Inserito il 10/11/2009 alle: 22:49:48
Beh, visto che di maschietti non ce n'è tanti, racconto la mia.
Avevo 26 anni e stavo attraversando un periodaccio, sia nel lavoro che nella vita. Ero single.
Correva l'anno 1980. Un bel giorno ebbi un bruciore al petto. Il medico che mi visitò, poco convinto, evidentemente, mi mandò da un suo collega cardiologo per ulteriori accertamenti.
Pericardite, fu la diagnosi. E cos'è!
Nulla di grave fa lui, ma la devo ricoverare in ospedale per accertamenti.
Ero destinato al reparto di medicina ma, per mancanza di posti fui opportunamente dirottato nel reparto di Unità Coronarica dove operava lo stesso cardiologo che mi visitò.
Il disturbo era un'infiammazione del pericardio che, con le opportune cure, guarì completamente.
Ma...
...in quel reparto c'era un'infermiera professionale alquanto carina, importunata (forse, almeno mi pareva e mia moglie non ha mai negato) proprio da quel cardiologo che mi aveva visitato e ricoverato.
Io, che non sono mai stato una gran bellezza, siccome ero giunto in questa città da poco, proveniente dalle Valle d'Aosta, ove praticavo sci e montagna, ero molto abbronzato (non è un problema per me abbronzarmi, sono già un marocchino di natura[:D]),dicevo, evidentemente dovetti apparire a quell'infermiera un pochino più attraente di quel cardiologo, anche più anziano di lei e di me.
Mi accorsi di ciò e cercai di attirare con ogni mezzo quell'infermiera verso il mio lettino. In quei giorni da ricoverato facevamo diverse chiacchierate quando il suo lavoro lo permetteva.
Accidenti, ma quanto è carina!
Però lei non mostrava nessun interesse verso di me.
Nulla da fare!
Dopo alcuni giorni fui dimesso[}:)]. Cosa fare?
Mi ero studiato i turni di servizio delle infermiere e, con l'aiuto di un altro cardiologo, cui, evidentemente ero entrato nelle simpatie, venni a conoscenza dei turni di quell'infermiera.
Andai ad aspettarla all'uscita dell'ospedale. Saluti, cortesie ma...nulla!
Alcuni giorni dopo lei terminava il suo turno di mattina ed io, puntuale, all'uscita per invitarla e accompagnarla a casa (poco distante![}:)]). Esce, ed io, con fare imbarazzato e faccia da *****: "ti posso accompagnare a casa?" "No dai, ti ringrazio, ma vado a piedi, c'è mia madre qui che mi aspetta"[}:)][}:)].
E quella bionda signora (che già volevo fucilare!): "Ma dai Fe.....da, non si tratta cosi un ragazzo, vai pure, io torno a casa, faccio due passi che mi fanno bene!" (Santissima donna![:X][:X])
Quell'infermiera, non so se per accontentare sua madre o per pura pena verso quello ***** che la importunava, accettò[:p].
Da quel lontano giorno di settembre 1980 quell'infermiera uscì tutti i giorni con quello ***** che la importunava.
Siamo rimasti insieme e dopo 3 anni da fidanzati, si dice cosi? Ci siamo sposati con lei che portava già in grembo nostro figlio, oggi 26enne.
Lei usciva da una brutta storia con un altro ragazzo ed era in un brutto momento di crisi.
Com'è strana la vita!
Ora quell'infermiera professionale, diventata nel frattempo caposala, assiste quel famoso ***** che, ogni tanto ha qualche problemino di salute, sciocchezze nè, e quello *****, ormai in pensione, l'aiuta nelle faccende di casa (veramente sono diventato il "mammo" di casa![;)][V][:(!])) e, quando possibile, prepara "Tato" il nostro camper, per andarcene e staccare la spina dal mondo del lavoro (lei), camper, che nel frattempo è arrivato (nel 2003) a "complicarci" le vacanze, si fa per dire[:D].
Eehh, chi l'avrebbe detto che un ammalato potesse conquistare[^] una infermiera carina e per niente interessata!
Elio Vita.