quote:Risposta al messaggio di obionekenoby inserito in data 27/05/2010 18:14:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sulle auto di basso costo lo è da almeno 5-6 anni, ciao Macu.
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 27/05/2010 18:16:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Peggio ancora sui motocicli...li davvero si salvano solo con l'officina, l'usato e la vendita degli accessori, il ricavo sulla solo vendita è ridicolo, in particolar modo sugli scooter.
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 27/05/2010 18:59:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Infatti a Torino in 12 mesi hanno chiuso due concessionari che erano tra i più grandi e più anziani, storia vera e non fiabe per alimentare la discussione. Anche lì la concorrenza ha avuto risvolti drammatici, ma nel vero significato del termine riferito agli imprenditori che vi avevano investito tutto, ciao Marco.
quote:Risposta al messaggio di quattroD inserito in data 27/05/2010 21:05:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciò che hai scritto trovo che sia la risposta ben riassunta a cui si dovrebbe guardare per tentare un salvataggio dell'intero settore anche se sono certo che per molti operatori collocati al centro di tutto lo schema sia già troppo tardi. Il salone di Parma sarà un momento di analisi per chi ha interesse di guardare ancora verso il settore, forse anche una piattaforma di rilancio e incoraggiamento un po per tutti, grazie del preciso intervento Maculani.
quote:Risposta al messaggio di Panzer inserito in data 28/05/2010 08:41:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Altro morbo che ha sconguassato il tutto. Scusa Mich, se vai a ben vedere anche sui v.r. vi sono persone che se lo ricostruiscono anche se in piena garanzia, secondo te il favore se lo fanno a se stessi o al marchio andando poi a dichiarare di essere soddisfatti, dopo che di originale vi è rimasto si è no il nome? Quante modifiche hai dovuto apportare al tuo Kreos, nulla; sei consapevole per la grande esperienza che hai che quel mezzo è così come è, nel suo insieme, per il suo costo finale, è centrato. Il problema quindi, come sempre, è capire di cosa si parla. Il grande popolo dei "camperisti" è distratto e questo è stato il bene di questi anni in cui si sono fatti i soldi facili. Ieri ho ricevuto due preventivi su mezzi importanti che hanno lasciato ormai l'impronta della propria sagoma sul piazzale per quanto vi hanno sostato, Stefano (Canarino) ne ha uno che gli ho girato, bè sono follia allo stato puro, magari quelle due persone non ci cascano perchè hanno capito, ma lo sprovveduto prima o poi passa di certo. Quando leggo email attuali (tu in parte le conosci) di persone che concludono dicendo "nonostante tutto sono soddisfatto" e in quel nonostante tutto sai magari che non riesce a farsi la doccia su un mezzo da 150mila euro, oppure deve cambiare già la moquette dopo un anno perchè è friabile come il pane, oppure se prende una buca di troppo gli si apre tutto come se vi fossero gli spiriti etc. etc... metabolizzi l'idea che diventa certezza che forse è bene che il settore vada come vada e che le vittime siano tali perchè credevano troppo in un qualcosa assimilandolo ad altre situazioni commerciali che invece hanno spessori ben diversi, ciao Marco.
quote:Risposta al messaggio di Panzer inserito in data 28/05/2010 10:19:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Assolutamente si ed è strettamente proporzionale anche a quanto tempo e denaro vi hai investito e non in funzione dell'età . . . . . Ciao Marco.
quote:Risposta al messaggio di quattroD inserito in data 27/05/2010 21:05:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Vedi il mio punto di vista è che non si può paragonare il mondo dell'auto con quello dei camper, molti imprenditori del settore hanno tarato le proprie strutture facendo affidamento ad una costante crescita delle vendite, non prevedendo che, crisi o non crisi, questo mondo andava inesorabilmente verso una saturazione naturale, la crisi economica forse ha accelerato la drastica diminuzione delle vendite, comunque non si poteva sperare di immatricolare 20000 mezzi l'anno per sempre, la vita media di un camper non è quella di una autovettura, il ricambio generazionale è lento, e se si ferma la linfa che deriva dai nuovi camperisti è inevitabile che le vendite si contraggono in maniera forte, forse ci voleva una sorta di rottamazione con forti incentivi per rinnovare il parco circolante. Questo settore ha si bisogno di strutture professionali e preparate ma non dei megastore, di cittadelle del camper che tra mutui, costi di gestione e dipendenti costano cifre folli, chi tra i concessionari storici non si è allargato investendo in strutture costose, ma anzi, nel periodo delle vacche grasse ha consolidato la propria forza economica magari acquistando il terreno e gli edifici che aveva solo in gestione, adesso in un periodo critico ha il vantaggio di avere delle spese contenute e può proporre offerte migliori rispetto a chi è costretto a fare cassa, il discorso delle mancate permute è, secondo me, indice di poca liquidità.
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 28/05/2010 12:30:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Forse le nostre posizioni sono meno lontane di quello che sembrano: quando parlo di aziende sotto lo Standard minimo non mi riferisco a Concessionari con un Salone, un reparto assistenza e un organico equilibrato. Parlo di tutte quelle realtà del tipo: -Camper parcheggiati in un piazzale e gabbiotto accanto -Capannone nudo e crudo senza insegne o identificazione, ma se chiami un cell. qualcuno arriva -Aziende in cui chi ti dà informazioni su un camper da 60K€ è arrampicato su una scala per montare un pannello solare su un mezzo anni 80 -Officina tutto fare che all'aperto, sotto a uno striscione di prestigioso marchio tedesco, ha un paio di mezzi fra i quali un MH da oltre 100K€ Molto spesso queste realtà sono venditori ufficiali di marchi anche rinomati... per me è inconcepibile. E sono tanti, ma tanti veramente: quando ero in caccia del mio giocattolo mi sono imbattuto più spesso in queste realtà che in altre. Tanto che sono loro a fare il mercato, costrinegndo le altre aziende ad adeguarsi ai loro non Standard. Inoltre il fatto che la crisi stia facendo una selezione al contrario non significa che l'assetto che si sta formando sia il migliore possibile ( e neanche l'unico). Soprattutto per noi Clienti Siamo sicuri poi che i piazzali delle ditte andate a gambe all'aria non siano pieni di camper sopravvalutati?
quote:Risposta al messaggio di quattroD inserito in data 28/05/2010 13:11:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusate il ritardo ma come qualcuno sa, nei fine settimana giro . . . [;)][;)] Concordo molto su ciò che ha scritto il nostro amico e, anche se un detto narra che l'abito non fa il monaco, un minimo di decoro almeno circa la presentazione dei mezzi un concessionario lo deve avere, l'errore è dei marchi, che come già detto, si concentrano maggiormente sulla vendita al concessionario e non all'utente finale, il risultato ultimo è sotto gli occhi ben attenti di chi conosce questo settore da molti anni, cioè un pressappochismo che non può e non deve più avere spazi, per il bene di chi produce, vende e soprattutto acquista. Ringrazio sempre chi continua in forma privata ad inviarmi email su questo argomento ma anche su aspetti tecnici relativi nel 95% dei casi ai v.r.. e continuo ad invitare tutti a lasciare una propria testimonianza/opinione su questo vivo argomento, specie sulle aspettative future, Maculani.
quote:Risposta al messaggio di mague inserito in data 31/05/2010 17:23:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sta a noi scegliersi il concessionario, non rimanendo legati ad un solo modello di camper che intendiamo comprare. L'acquisto si fa in base a diversi fattori che presi singolarmente devono essere al massimo valore, e che devono unirsi a formare un incastro perfetto. Motorizzazione,cellula, affidabilità e comportamento del concessionario, valore dell'usato e sconto relativo, il tutto deve amalgamarsi alla perfezione, se solo un elemento di questi non ci convince meglio rinunciare e rivolgersi altrove. Io ho sempre seguito questo criterio e mi sono sempre trovato bene. cordiali Saluti. Marino2
quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 31/05/2010 14:15:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie M. Stella, in parte mi sento "responsabile" della tua vicenda perchè anche io non ero a conoscenza di alcune problematiche sui Carthago Opus, ne sapevo di altre ma anche risolte (ne abbiamo parlato). Quel problema assolutamente inconcepibile deve farsene carico Hobby e Carthago, la prima perchè ha avuto il tuo denaro e la seconda perchè se si vanta di fare cose fatte bene lo deve poi dimostrare e non solo narrare, anche perchè viene un dubbio: "che abbiamo mollato la serie alta perchè era solo alta di prezzo ??". La tua fortuna è che non hai speso 150mila euro ma capisco il perchè invece di chi lo ha mollato dopo soli due anni, forse non ne poteva proprio più. Ora quasi tutti i problemi possono essere risolti e, una volta che il tuo mezzo sarà a punto, non rimane che goderselo per questo ti ho inviato posta ora per trovare una via di uscita, ciao e grazie delle tue testimonianze dirette a cui nessuno può replicare dicendo che sono le solite cose dette per nuocere a qualcuno o qualcosa, Marco.