In risposta al messaggio di Giovanni del 19/05/2022 alle 20:03:10Fonte APC, rapporto nazionale 2019, il 74% dei camper circolanti aveva un'anzianità superiore a 10 anni; sempre alla medesima data, il 55% dei camper circolanti (circa 128 mila veicoli) risultava immatricolata fino al 2005 (40 mila camper avevano un'età superiore a 20 anni).
Hai scritto: Gridare al complotto e alla speculazione in questa situazione vuol dire inseguire i fantasmi... Sottoscrivo. Io non so che zone bazzicate col camper, ma io son anni che vado spesso a passare il week-end indue tre aree camper. Ho un camper che fra due mesi compirà quindici anni. Mi guardo attorno e non vedo camper sotto i sette metri, vedo il 90% delle targhe più aggiornate delle mie. Vedo anche targhe G*, quindi recentissime. Ci sarà la crisi ma ci sono anche Italiani che hanno il soldo; quelli non colpiti economicamente dalla pandemia hanno anche risparmiato per cui ora hanno disponibilità. Purtroppo la produzione è ostacolata dai componenti, sia tecnologici che materiali vari; per esempio, cercavo un tandem particolare da una famosa casa costruttrice di questi mezzi e m'hanno risposto che, purtroppo, non possono assemblarli perché dalla Cina non arrivano i telai. Forse l'errore è stato delocalizzare senza alcun limite ed ora ci troviamo in brtaghe. Giovanni
In risposta al messaggio di rolko del 19/05/2022 alle 09:37:08Grazie per le risposte ricevute, interessanti e utili, in contraddittorio alle mie considerazioni e buone per l'analisi.
Sbaglierò, ma il mercato camper crollerà da qui a pochi mesi ed è giusto così e trascinerà con sè tutto il mondo degli operatori professionali, tanti in malafede, dai produttori ai concessionari alla stampa di settore,che lo cavalcano e spese degli utenti, ignari di ciò che li aspetta una volta firmati contratti capestro o convinti dalle fake news della stampa, che ha messo il silenzio alla grande truffa legalizzata. Ordinare nuovo ora è un suicidio economico, naturalmente parlo di gente piuttosto normale che fa anche un grande sacrificio di acquisto. Lasciamo stare l'usato, con rottami di vent'anni venduti a decine di migliaia di € Le attese hanno sfondato alla grande i 12 mesi e viaggiano verso i 18 mesi, con i listini aperti agli aumenti, cambi di allestimenti in corsa e prendere quel che arriva, se va bene. Una volta che hai messo la firma, ciao, ciao.. I peggiori vi chiedono di versare qualche centinaio di € per potere scegliere e opzionare centinaia di mezzi fantasma dei loro cataloghi di fantasia, che non verranno mai prodotti o lo saranno forse tra due anni, il prezzo finale lo scoprirete strada facendo.. Da settembre 2021 ad oggi l'aumento di un furgonato (un Ducato ormai superato progettualmente e vecchio di 16 anni..ma ritinteggiato fresco e con una elettronica sempre inaffidabile, spesso in panne) passa da 50ml/€ medi, a 65ml/€ e più in sei mesi, con qualche accessorio standard ! Ieri ho avuto notizia di un aumento di un gruppo leader di altri 6ml/€ da un giorno all'altro e ancora non siamo ai listini del prossimo settembre. Legge della domanda/offerta, il mercato, tutto aumenta, la guerra, il covid, la luce, il gas, il successo del pleinair? Siamo seri, questa è una enorme speculazione, gonfiata fuori misura. La verità la leggiamo e possiamo intuire nella trimestrale di bilancio di Stellantis; crollo della produzione e delle immatricolazioni (DUCATO compreso) crescita dei margini per un nuovo mix di prodotto (!), parole tattiche, ed enorme soddisfazione degli azionisti. Morale: dimezzare la produzione, aumentare i prezzi a dismisura e guadagnare più di prima, una ricetta semplice semplice per gli anni a venire, condivisa da tutti i grandi big dell'automotive. Un direttore di testata del mondo camper & dintorni, incommentabile per servilismo, invita alla pazienza, ad uno spirito zen buono per gli sprovveduti; certamente lò fa perchè l'informazione è totalmente suddita dei proventi pubblicitari di lorsignori e priva di qualsiasi voce autonoma e indipendente. Diversamente chiude il giorno dopo. Forse non ha alcuna dimestichezza con i valori intrinsechi della sua professione di fronte ai lettori. Mettiamoci in pausa, disertiamo fiere, concessionari, contratti, curiamo i nostri amati mezzi siano essi euro 3..4,5,6, e lo spirito di un plein air che torni un pò alle origini, alle relazioni umane e familiari per un tempo difficile, che non ha bisogno di spasmodico consumo, trasformando ogni desiderio in un immediato bisogno necessario. Quaresima potremmo dire, ci sono luoghi di vita identici ai nostri, case, negozi, ospedali, scuole, supermercati, stazioni di servizio, biblioteche, centri sociali, cinema, in questo momento di sole macerie fumanti, dovrebbe farci riflettere. Questa è un'arma saggia e non offensiva per riportare un pò di normalità e di etica di mercato alla passione per una natura semplice e ancora accogliente. Quello cui stiamo assistendo è uno strappo consumistico senza senso e io spero vivamente che si fermi, anzi crolli, per ritrovare un senso ed un significato dove tanti possano avvicinarsi, anche con dei sacrifici ma senza dovervi rinunciare. La retorica dei posti di lavoro è pura fuffa, per difenderli non bisogna uccidere il mercato, piuttosto il contrario, renderlo etico e praticabile. Lo vedremo..
In risposta al messaggio di rolko del 20/05/2022 alle 07:12:29Pensa che l'intervista del dirigente l'ho particolarmente apprezzata, per questo l'ho citata: mettendoci la faccia, ha dimostrato grande serietà.
Grazie per le risposte ricevute, interessanti e utili, in contraddittorio alle mie considerazioni e buone per l'analisi. Solo alcune, poche, hanno avuto attinenza con i contenuti approfonditi e sono entrate nel merito, moltesono state risposte ringhiose e aggressive che consentono ai protagonisti di rimanere nel loro piccolo mondo antico, di fatto arcaico, indubbiamente cinico. Complottismi, no vax o altre citazioni simili, sono chiacchiere da bar sport. Uno dei maggiori filosofi Italiani nel mondo, premio Nobel, ricordò spesso proprio che al bar sport, sono tutti premi Nobel soprattutto dopo molti buoni bicchieri. Ha fatto tenerezza colui che cita l'intervista di un dirigente di BRAND, come chiedere all'oste del suo vino buono.. Ho debuttato con uno sbaglierò e resto vicino a questo principio, perchè le variabili sono davvero tante, e volevo entrare in un tema spinoso certamente, tuttavia è stato interessante comprendere che la logica del chissenefrega tanto, io mi riempio la pancia, gli altri si arrangino resta, il colore di fondo di tanti interventi. Cosi va e non sono sorpreso nel Paese con il tasso di alfabetizzazione più basso d'Europa. Il team di moderazione sappia distinguere il significato delle parole, ricevute e date, se lo conosce! Ora cancellate pure.. Buona strada.
In risposta al messaggio di qwertyz del 19/05/2022 alle 21:19:18Ho riletto meglio il tuo intervento e lo avevo interpretato male.
No per favore nn tirate fuori il complottismo almeno con me … io nn credo a queste fesserie anzi al contrario dico che è’ un mero calcolo … credete che vengano a raccontare a voi le strategie di stellantis tanto perdire ? Questa situazione conviene a molti, finalmente i cinesi stanno facendo margine tra materie prime e trasporti, il fatto che la gente spenda vuol dire poco siamo tutti inebriati dal post pandemia e campando come se nn ci fosse un domani … anche lo stato italiano che fa debito tanto per dire , camper che costano più di un appartamento auto idem barche ecc ma può realmente e credibilemente durare ? Ogni 4 mesi c’è un aumento del 5% , un’inflazione reale esagerata molto più dell’anacronistico paniere,dai ragazzi suvvia ma come si può pensare sia normale e duratura questa situazione prima di sprofondare ?
https://www.ansa.it/molise/noti...
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In risposta al messaggio di qwertyz del 19/05/2022 alle 21:19:18Hai toccato un aspetto molto particolare, ovvero la propensione alla spesa di un consumatore su un bene di lusso, come può essere il camper.
No per favore nn tirate fuori il complottismo almeno con me … io nn credo a queste fesserie anzi al contrario dico che è’ un mero calcolo … credete che vengano a raccontare a voi le strategie di stellantis tanto perdire ? Questa situazione conviene a molti, finalmente i cinesi stanno facendo margine tra materie prime e trasporti, il fatto che la gente spenda vuol dire poco siamo tutti inebriati dal post pandemia e campando come se nn ci fosse un domani … anche lo stato italiano che fa debito tanto per dire , camper che costano più di un appartamento auto idem barche ecc ma può realmente e credibilemente durare ? Ogni 4 mesi c’è un aumento del 5% , un’inflazione reale esagerata molto più dell’anacronistico paniere,dai ragazzi suvvia ma come si può pensare sia normale e duratura questa situazione prima di sprofondare ?
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/05/2022 alle 20:03:10L'errore e' chiaro e sotto gli occhi di tutti.
Hai scritto: Gridare al complotto e alla speculazione in questa situazione vuol dire inseguire i fantasmi... Sottoscrivo. Io non so che zone bazzicate col camper, ma io son anni che vado spesso a passare il week-end indue tre aree camper. Ho un camper che fra due mesi compirà quindici anni. Mi guardo attorno e non vedo camper sotto i sette metri, vedo il 90% delle targhe più aggiornate delle mie. Vedo anche targhe G*, quindi recentissime. Ci sarà la crisi ma ci sono anche Italiani che hanno il soldo; quelli non colpiti economicamente dalla pandemia hanno anche risparmiato per cui ora hanno disponibilità. Purtroppo la produzione è ostacolata dai componenti, sia tecnologici che materiali vari; per esempio, cercavo un tandem particolare da una famosa casa costruttrice di questi mezzi e m'hanno risposto che, purtroppo, non possono assemblarli perché dalla Cina non arrivano i telai. Forse l'errore è stato delocalizzare senza alcun limite ed ora ci troviamo in brtaghe. Giovanni
In risposta al messaggio di mausone46 del 20/05/2022 alle 11:14:54non so se sarà cosi, ci vuole molto tempo per creare il tessuto industriale: non è il tendalino di un camper che in due minuti lo installi e in un tempo minore lo ripieghi.
L'errore e' chiaro e sotto gli occhi di tutti. La globalizazzione ha raggiunto il suo Zenit, in futuro chi produce in loco vende, ergo via da Cina & Co. il piu presto possibile.
In risposta al messaggio di giorgioste del 20/05/2022 alle 09:20:44no attenzione non ho detto che i produttori ecc si sono accordati...dico cina in primis e per fare un esempio il settore dei container dove la cina ha deliberatamente s******ato un mercato per anni,ma proprio scientificamente, andando sottocosto per far fallire i concorrenti e ora rimanere quasi monopolista chiedendo x 10 volte il costo nolo o ancora chi detiene le materie prime ne hanno tratto vantaggi capendo che con la scusa del covid,dal fermo,ne ha aumentato le quotazioni,e quindi i produttori ma in qualsiasi settore hanno capito e gestito la situazione ,traendone un certo beneficio...è innegabile che i volumi non sono la redditivita' sempre...il ns modello di business e in primis dei cinesi era invadere il mercato crescendo con i volumi...ma se vedi da un'altra prospettiva e cioe' diminuire i volumi e aumentare i margini non e' poi male anzi...nella fattispecie i furgoni sempre per fare un esempio,dal mio punto di vista sfruttando la cassa integrazione (e quindi operai mantenuti da noi) ,zero sconto,la carenza e quindi la scusa per aumentare (se produci 100 e hai domanda per 80 per forza di cose dovrai incentivare e perdere margine,se produci 80 e hai richiesta 100 ti puoi permettere di non fare sconti ecc) ...e questa "onda" anche psicologica avviene in ogni settore fidati,sono sicuramente giustificati ma ognuno ci mette di suo "tanto si sa e' tutto in aumento" quindi una spinta in alto non piu' legata al singolo aumento ma ognuno ci mette di suo a spanne o quasi spingendo sempre di piu' in alto l'asticella,ma le risorse non sono infinite...si creera' per forza a un certo punto uno strappo come se oggi ti chiedessero 200000 per un camper rinunci ma non per scelta ma praticamente ....questo è un discorso che vale per il camper ma vale per le auto,per le barche per le bici,per il cibo!Nel senso che dovrei fare delle scelte e mettere dei limiti per me la direzione purtroppo e' questa siamo tutti ubriacati anche questa frenesia da carenza,aiuta gli indecisi a buttarsi ,ma quanto puo' durare,quanto l agente le aziende che vivono della vendita' avranno le spalle larghe?Io non me lo auguro attenzione,ma si è veramnete perso il senno ,non si tratta di classici aumenti ma il 5% ogni tot mesi...
Ho riletto meglio il tuo intervento e lo avevo interpretato male. D'altra parte reputo ingenuo pensare che tutti i costruttori abbiano deciso simultaneamente di sfruttare il momento per diventare l'unico settore industrialeche mantiene o aumenta i margini in questo periodo, col rischio di distruggere il mercato. Fosse così vedrei più plausibile che qualcuno andasse controcorrente per aumentare la propria quota di mercato e mi sembra strano che nessuno ne approfitti. Se non c'è non credo che sia per un complotto. E neanche ci sarebbero problemi di cassa integrazione (es. )