In risposta al messaggio di chorus del 16/04/2022 alle 16:29:42Ma perché spaccone ? E' tutta la vita che pedali, è giusto che tu ti prenda le giuste soddisfazioni. Complimenti piuttosto.
Scrivo queste due righe pregandovi di non considerarmi uno spaccone. Oggi sono al settimo cielo, e volevo condividere con voi l'esperienza di stamattina. Mi sono sciroppato 19 settori di pavè della Parigi Roubaix degli amatori,con la bici (e la sella) della foto. Bici in acciaio (vintage) con copertoncini da 30 gonfiati a 5,5. Nessun problema al posteriore, forse grazie al doppio pantaloncino. PS non riesco a postare l'immagine della bici, comunque è una sella tradizionale, senza il buco e ... piuttosto dura PPS ciò avvalora la tesi che non serve solo la sella, ma anche il pantaloncino
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/04/2022 alle 09:35:14In sintesi: partenza e arrivo dallo stesso punto (Roubaix), trasferimento su stradine asfaltate di una 50ina di km verso sud, fino alla Foresta di Arenberg.
Ma perché spaccone ? E' tutta la vita che pedali, è giusto che tu ti prenda le giuste soddisfazioni. Complimenti piuttosto. Io in una simile uscita, al di la della preparazione fisica, avrei sofferto ai polsi.
In risposta al messaggio di chorus del 20/04/2022 alle 15:03:54Grande!
In sintesi: partenza e arrivo dallo stesso punto (Roubaix), trasferimento su stradine asfaltate di una 50ina di km verso sud, fino alla Foresta di Arenberg. Qui ho preso un ****otto, un colpo da ko, non immaginavo che lafamosissima strada di 2,4 km avesse delle pietre così sconnesse. Uscito dalla Foresta, si sono susseguiti 18 settori di pavè, intervallati da alcuni km di asfalto. Durante i primi settori avevo paura che la bici non ce la facesse, che si spaccasse sotto di me, invece poi, mano a mano che macinavo km ho preso confidenza, e soprattutto cercavo la traccia con poche pietre, proprio come fanno i professionisti in TV. Ma la bici va guidata: devi essere lucido a ogni metro, altrimenti cadi, o per il terreno sconnesso o perchè entri in collisione con un altro ciclista. Comunque, ragazzi, pedalare sulle strade ciclistiche più famose del mondo, tanta gente che ti incida, una marea di camperisti lungo il percorso che ti applaude e poi ... entrare nel velodromo più famoso del mondo, tra due ali di folla, con musica a palla, lo speaker multilingue che grida, pedalare su e giù per le paraboliche, sprintare con quello che ti sta vicino, ecco sono tutte emozioni che mi porterò per sempre. Alla fine le tre parti che toccano la bici (mani, piedi e posteriore) tutto sommato stavano bene e erano tali anche il giorno successivo.
https://www.strava.com/segments...
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/04/2022 alle 12:07:55Ottimo, continua così, magari tra qualche mese mi accompagni al Colle delle Finestre.
A proposito dell'efficacia dell'allenamento sulla spin bike, ecco un riassunto dei tempi sulla mia salita di riferimento dietro casa. Insomma, a qualcosa serve. In assoluto sono tempi disastrosi. Da allenato e giovaneio credo di aver fatto intorno ai 18 come tempo, e nel 2016 su Strava ho un 20,37. I miei amici bravi sono arrivati ai 15-16, mentre Fabio Felline (ex nazionale), il campione di zona, va intorno agli 11 (non mi fido di altri tempi, non so se siano su ebike o meno). Io mi sono sempre detto che mi rado le gambe solo se scendo sotto i 20. Di solito io pedalo non per questo, ma quando faccio la Cote Mortera sfido sempre me stesso. Tuttavia anche pedalando poco il fatto che lo spinning mi abbia tolto un minuto al mese non è poi così male. Insomma, se per motivi vari non riuscivo più a pedalare con continuità, almeno così piano piano riprendo la possibilità di muovermi e non ricomincio ogni volta da zero. Debbo dire di essere fortunato di avere molte salite di varia difficoltà vicino a casa senza troppo sbattimento, dalla salitella di test come questa a salite monstre come il finestre o il moncenisio (che poi tanto dura non è, ma lunga si sicuro).
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/04/2022 alle 12:07:55Bravo! Io non riesco ad essere costante ed a ripetere i giri perché mi piace cambiare ogni volta. Quando poi li rifaccio a volte recupero qualche minuto, altre li perdo. Poi non parto mai per mettermi alla prova, ma per fare attività e divertirmi. Se per strada poi vedo qualcosa che mi attira ( flora, fauna, ambiente) mi fermo e perdo tempo nell'apprezzare.
A proposito dell'efficacia dell'allenamento sulla spin bike, ecco un riassunto dei tempi sulla mia salita di riferimento dietro casa. Insomma, a qualcosa serve. In assoluto sono tempi disastrosi. Da allenato e giovaneio credo di aver fatto intorno ai 18 come tempo, e nel 2016 su Strava ho un 20,37. I miei amici bravi sono arrivati ai 15-16, mentre Fabio Felline (ex nazionale), il campione di zona, va intorno agli 11 (non mi fido di altri tempi, non so se siano su ebike o meno). Io mi sono sempre detto che mi rado le gambe solo se scendo sotto i 20. Di solito io pedalo non per questo, ma quando faccio la Cote Mortera sfido sempre me stesso. Tuttavia anche pedalando poco il fatto che lo spinning mi abbia tolto un minuto al mese non è poi così male. Insomma, se per motivi vari non riuscivo più a pedalare con continuità, almeno così piano piano riprendo la possibilità di muovermi e non ricomincio ogni volta da zero. Debbo dire di essere fortunato di avere molte salite di varia difficoltà vicino a casa senza troppo sbattimento, dalla salitella di test come questa a salite monstre come il finestre o il moncenisio (che poi tanto dura non è, ma lunga si sicuro).
In risposta al messaggio di chorus del 26/04/2022 alle 14:46:37Il finestre non ho mai avuto il coraggio di farlo in bdc. Eh, non se adesso ho la gamba.
Ottimo, continua così, magari tra qualche mese mi accompagni al Colle delle Finestre. Ho visto che con un anello di circa 85 km fai il Colle delle Finestre e il Sestriere: sarebbe per me un onore avere un amico della zona come apripista e guida. ciao!
In risposta al messaggio di ezio59 del 26/04/2022 alle 15:14:37Tieni conto di due cose, la prima è che quella salita è la più vicina in assoluto a casa, per cui se accade come domenica in cui potevo uscire alle 15.40 ma alle18 dovevo essere al cinema, è ideale. Pochi km in saliscendi per scaldare i muscoli, e via.
Bravo! Io non riesco ad essere costante ed a ripetere i giri perché mi piace cambiare ogni volta. Quando poi li rifaccio a volte recupero qualche minuto, altre li perdo. Poi non parto mai per mettermi alla prova, ma per fare attività e divertirmi. Se per strada poi vedo qualcosa che mi attira ( flora, fauna, ambiente) mi fermo e perdo tempo nell'apprezzare.
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/04/2022 alle 15:42:52Fai bene a fare i raffronti, ogni tanto mi riprometto di farlo anche io ma poi sono troppo incostante e allora rinuncio. Questo è uno dei pochi, il primo fatto con la 26 e il secondo con la 29 nuova.
Tieni conto di due cose, la prima è che quella salita è la più vicina in assoluto a casa, per cui se accade come domenica in cui potevo uscire alle 15.40 ma alle18 dovevo essere al cinema, è ideale. Pochi km in saliscendiper scaldare i muscoli, e via. In secondo luogo quella è la salita dove tutti i local e torinesi si confrontano, ci sono alcuni che ne sono ossessionati e la ripetono 3-4 volte a uscita, pur essendoci una grande varietà di salite sul posto. Inoltre di quel posto oramai conosco ogni filo d'erba, ogni buchetto nell'asfalto, tutto, diciamo che non mi fermo per il panorama; però essendo in mezzo al bosco, salvo quando ci sono le auto, è davvero bello e si respira come in mtb.
In risposta al messaggio di dani1967 del 26/04/2022 alle 15:25:56Il prossimo 26 giugno 2022 ci sarà la Gran Fondo del Sestriere, con passaggio sul Colle delle Finestre.
Il finestre non ho mai avuto il coraggio di farlo in bdc. Eh, non se adesso ho la gamba. Questa, ragazzi, è del 2005 Poi continuammo sull'assietta e poi distrutti sul gran serin meglio no dire che poi scoprimmoche era tardissimo e tornare fu un po' un pasticcio. Ci siamo sposati due anni dopo, il ragazzo è arrivato poi nel 2008. Non ho più provato a fare un giro lungo di molte ore negli ultimi anni. Il finestre è fattibile in bdc, perché si scende su asfalto; le altre vette che ho puntato sono più da mtb o forse per le moderne gravel. Ovviamente dal Finestre ci sono più modi per arrivare al Sestriere, mediamente le tappe del giro finiscono al sestriere. Nota a margine. Per lavoro partecipai alla procedura di autorizzazione per riasfaltare il finestre nella parte in discesa per poter permettere il passaggio del giro. Di per se, da mountain biker ero idealmente contrario, ma la mia funzione amministrativa non mi chiedeva un parere in quel senso per cui diedi parere favorevole. La tappa fu pochi giorni prima di quella salita che vedete, ma salendo non mi ero reso conto che a mia moglie sia era piegato il supporto della gabbia del cambio, che gli finì tra i raggi strappandolo. Per cui invece che arrivare agli ultimi tornanti dove c'era un incredibile bagno di folla restammo relativamente in basso, ancora prima che cominciassero a menare. Quindi appena riparato il cambio, abbiamo deciso di lavare l'onta.
In risposta al messaggio di chorus del 27/04/2022 alle 09:31:44Io conosco il dirigente che si occupa della cosa in provincia. Di per se non ha mai nemmeno gli occhi per piangere, ma quando passa il giro qualche soldo per sistemare la strada viene fuori e di solito manda una impresa a sistemarla, dura pochi giorni.
Il prossimo 26 giugno 2022 ci sarà la Gran Fondo del Sestriere, con passaggio sul Colle delle Finestre. Secondo te, per un simile evento, sistemano la strada sterrata, oppure questa strada viene sistematicamente manutenuta? grazie, ciao
In risposta al messaggio di mausone46 del 30/04/2022 alle 23:42:56Il Campagnolo Chorus ...
Quest'anno mi ero promesso di ripartire in Bici, ma dopo circa 100 Km e' arrivato Mister Covid a rompere. Vabbe gli anni ci sono, ma 1500 Km l'anno si potrebbero fare. La bici e' stata una mia grande passione da ragazzo,quarto posto al campionato calabrese esordienti con finale Campionato italiano a Vignola (MO) nel lontano 1973 La mia bici con Campagnolo Chorus dorme ormai da molti anni in cantina, preferisco la piu comoda MTB, esclusivamnete non E-bike
In risposta al messaggio di chorus del 01/05/2022 alle 14:16:59Quindi sei affidabile come quel cambio
Il Campagnolo Chorus ... La mia prima bici seria aveva il Chorus, primo modello dell'ottobre 1988. Ce l'ho ancora quella bici, ma l'ho adeguata al protocollo de L'Eroica per potervi partecipare. Quel gruppo lo conservo inuno scatolone, prima o poi lo rimonterò su un'altra bici. E possiedo due bici montate Chorus, che uso regolarmente e con una di queste ho partecipato all'ultima Parigi Roubaix per amatori. E chorus è il mio nik qui ....
In risposta al messaggio di chorus del 01/05/2022 alle 14:16:59Vabbe' questo lo avevo capito !
Il Campagnolo Chorus ... La mia prima bici seria aveva il Chorus, primo modello dell'ottobre 1988. Ce l'ho ancora quella bici, ma l'ho adeguata al protocollo de L'Eroica per potervi partecipare. Quel gruppo lo conservo inuno scatolone, prima o poi lo rimonterò su un'altra bici. E possiedo due bici montate Chorus, che uso regolarmente e con una di queste ho partecipato all'ultima Parigi Roubaix per amatori. E chorus è il mio nik qui ....
In risposta al messaggio di dani1967 del 06/05/2022 alle 15:23:33Io ci sono ma non ho confidenza con tutto il programma.
In questi giorni in cui piove tutte le sere, per cui santa spin bike. Ieri sera in mansarda però ho sudato come un cammello, la bici è fatta per avere l'aria in faccia. Io pedalando soprattutto in pianura non soffro molto il caldo. Voi siete su strava ? Ci passiamo i riferimenti in messaggio privato ?