Inserito il 17/05/2010 alle: 09:55:44
Una volta il viaggio in camper era quasi esclusivo appannaggio di pensionati “giovani”, che lo acquistavano anche fruendo di una più che decente liquidazione oltre che di una buona rendita pensionistica.
Si vendevano pochi pezzi nuovi, ad un prezzo medio di molto superiore a quello di oggi, ed il parco usato era quasi inesistente.
Spesso chi vendeva il suo usato anche dopo 8/9 anni non ci smenava quasi nulla, anche se occorre tener conto pure della galoppante svalutazione monetaria dell'epoca.
Nel corso di un decennio la situazione è poi mutata radicalmente: sempre più famiglie o coppie in età da lavoro si sono avvicinate al camper, alzando drasticamente la richiesta.
I motivi principali, li conosciamo tutti: abbassamento prezzi d'accesso, moda, accesso al credito super facile, illusione di risparmio, offerta dell'usato vasta e variegata, ecc
Una siffatta domanda ha creato i presupposti perché si vendessero più mezzi nuovi, di livello costruttivo a volte solo appena sufficiente, si livellassero i prezzi del nuovo entry level, si sopravvalutasse il valore dell'usato in permuta parziale.
Poi è arrivata la crisi, la stretta al credito, e si è studiato come uscirne, ed ora, anche nella nicchia di mercato “camper” si stanno attuando le prime strategie in prospettiva futura.
Al riguardo la mia impressione è che si stia attuando, una politica di acquisizione di nuove fasce di clientela sopratutto fra i giovani, nella fascia tra i 25/35 anni.
L'entry level sotto i 35K è parametrato su di loro, mica sui fruitori “esperti”, anagraficamente più maturi ed economicamente più “solidi”.
Perfino marchi blasonatissimi ed un tempo “inarrivabili” economicamente, oggi hanno in listino il proprio “entry level” [;)].
Ho letto su internet di una ricerca di mercato, commissionata dai costruttori, che assegna alla fascia dei 25/35enni una quota potenziale di mercato di quasi il 12%, mentre agli over 55 solo del 3% ….
Si pensa quindi più a (S)vendere il nuovo, a corteggiare chi si avvicina al camper per la prima volta, che a “tener buono” il “vecchio” e smaliziato cliente che, potenzialmente, potrebbe comprare un mezzaccio da 100 e passa K, ma che come contropartita, ne ha uno usato ed altrettanto impegnativo economicamente da permutare.
Questa è, in estrema sintesi, ciò che penso sia ormai sotto gli occhi di tutti noi.
Ora porto il mio piccolo contributo di “vissuto” personale a questa interessante discussione: finora ho cambiato, anche solo per sfizio e senza una grossa "forbice" economica tra nuovo e usato, 5 camper (di fascia media e medio-bassa) in 12 anni.
In questi giorni, sempre solo per sfizio e senza convinzione, ho richiesto qualche valutazione in giro per acquistare un mezzo da 70 K dando ovviamente in permuta il mio 2008 da 55K.
Tutti i conce a cui mi sono rivolto, mi hanno proposto solo di lasciare sul loro piazzale il mio in conto vendita (poco convinti peraltro...), ed uno solo mi ha offerto 30K e nessuno sconto sul nuovo...
Poco male (anzi, benissimo [:D] per le mie finanze...), penso che lo terrò finché va, tanto quello che potrei fare con l'eventuale baraccone nuovo, lo faccio già con questo [;)].
Però devo dire che se in passato valutavo il prezzo d'acquisto di un camper anche alla luce della sua persistente “bassa” svalutazione dello stesso nel corso degli anni, oggi mi tocca prendere atto che non è più così [}:)][;)].
In conclusione, oggi chi pensa di cambiare il proprio camper (e deve guardare anche anche al proprio budget), se ha due dita di testa, è obbligato a pensarci molto, molto, ma molto bene, approcciando l'esborso in un'ottica simile a quella dell'acquisto di un'auto di lusso: compro a peso d'oro, ma appena uscito dal concessionario, SE riesco a vendere, (S)vendo m..., cioè pupù [:D][;)]!
CANARINO [8D]