Inserito il 19/11/2009 alle: 20:44:00
Come promesso eccovi il reconto dei miei primi giorni in camper
Maurizio DIARIO DI VIAGGIO DELLO “SVERGINAMENTO” CAMPERISTICO DELLA FAMIGLIA
“GARMAU”
MEZZO : Rimor Katamarano, motorizzazione Ford transit 130 cv
EQUIPAGGIO: Maurizio (45), Anna (46), Emiliano (24), Sara (22), Agostino (20), Viviana (18),
Yoyo (4 pinscher nano)
ITINERARIO: Olbia, Castelsardo, Stintino, Alghero, Bosa, Santa Caterina Di Pittinuri, Capo Mannu ,Abbasanta ,Olbia;
12 NOVEMBRE , GIOVEDI (meteo decente)
Alle 15.30 ho l’appuntamento con il titolare del ditta di noleggio per ritirare il camper, che sarà la nostra casa per tre giorni. Arrivo al luogo dell’appuntamento e vengo a scoprire che il titolare è assente per non so quali motivi e mi ha mandato un suo uomo fidato per fare il contratto, solo che per questo il camper è un mezzo con quattro ruote e nulla più.
Prima di partire cerco di capire la trasformazione della dinette in letto, visto che il camper non aveva la traversa bassa su cui appendere il tavolo, dopo una buona mezzora da solo riesco a capire che i pezzi di compensato che si trovavano nel gavone servivano per prolungare il piano su cui mettere i cuscini e che il tavolo avrei dovuto ogni volta metterlo nel gavone, miii che macchinoso.
Metto in moto per portare il camper verso il capannone, faccio 500 mt e il computer del mezzo mi dice “manutenzione olio richiesta”, allarme generale, chiamo il titolare del noleggio che candidamente mi dice “fregatene”, così faccio, solo che il cicalino dell’allarme mi spaccherà ad ogni messa in moto.
Arrivo al capannone dove Emiliano e Sara mi attendevano per dare una pulitina più approfondita al vr, fatto questo andiamo a casa a prepararci per l’indomani.
13 NOVEMBRE, VENERDI ( meteo buono)
Mi sveglio alle 6 e 30, non vedo l’ora di partire, così non pare per gli altri tanto che faccio fatica a buttarli giù dal letto, dopo esserci riuscito non riesco a far si che le cose si velocizzino, fatto sta che riusciamo a muoverci solo alle 10.30 con 2 ore di ritardo sul programma di massima da me stilato.
Partiamo, direzione Castelsardo, nel tragitto attraversiamo i paesi di Tempio Pausania e Aggius, facciamo una fermata fugace alla “valle della luna” che però non suscita in noi nulla di particolare anche perche pare che dia il meglio di se la notte quando è illuminata da dei fari posti sapientemente per esaltarne le caratteristiche.
Fatti un poco di chilometri Sara decide che il panino con balena mangiato per colazione gli vada di traverso e per cui fermata supplementare per far si che si riprenda dalla nausea, noi maschietti ne approfittiamo per risolvere alcuni problemi idraulici che nel frattempo erano venuti a “galla”. Nel far questo Agostino, che chissà perché si era arrampicato su un terrapieno, scivola con l’idrante tra le mani finendo nella cunetta della strada e suscitando in noi una risata che al ricordo del momento ancora ci viene, per sua fortuna le donne dell’equipaggio hanno assistito da lontano al misfatto……
Ripartiamo dopo un mezzora circa, ci fermiamo in market di Valledoria per rifornimento cambusa e arriviamo senza altri inconvenienti a Castelsardo, li mangiamo e visitiamo fugacemente il borgo. (a causa delle 2 ore di ritardo alla partenza).
Verso le 15.00 ci muoviamo in direzione Stintino dove Emiliano ha deciso di testare la sua nuova fotocamera e che era diventato uno dei luoghi base dell’itinerario. Nel tragitto attraversiamo Porto Torres, orami diventato un centro industriale con tutti i limiti che questo comporta. Alla mia richiesta di fermata per visitare un sito archeologico di epoca romana (turris lybissonis) vengo messo in minoranza dalle votazioni interne (5-1), il governo del mezzo trema ma non cade ma devo passare dritto.
Alle 16.30 arriviamo alla famosissima spiaggia della “Pelosa e della Pelosetta” a Stintino, in questo periodo non si trova nessuno e arrivo con il camper fino al parcheggio in fondo alla strada, si sta da papa e restiamo la fino a che gli ultimi bagliori di luce non ci dicono di andare via.
Ci muoviamo verso le 17.45 in direzione Alghero dove ci attendono al Camping Nurral, muovendoci con molta calma arriviamo alle 18.45, prendiamo contatto con il campeggio e decidiamo di andare a fare un giro ad Alghero, che oramai conosciamo abbastanza ma che non avevamo mai visto al buio. Parcheggiamo su un parcheggio del lungomare e facciamo un giro con yoyo il cane che ci segue nel tour, il centro storico di Alghero illuminato dai fari è molto suggestivo, mangiamo in pizzeria e verso le 22.30 prendiamo posto in campeggio, tutto l’equipaggio si cimenta nei preparativi per la notte, immaginate voi 6 adulti che si muovono in uno spazio ristretto cosa riescono a combinare tanto che le donne fanno un colpo di stato e ci sbattono fuori al buio, così noi maschietti decidiamo di fare un giro esplorativo nel campeggio e scopriamo di essere gli unici ospiti, al buio e in un luogo mal tenuto, veramente una pessima impressione ma almeno eravamo al chiuso e avevamo corrente.
Verso le 23.30 tutti a nanna, dopo mezzora tutti svegli di soprassalto con la sorpresa di scoprire che Yoyo russa come una vaporiera. Fine della giornata.
14 NOVEMBRE, SABATO (meteo ottimo)
Sveglia alle 7.30, erano mesi che non dormivo facendo tutta una tirata, tranne che per un intoppo verso le 5 , quando Agostino (di nuovo lui) decide che era ora di alzarsi e salta giù dal letto alto del castello sfondando quasi il pavimento e dopo una serie imprecisata di improperi lo abbiamo ributtato di peso nel letto con la minaccia di farlo dormire in cabina con Yoyo.
Come dicevo sveglia alle 7.30, io vado a fare toeletta ai “bagni” del campeggio, qui mi e venuto utile il servizio militare dove avevo imparato a non andare troppo per il sottile i bagni erano veramente schifosi, al mio rientro al camper trovo Emiliano e Agostino fuori che gironzolavano con il cane perche le signore li avevano messi fuori per fare la loro toeletta, in questo istante le donne facevano conoscenza con lo shock da bidet risolto con la mezza doccia.
Ci muoviamo verso le 9.30, vado a pagare 41€ e chiedo di fare cs, mi rispondono che hanno l’impianto fermo perché pare funzioni con una pompa che al momento era disattivata e mi devo arrangiare con i bagni del campeggio, operazione veloce con la cassetta ma con le grigie fatto a secchiate abbastanza rompiscatole. (giudizio sul campeggio:Tavanata galattica, ma era l’unico aperto nei paraggi dove si contano almeno 8/10 camping aperti in estate), Facciamo anche il carico d’acqua e a questo punto Agostino Mc Gyver mi chiede un cacciavite perché ha notato una trafilatura d’acqua che cadeva sulla pompa e bagnava il pavimento e lui si era messo in testa di stringere tutte le fascette presenti in quella zona, operazione da me vietata. Ci dirigiamo verso Capo Caccia dove ci aspetta un panorama mozzafiato a strapiombo sul mare e assistiamo ai preparativi di tre rocciatori che si apprestavano a calarsi sulle falesie di Capo Caccia. Verso le 13.30 ci muoviamo per Fertilia dove faremo rifornimento cambusa e daremo uno sguardo al sito nuragico di “Palmavera” , fatto ciò ci spostiamo verso Bosa passando per la strada provinciale litoranea e vi dico che uno spettacolo della natura alcuni scorci sembrano scozzesi con la terra che si butta a strapiombo sul mare con il verde dell’erba che si unisce al blu dell’acqua. Arriviamo a Bosa alle 16.30 e decidiamo di andare a visitare il Castello dei Malaspina che troveremo puntualmente chiuso. A questo punto si pone il problema di passare la notte e alla mia proposta di farla in sosta libera nel pk segnalato su col vengo praticamente preso a calci. Qua interviene la volontà del mio equipaggio quando con una veloce indagine su internet, beati i telefoni di nuova generazione, veniamo a scoprire l’esistenza di un campeggio aperto alla spiaggia di Is Arenas a Santa Caterina di Pittinuri ,il camping Nurapolis, che raggiungiamo alle 19.30 e fatta la registrazione andiamo a cena in un ristorante a Santa Caterina con vista diretta sul mare e sulle scogliere illuminate da fari, molto suggestivo, Rientro in campeggio alle 22.30 e ripetiamo più celermente le operazioni di preparazione per la notte che risulterà disturbata dalla presenza di parecchi giovani arrivati da tutta Sardegna per la sagra del vino novello a Milis e che avevano degnamente fatto onore al prodotto #61516; #61516;. Fine della giornata.
15 NOVEMBRE, DOMENICA (meteo ESTATE)
Sveglia alle 8 e ripetiamo pari pari le operazioni del giorno prima, ormai cominciamo a prenderci la mano, faccio cs questa volta seriamente, pago 36 € ci muoviamo verso le 10, facciamo colazione (bis) in un bar e ci dirigiamo verso Capo Mannu, questa era per me una zona totalmente nuova perché non l’avevo mai vista, visitiamo i borghi di S’arena Scoada, Putzu Idu, Sa Rocca Tunda e Pallosu. Una zona semplicemente meravigliosa dove tutto è fermo a 30 anni fa e speriamo continui a restarlo. Visitiamo la Torre Aragonese che vi si trova e facciamo una bella passeggiata respirando a pieni polmoni l’aria ricca di iodio che arriva dal mare.
In men che non si dica si fanno le 14 ed è ora di mettere la prua del camper verso casa, attraversiamo alcuni paesi della zona come San Vero Milis e Tramatza dove prendiamo la SS 131, si ritorna a casa non prima di aver pranzato ad Abbasanta. Durante il viaggio di ritorno Agostino (sempre lui, ha il pepe in corpo) apre una bisca all’interno della cellula da cui provengono urla, risate, minacce e accuse di baro, sicuramente non si sono annoiati.
Arrivo a casa verso le 18.30, dove noto che il mio equipaggio non vuole scendere dal camper e resta dentro a chiacchierare per almeno 20 minuti.
Abbiamo fatto centro.
Non ho fatto menzione nel racconto delle numerose telefonate che ho avuto con Tony (Paguro64), che costantemente voleva essere aggiornato sui miei movimenti e che mi è stato molto vicino nell’organizzazione dell’evento.
Considerazioni finali: Il mio equipaggio e stato entusiasta dell’evento, mi ha chiesto di riorganizzare nuovamente qualcosa del genere. Sono stati 3 giorni nella più totale spensieratezza. Sono molto contento.