In risposta al messaggio di Rascal del 12/11/2024 alle 10:01:36Solitamente , i posti camper, sono lontani.dai campi(almeno quelli che ho visto io
Osservo che gli agricampeggi sono in costante crescita, nutro però dubbi sulla salubrità di questa forma di vacanza in quanto è risaputo che se la parte agricola è attiva li vengano impiegati pesticidi e diserbanti. Credoche questi prodotti poi si diffondano pure nelle aree attorno sopratutto se in vicinanza con le zone interessate, conclusione non escludo per chi campeggia li che venga a contatto con questi prodotti.
In risposta al messaggio di Rascal del 12/11/2024 alle 10:01:36
Osservo che gli agricampeggi sono in costante crescita, nutro però dubbi sulla salubrità di questa forma di vacanza in quanto è risaputo che se la parte agricola è attiva li vengano impiegati pesticidi e diserbanti. Credoche questi prodotti poi si diffondano pure nelle aree attorno sopratutto se in vicinanza con le zone interessate, conclusione non escludo per chi campeggia li che venga a contatto con questi prodotti.
In risposta al messaggio di Rascal del 12/11/2024 alle 10:01:36Non ho capito una cosa: ce l'hai con gli agricampeggi in particolare o con la campagna in generale?
Osservo che gli agricampeggi sono in costante crescita, nutro però dubbi sulla salubrità di questa forma di vacanza in quanto è risaputo che se la parte agricola è attiva li vengano impiegati pesticidi e diserbanti. Credoche questi prodotti poi si diffondano pure nelle aree attorno sopratutto se in vicinanza con le zone interessate, conclusione non escludo per chi campeggia li che venga a contatto con questi prodotti.
In risposta al messaggio di Giovanni del 12/11/2024 alle 12:19:16concordo in pieno . guarda quanti ospiti a tavola hanno giornalmente e fatti un conto a memoria di quante vettovaglie devo x forza avere ogni santo giorno , è vero comunque che hanno una incidenza di acquistare presso fornitori scelti x quanto loro serve . tanto x farti un esempio , ero a fare manutenzione presso agriturismo in prima collina , posto bellissimo ed era verso le 9 che arriva un furgoncino e che scarica a occhio non meno di 30 porta uova pieni , la signora anziana candidamente mi dice SA' mi chiedono se ho uova di casa da vendere e io li accontento . in fondo ha ragione sono di casa SUA però portati da allevamento .
Negli agricampeggi o agriturismi, più che preoccuparmi dei pesticidi e diserbanti, mi preoccuperei di più di quello che ci mangio o ci compro! Non è che siano cibi avariati o che so che cosa, ma sono senz'altro non prodottiin casa, altrimenti avrebbero un allevamento non indifferente di pollami, ovini, suini, cinghiali, ecc.; poi orti industriali, uliveti, vigne e grandi terreni coltivati a grano. I pesticidi e diserbanti, in Italia come penso in tutta Europa, sono gestiti con molta attenzione, patentini specifici per chi li maneggia a qualsiasi titolo. Insomma da starne ultrasicuri. Poi il delinquente c'è sempre, anche fra noi camperisti! Giovanni
In risposta al messaggio di marinox del 14/11/2024 alle 16:34:04
concordo in pieno . guarda quanti ospiti a tavola hanno giornalmente e fatti un conto a memoria di quante vettovaglie devo x forza avere ogni santo giorno , è vero comunque che hanno una incidenza di acquistare presso fornitoriscelti x quanto loro serve . tanto x farti un esempio , ero a fare manutenzione presso agriturismo in prima collina , posto bellissimo ed era verso le 9 che arriva un furgoncino e che scarica a occhio non meno di 30 porta uova pieni , la signora anziana candidamente mi dice SA' mi chiedono se ho uova di casa da vendere e io li accontento . in fondo ha ragione sono di casa SUA però portati da allevamento . carlo
In risposta al messaggio di Rascal del 12/11/2024 alle 10:01:36Fare di ogni erba un fascio è sbagliato, sempre !
Osservo che gli agricampeggi sono in costante crescita, nutro però dubbi sulla salubrità di questa forma di vacanza in quanto è risaputo che se la parte agricola è attiva li vengano impiegati pesticidi e diserbanti. Credoche questi prodotti poi si diffondano pure nelle aree attorno sopratutto se in vicinanza con le zone interessate, conclusione non escludo per chi campeggia li che venga a contatto con questi prodotti.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 14/11/2024 alle 18:18:04io penso che quando un agricamping o agriturismi sia pieno x molti giorni all'anno mi chiedo come fà a servire tutti quei pasti rimanendo nella tolleranza di acquisti fuori azienda , logicamente acquista da produttori locali non fatturando altrimenti esce dalla tolleranza a cui è tenuto in caso di controlli NAS . in ogni caso è un ristorante con prezzi allineati e quindi si beve e si mangia come in tantissimi posti e ... non necessariamente BIO .
Fare di ogni erba un fascio è sbagliato, sempre ! L'agricoltura fa ampio utilizzo di antiparassitari che in misura più o meno accentuata, finiscono nei nostri alimenti, sempre ! E quelli che provengono da paesi stranieri,molto di più dei prodotti italiani che hanno protocolli sempre più stringenti in tema di possibilità di utilizzo e di tempo di carenza. Se questi prodotti vengono usati in maniera propria i problemi derivanti sono pochi. Se vengono usati in maniera impropria il rischio sale. Esattamente come in qualsiasi altra attività produttiva (anche legata agli alimenti). Pochi di noi sanno cosa venga impiegato in tutti i prodotti conservati proprio per conservarli. Se i prodotti vengono rilasciati in maniera impropria, famosissimo il Tifone un irrigatore di prodotti liquidi con una grande ventola al posteriore che distribuisce il prodotto a gocce finissime e che, probabilmente vanno dappertutto, o in concentrazioni eccessive, chi si trova nelle vicinanze ne assorbe sicuramente più di quello che dovrebbe. Se il prodotto viene irrorato con impianti localizzati, generando poco spray e nelle corrette concentrazioni il suo impatto sarà sicuramente inferiore o nullo. Poi bisogna vedere se c'è vento, se la persona è sottovento alla fonte del trattamento eccetera. Qui siamo nella zona del Prosecco. Sono anni che girano statistiche sulla mortalità più elevata nelle abitazioni limitrofe ai vigneti dedicati alla sua produzione. Ma lo stesso si può dire dei 35/40 trattamenti fatti annualmente sui frutteti del Trentino Alto Adige. Quindi a mio avviso l'agricampeggio va contestualizzato, non si può pensare che ogni agricampeggio sia fonte di tumori per abuso di fitofarmaci, va visto il singolo caso. Del resto lo stesso si può dire per tante altre situazioni. Il campeggio Estense a Ferrara era sottovento all'inceneritore, parlo di 30 anni fa quando gli inceneritori certo non erano così controllati come ora. Il Camping Fusina era a poche decine di metri da una fabbrica chimica, e ai margini del petrolchimico di Marghera... non per questo diciamo che andare in campeggio sia pericoloso.
In risposta al messaggio di marinox del 17/11/2024 alle 18:28:10Agricamping non necessariamente è agriturismo. E di nuovo , fare di ogni erba un fascio è sbagliato.
io penso che quando un agricamping o agriturismi sia pieno x molti giorni all'anno mi chiedo come fà a servire tutti quei pasti rimanendo nella tolleranza di acquisti fuori azienda , logicamente acquista da produttori localinon fatturando altrimenti esce dalla tolleranza a cui è tenuto in caso di controlli NAS . in ogni caso è un ristorante con prezzi allineati e quindi si beve e si mangia come in tantissimi posti e ... non necessariamente BIO . carlo