti dei pignoni. Secondo te è possibile cambiare i rapporti? Se si dici che conviene farlo su questa bici? Ho forti dubbi in merito, ho notato che le mie ruote sono finissime rispetto alle bici attuali e anche il più piccolo sassolino che incontro lo sento sul sedere, immagina sulle perfette strade romane che sobbalzi, magari una bici moderna migliora notevolmente il confort!!
In risposta al messaggio di pista74 del 28/06/2023 alle 16:07:25La bici in foto non sembra al carbonio.
Grazie delle indicazioni, in effetti rispetto alla MTB in salita fatico il doppio! Con la bici da corsa ho fatto tutte le salite intorno a Roma, con l'impressione di sforzarmi molto di più (anche se la velocità di salitaè notevolmente superiore), tanto da chiedermi come avrei fatto a fare i passi alpini con questa bici! Avevo una bella MTB che mi ha dato un sacco di soddisfazioni, però a agosto del 2021 mi è stata rubata a Torino!! Un mio collega mi ha regalato questa, quindi vinta la paura iniziale delle auto non perdo occasione di usarla! Chiaramente non sono un esperto di ciclismo, però mi piace un sacco pedalare e faticare, tanto che negli ultimi anni ho quasi smesso di fare corse podistiche. Non so se è in carbonio, a me non sembra, come faccio a togliermi il dubbio? Sicuramente davanti monta un 53/39, dietro ancora non ho contato i denti dei pignoni. Secondo te è possibile cambiare i rapporti? Se si dici che conviene farlo su questa bici? Ho forti dubbi in merito, ho notato che le mie ruote sono finissime rispetto alle bici attuali e anche il più piccolo sassolino che incontro lo sento sul sedere, immagina sulle perfette strade romane che sobbalzi, magari una bici moderna migliora notevolmente il confort!!
In risposta al messaggio di chorus del 28/06/2023 alle 16:44:04Ho guardato meglio, se sono in carbonio quelli allora lo è anche il telaio perché ha gli stessi innesti. L'alluminio o è saldato o li ha molto meno evidenti. Come dici bisognerebbe toccare con mano
Personalmente trovo le biciclette da corsa moderne inguardabili. Tubi del telaio con dimensioni generose che appesantiscono l'estetica, accompagnate da profili delle ruote di 5/7 millimetri per non fare troppo contrasto.Di contro hanno rapporti da salita (beninteso abbinati a quelli da pianura ... la tua avrà dietro 9 o 10 rapporti, ora siamo arrivati a 12), freni a disco, con forcelle e carri posteriori che possono ospitare copertoncini con sezioni da 28- 30 ma anche 32 mm. Più è grosso il copertoncino, più aria contiene la camera d'aria, la gonfi a minori atmosfere e di conseguenza la bici diventa più comoda. Tieni conto tuttavia che la rigidità dei telai moderni è di gran lunga superiore a quella dei telai datati. La forcella sembra in carbonio, così come il carro posteriore (i due tubi paralleli al terreno che collegano la ruota al telaio e i due tubi che salgono in diagonale fino allo snodo di sella). Gli altri tubi potrebbero essere in alluminio, ma dalla foto non si vede: al tatto dovresti comunque sentire la differenza tra un tubo e l'altro. Leggi la sezione del copertoncino, da qualche parte sarà scritto 700x23 o 700x25. Se monti il 23 puoi anche montare il 25, per una sezione maggiore bisognerebbe dare un'occhiata da vicino, per capire che spazi ci sono.
In risposta al messaggio di ezio59 del 28/06/2023 alle 16:52:38Le prime biciclette in carbonio venivano costruite come le biciclette in acciaio a congiunzioni saldobrasate.
Ho guardato meglio, se sono in carbonio quelli allora lo è anche il telaio perché ha gli stessi innesti. L'alluminio o è saldato o li ha molto meno evidenti. Come dici bisognerebbe toccare con mano
In risposta al messaggio di chorus del 28/06/2023 alle 17:13:22grazie
Le prime biciclette in carbonio venivano costruite come le biciclette in acciaio a congiunzioni saldobrasate. Bici in acciaio = tubi saldati (saldobrasati) nei vertici dei triangoli, chiamati congiunzioni, ovvero un pezzounico microfuso, questo per evitare di saldare tubo su tubo, compromettendo la solidità della struttura. Sulla scorta di questa tecnica, le prime bici in carbonio venivano costruite allo stesso modo: congiunzioni, magari in alluminio, e tubi in carbonio innestati e incollati alle congiunzioni. Tutto fatto a mano naturalmente. In allegato una foto delle congiunzioni di un telaio in acciaio, così capisci cosa intendo.
In risposta al messaggio di chorus del 28/06/2023 alle 17:13:22Non lo sapevo, grazie, pensavo che il carbonio fosse senza saldature il carbonio e fosse il modo di riconoscimento visivo, al tatto si riconosce subito.
Le prime biciclette in carbonio venivano costruite come le biciclette in acciaio a congiunzioni saldobrasate. Bici in acciaio = tubi saldati (saldobrasati) nei vertici dei triangoli, chiamati congiunzioni, ovvero un pezzounico microfuso, questo per evitare di saldare tubo su tubo, compromettendo la solidità della struttura. Sulla scorta di questa tecnica, le prime bici in carbonio venivano costruite allo stesso modo: congiunzioni, magari in alluminio, e tubi in carbonio innestati e incollati alle congiunzioni. Tutto fatto a mano naturalmente. In allegato una foto delle congiunzioni di un telaio in acciaio, così capisci cosa intendo.
In risposta al messaggio di chorus del 28/06/2023 alle 14:39:30Ai miei tempi la Federazione ci imponeva i rapporti massimi a seconda l'eta', a 15 anni la moltiplica credo che aveva un 39-49 mentre i cinque pignoni erano un 22-16 l' anno dopo si passava a 51- 15 come rapporto massimo.
Atlanta 1996 sarà il modello commemorativo dell'Olimpiade organizzata ad Atlanta. Ho iniziato ad andare in bici da corsa 39 o 40 anni fa. Fino a una decina d'anni fa i rapporti non erano propriamente da salita, negli ultimianni hanno ridotto il numero dei denti delle corone (va di moda il 50/34 - la tua dovrebbe essere 53/39) e aumentato il numero dei denti dei pignoni (va di moda il 12/32 - un tempo il 13/26 max 28 - come sembra abbia la tua bici). Lo sviluppo della pedalata della tua bicicletta, ovvero la distanza coperta da un giro della ruota, è più lunga di una bicicletta di ultima generazione, dunque in salita tu fai più fatica. Ma quando ero giovane andavo dappertutto, anche con rapporti non proprio da salita: ricordo di aver pedalato sul Sella Ronda con il 39/26. Dunque è tutto molto relativo, dipende sempre dalle gambe e dall'allenamento. Buone pedalate! PS il telaio è in carbonio, giusto?
In risposta al messaggio di Trave71 del 28/06/2023 alle 19:57:39Questa l'evoluzione costruttiva dei telai in carbonio:
Non lo sapevo, grazie, pensavo che il carbonio fosse senza saldature il carbonio e fosse il modo di riconoscimento visivo, al tatto si riconosce subito. Aldo
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/06/2023 alle 09:45:34Per me la Cervelo è inguardabile!
Io non sono per natura un grande amante degli oggetti. Quando parlo della cosa con mio fratello, che è un hobbista anche di bici vintage, lui mi parla di questa o quella bici, io degli itinerari. Difatti ho una bici cheè diventata vintage e sono già 3-4 anni che mi dico di cambiarla e non mi decido ancora a fare il grande passo. Certo, questo non vuol dire che non le apprezzi, sia chiaro, anzi, le vedo come oggetti bellissimi. Lo stesso vale per le macchine foto, per me conta l'immagine prodotta, non se da leica, canon, nikon, fuji (che è il mio brand). A mio nipote con mio fratello è venuto il pallino di macchine foto vintage e si stanno riempendo la casa. Le mtb hanno nel tempo cambiato il modo di andare in bici. Nata come una cosa esotica e strana, si da subito hanno proposto rapporti molto corti. Già negli anni 80 in mtb facevo salite molto ripide frullando. Ma all'inizio vi era una netta separazione tra il ciclismo vero, quello degli agonisti in bici da corsa, e chi andava in mtb. Andare in mtb voleva dire esplorare le montagne, sperimentare percorsi sempre nuovi, una otticva molto alpinistica. Nelle mie alpi il testo sacro era questo E più o meno tutti abbiamo provato questi itinerari. Però col tempo la mtb ha fornito sempre più atleti al ciclismo vero. Oggi io credo che i ragazzini comincino tutti in mtb. Di conseguenza si è scoperto che si va più veloci con cadenze altissime e rapporti leggeri. I pro in salita vanno tranquillamente a 90-100 rpm. Guardavo l'altro giorno un video di inizio anni 2000 sullo zoncolan, e mi sembravano assurdi i rapportoni che tiravano quelle persone. Quindi se una volta chi era in mtb veniva preso in giro perché girava come un frullatore, oggi può andare a testa alta. Sul fatto che certi telai moderni siano brutti a vedersi concordo. Ma una cervelo, l'avessi, non la butterei anche se brutta a vedersi.
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2023 alle 10:02:32Complice la mia prima partecipazione a L'Eroica nel 2016, mi sono letteralmente ammalato di biciclette vintage.
Per me la Cervelo è inguardabile!
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2023 alle 10:07:34Si sapevo di provocare facendo quel nome, certo se riesco ad avere sotto il sedere una bici anche bella non disdegno, ma ripeto, allo stato attuale se la trovassi in occasione.... , tanto mentre pedalo mica la vedo !
Complice la mia prima partecipazione a L'Eroica nel 2016, mi sono letteralmente ammalato di biciclette vintage. Mi si è aperto un mondo che non conoscevo, fatto di appassionati, commercianti (ma anche rigattieri), straordinariartigiani (telaisti, verniciatori, nichelatori, manutentori di bici). Da subito ho capito che l'area milanese è da decenni una fucina di talenti. Tant'è che ho coniato la locuzione telaisti meneghini. Ma ben presto ho capito che anche in Veneto, in Emilia e in Piemonte ci sono questi personaggi che fanno il loro lavoro con grandissima passione. Peccato che tutta questa maestria sia soppiantata dai processi produttivi industrializzati .... e Cervelo ne è un esempio. Cervelo, così come Specialized, Trek, Cannondale, BMC, Giant, Merida cioè tutti i grandi colossi che commercializzano biciclette da corsa, mtb, gravel, ecc.
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/06/2023 alle 10:14:39Guarda Daniele, per me le bici sono tutte belle, anche i cancelli, e credo di averlo fatto capire.
Si sapevo di provocare facendo quel nome, certo se riesco ad avere sotto il sedere una bici anche bella non disdegno, ma ripeto, allo stato attuale se la trovassi in occasione.... , tanto mentre pedalo mica la vedo ! In autunno riparto alla carica, magari fine stagione qualche bell'usato lo trovo.
Galleria Ciavete - Dario Pegoretti
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2023 alle 10:25:58Oggetti assolutamente magnifici.
Guarda Daniele, per me le bici sono tutte belle, anche i cancelli, e credo di averlo fatto capire. Ma ce ne sono altre che sono ancora più belle. Ad esempio questi telai Galleria Ciavete - Dario Pegoretti Fatti a mano,uno per uno. Non sono soltanto un esempio di certosina saldatura, ma delle opere d'arte, dei quadri, dei pezzi unici. Creati da un genio che di nome faceva Dario Pegoretti, che a un certo punto della sua vita scrisse sulla homa page del suo sito internet: Oggi novembre xxxx (non ricordo più l'anno) non vendo più i miei telai in Italia. La sua fu (parlo al passato perché è mancato un pò di tempo fa) una provocazione: la patria della bicicletta (l'Italia) pullula di appassionati che non apprezzano quando viene creato in Patria e si rivolgono alla produzione straniera. Ancor di più pretendono di insegnare il lavoro a chi lo fa da 40 anni Atteggiamento tipico di chi pensa di sapere e non sa niente (dovrei scrivere un'altra parola, ma mi contengo) Ciao!
https://www.capella.it/index.ph...
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/06/2023 alle 12:02:35Bei telai, non conoscevo questo artigiano, grazie per il link.
Oggetti assolutamente magnifici. Dalle nostre parti esiste anche un telaista che permette di fare acquisti a prezzi umani anche se comunque cari per uno fuori dall'ambiente, forse un po' meno perfetto ma che costituisce un buon compromesso. Poi ovviamente puoi assemblare la bici con componenti campagnolo o delle grandi produzioni, dipende da te.