In risposta al messaggio di Antopat del 19/03/2020 alle 11:16:39Visto che nomini Greta ,hai visto come si comportano in Svezia?
E la gente rimase a casa E lesse libri e ascoltò E si riposò e fece esercizi E fece arte e giocò E imparò nuovi modi di essere E si fermò E ascoltò più in profondità Qualcuno meditava Qualcuno pregava Qualcuno ballavaQualcuno incontrò la propria ombra E la gente cominciò a pensare in modo differente E la gente guarì. E nell’assenza di gente che viveva In modi ignoranti Pericolosi Senza senso e senza cuore, Anche la terra cominciò a guarire E quando il pericolo finì E la gente si ritrovò Si addolorarono per i morti E fecero nuove scelte E sognarono nuove visioni E crearono nuovi modi di vivere E guarirono completamente la terra Così come erano guariti loro Me l'ha inviata un'amica. Dice che è stata scritta da un poeta (K. O'Meara) durante l'epidemia di peste del 1800. Non lo conosco, prendo per vero. Ma allora dai tempi di O'Meara fino a Greta Tundberg non abbiamo imparato nulla!
In risposta al messaggio di Antopat del 19/03/2020 alle 11:16:39
E la gente rimase a casa E lesse libri e ascoltò E si riposò e fece esercizi E fece arte e giocò E imparò nuovi modi di essere E si fermò E ascoltò più in profondità Qualcuno meditava Qualcuno pregava Qualcuno ballavaQualcuno incontrò la propria ombra E la gente cominciò a pensare in modo differente E la gente guarì. E nell’assenza di gente che viveva In modi ignoranti Pericolosi Senza senso e senza cuore, Anche la terra cominciò a guarire E quando il pericolo finì E la gente si ritrovò Si addolorarono per i morti E fecero nuove scelte E sognarono nuove visioni E crearono nuovi modi di vivere E guarirono completamente la terra Così come erano guariti loro Me l'ha inviata un'amica. Dice che è stata scritta da un poeta (K. O'Meara) durante l'epidemia di peste del 1800. Non lo conosco, prendo per vero. Ma allora dai tempi di O'Meara fino a Greta Tundberg non abbiamo imparato nulla!
https://www.bufale.net/la-bufal...
In risposta al messaggio di Giovanni del 06/04/2020 alle 14:50:50Giovanni, per la nostra economia l'unica mano santa fu il piano marshall degli USA che pompo dollari a non finire e, in aggiunta, una classe politica che seppe sfruttare questa liquidità insperata.
Io invece non sono del parere che si possa confrontare questa situazione con il dopo guerra. Durante la guerra l'economia girava, tutti lavoravano, la maggioranza degli Italiani era impegnata in agricoltura. Finita la guerra,gli sfollati son tornati a casa, chi aveva un lavoro ha continuato a lavorare. Chi non aveva un lavoro emigrava in America ma, ancor di più, nel Nord Europa, Germania e Belgio innanzi tutto, dove non andavano a bighellonare o chiedere il Marco fuori dai supermercati (che ancora non c'erano) ma andavano spesso in miniera dove spesso ci rimettevano la salute quando spesso non anche la vita (Marcinelle insegna, su tutte quelle disgrazie) e mandavano soldi a casa: per la nostra economia erano una man santa. Chi ricorda la trasmissione radiofonica, la domenica mattina, alle nove, de 'La voce degli Italiani all'estero', rammenterà le voci commoventi dei nostri connazionali all'estero che, tramite questa lodevole trasmissione radiofonica, potevano mandare i saluti ai loro familiari in Italia; allora niente cellulari ed il telefono era solo alla Posta per le chiamate di emergenza e fare una chiamate internazionale sarebbe costata quanto un mese di paga. Poi, iniziò subito e senza tante formalità, permessi, visti, tasse, bolli, forche che t'impiccano, la ricostruzione di pari passo con le grandi opere, ferrovie, autostrade, gallerie, ponti e tutto quanto fece diventare il nostro Paese da prettamente agricolo ad industriale. Oggi, invece, è tutto fermo. Se si riuscisse a partire in modo ordinato, si potrebbe anche essere ottimisti. Ma, per come la vedo io, visto come siamo entrati in questa situazione dove tutti quelli che hanno un incarico importante si son comportati come cani sciolti dove l'uno ordinava il contrario dell'altro, le speranze di partire bene sono poche. Ieri, l'ultima, il responsabile della Protezione Civile che da quando è cominciata questa epidemia non ha fatto altro che starsene sbaraccato su una poltrona a recitar numeri a mo' di sonnifero, non disdegnando di deridere questo o l'altro, ha dichiarato con vanto di non aver mai messo una mascherina. Questo la dice tutta, perché se fosse stato al fronte, dove doveva essere, ed è pagato profumatamente per questo, qualche rischio l'avrebbe corso. Ecco, finché ci sarà gente del genere a gestire la tragedia, non vedo buoni segni. E, purtroppo, i nostri governanti, si devono affidare a questi quaquaraquà. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 25/03/2020 alle 08:34:47I 18 mesi si riferiscono al tempo necessario per realizzare e commercializzare un vaccino. Ma i 18 mesi sono partiti con l'epidemia in Cina dicamo a Gennaio. Quindi per essere in piena tranquillità (col vaccino) si arriva a Giugno 2021. Nel frattempo però non vivremo certo come adesso, ma penso a periodi con ripartenze e restrizioni, ma il futuro immediato lo vedo grigio. Purtroppo (sarò pessimista) il camperismo è finito vuoi per il danneggiamento dei mezzi fermi nella maggioranza dei casi a mesi senza nemmeno poter andare a metterli in moto, dalla mancanza dei soldi o peggio ancora per chi ha perso un congiunto o ha sofferto in ospedale.
Hai scritto: Ormai la stagione 2020 è compromessa. Mah, ormai è compromessa la stagione 2020, 2021 e, forse, anche la 2022. Ieri, a qualche politico, è scappato un 18 mesi... Speriamo, in quegli anni, di arrivare a mangiare il panettone. Giovanni
In risposta al messaggio di alexbio del 06/04/2020 alle 16:15:03un motore se resta fermo 7/8 mesi non gli fa assolutamente nulla, ho motori fermi anni, quando li accendo devo fare un po più di attenzione all'inizio che non vi siano paraoli secchi, perdite di olio, la cellula invece lasciata alle intemperie mi preoccuperebbe di più, il sole che batte sempre sullo stesso lato per mesi, li sicuramente fa danni, poi se ci pensiamo i danni materiali sono il male minore, camper ne vendono ancora
I 18 mesi si riferiscono al tempo necessario per realizzare e commercializzare un vaccino. Ma i 18 mesi sono partiti con l'epidemia in Cina dicamo a Gennaio. Quindi per essere in piena tranquillità (col vaccino) si arrivaa Giugno 2021. Nel frattempo però non vivremo certo come adesso, ma penso a periodi con ripartenze e restrizioni, ma il futuro immediato lo vedo grigio. Purtroppo (sarò pessimista) il camperismo è finito vuoi per il danneggiamento dei mezzi fermi nella maggioranza dei casi a mesi senza nemmeno poter andare a metterli in moto, dalla mancanza dei soldi o peggio ancora per chi ha perso un congiunto o ha sofferto in ospedale.
In risposta al messaggio di Tequi del 06/04/2020 alle 15:37:56Quali sono le attività che stanno lavorando?
Giovanni, per la nostra economia l'unica mano santa fu il piano marshall degli USA che pompo dollari a non finire e, in aggiunta, una classe politica che seppe sfruttare questa liquidità insperata. Post COVID succederàla stessa cosa lato liquidità (europa e non usa questa volta) dobbiamo solo sperare che la classe politica decida di sfruttare il tutto come si deve. ps: oggi non è tutto fermo, ci sono moltissime attività che ancora funzionano. Non ti fare ingannare dai giornalai..
https://www.corriere.it/cronach...
In risposta al messaggio di Tequi del 06/04/2020 alle 15:37:56
Giovanni, per la nostra economia l'unica mano santa fu il piano marshall degli USA che pompo dollari a non finire e, in aggiunta, una classe politica che seppe sfruttare questa liquidità insperata. Post COVID succederàla stessa cosa lato liquidità (europa e non usa questa volta) dobbiamo solo sperare che la classe politica decida di sfruttare il tutto come si deve. ps: oggi non è tutto fermo, ci sono moltissime attività che ancora funzionano. Non ti fare ingannare dai giornalai..
https://www.ilfattoquotidiano.i...
In risposta al messaggio di explorer2 del 06/04/2020 alle 17:52:53Tutto l'ICT.
Quali sono le attività che stanno lavorando? Purtroppo solo quelle con i codici Ateco consentiti (e poche aziende che possono fornire ad essi, con tutte le difficoltà del caso).
In risposta al messaggio di explorer2 del 06/04/2020 alle 23:03:55non è il 50% ma comunque una buona fetta del pil.. io rispondevo a giovanni che diceva che durante la guerra era diverso e che tutti lavoravno.
Praticamente è fermo oltre il 50 % del PIL....
In risposta al messaggio di Tequi del 07/04/2020 alle 09:22:48
non è il 50% ma comunque una buona fetta del pil.. io rispondevo a giovanni che diceva che durante la guerra era diverso e che tutti lavoravno.
In risposta al messaggio di Giovanni del 07/04/2020 alle 10:39:27No io sono più giovane e non ho vissuto da vicino quel periodo.
Io non so quanti anni tu abbia e se sei stato sfiorato dalla Seconda Guerra Mondiale. Io son nato a ridosso ed ho sentito tutte le storie che si raccontavano sia in piazza, nei caffè (dove abitavo non si chiamavano ancoraBar) ed attorno al focolare. Allora, la gioventù era in guerra, quindi poca manodopera disponibile per i lavori pesanti. Tieni conto che allora l'Italia era una nazione prettamente agricola e nelle campagne si lavorava duro, tutti, compresi gli sfollati dalle città che avevano trovato ospitalità nelle case sparse di campagna. Nelle città tutto procedeva come al solito, negozi aperti, artigiani non al fronte che lavorano normalmente, le attività non hanno subito fermi se non nei giorni del passaggio del fronte o nelle ore dei bombardamenti aerei dove questi avvenivano. Ovviamente c'erano stati molti danni a causa sia del passaggio del fronte con le c.d. battaglie terrestri con cannoneggiamenti sia con i bombardamenti aerei. Il piano Marshall, che fu innegabilmente la nostra salvezza, aiutò nella ricostruzione di quanto andato distrutto ed anche per aprire nuove attività ed ampliare quelle esistenti. Il piano Marshall funzionò perché allora non ci si considerava furbi se si riusciva a fregare il prossimo ma si era additati da tutti e non invidiati come oggi. Ed i politici di allora, espressione di quel popolo, si comportava egualmente. Oggi i nostri politici sono quel che sono ma non è una loro colpa diretta ma soltanto che noi tutti siamo così. E non ci sarà più rimedio. Quindi un eventuale piano Marshall europeo non penso proprio che funzionerà come allora proprio perché tutti ci siamo guastati. Guarda cosa hanno fatto negli Usa ed in Germania dove ancora regna un po' di onestà: già i cittadini bisognosi hanno avuto denaro contante presso il loro conto corrente bancario. Noi a che punto siamo? Giovanni
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