In risposta al messaggio di chorus del 23/01/2024 alle 11:36:50Alcuni anni fa nelle mtb venne fuori la moda delle fat bikes. Ora sono sparite.
La gravel è la moda del momento, non hai idea di quanti ciclisti incrocio nella mia zona con questa bicicletta secondo me assolutamente inutile. Le zone dove vado in bici sono caratterizzate da campagna piatta, con qualchebreve tratto di sterrato in mezzo ai campi e forse nel Parco del Ticino, ma mettere assieme 6-7 km di sterrato in un'uscita di 80 km credo sia un'impresa. Magari una simile bici potrebbe avere un senso nel Chianti e nelle Crete Senesi, già dalle tue parti la vedo inutile e ottimamente e meglio sostituita da una MTB. Ma le mode sono mode. Sono solo contento perché queste bici hanno attirato altri appassionati.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/01/2024 alle 11:48:14Ho qualche anno più di te, e mi reputo un ciclista vintage.
Alcuni anni fa nelle mtb venne fuori la moda delle fat bikes. Ora sono sparite. Concordo che il 90% della gente che vedo in gravel lo fa inutilmente. Invece il fatto che escano fuori sempre più bdc con geometrie da enduroha senso, perché poi alla fine se hai la mia(nostra) età, pedali per piacere o fare manifestazione senza ambizioni agonistiche, che senso ha stare su una bdc con il sellino 10 cm più alto della piega ? I pro fanno preparazione anche con massaggiatori e esercizi di allungamento tutti i giorni. Già voglio vedere quanti pedalano con presa bassa, io ci farò 10 km annui, i più potrebbero benissimo stare con pieghe meno estreme. E difatti le gravel hanno pieghe più amichevoli. Ripeto, dalle mie parti l'unico motivo di una gravel sarebbero queste salite secondarie per frazioncine, che quando ci scendo in bdc mi anestetizzo i polsi.
Città 30 km/h, Legambiente contro il ministro Salvini: basta fake news - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile
In risposta al messaggio di chorus del 24/01/2024 alle 10:20:34credo che il buon senso da parte di TUTTI sia merce sempre più rara faccio un es. banale abito in collina scendo in bici arrivo in VIA CORNIGLIANO e GIUSTAMENTE hanno messo il limite 30 km in quanto molti negozi ecc e chi vuole passa stradone parallelo e va.proseguendo direzione ponente la strada diciamo ex AURELIA a tratti doppia corsia il limite è GIUSTAMENTE 50 km ok ci siamo lo sbaglio di BOLOGNA come altre città è il limite su TUTTO il comune.credo che dove il traffico può scorrere libero inquini meno a 50 che a 30 mah
Buongiorno a tutti, posto un link che parla delle fake news sul limite di 30 kmh in città. Lo trovo un provvedimento sacrosanto e mi è difficile comprendere la miriade di polemiche che ne sono derivate. Ritengo che abbiamoperso il lume della ragione e non ci accorgiamo di quanto siamo psicologicamente dipendenti dai veicoli a motore. Città 30 km/h, Legambiente contro il ministro Salvini: basta fake news - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/01/2024 alle 09:25:36Per favore puoi leggere il link sottostante, in particolare il paragrafo "Il piano di controlli per la sicurezza stradale, come funziona".
Ripeto che a me queste decisioni draconiane molto propagandistiche NON PIACCIONO. I limiti è meglio dedicarli in base alla singola strada e alle sue condizioni di rischio, dove il rischio dovrebbe essere calcolato in basealla sua notazione scientifica r=P(ericolosità)*V(ulnerabilità)*E(sposizione) Strade anche in città con poca accessibilità ai pedoni/bici e facile scorrimento possono anche avere limiti 70. Viottoli stretti 30 tutta la vita. Queste decisioni sono di tipo politico e non hanno nessun senso tecnico. Certo, la mia è una città ricca di controviali che permettono di separare il traffico più lento con mezzi alternativi da quello più scorrevole.
Guida a Bologna Città 30 | Comune di Bologna
In risposta al messaggio di chorus del 25/01/2024 alle 09:34:41Ma l'idea di mettere alcune vie ai 30 non la contesto, parimenti alcune possono essere messe ai 70. Dalle mie parti per decenni un cavalcavia è stato messo ai 30 senza che vi fosse alcuna motivazione tecnica, non ho mai visto NESSUNO rispettare quel limite. Il problema riguarda ogni singola strada.
Per favore puoi leggere il link sottostante, in particolare il paragrafo Il piano di controlli per la sicurezza stradale, come funziona. Poi torna qui a commentare e fai questa riflessione, che ho fatto anch'io: la forzadei social a sfornare fake news è impressionante, e altrettanto impressionante è la quantità di boccaloni che credono a tutte le fandonie che vengono scritte sui social. Ti ringrazio. In questi giorni stiamo assistendo a una crociata contro il SACROSANTO limite di 30 kmh che dovrebbe essere messo in molte zone e a un tripudio nei confronti del Sig. Fleximan che sta tagliando i pali degli autovelox. E' impressionante quanto siamo caduti in basso e la gente non se ne rende conto. Guida a Bologna Città 30 | Comune di Bologna
In risposta al messaggio di chorus del 25/01/2024 alle 09:34:41Sulle bici. Ho sentito dei miei colleghi di cuneo che mi hanno convinto su quel produttore locale. Ieri sera gli ho mandato le mie misure.
Per favore puoi leggere il link sottostante, in particolare il paragrafo Il piano di controlli per la sicurezza stradale, come funziona. Poi torna qui a commentare e fai questa riflessione, che ho fatto anch'io: la forzadei social a sfornare fake news è impressionante, e altrettanto impressionante è la quantità di boccaloni che credono a tutte le fandonie che vengono scritte sui social. Ti ringrazio. In questi giorni stiamo assistendo a una crociata contro il SACROSANTO limite di 30 kmh che dovrebbe essere messo in molte zone e a un tripudio nei confronti del Sig. Fleximan che sta tagliando i pali degli autovelox. E' impressionante quanto siamo caduti in basso e la gente non se ne rende conto. Guida a Bologna Città 30 | Comune di Bologna
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/01/2024 alle 12:10:03Tempo fa provai a giocare con il simulatore di misure del telaio presente sul sito di un noto produttore italiano.
Sulle bici. Ho sentito dei miei colleghi di cuneo che mi hanno convinto su quel produttore locale. Ieri sera gli ho mandato le mie misure. Interessante come tutti i siti di produttori in cui le ho inserite mi diano una bicidi una misura in meno rispetto a quella che pensavo io. Io che sono 172 con cavallo 78 risulto da 51/S invece che come pensavo io 53/M. Motivo in più per andare da uno che ti mette sul mezzo e provi. Comunque ho visto che bici da endurance con componenti non da urlo cominciano ad esserci a prezzo abbordabile, forse il mercato almeno sul segmento consumer ha ripreso ragionevolezza. Basta evitare i marchi più blasonati. Del resto io sono un solitario e non mi fermo mai al bar, a parte quando vado con la famiglia, gli unici miei compagni sono mio fratello (raro) e il mio vicino di casa, un appassionato anche camperista.
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 09:48:09Uno dei motivi per cui faccio tutto ciò sono una serie di dolorini che ho in bdc. Riguardavo la mia specialized s.works, se non fosse per quello sarebbe una follia lasciarla, ha alcune componenti di pregio che con la nuova mi sogno (ad esmepio ai tempi il reggisella in carbonio era lusso). Però è sempre stata scomoda per me. Per capirsi, lo scorso anno dopo un po' che pedalavo NON CHIUDEVO più la mano, ho dovuto mette un tutore e ne ho sofferto per mesi. Ho letto un po' di cose sul bike fit, e dicono quello letteralmente che dici te, anche se sull'altezza sella sono un pelo più rigidi. Tieni conto che io con la mtb non ho dei reggisella moderni con due regolazioni automatiche. Li quando scendi devi abbassarla di brutto se non vuoi farti male e quando la rialzi la riposizioni ad occhio, con l'ammortizzatore centrale che quel cm mm te lo fa ballare ad ogni pedalata. la differenza è che in mtb il movimento non è mai ripetitivo, continui a cambiare posizione, per cui non martelli costantemente su un qualcosa messo male. In bdc, se pedali in pianura, sei capace di stare nella stessa posizione per un'ora. Sono comunque d'accordo che qualche mm balla sulla sella senza problemi con il pantaloncino, quello che cerco io è una corretta altezza della piega e una distanza piega forcella adatta. Se uno prende un usato, ti rovi la forcella già tagliata, e buonanotte.
Tempo fa provai a giocare con il simulatore di misure del telaio presente sul sito di un noto produttore italiano. A seconda della scelta con posizione racing o con posizione comoda ballava una misura. Il mio consiglio èdi andare da questo produttore locale e fare quattro chiacchiere con lui. Saprà metterti in bici molto bene ed eventualmente utilizzerà il software per calcolare le misure della messa in sella al millimetro: di questi tempi tutti i negozianti ce l'hanno. Io sono della vecchia scuola, e posizionare i tre punti d'appoggio (sella, manubrio e pedali) al millimetro mi sembra un'esigenza da ciclista professionista, non certo per un ciclista della domenica. Quando i miei amici mi fanno notare l'importanza della corretta misura dell'altezza sella, sistematicamente regolata al millimetro, io controbatto chiedendogli se usano sempre il solito pantaloncino (oggi i pantaloncini hanno fondelli di altezza generosa) e se modificano la misura a luglio rispetto a marzo, quando magari sono dimagriti due/tre kg. Siamo arrivati all'esasperazione in questo mercato. Anche qui si è perso il contatto con la realtà. Buon acquisto!
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/01/2024 alle 10:21:47In Italia ci sono dei produttori di selle che sono delle eccellenze a livello mondiale.
Uno dei motivi per cui faccio tutto ciò sono una serie di dolorini che ho in bdc. Riguardavo la mia specialized s.works, se non fosse per quello sarebbe una follia lasciarla, ha alcune componenti di pregio che con la nuovami sogno (ad esmepio ai tempi il reggisella in carbonio era lusso). Però è sempre stata scomoda per me. Per capirsi, lo scorso anno dopo un po' che pedalavo NON CHIUDEVO più la mano, ho dovuto mette un tutore e ne ho sofferto per mesi. Ho letto un po' di cose sul bike fit, e dicono quello letteralmente che dici te, anche se sull'altezza sella sono un pelo più rigidi. Tieni conto che io con la mtb non ho dei reggisella moderni con due regolazioni automatiche. Li quando scendi devi abbassarla di brutto se non vuoi farti male e quando la rialzi la riposizioni ad occhio, con l'ammortizzatore centrale che quel cm mm te lo fa ballare ad ogni pedalata. la differenza è che in mtb il movimento non è mai ripetitivo, continui a cambiare posizione, per cui non martelli costantemente su un qualcosa messo male. In bdc, se pedali in pianura, sei capace di stare nella stessa posizione per un'ora. Sono comunque d'accordo che qualche mm balla sulla sella senza problemi con il pantaloncino, quello che cerco io è una corretta altezza della piega e una distanza piega forcella adatta. Se uno prende un usato, ti rovi la forcella già tagliata, e buonanotte. Ritornando all'altezza sella, il punto cieco è già un concetto a mio avviso che non è preciso al mm. Come sella mi piacerebbe passare da San Marco a Selle Italia; ho la prima sulla bdc e la seconda in mtb, e il mtb il mio lato b soffre meno. Si tratta comunque di ottime marche almeno apparentemente italiane.
Sella San Marco Regal Vintage LordGun online bike store (lordgunbicycles.com)
SELLA VENTO ARGO R5 - 140MM - FIZIK (df-sportspecialist.it)
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 10:50:08Non vorrei dire una cavolata, ma forse quella san marco da qualche parte la ho. L'altra sotto l'avevo già vista, interessante.
In Italia ci sono dei produttori di selle che sono delle eccellenze a livello mondiale. Come sai possiedo un pò di bici perché mi piace collezionarle e sostanzialmente uso tre modelli di selle. La Sella Regal prodotta daSan Marco - la vedi nel link qui sotto (ne ho 5, di colori e di materiali diversi, la più preziosa con il carro in titanio), la Fausto Coppi, una sella vintage numerata, tanto bella quanto dura e scomoda, ma è montata sulla bicicletta più preziosa che possiedo e che uso soltanto un paio di volte all'anno. Sella San Marco Regal Vintage LordGun online bike store (lordgunbicycles.com) Gli anni passano inesorabilmente e comincio a convertirmi alle selle con il foro in mezzo e un paio di centimetri più corte di quelle tradizionali: noi ometti certe accortezze lì dobbiamo averle La sella è questa qui sotto per intenderci. Non è bella come la precedente, ma mi ci trovo benissimo, e questo è ciò che conta. Un pò tutti i marchi comunque distribuiscono selle di questo tipo. SELLA VENTO ARGO R5 - 140MM - FIZIK (df-sportspecialist.it)
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/01/2024 alle 10:56:53Negli ultimi anni ho modificato i miei criteri di estetica legati alla bicicletta.
Non vorrei dire una cavolata, ma forse quella san marco da qualche parte la ho. L'altra sotto l'avevo già vista, interessante.
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 11:12:54Per me il prezzo è fondamentale; abbiamo molte spese, facciamo molte attività diverse, e non guadagno infinitamente, per cui semplicemente la bici dei sogni non me la posso permettere; ad esempio il campagnolo non lo prenderò non perché non lo consideri valido, ma perché porta qualsiasi bici fuori budget (cosa capitata a tutte le squadre pro tour 2024). Pedalare con una bici più bella è sicuramente meglio, ma pedalare con una bici un po' meno è sicuramente meglio che non pedalare affatto. Partendo dal principio che a pedalare sono le gambe. Così come un Hymer o un Laika sono meglio del mio Elnalgh, ma io col mio camper ho fatto cose che altrimenti non avrei fatto. Ad esempio da bdc ho delle scarpe shimano di primo prezzo ma modello wide (indispensabili per il mio piede largo). Sono comode e ci pedalo bene. Anch ein questo caso preferisco badare a ottimizzare al meglio e non badare a cose utili ma non indispensabili.
Negli ultimi anni ho modificato i miei criteri di estetica legati alla bicicletta. Preferisco una bici vintage con i cavi dei freni esterni sopra al manubrio a una bici moderna aero del costo superiore a 10 mila euro. Conseguentementepreferisco tutti i componenti con stile retrò, e trovo la sella di cui parliamo bellissima, anche grazie alle borchie, e tutto sommato idonea al mio didietro. Peraltro costa anche poco, e in un settore dove un casco da bici arriva a costare ben oltre 300 euro o un paio di scarpe quasi 500 euro il prezzo comincia ad avere la sua importanza.
In risposta al messaggio di dani1967 del 13/02/2024 alle 17:31:01Complimenti per l'acquisto!
Dopo molti ragionamenti,. ecco la nuova entrata in famiglia La bici fa parte della categoria enduro della cannondale, e sarebbe in teoria di valore ben superiore a quanto ho pagato perché era montata originariamente conun durace elettrico, cannibalizzato dal venditore che però gli ha messo un onestissimo ultegra meccanico che funziona magnificamente. Le geometrie più generose hanno fatto chiedere a molti amici se è una gravel, ma no, non lo è. Si discute molto in questo periodo se sia il caso, per utilizzatori non competitivi, di prendere una gravel magari con una coppia di ruote da corsa. Solo che una coppie di ruote decenti con pacco pignoni rischia di avvicinare il costo di una bici. Comunque se devo fare lo sterratino della ciclabile qui vicino, posso tranquillamente mettere un copertoncino un pelo più robusto, sono 10 minuti di lavoro. Tornando a noi ieri ho fatto un giro di una 50na di km, e la bici mi è piaciuta. Sia chiaro, la bici nuova non ti da le gambe che non hai e non ti toglie la panza che hai. Io valuto il livello di indolenzimento, quanto risponde. IN effetti malgrado il fatto che in questo momento sia in crisi acuta della schiena, sono stato meglio, molto, rispetto all'altra. Detto questo ho fatto una salita non troppo lunga, vista la stagione, e poi ho fatto una discesa lungo una stradina ripida e con l'asfalto di m...a dove con la precedente bici dovevo fermarmi a metà. Tra la maggiore morbidezza del carbonio e dei copertoncini da 26 e sopratutto i freni a disco, ammetto, la differenza è stata clamorosa. Sopratutto usare i freni a disco fa una grandissima differenza, e da soli valgono l'acquisto. Lo so, con i freni classici rim si è pedalato per più di un secolo riuscendo a frenare in discesa, ma per me che sono abituato alla mtb vuol dire tornare alle vecchie abitudini. Una reattività, una semplicità, una leggerezza di frenata che non hanno confronto. Peraltro anche campagnolo è passata ai freni a disco, non credo sia un caso. Ps: comunque la panzetta e le gambe sono molto abituate dal rapporto dietro a 32 denti, sopratutto quando la pendenza supera il 10%
In risposta al messaggio di pista74 del 13/02/2024 alle 22:07:47Ammetto che è lo spirito del consumismo, ma a volte sono questi acquisti che ti danno nuovi stimoli.
Complimenti! Sia per l'acquisto sia per la voglia di uscire in bici!