In risposta al messaggio di Giovanni del 12/10/2024 alle 12:57:30quoto 50/% in quanto hai ragione sui tempi andati che ci si rimboccava le maniche testa bassa e vai quindi chi si dava da fare è riuscito in generale a farsi una posizione decente (magari rinunciando a ferie ecc) ma da qualche anno a questa parte la vedo sempre più dura salvo casi sporadici di farsi una casa ecc sia da dipendente che da artigiano commerciante ecc per i camper passo spesso in bici davanti a genova camper a bolzaneto e da un po di tempo diverse offerte scontate che da mo non si vedevano
Crisi, crisi... è un po' al lupo, al lupo. Son oltre settanta anni che si dice che una crisi così non c'è mai stata, che adesso non si arriva a fine mese, che l'anno scorso si stava meglio, che questo Natale è peggiodel precedente... chiudo la lista. Che sarà stato il 1946, subito dopo la guerra dove invece di piangersi addosso ci si è messi al lavoro, facendo qualsiasi mestiere. Allora non c'erano neanche i camper, le ferie (che pochi avevano) si passavano in casa a ripitturare le stanze, il viaggio di nozze non si faceva e se si era fortunati si faceva andando due giorni al Capoluogo di Regione e solo pochi fortunati in qualche città più famosa, sempre italiana. Mi giro intorno e di crisi non ne vedo. Solo chi mangia sui poveri (vedi Caritas e fratelli) parla di gente che non ha da mangiare e vanno da loro a sfamarsi (oltre mille Euro al mese per ognuno). Quando c'era la fame si mangiava spesso solo pane senza companatico, non c'era la Caritas e nessuno moriva di fame. A me certe storie fanno ...incassare! Giovanni
In risposta al messaggio di himmer80 del 12/10/2024 alle 10:05:08Chi compra o comprava sono per lo più persone di una certa età, io ad esempio a 30 anni non avrei mai avuto disponibilità per un camper nuovo neppure basico, la priorità era matrimonio, casa ecc.
il settore è in sofferenza perchè sono drasticamente calate le vendite sulla fascia di clientela medio bassa che non può più pernettersi di comprare un camper nuovo con gli aumenti repentini avuti ed il rialzo degliinteressi sui prestiti ,per chi ha soldi cambia poco perchè puo permettersi ciò che vuole ma questi ultimi sui numeri di vendite rimangono una fetta inferiore del potenziale mercato , ora per andare incontro alla richiesta come sempre avviene da parte dei costruttori ,se tornare alla normalità significa lucrare sui materiali per vendere più camper nuovi ,meglio comprarsi un buon usato
In risposta al messaggio di Paskarr del 13/10/2024 alle 19:59:28scorse settimane ho visto in rete un Pössl Vario 545 del 2016 con 98.000 km, molti optional e sopratutto Motore 3,0
cit.parte di acquirenti ha capito di aver fatto la scelta sbagliata e vende, ma vuole oltre il pagato o comunque non rimetterci, così il camper resta lì e di conseguenza il prezzo deve scendere. anche secondo me siamo in questa situazione…..
In risposta al messaggio di Trave71 del 13/10/2024 alle 03:58:09e non solo, magari li ha ma non li vuole spendere quei soldi!
Chi compra o comprava sono per lo più persone di una certa età, io ad esempio a 30 anni non avrei mai avuto disponibilità per un camper nuovo neppure basico, la priorità era matrimonio, casa ecc. Ci sono naturalmentepercorsi differenti, ma le famiglie in camper con bambini mi paiono sempre meno. Il covid ha dato il boost e adesso è semplicemente saturato il mercato, parte di acquirenti ha capito di aver fatto la scelta sbagliata e vende, ma vuole oltre il pagato o comunque non rimetterci, così il camper resta lì e di conseguenza il prezzo deve scendere. Non credo che chi ha ad esempio 50000€ di budget potrà acquistare tra un anno un Hymer nuovo da 150000, ma possibile che possa avere uno sconto importante sul pronto. Sarà che la mia idea di ricco è differente e non la associo al camperista, Aldo
In risposta al messaggio di mausone46 del 14/10/2024 alle 11:41:10e ma non è mica poco 60K per quel mezzo, sempre 8 anni ha, comunque, io vorrei un discorso serio sulla longevità economica dei mezzi, basta con questa storia del mercato che comanda ecc ecc, può succedere solo in valore percentuale, come le macchine di un tempo, vale tanto ma se è particolarmente buona mi puoi chiedere tanto…finito… io sostengo che la correlazione più tangibile tra la vita utile del veicolo e il valore economico indicizzato in percentuale al nuovo, in cui questi 2 valori camminano insieme sia 30 anni, non oltre, dopo solo valutazioni personali basate sulla statistica di valore ideale del mezzo specifico, come le auto d'epoca, poi le condizioni, stato d'uso e anche basta, gli accessori a quell'età non contano nulla, tutti gli altri ragionamenti diversi da questa base logica fanno gioco solo a commercianti che vogliono speculare e privati venditori che sognano i vecchi lustri, cioè che una buona parte del nuovo glielo paghi tu, povero new entry di questo mondo, inoltre, basta legare al 100% gli aumenti del nuovo ai rialzi dell'usato, in parte perché in questo caso sono più giustificati i costruttori perché l'aumento reale di materie prime riguarda solo loro e incide sui prezzi SOLO DEL NUOVO, poi per le varie e costose varianti tecnologiche di produzione, per non parlare dei motori, questa storia degli aumenti di pari passo deve finire, lo dico per tutti i possibili acquirenti dell'usato, lasciate perdere coloro che non vogliono applicare queste equilibrate regole sui prezzi, sperando che tutto passi sotto l'affermazione " il prezzo lo fa il mercato" la vera speculazione passi sott'occhio, bisogna farsene una ragione, dopo 30 anni i camper sono oggetti per poveri, anche quelli blasonati, una marea di problemi malfunzionamenti difficoltà pezzi e variabili legislative vincolanti, loo ripeto ai compratori….svegliatevi
scorse settimane ho visto in rete un Pössl Vario 545 del 2016 con 98.000 km, molti optional e sopratutto Motore 3,0 ci avevo fatto un pensierino, avrei venduto poi il mio del 2013 con 110.000 km e motore 2,2 da 130 Cv. Dopo alcune settimane a € 55.900 e' sparita l'inserzione. Venduto? Credo proprio di si, ma non io
In risposta al messaggio di Paskarr del 14/10/2024 alle 21:35:12Infatti volevo dire questo.
e ma non è mica poco 60K per quel mezzo, sempre 8 anni ha, comunque, io vorrei un discorso serio sulla longevità economica dei mezzi, basta con questa storia del mercato che comanda ecc ecc, può succedere solo in valorepercentuale, come le macchine di un tempo, vale tanto ma se è particolarmente buona mi puoi chiedere tanto…finito…io sostengo che la correlazione più tangibile tra la vita utile del veicolo e il valore economico indicizzato in percentuale al nuovo, in cui questi 2 valori camminano insieme sia 30 anni, non oltre, dopo solo valutazioni personali basate sulla statistica di valore ideale del mezzo specifico, come le auto d'epoca, poi le condizioni, stato d'uso e anche basta, gli accessori a quell'età non contano nulla, tutti gli altri ragionamenti diversi da questa base logica fanno gioco solo a commercianti che vogliono speculare e privati venditori che sognano i vecchi lustri, cioè che una buona parte del nuovo glielo paghi tu, povero new entry di questo mondo, inoltre, basta legare al 100% gli aumenti del nuovo ai rialzi dell'usato, in parte perché in questo caso sono più giustificati i costruttori perché l'aumento reale di materie prime riguarda solo loro e incide sui prezzi SOLO DEL NUOVO, poi per le varie e costose varianti tecnologiche di produzione, per non parlare dei motori, questa storia degli aumenti di pari passo deve finire, lo dico per tutti i possibili acquirenti dell'usato, lasciate perdere coloro che non vogliono applicare queste equilibrate regole sui prezzi, sperando che tutto passi sotto l'affermazione il prezzo lo fa il mercato la vera speculazione passi sott'occhio, bisogna farsene una ragione, dopo 30 anni i camper sono oggetti per poveri, anche quelli blasonati, una marea di problemi malfunzionamenti difficoltà pezzi e variabili legislative vincolanti, loo ripeto ai compratori….svegliatevi
In risposta al messaggio di ledzep del 15/10/2024 alle 18:54:08Sono d’accordo solo in parte perché vedi, quel famoso discorso del poterselo comprare perché comunque non si è gli ultimi, e’ decaduto da quando in questa società (deprecabile) consentono a un qualunque nessuno (senza offesa ovviamente) di mettersi 15 anni di rate per un camper, un giocattolo su ruote, quando ero giovane con quelle rate ti compravi la casa, con il mutuo, roba seria, poi arriva il super consumismo e che succede, si mollano i famosi nessuno in mano agli speculatori, consentendogli di coprirsi di debiti per un “giocattolo” bei tempi quando si andava dal venditore e si diceva “io pago in contanti, e via di sconto” perché le cambiali erano un pericolo per il sistema di vendita, per me lo stato dovrebbe proteggere i cittadini impedendogli di imbarcarsi in acquisti senza senso, alimentando le tasche dei signori della catena, conosco persone che sembrano straccioni, però il camperino vintage eh! Comunque, considerazioni personali sul sistema società, il punto per me rimane che, chi ha faticato troppo per comprare poi pretende troppo per cederlo e questo si, sfalsa il mercato..saluti
basta con questa storia del mercato che comanda ecc ecc, beh...dovresti dirlo ad Adam Smith, non a noi. La realtà è che, a meno di monopoli o obblighi di legge, ma in quel caso i problemi sono ben altri, il prezzo lofa il mercato. E che la cifra giusta a cui vendere un Camper è quella a cui te lo comprano: nè di più, nè di meno. E se guardi lo storico il differenziale tra usato e nuovo, a parità di modello, è più o meno sempre quello I camper non sono mai stati un mezzo alla portata di tutti, anzi, e comunque costoso non è sinonimo di non me lo posso permettere. Il fatto cioè che tu non ti possa permettere un mezzo non significa che sia troppo caro ma più semplicemente vuol dire che quel mercato si rivolge ad altri, non a te.
In risposta al messaggio di salvatore del 16/10/2024 alle 17:08:48Certo eh che i camper stanno seguendo la moda delle auto... Tutto fumo niente arrosto...
Decisamente qualcosa sta cambiando in tema di prezzi. Sul nostro magazine e' stato presentato il Challenger S215 Sport Edition. Si tratta di un semintegrale compatto su meccanica Ford. Mi ha colpito per le dotazioni e ilprezzo.. Innanzitutto motore da 165 cavalli e cambio automatico. Poi clima automatico, grande sistema multimediale, telecamera di retromarcia, pannello solare, cerchi in lega, molti adas e tanto altro ancora. Il tutto, a 70mila euro. Conoscevo Challenger solo di nome. Guardando in Rete ho scoperto che, come singola azienda, e' uno dei piu' grandi costruttori europei. Gli altri costruttori dovranno ragionare su questo veicolo.
In risposta al messaggio di salvatore del 16/10/2024 alle 17:08:48solo per precisare che Challenger non è una piccola azienda ma è del gruppo Triganò ....
Decisamente qualcosa sta cambiando in tema di prezzi. Sul nostro magazine e' stato presentato il Challenger S215 Sport Edition. Si tratta di un semintegrale compatto su meccanica Ford. Mi ha colpito per le dotazioni e ilprezzo.. Innanzitutto motore da 165 cavalli e cambio automatico. Poi clima automatico, grande sistema multimediale, telecamera di retromarcia, pannello solare, cerchi in lega, molti adas e tanto altro ancora. Il tutto, a 70mila euro. Conoscevo Challenger solo di nome. Guardando in Rete ho scoperto che, come singola azienda, e' uno dei piu' grandi costruttori europei. Gli altri costruttori dovranno ragionare su questo veicolo.
In risposta al messaggio di salvatore del 16/10/2024 alle 17:08:48Restera il solito esercizio di stile, l'interno è molto discutibile come sfruttamento degli spazi.
Decisamente qualcosa sta cambiando in tema di prezzi. Sul nostro magazine e' stato presentato il Challenger S215 Sport Edition. Si tratta di un semintegrale compatto su meccanica Ford. Mi ha colpito per le dotazioni e ilprezzo.. Innanzitutto motore da 165 cavalli e cambio automatico. Poi clima automatico, grande sistema multimediale, telecamera di retromarcia, pannello solare, cerchi in lega, molti adas e tanto altro ancora. Il tutto, a 70mila euro. Conoscevo Challenger solo di nome. Guardando in Rete ho scoperto che, come singola azienda, e' uno dei piu' grandi costruttori europei. Gli altri costruttori dovranno ragionare su questo veicolo.
In risposta al messaggio di salvatore del 17/10/2024 alle 10:07:00Premesso che la famiglia (Trigano) è la stessa e ovviamente molto viene condiviso tra i vari marchi, ne vidi solo uno di questo marchio, era in esposizione dal concessionario e di lì a poco avremmo ordinato il nostro nuovo Benimar, sempre della Trigano.
Come ho scritto, conoscevo Challenger solo di nome. Ma prima di parlare, mi piace documentarmi e quindi sono andato a vedere il loro sito. C'e' scritto che sono stati fondati da Trigano e non acquisiti successivamente. C'e'scritto anche che hanno circa 600 dipendenti e il loro stabilimento e' tra i piu' grandi d'Europa. Insomma non una aziendina. Mportante che ci sia sistema multimediale, clima automatico e 165 cavalli Concordo che il sistema multimediale non e' essenziale. Ma installato in fabbrica puo' costare anche 3mila euro. Concordo un po' meno sul fatto che non sia importante la telecamera posteriore. Molto meglio, secondo me, il clima automatico rispetto a quello manuale. Mi pare che invece sia molto importante il motore da 165 cavalli con il cambio automatico. Giusto per cronaca, per avere il motore da 180 cavalli e il cambio automatico sul Ducato, ci vogliono circa 8mila euro. Non so come e' fatta la struttura delle pareti. Ma tetto e pareti sono rivestiti di poliestere. Non conosco vantaggi e svantaggi di questo materiale. Sarebbe utile la testimonianza di qualche collega proprietario di Challenger, anche per quanto riguarda l' alleestimento in generale. Naturalmente non stiamo parlando della configurazione di questo specifico modello, che puo' piacere o meno, ma della filosofia che c'e' dietro questo modello. Non mi sembra tutto fumo ma anche tanto arrosto.
In risposta al messaggio di naldorm del 17/10/2024 alle 10:48:58Mi pare che in generale i vari marchi acquistati da un grande gruppo hanno mantenuto le loro fabbriche.
Premesso che la famiglia (Trigano) è la stessa e ovviamente molto viene condiviso tra i vari marchi, ne vidi solo uno di questo marchio, era in esposizione dal concessionario e di lì a poco avremmo ordinato il nostro nuovoBenimar, sempre della Trigano. Probabilmente a livello generale di struttura sono simili se non uguali, per altre cose meglio uno o l'altro, a seconda, ma due cose mi sembrarono particolarmente deboli: -i piani d'appoggio dei mobiletti sospesi, che noi siamo abituati a stipare con biancheria e vestiario, sui quali bastava una minima pressione per farli flettere, per cui pensai che col peso fisso chissà come si sarebbero imbarcati; -i supporti perimetrali a sostegno del fondo dei vari vani bassi, fatti con una serie di pioli sottilissimi simili a stuzzicadenti, tutti un po' stortarelli, una cosa mai vista prima e che dava l'idea che rotto il primo gli altri avrebbero seguito via via più velocemente, magari in un'ottica di riciclo degli scarti da taglio nella produzione ha un senso, però non era un bel vedere a mio avviso. Sarei curioso di vederne un altro di altra annata più recente perché ho sempre letto bene di questo marchio e m'è sempre rimasta l'idea che magari era un esemplare figlio delle maestranze e delle soluzioni alternative post covid.
In risposta al messaggio di salvatore del 17/10/2024 alle 13:40:05I camper non so ma i van del gruppo Trigano si fanno tutti due stabilimenti, quello di San Gimignano (mclouis, roller team, elnagh, benivan, challenger, c.i., xgo, ecc.) e un altro in Francia (karmann, randger, font vendôme, ecc.).
Mi pare che in generale i vari marchi acquistati da un grande gruppo hanno mantenuto le loro fabbriche. Penso ad esempio a Laika nel gruppo Hymer. Sicuramente ci saranno economie di scala nell' acquisto dei componenti, ma resteranno differenze nell' assemblaggio. Se ne avro' occasione, andro' a vedere il camper in oggetto.
In risposta al messaggio di Lebowski del 17/10/2024 alle 14:02:09i VAN di Trigano si fanno, non so se nella loro totalità in Italia, in Val di Sangro, nello stabilimento posto di fianco a quello Stellantis; i furgoni destinati allo scopo escono dal cancello Stelantis e entrano in quello Trigano, provare per credere
I camper non so ma i van del gruppo Trigano si fanno tutti due stabilimenti, quello di San Gimignano (mclouis, roller team, elnagh, benivan, challenger, c.i., xgo, ecc.) e un altro in Francia (karmann, randger, font vendôme, ecc.).