Inserito il 24/09/2009 alle: 11:38:17
Vero è che i dati in generale purtroppo non rispecchiano sempre la realtà, infatti quando qualche anno fà, i parametri di riferimento che servivano a valutare i fondamentali di un economia e il relativo benessere della gente, vedevano l'italia come un paese arretratto e in perenne affanno, oggi si è invece scoperto che in fondo non siamo messi peggio di altri, anzi, aggiungo sotto certi punti di vista il nostro sistema economico è molto più sano di quello di altre nazioni, vedi America in primis e Regno Unito; ciò che ci accomuna a livello europeo è il tasso di disoccupazione, aimè annoso problema che ci affligge da diversi anni.
Una riflessione però sorge spontanea: Abbiamo un tasso di disoccupazione crescente, l'ingresso nel mondo del lavoro è molto spesso instabile, vedi il lavoro a termine che ormai è diventata prassi di assunzione nelle aziende di diversi settori, ma ciò che risulta contraddittorio è che noi italiani non vogliamo più fare molti lavori, soprattutto se ritenuti umili; io abito nella provincia di Milano svolgo attività autonoma, e spesso mi capita di recarmi in cantieri o in ditte anche piccole, e noto che buona parte della manodopera è straniera; quando dico mano d' opera non intendo solo lavori non specializzati, anche molte figure professionali specializzate, vedi falegnami, imbianchini, vetrai, serramentisti, idraulici; allora mi viene spontaneo domandarmi se non sarà che i ragazzi in fondo anno ancora la possibilità di scegliere, farsi mantenere in taluni casi studi che proseguono oltre i fuori corso, e che tanti genitori non accettano che il proprio figlio dopo aver conseguito un titolo di studio esegua un lavoro umile?
Altra osservazione che è sotto gli occhi di tutti noi, sono le auto nuove circolanti; ricordo che quando ho preso la patente , circa 18 anni fà , non 100 anni fà, il parco auto circolanti era ben diverso, molte più auto usate, cilindrate più ridotte, e soprattutto i marchi di alta gamma non erano diffusi in maniera capillare; la mia prima auto è stata d'occasione, 10 anni di vita, 2.500.000 di spesa, e non mi sentivo ne menomato e nemmeno un poveraccio, semplicemnete fin da ragazzo sono stato educato a dare il giusto valore agli oggetti e soprattutto ad avere delle "priorità" che senz'altro non erano rappresentate dall' auto.
Non voglio fare nessuna forma di retorica, anche perchè non ho l'età e nemmeno discriminizaione, però oggi osservo che buona parte delle difficoltà esistono perchè si è diffuso il costume del potersi permettersi tutto e subito, secondo mè abbiamo perso un pò il contatto con la realtà, complici di questo i modelli che i media propinano, e banche e finanziarie che per un decennio hanno regalato sogni... tanto con le microrate ci possiamo permettere tutto!!
Potrei proseguire con le vacanze, che ormai sono diventate indispensabili, si cerca di finanziare anche loro, i week end che servono assolutamente a garantirci una settimana migliore, la settimana bianca oppure quella esotica, insomma tanto superfluo per tutti, ovvio che probabilmente abbiamo un pochino esagerato e perso il contatto con la realtà, bisognerebbe ritornare un pò sui prorpi passi, riflettere maggiormente e imparare a conquistarsi con lavoro e sacrifici quello che i nostri nonni e genitori hanno fatto per anni.
Un saluto e buona giornata
Mario