In risposta al messaggio di Chantal F del 04/02/2017 alle 17:02:58
Leggo spesso i tuoi i interventi... a nome della libertà di parola esprimi spesso pareri che nessuno ha chiesto. Offendi, giudichi e se qualcuno ti dice qualche cosa, replichi siamo in democrazia... comodo così eh?
te lo ripeto un'altra volta: ho chiarito il senso del mio intervento, ho chiarito quali erano le mie intenzioni, ho specificato anche chiaramente ''al di fuori di chi lo fa per altri motivi'' e anche questo mi sembra chiaro, se pensi che intendessi offendere mi scuso, se invece pensi che io non possa esprimere le mie idee allora non so cosa fare, se non ti va bene nessuno ti obbliga a leggere quello che posto
In risposta al messaggio di dani1967 del 10/02/2017 alle 15:19:25
Qui non siamo in grado di dare lezioni a nessuno, ma solo di confrontare le nostre esperienze. Il confronto a mio avviso è sempre arricchente. Ho avuto un solo figlio perché la vita mi ha portato a formare una coppia stabiletardi e non voglio fare il papà nonno. Fare un figlio è una esperienza estremamente travolgente, cambia la prospettiva della vita, ti fa riscoprire aspetti della tua persona che non sapevi di avere, ti fa affiorare ricordi sepolti in un lontano passato. Non si deve ragionare troppo, non sappiamo cosa riservi il futuro, bisogna avere un piccolo di incoscienza. Nessuno può sapere come la prenderà. Ho amici con 4 figli disperati che maledicono loro stessi, altri senza figli contenti, e conosco situazioni assolutamente inverse. Forse in generale dobbiamo avere la capacità di farci piacere la vita per quello che ci arriva, a prescindere dai figli. Il vero rischio, a non far figli, è la sindrome di Peter Pan, che affligge qualche mio conoscente, sopratutto quelli dediti ad attività estreme. Uno insegue un we dopo l'altro, un viaggio dopo l'altro, una sera e poi quella dopo, e nemmeno si rende conto del tempo che passa. Ma per quanto tu sia in forma, ti rendi conto che il mondo intorno a te è cambiato, i tuoi amici persi dietro le famiglie, i treni della tua vita sono tutti partiti. Un attimo e passi dai 20 anni ai 50, e sei solo la macchietta di te stesso, abbronzato, in forma, ma tutto raggrinzito. Arriva il momento in cui il prossimo viaggio, la prossima salita non la puoi fare (ma può valere anche per il lavoro), e allora che cosa ti è rimasto ? Questo non è una regola valida per tutti, ma a molti capita. Stefano, hai condiviso con perfetti sconosciuti qui sul forum quasi tutto in questi anni. Partito dal nulla sei diventato un bravo imprenditore, hai tutte le cose che un uomo di classe media desidera, casa, camper, macchina foto, bici, auto di marca e sono certo anche molti altri ammenicoli, molte COSE. Ma il fatto stesso che tu abbia aperto questo topic vuol dire che alla fine questa esperienza ti manca, non lo ammetti con te stesso ma ti manca, se no non ne parleresti. Ed è una esperienza che non puoi comprare, puoi solo vivere con una scelta fondamentale di cambiamento della vita. Probabilmente non vale per le altre coppie senza figli, ma per te, lasciami pensare, un velo di desiderio c'è. Lo so, fare un figlio è una follia, ma hai rischiato come imprenditore, puoi rischiare ancora, se lo senti anche un poco, non farti pippe mentali, il futuro lo costruirai tu, tua moglie e l'eventuale erede e la crisi, l'europa, il mondo saranno un corollario, quello che conta sarà la vostra storia. PS: prima di cercarlo, vai a capo nord, se no aspetti poi 6 anni come me. PS2: non è che facendo un figlio si smetta di vivere, forse si, per un annetto, ma poi riparti alla grande e con un nuovo protagonista. PS3: se poi non li fa, magari pensa a un profilato o motorhome. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Hai ragione...fare un figlio non vuol dire smettere di vivere e forse non è necessario aspettare nemmeno un anno anzi....prima inizi ad abituarli ad una vita da vagabondi meglio è...alcuni conoscenti che a volte vengono con noi con il loro camper aspettano il terzo figlio che nascerà a breve e già stanno pensando ai prossimi weekend....noi con la nostra primogenita quando aveva 20 gg eravamo a festeggiare capodanno in montagna con mezzo metro di neve...non è incoscienza né egoismo ma solo un modo di vivere la vita insieme ai figli senza farsi comunque mancare svago e divertimento.
In risposta al messaggio di Gattomilla del 10/02/2017 alle 13:15:23
Scusa stefanopoldo, ma lo scopo di questo argomento? Fare la conta di quanti non hanno figli (che sia per scelta o meno) e poi? Ancora scusa stefanopoldo, ma non capisco se vuoi una pacca sulla spalla o un incoraggiamentoa fare figli...mah.. Ho continuato a leggere per capire dove si andava a parare, magari iniziative, racconti di viaggi avventurosi che obiettivamente con figli sono un pochino difficili da realizzare...proposte, racconti di vite ricche di impegni e invece? ....... i soliti luoghi comuni che francamente lasciano il tempo che trovano. Ma il succo è? Da genitore (ho avuto il primo figlio a 33 anni e non ho avuto problemi ad adattarmi al nuovo stile di vita) è ovvio che non condivido (ma l'accetto) la scelta di chi non li vuole; comunque non è un problema mio. Anzi non deve essere di nessuno. La scelta (quando si tratta di scelta) appartiene alla coppia, anche se alcune motivazioni io personalmente le trovo prive di reale contenuto come ad esempio il problema di andare alle partite di calcio?!?! Comunque a me importa poco se se una coppia li vuole o meno. Fintanto però che questa coppia non si metta a giudicare con una certa aria di sufficienza la genitorialità altrui. L'unica cosa importante è che i figli quando ci sono meritano amore e dedizione e se si parte già con questa mancanza, allora meglio che l'idea del figlio rimanga solo un'idea. Su una cosa però mi arrabbio.. discorso nonni. I figli vengono parcheggiati dai nonni...(cito da te stefanopoldo i nonni hanno già dato e devono godersi la pensione) è un discorso riduttivo, e non corrisponde alla realtà. Per mia esperienza i nonni amano stare con i nipoti, mio suocero non vede l'ora che venga la bella stagione per fare le passeggiate con mio figlio!! E mi chiede sempre se può portarlo con lui, quest'estate vuole insegnarli a pescare ecc..E mio figlio adora stare con il nonno. In estate sono io a dovere contendere i figli con i nonni e non scherzo!!!! Per non parlare poi che i nonni sono a loro volta genitori e amano stare con i propri figli e i figli dei propri figli. Quando nasce un figlio cambiano le tue priorità, però se ti può consolare, viene in automatico e in modo istintivo. Te ne accorgi, eccome se te ne accorgi ma non ti importa. Ovviamente è una responsabilità, e la senti tutta, ma a me non è mai pesata. Ci sono giornate in passato che io e mio marito ci domandavamo ma quanto tempo avevamo prima visto che, con l'arrivo del figlio riuscivamo a fare ugualmente tutto? L'unica cosa a cui abbiamo veramente rinunciato è stata la palestra, si per quella eravamo troppo stanchi...ma siamo tornati a praticare attività all'aria aperta e abbiamo scoperto il camper. (o meglio per me riscoperto, visto che l'esperienza l'avevo già avuta da bambina). Abbiamo lasciato alcune amicizie e ne abbiamo trovate di nuove, abbiamo riscoperto luoghi che non frequentavamo da molto e ci sono piaciuti. Sono preoccupata per il futuro? si e no. Faccio del mio meglio per fornire tutti gli strumenti necessari perchè crescano responsabili. Mi godo il tempo con loro perchè mi piace e poi nessuno è eterno. I figli sono miei, è vero, ma non ho alcun diritto di proprietà, i figli si fanno perchè vivano nel mondo, brutto o bello che sia; mi auguro con tutto il cuore che contribuiscano a renderlo migliore. Mi piace far conoscere a loro la musica e i libri con cui sono cresciuta, e mi confronto con le loro letture e la musica che ascoltano. Cerco di organizzare viaggi, perchè arricchiscano il loro punto di vista e non solo il mio. Stefanopoldo la famiglia è partecipazione e condivisione. Anche nella coppia si sta bene. Si possono fare molte, tante cose che ci restituiscono belle emozioni. Non è necessario avere figli per sentirsi realizzati o completi. Per questo non mi metto a giudicare chi ha o chi non ha figli, perchè siamo nel campo di scelte soggettive frutto dell'esperienza personale maturata. Sulle ragioni che ti frenano ad aver figli posso come ho fatto, esporti parte della mia esperienza e senza giudicarti, ma mi aspetto altrettanto rispetto sulle decisioni di avere figli e lavorare e utilizzare asili, tate e nonni nel tempo in cui non siamo con loro. Saluti ^_^
Non sarei riuscito a dirlo così bene. Grazie per avere dato espressione anche al mio pensiero, in modo fenomenale.
In risposta al messaggio di dani1967 del 10/02/2017 alle 15:19:25
Qui non siamo in grado di dare lezioni a nessuno, ma solo di confrontare le nostre esperienze. Il confronto a mio avviso è sempre arricchente. Ho avuto un solo figlio perché la vita mi ha portato a formare una coppia stabiletardi e non voglio fare il papà nonno. Fare un figlio è una esperienza estremamente travolgente, cambia la prospettiva della vita, ti fa riscoprire aspetti della tua persona che non sapevi di avere, ti fa affiorare ricordi sepolti in un lontano passato. Non si deve ragionare troppo, non sappiamo cosa riservi il futuro, bisogna avere un piccolo di incoscienza. Nessuno può sapere come la prenderà. Ho amici con 4 figli disperati che maledicono loro stessi, altri senza figli contenti, e conosco situazioni assolutamente inverse. Forse in generale dobbiamo avere la capacità di farci piacere la vita per quello che ci arriva, a prescindere dai figli. Il vero rischio, a non far figli, è la sindrome di Peter Pan, che affligge qualche mio conoscente, sopratutto quelli dediti ad attività estreme. Uno insegue un we dopo l'altro, un viaggio dopo l'altro, una sera e poi quella dopo, e nemmeno si rende conto del tempo che passa. Ma per quanto tu sia in forma, ti rendi conto che il mondo intorno a te è cambiato, i tuoi amici persi dietro le famiglie, i treni della tua vita sono tutti partiti. Un attimo e passi dai 20 anni ai 50, e sei solo la macchietta di te stesso, abbronzato, in forma, ma tutto raggrinzito. Arriva il momento in cui il prossimo viaggio, la prossima salita non la puoi fare (ma può valere anche per il lavoro), e allora che cosa ti è rimasto ? Questo non è una regola valida per tutti, ma a molti capita. Stefano, hai condiviso con perfetti sconosciuti qui sul forum quasi tutto in questi anni. Partito dal nulla sei diventato un bravo imprenditore, hai tutte le cose che un uomo di classe media desidera, casa, camper, macchina foto, bici, auto di marca e sono certo anche molti altri ammenicoli, molte COSE. Ma il fatto stesso che tu abbia aperto questo topic vuol dire che alla fine questa esperienza ti manca, non lo ammetti con te stesso ma ti manca, se no non ne parleresti. Ed è una esperienza che non puoi comprare, puoi solo vivere con una scelta fondamentale di cambiamento della vita. Probabilmente non vale per le altre coppie senza figli, ma per te, lasciami pensare, un velo di desiderio c'è. Lo so, fare un figlio è una follia, ma hai rischiato come imprenditore, puoi rischiare ancora, se lo senti anche un poco, non farti pippe mentali, il futuro lo costruirai tu, tua moglie e l'eventuale erede e la crisi, l'europa, il mondo saranno un corollario, quello che conta sarà la vostra storia. PS: prima di cercarlo, vai a capo nord, se no aspetti poi 6 anni come me. PS2: non è che facendo un figlio si smetta di vivere, forse si, per un annetto, ma poi riparti alla grande e con un nuovo protagonista. PS3: se poi non li fa, magari pensa a un profilato o motorhome. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Forse sarebbe stato più corretto dare un altro titolo....perché lui non è un "camperista senza figli" ma un camperista che si sta chiedendo se avere un figlio oppure no perché è a un varco della sua vita.
In risposta al messaggio di Fran50 del 15/02/2017 alle 00:11:38
Per me i figli e specialmente i nipoti sono come il camper, chi non li ha non può capire, può solo legittimamente scegliere di non averli. Mia modesta opinione. francesco
questo però mi suona un pò altisonante.
In risposta al messaggio di silvio636 del 15/02/2017 alle 08:59:10
questo però mi suona un pò altisonante. nel senso, non si può capire, ma non è detto che sia un male. dipende da come la si vede, secondo me.
Scusa se ho estremizzato il concetto, so benissimo che " avere camper / avere figli" sono condizioni che non sono minimamente paragonabili, sia come responsabilità che come scelta di vita, la scelta camper è addirittura reversibile mentre la scelta figlio/i è evidente che è per sempre.