In risposta al messaggio di bussolo66 del 27/09/2018 alle 14:34:59Da come descrivi come era attaccato l'animale, sembrerebbe più la descrizione di un attacco di una zecca, che infila la testa sotto pelle e per toglierla conviene "affogarla" con una goccina di olio: oliva o semi è uguale, molla la presa in quanto l'olio si deposita sulla pelle e le impedisce la respirazione cutanea. Con un oggetto duro, ad es. il bordo di una carta di credito, uno spiedino di legno, una pinzetta, si può spingerlo di lato per staccarlo. Conviene non azionare la pinzetta, ma usarla come la pala di una scavatrice. Infatti afferrando e schiacciando la zecca, potrebbe iniettarti nella ferita il contenuto del corpo e peggiorare la situazione.
Buongiorno, apro questo thread per chiedere informazioni. Qualche giorno fa, durante una breve vacanza in quel di Valeggio sul Mincio, abbiamo trovato nel letto basculante l'animaletto che vedete in foto (ingranditae a confronto con una moneta). Era praticamente incastonato nella pelle del braccio di mia figlia, tanto che per toglierlo è stato necessario usare l'unghia. Sono abbastanza ignorante in materia di insetti/parassiti, ma a me sembra una pulce: ipotesi suffragata dalla forma, dal fatto che la bimba si è grattata tutta la notte e che dove c'era l'animaletto le è venuto il classico segno di una puntura. Il giorno dopo ne abbiamo trovato un altro, anche questo morto, tra le lenzuola dello stesso letto. Qualcuno ha mai avuto questo genere di incontri? Se sì, come ha debellato questi ospiti? Premetto che non abbiamo animali sul camper, e non ce ne sono mai saliti. Vi ringrazio in anticipo stefano
In risposta al messaggio di Dash del 27/09/2018 alle 15:27:54interessantissime info che saranno utili a parecchi compeso il sottoscritto - Grazie -
Da come descrivi come era attaccato l'animale, sembrerebbe più la descrizione di un attacco di una zecca, che infila la testa sotto pelle e per toglierla conviene affogarla con una goccina di olio: oliva o semi è uguale,molla la presa in quanto l'olio si deposita sulla pelle e le impedisce la respirazione cutanea. Con un oggetto duro, ad es. il bordo di una carta di credito, uno spiedino di legno, una pinzetta, si può spingerlo di lato per staccarlo. Conviene non azionare la pinzetta, ma usarla come la pala di una scavatrice. Infatti afferrando e schiacciando la zecca, potrebbe iniettarti nella ferita il contenuto del corpo e peggiorare la situazione. Non l'hai più l'animaletto? per vedere una foto anche dall'altro lato? Perché se è una zecca si riconosce abbastanza facilmente perché nella zona della testa c'è una macchia circolare più scura: L'altra alternativa possono essere le cimici dei letti, che però non sono scure come quella che hai messo in foto (ma c'è una variabilità di colore dal rossiccio al bruno). Attenzione, le più pericolose sono le zecche perché possono trasmettere il morbo di Lyme: controllare regolarmente la zona punta e vedere se si sviluppano degli aloni circolari rosa o rossicci, che si espandono lentamente (ci mettono anche delle settimane, 2-3-4-5 cm di diametro). In caso di sospetto, una visita dal medico o in ospedate vale la pena di farla. Magari con un animaletto, così possono analizzarlo e dirvi cos'è (si capisce meglio potendo guardare da tutti i lati) Affrontiamo il problema di come possono essere arrivate le pulci/zecche/cimici. A me è successo sulla spiaggia di Punta Sabbioni (Venezia), dopo essere stato in mare percorrevo un tratto sabbioso, ho sentito una fitta e su un polpaccio, toccandomi ho sentito un corpo duro: era una zecca. Ci mette un po' (alcune ore) a mordere incuneandosi sotto pelle, quella l'ho tolta semplicemente con l'unghia. Frequentando sentieri di montagna e mezza montagna spesso disabitate, le zecche (anche quelle dei cani, gatti o di altri animali) quando sono affamate saltano anche sulla prima preda utile, quindi anche sull'uomo. Alla fine delle nostre passeggiate in montagna facciamo sempre un controllo reciproco di braccia, collo. caviglie e polpacci e qualche volta ne abbiamo trovate e debellate (messe sempre in una boccetta di alcool denaturato). Ai gatti randagi, oltre a mettere i collarini, spesso faccio la disinfestazione e se hanno succhiato per un po' diventano grosse come un fagiolo cannellino, gonfie di sangue. Per toglierle, olio sul corpo del parassita e spingere/grattare di lato con pazienza, il gatto ti lascia fare perché gli danno un fastidio boia e una volta ripulito ringrazia del favore ricevuto... Per eliminarle bisognerà fare la disinfestazione. Ci sono prodotti specifici e anche ditte specializzate. Come prevenzione, noi tutte le primavere sfoderiamo completamente i materassi e laviamo i coprimaterassi, si portano i materassi all'aperto e si battono col battipanni o, in mancanza, anche una vecchia racchetta da tennis. Aspiriamo in tutti gli angoli con l'aspirapolvere, mia moglie anche in viaggio ogni 15 giorni mi fa sbattere tutti i tappeti e fa una passata completa del pavimento con carta e alcool. Questa tecnica (eliminazione polvere/briciole/residui alimentari, macchie di alimenti liquidi) è utile anche per evitare le invasioni di formiche, che vanno in cerca di briciole o residui di cibo. Se le formiche esploratrici non trovano niente, lasceranno in pace il vostro camper e proveranno la loro sorte nel camper adiacente... Ciao da Dash
In risposta al messaggio di bussolo66 del 27/09/2018 alle 16:09:35Controlla sempre il luogo della puntura, si formano gli aloni anche a distanza di parecchio tempo.
Buongiorno Dash, l'animaletto purtroppo non l'ho tenuto. Quando ho scritto incassato nella pelle intendevo dire che sembrava essere rimasto schiacciato nella pelle e comunque quando lo abbiamo trovato era già morto.Avevo già cercato informazioni in rete e tendevo ad escludere che fosse una zecca e la bimba durante il giorno non ha più avuto prurito. Ho sfatto il letto, controllato bene sia lenzuola che materasso, ma non ho trovato altri segni di questi animali. Grazie comunque delle informazioni.
In risposta al messaggio di dani1967 del 27/09/2018 alle 17:13:05Cioè mettere olio? io so che è sconsigliato e non ho mai letto da nessuna parte tale pratica se non molti molti anni fa, mi risulta infatti sia superata.
A occhio non pare una zecca, me ne prendo diverse l'anno, l'ultima un paio di settimane fa, vale comunque quanto detto da Dash. A volte si socnsiglia l'antibiotico prescritto subito, perché se errato potrebbe coprire solo gli effetti dell'infezione. Deve decidere il medico.
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 27/09/2018 alle 17:34:00Brava PdA! Bisogna dare informazioni giuste! Quella della foto non è assolutamente una zecca. Io ho l'abbonamento con tali animaletti e sono stato più volte in cura per il morbo di Lyme presso il centro specializzato di Trieste all'avanguardia a livello europeo.
Puntura di zecca? Se un giorno dovesse capitarti non lasciarti prendere dal panico! Non serve a niente correre subito al pronto soccorso o dal dottore! Per prima cosa devi sapere che non tutte le zecche sono pericolose perl’uomo. In natura esistono due grandi famiglie di zecche: le zecche dure (Ixodidi) e le zecche molli (Argasadi). All’interno della famiglia delle zecche dure solo la Ixodes ricinus (zecca del bosco) è realmente pericolosa per l’uomo se infetta. La zecca per diventare infetta deve entrare in contatto con il sangue di un animale infetto (topo, uccello ecc..). Una volta infettata rimane malata per l’intera vita e può trasmettere il battere ad altri animali che rimarranno portatori sani. Si stima che solo l’uno per cento delle zecche siano infette. Malattie trasmesse da puntura di zecca La Ixodes ricinus, se infetta, può trasmettere principalmente due malattie: il morbo di Lyme o Borreliosi e la TBE o encefalite da zecca. Il Morbo di Lyme è un infezione batterica guaribile con trattamento antibiotico mentre la TBE è un virus. Per la prima non esiste la possibilità di vaccinarsi per la seconda si. Malattia di Lyme o Borreliosi E’ un infezione batterica che può interessare la pelle, il cuore e il sistema nervoso in generale. Normalmente il primo sintomo dell’infezione è la comparsa entro trenta giorni nell’area del morso di un eritema migrante (forma a bersaglio). Tuttavia è risaputo che questo sfogo può anche non presentarsi in alcune persone. L’eruzione cutanea è spesso accompagnata da spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e debole febbre. Se viene diagnosticata precocemente, la malattia di Lyme non è di per sè molto pericolosa. Basterà un ciclo di antibiotici per debellarla. Diversamente, se l’infezione non viene bloccata tempestivamente può provocare in un secondo stadio anche artrosi alle ginocchia e dolori reumatici. E’ importante sapere che anche dopo essersi sottoposti a cura antibiotica il nostro corpo non sviluppa nessun tipo di immunità per questo tipo di malattia. Per questo motivo è possibile contrarre l’infezione più volte nel corso della vita. TBE o encefalite da zecca Scoperta in Italia relativamente di recente (anno 1994 primo caso in provincia di Belluno), la TBE è sicuramente la malattia più pericolosa trasmissibile da zecca infetta. Come già accennato poc’anzi tale malattia ha origine virale e colpisce il sistema nervoso centrale. La TBE è presente con alcuni focolai nei paesi dell’Europa centro orientale. Diversamente dalla malattia di Lyme, la trasmissione della malattia avviene entro pochi minuti dal morso della zecca. E’ importante sapere che i sintomi della TBE non si manifestano nei bambini (asintomatica) mentre vi è un progressiva escalation della severità della patologia con il progredire dell’età (malattia molto grave per l’anziano). Fortunatamente in molti soggetti (circa il 70%) i sintomi della malattia non si manifestano. Nei restanti casi purtroppo, dopo un periodo di 3-20 giorni dal morso, la malattia si manifesta con febbre altissima e intensa cefalea. Attualmente non esiste ancora una specifica terapia per questa malattia. Fortunatamente la TBE colpisce un numero minore di soggetti rispetto alla malattia di Lyme e per quelli particolarmente a rischio (boscaioli, pastori, guardie forestali ecc…) vi è la possibilità di vaccinarsi (in Friuli Venezia Giulia gratuitamente) Come staccare la zecca Il morso di zecca generalmente non causa nessun fastidio e non è doloroso. Proprio per questo è molto difficile accorgersi della presenza del parassita nel momento stesso in cui questo si attacca al nostro corpo. Quasi sempre ci si accorge da qualche ora fino a qualche giorno dopo il morso a causa del prurito. Individuata la zecca la prima cosa da fare è provvedere alla sua immediata rimozione dalla cute tramite apposita pinzetta togli zecche (acquistabile in farmacia). Come? La zecca va presa alla base il più vicino possibile al rostro (piccolo uncino con il quale la zecca rimane attaccata alla pelle) e ruotata delicatamente. Occorre pazienza e mano ferma. Non applicare assolutamente sulla cute prima dell’estrazione olio, vaselina, alcool, benzina o altre sostanze. Così facendo, infatti, il parassita sentendosi soffocare rigurgiterà il suo patogeno ancora di più nel vostro sangue. Evitare di toglierla con le unghie a meno che la zecca non sia solo appoggiata sulla pelle. Se dopo la rimozione il rostro dovesse rimanere dentro alla cute non allarmatevi per niente, le probabilità di infezione sono le stesse di qualsiasi corpo estraneo (spina, scheggia di legno ecc..). Dopo qualche giorno verrà espulso naturalmente. Importante: Dopo l’estrazione lavare e disinfettare accuratamente la zona colpita e tenerla sotto controllo per almeno 30-40 giorni; nel caso di comparsa di arrossamento (eritema migrante) consultare il medico. La rimozione tempestiva è assai importante per scongiurare la trasmissione del Morbo di Lyme nel caso che la zecca sia infetta. La zecca infetta deve infatti rimanere attaccata alla pelle almeno 24 ore per trasmettere tale infezione. Dove vivono le zecche Le zecche si trovano nelle zone silvestri, tra i cespugli e su i fili d’erba dove ci sono animali da parassitare con microclima preferibilmente umido. Le zecche non saltano e non volano ma si appostano all’estremità dei fili d’erba aspettando il passaggio di qualche animale o dell’uomo. In genere non si spingono oltre i 1200 metri di altitudine. Il periodo più a rischio per le zecche Il periodo più critico è quello primaverile ed estivo che va orientativamente da fine marzo fino ai primi di ottobre. E’ questo il periodo in cui la zecca ha maggiore necessità di trovare un ospite per un pasto di sangue. Viceversa durante la stagione fredda è pressoché innocua in quanto cade in una fase di letargo. Come difendersi dalle zecche La cosa migliore è la prevenzione: Evitare i terreni poco battuti ed infestati da erbe in zone di collina e bassa montagna soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. Evitare di sdraiarsi sull’erba. Vestirsi preferibilmente con abiti chiari in modo da rendere più facile la localizzazione delle zecche prima che le stesse entrino a contatto con la pelle, Durante un escursione ad “alto rischio zecche” evitare i pantaloni corti ed effettuare un controllo visivo sugli indumenti almeno con cadenza oraria. Al ritorno da ogni escursione se è possibile è buona abitudine effettuare un’attenta ispezione visiva (meglio se reciproca) del proprio corpo ancora prima di salire in macchina. Le zecche preferiscono normalmente le parti molli del corpo quali: ascelle, inguine, parte interna del ginocchio, collo, ombelico ecc.. Adottando con scrupolo questo accorgimento si avrà la possibilità di rimuoverle ancora prima che si attacchino alla cute. Al ritorno dall’escursione spazzolare gli indumenti prima di portarli dentro le abitazioni, controllarsi nuovamente e fare una doccia Eventualmente vaccinarsi contro la TBE se si frequentano abitualmente le zone a rischio. morso di zecca I fondovalle delle Prealpi Carniche e delle Dolomiti meridionali sono un habitat ideale per le zecche Da assiduo praticante di boschi di montagna mi è capitato spesso di avere a che fare con questo fastidioso parassita. Qui al nord est e in particolare nella zona dove vivo (Prealpi Carniche) il problema zecche esiste da parecchi anni e ormai per molti è divenuto normale conviverci. Le punture di zecche non si contano più…
http://www.altoadige.it/cronaca...
http://www.altoadige.it/cronaca...
https://www.comune.bolzano.it/s...
In risposta al messaggio di robocop del 27/09/2018 alle 21:12:26
Cimici da letto, se hanno lasciato piccoli segni rossi in corrispondenza del 'morso' e tanto prurito possono essere loro. Sono grandi circa mezzo cm e sono marroni/rossastre, possono divenire infestanti se non debellate.Controllerei lenzuola, coperte, bordi dei materassi e telai dei letti, lasciano piccolissime macchiette nere o rosse. SE sono loro bisogna lavare con acqua molto calda tutti i tessuti e aspirare ovunque nella zona indiziata, meglio se segue anche un bel getto di vapore.
https://www.lettera43.it/it/gui...
In risposta al messaggio di ezio59 del 28/09/2018 alle 09:51:36
https://www.greenme.it/informar...
In risposta al messaggio di Dash del 28/09/2018 alle 13:42:00
Purtroppo bussolo66 non ha potuto postare ulteriori foto, che chiedevo per vedere anche la parte superiore dell'animaletto. Infatti avevo ipotizzato: L'altra alternativa possono essere le cimici dei letti, che però nonsono scure come quella che hai messo in foto (ma c'è una variabilità di colore dal rossiccio al bruno). Poi Stefano ha chiarito le modalità di attacco, in realtà l'animale non era attaccato sotto pelle, ma era morto schiacciato rimanendo appiccicato alla pelle. Non poteva essere una zecca, era solo appoggiato alla pelle, è venuto via subito. Uso l'olio, ma solo dopo aver cominciato a provare a staccare la zecca con mezzo meccanico. La zecca fa resistenza, ma quando metti un po' d'olio resiste meno e si riesce a staccarla. Bisogna sempre spingere dalla parte della testa (NON dall'addome), si rischia appunto di inocularsi il contenuto corporeo. Funziona anche passare sotto il corpo dell'animaletto con una lama e fare leva da sotto. Ringrazio mia moglie per aver sempre insistito per tenere l'interno del camper stile sala operatoria... Ciao da Dash P.S. l' apposita pinzetta togli zecche (acquistabile in farmacia) assomiglia più a un levachiodi in miniatura che a una pinzetta:
In risposta al messaggio di poesiadAmore del 28/09/2018 alle 15:12:19Se uno lo sa fare, va bene anche uno stuzzicadenti, la lama di una pattada o il bastoncino di un cotton fioc. Quella pinzetta va bene per chi sa come usarla. Purtroppo, in mano a uno inesperto, la tendenza è di afferrare l'insetto anziché far leva da sotto, e afferrando l'insetto lo schiacci e ti inietti il veleno. Ho preferito postare quella leva, una specie di mini palanchino, dove è impossibile incorrere nell'errore di afferrare l'insetto.
O queste?
In risposta al messaggio di bussolo66 del 28/09/2018 alle 15:05:46Questo va bene per il fai da te, ma meglio sarebbe portarlo a sanitizzare presso una officina dei rivenditori.
Buongiorno e scusate se mi faccio risentire un po' in ritardo. Grazie a tutti per l'interessamento e per le informazioni. Da un alto sono sollevato per il fatto che non si tratti di zecche, dall'altro non mi sembranoneanche cimici dei letti. Per precauzione ho lavato coprimaterasso, lenzuola e federe a 60° e poi passerò a aspirare accuratamente tutto il mezzo e magari vedrò di passare un getto di vapore nelle zone sospette. A proposito, avete qualche pulitore a vapore che possa andare bene per pulire un camper? Saluti
http://www.caravan.it/pulire-e-...