In risposta al messaggio di ezio59 del 12/12/2022 alle 14:25:26Io questo non lo pretendo prorpio , mi basta che facciano bene nelle loro 8 ore.
I datori di lavoro seri lavorano 400 giorni all'anno senza ferie e se fosse per loro anche i dipendenti dovrebbero farlo.
In risposta al messaggio di chorus del 12/12/2022 alle 12:06:41
Siamo in due voci fuori dal coro. E, ti dirò, anche le statistiche sono dalla nostra parte, ma diciamolo sottovoce.
In risposta al messaggio di alexf del 12/12/2022 alle 18:47:55Però, in agosto nelle dolomiti in camper ! Non c'è posto, non ci sono aree di sosta capienti, i paesi con luoghi in piano sono pochi. Io ci vado in macchina a casa e mi muovo il meno possibile, mai ci andrei in camper.
Ciao Chorus, Sono molto contento che ci siano esperienze diverse dalle mie, questo vuol dire o che sono un po' sfortunato oppure mi muovo in maniera non proprio corretta. Non che sia significativa ma vi riporto l'esperienzafatta nell'estate del 2020 nelle nostre Dolomiti che non vedevo da parecchi anni. Nella penultima settimana di Luglio decidiamo di concederci una vacanza, notte passata in libera al Passo Rolle in mezzo a tanti altri camper e con un po' di timore perchè, in quel posto, passano spesso i vigili e sono poco tolleranti. Scendiamo poi in val di Fassa e troviamo una bella AA gestita da un piccolo bar, dentro ci sono 2 camper tra i quali un nostro carissimo amico. Visto la piacevole dislocazione e la possibilità di prenotare lo facciamo per la successiva settimana di ferragosto. Per agosto pensiamo all'AA di Glorenza per muoverci poi con lo scooter, contattata la struttura ci viene detto che non ci sono particolari problemi di capienza e che non serve prenotare. Purtroppo all'arrivo troviamo tutto completo e, vista l'assenza del gestore, ci sistemiamo alla meno peggio ai lati di una stradina. All'arrivo del gestore e dopo aver ricordato l'inutile richiesta di prenotazione ci viene concesso di rimanere li ma senza allacciamento elettrico che poi, poco ci interessava. Passiamo alcuni giorni e ci spostiamo in val di Fassa dove avevamo prenotato. L'aera è strapiena e con il doppio dei camper rispetto alla capacità legale ma con il permesso delle autorità visto il grande afflusso turistico. In più aveva concordato con le autorità il permesso di far usare il pozzetto di scarico a tutti coloro ne chiedessero l'uso e non c'era momento del giorno che non ci fossero non meno di 3 camper in coda per fare toilette. Giriamo con lo scooter ma, nonostante il mezzo troviamo qualche difficoltà, la strada da Canazei a Predazzo è tutta una coda, impianti di risalita con file interminabili... ma si sa, si tratta di una località turistica ad alto richiamo. Decidiamo di spostarci ma verso dove? Le notizie che raccogliamo sono davvero sconfortanti. Una mattina partiamo per provare a sostare al Passo Pordoi ma non c'è un buco neanche per parcheggiare una bicicletta. Proseguiamo verso il Falzarego ma la situazione è analoga, decidiamo di aspettare la sera quando le automobili rientreranno a casa o in hotel e verso le 18 riusciamo a trovare spazio. Al mattino ripartiamo verso San Candido con in programma un giro in bici sulla Ciclabile per Lienz. Naturalmente non troviamo un buco per sostare e nemmeno nella AA di Prato alla Drava, tra l'altro struttura poco edificante ma, per un paio notti, sarebbe potuta andarci bene. Proseguiamo quindi verso il Friuli, regione notoriamente poco frequentata e proviamo nell'AA di Sappada dove troviamo posto in mezzo a centinaia di camper quando la capienza prevede una ventina di mezzi. Trovato un buchetto in ultima fila ci sistemiamo buoni buoni, prendiamo lo scooter e, per una buona settimana, da li non ci siamo più mossi fino al rientro a casa. Certamente ci saranno posti meno ambiti dalla massa ma, come detto più sopra, non sempre è piacevole fare gli eremiti. Se nella prossima estate troveremo gli stimoli per rimetterci in moto con il camper sarà per il mese di luglio e ad agosto ce ne staremo a casa sotto al climatizzatore.
In risposta al messaggio di alexf del 13/12/2022 alle 09:11:38Parto dal presupposto che i gestori dei campeggi siano degli imprenditori che conoscono molto bene il settore merceologico di appartenenza.
Buongiorno, ancora io! Visto che si parla di campeggi devo dirvi che non li amo ma è una mia fissa personale, li trovo troppo cari e spesso offrono cose che non mi interessano se non proprio... mi disturbano. Comunqueritornando al tema, questi potrebbero essere un grande aiuto alzando di moltissimo il livello di ricettività specialmente in bassa stagione. A parte le regioni di montagna con la possibilità offerta dalle piste da sci in altre regioni a metà settembre si chiude tutto e chissà se sia perchè manca il turismo o non ci sia turismo perchè tutto chiuso. Per facilità di un'uscita da we, dove tagliare un po' dal quotidiano senza svenarsi in gasolio o stress da guida noi avremmo non poche possibilità e faccio l'esempio del lago di Garda oppure il mare a Chioggia/Sottomarina. Pur avendo una elevatissima concentrazione di campeggi da metà settembre sono quasi tutti chiusi e riaprono anche dopo Pasqua. Certamente avranno già guadagnato per permettersi un chiusura così lunga ma perchè non provare a tenere aperto una piccola parte del campeggio? I clienti sarebbero perlopiù di una certa età e pure abbastanza indipendenti e quindi non bisognosi degli 'accessori' prettamente estivi. A Chioggia/Sottomarina, che adoro, nella stagione invernale la disponibilità di sosta è pochissima e praticamente tutta completa nei fine settimana già dal giovedì pomeriggio. Qui i campeggi sono moltissimi ma tutti chiusi, perchè non aprirne uno o due magari a rotazione, ne trarrebbe vantaggio anche l'economia locale visto che solitamente si spende un po' su tante voci. Mah, probabilmente i guadagni estivi saranno ben sufficienti ma sarebbe una cosa che magari, l'assessorato al turismo, potrebbe valutare e concordare qualche prova.
In risposta al messaggio di alexf del 13/12/2022 alle 09:11:38""".Certamente avranno già guadagnato per permettersi un chiusura così lunga ma perchè non provare a tenere aperto una piccola parte del campeggio? I clienti sarebbero perlopiù di una certa età e pure abbastanza...
Buongiorno, ancora io! Visto che si parla di campeggi devo dirvi che non li amo ma è una mia fissa personale, li trovo troppo cari e spesso offrono cose che non mi interessano se non proprio... mi disturbano. Comunqueritornando al tema, questi potrebbero essere un grande aiuto alzando di moltissimo il livello di ricettività specialmente in bassa stagione. A parte le regioni di montagna con la possibilità offerta dalle piste da sci in altre regioni a metà settembre si chiude tutto e chissà se sia perchè manca il turismo o non ci sia turismo perchè tutto chiuso. Per facilità di un'uscita da we, dove tagliare un po' dal quotidiano senza svenarsi in gasolio o stress da guida noi avremmo non poche possibilità e faccio l'esempio del lago di Garda oppure il mare a Chioggia/Sottomarina. Pur avendo una elevatissima concentrazione di campeggi da metà settembre sono quasi tutti chiusi e riaprono anche dopo Pasqua. Certamente avranno già guadagnato per permettersi un chiusura così lunga ma perchè non provare a tenere aperto una piccola parte del campeggio? I clienti sarebbero perlopiù di una certa età e pure abbastanza indipendenti e quindi non bisognosi degli 'accessori' prettamente estivi. A Chioggia/Sottomarina, che adoro, nella stagione invernale la disponibilità di sosta è pochissima e praticamente tutta completa nei fine settimana già dal giovedì pomeriggio. Qui i campeggi sono moltissimi ma tutti chiusi, perchè non aprirne uno o due magari a rotazione, ne trarrebbe vantaggio anche l'economia locale visto che solitamente si spende un po' su tante voci. Mah, probabilmente i guadagni estivi saranno ben sufficienti ma sarebbe una cosa che magari, l'assessorato al turismo, potrebbe valutare e concordare qualche prova.
In risposta al messaggio di alexf del 13/12/2022 alle 09:11:38Devo dire, Alessandro, che sono sostanzialmente anch'io dello stesso avviso almeno finché si parla di pseudo-camping alias "villaggi turistici". Dei 3 supermercati, 4 ristoranti, dei 7 bar e via discorrendo me ne faccio "il giusto". Mi appassionano molto di più i campeggi "municipal" francesi. Purtroppo, in alcune situazioni si è un po' costretti e, nei limiti del possibile, cerco di eliminare i villaggi turistici all inclusive che si spacciano per campeggi. Tra tutti quelli che ho indicato più sopra solo il Merano assomiglia un po' ad un villaggio, gli altri sono molto spartani.
Buongiorno, ancora io! Visto che si parla di campeggi devo dirvi che non li amo ma è una mia fissa personale, li trovo troppo cari e spesso offrono cose che non mi interessano se non proprio... mi disturbano. Comunqueritornando al tema, questi potrebbero essere un grande aiuto alzando di moltissimo il livello di ricettività specialmente in bassa stagione. A parte le regioni di montagna con la possibilità offerta dalle piste da sci in altre regioni a metà settembre si chiude tutto e chissà se sia perchè manca il turismo o non ci sia turismo perchè tutto chiuso. Per facilità di un'uscita da we, dove tagliare un po' dal quotidiano senza svenarsi in gasolio o stress da guida noi avremmo non poche possibilità e faccio l'esempio del lago di Garda oppure il mare a Chioggia/Sottomarina. Pur avendo una elevatissima concentrazione di campeggi da metà settembre sono quasi tutti chiusi e riaprono anche dopo Pasqua. Certamente avranno già guadagnato per permettersi un chiusura così lunga ma perchè non provare a tenere aperto una piccola parte del campeggio? I clienti sarebbero perlopiù di una certa età e pure abbastanza indipendenti e quindi non bisognosi degli 'accessori' prettamente estivi. A Chioggia/Sottomarina, che adoro, nella stagione invernale la disponibilità di sosta è pochissima e praticamente tutta completa nei fine settimana già dal giovedì pomeriggio. Qui i campeggi sono moltissimi ma tutti chiusi, perchè non aprirne uno o due magari a rotazione, ne trarrebbe vantaggio anche l'economia locale visto che solitamente si spende un po' su tante voci. Mah, probabilmente i guadagni estivi saranno ben sufficienti ma sarebbe una cosa che magari, l'assessorato al turismo, potrebbe valutare e concordare qualche prova.
In risposta al messaggio di Paolo62 del 14/12/2022 alle 12:23:43Ciao,
Devo dire, Alessandro, che sono sostanzialmente anch'io dello stesso avviso almeno finché si parla di pseudo-camping alias villaggi turistici. Dei 3 supermercati, 4 ristoranti, dei 7 bar e via discorrendo me ne faccio ilgiusto. Mi appassionano molto di più i campeggi municipal francesi. Purtroppo, in alcune situazioni si è un po' costretti e, nei limiti del possibile, cerco di eliminare i villaggi turistici all inclusive che si spacciano per campeggi. Tra tutti quelli che ho indicato più sopra solo il Merano assomiglia un po' ad un villaggio, gli altri sono molto spartani. Sul tema apertura estesa... come non concordare ! Tutte le nostre zona di mare sono così, mi pare che anche a Jesolo i campeggi aperti fuori stagione siano veramente rari. Sul come fare l'apertura credo che se ente turismo e gestori facessero un azione diversa si potrebbe alla fine lavorare in maniera migliore. Io sono stato, ad esempio, a Roma in un camping che, in inverno, teneva aperte solamente le strutture essenziali, quindi alcuni bagni, le docce e la reception. Tutte le altre amenità quali piscina, negozi, bar e ristorante, erano chiusi. Chiaro che in questo modo i costi del personale si riducono molto ed, evidentemente, sono assorbiti dagli incassi. Lo stato, attraverso i propri enti dovrebbe obbligare chi fruisce delle concessioni demaniali ad un periodo prolungato di aperture, perchè questo porterebbe sicuramente un vantaggio anche a tutto il resto delle attività del paese. Chiaro che a Sottomarina la ricettività invernale non deve essere come quella estiva, ma una formula, se ci fosse la volontà, si troverebbe senza difficoltà. Montare un sistema di riscaldamento su alcuni blocchi di servizi non sarà certo un problema. Ma come uscirne se, di fatto, gli ultimi governi sono caduti quando si sono messi in testa di agire sulle concessioni demaniali dei balneari e sui tassisti ?
In risposta al messaggio di chorus del 14/12/2022 alle 12:53:43Diciamo che se in una località anche Francese la situazione dovesse essere anche peggiore non sarei comunque tranquillizzato valutando la nostra situazione ricettiva fuori stagione. A differenza di Alessandro, io non apprezzo Sottomarina che quindi non frequento né di estate né d'inverno. Lui, nel suo post, denuncia una ricettività quasi inesistente durante la bassa stagione. Forse nella località francese che hai citato non serve tener i campeggi aperti perchè tanto i camperisti non vanno comunque ? Oppure trovano altre soluzioni di accoglienza ? Oppure, semplicemente, anche quell'amministrazione è incapace ! Non lo so e, comunque mi interessa relativamente. Quello che ho voluto sostenere con il post da te quotato, è che se esiste una domanda di accoglienza turistica (come appare dal suo precedente post) le amministrazioni pubbliche dovrebbero occuparsene. Se non lo fanno ci saranno delle ragioni (forse) oppure, semplicemente, sono incapaci. Se ne dovrebbero occupare perchè accogliere i turisti, in qualsiasi stagione è normalmente positivo per il conto economico.
Ciao, ho preso una località turistica francese a caso: La Roque Gageac, nel Perigord. E questo per un duplice motivo: (i) è un luogo che mi piace molto e (ii) in questo forum la Francia viene sempre decantata. Ebbene cisono tre campeggi, tutti a buon mercato, che osservano queste aperture: - 1/4 - 1/10 - 27/4 - 28/9 - 13/6 - 5/9 Come vedi tutto il mondo è paese. D'altra parte non oso immaginare quali siano i costi fissi di un camping ancorché vuoto (pulizie, reception, consumi energetici, che si traducono in personale e servizi da pagare sistematicamente)
In risposta al messaggio di Davide Ranco del 13/12/2022 alle 20:38:24e se ci sono i bagni riscaldati ed una doccia ancora meglio… insomma 15-25 a notte per tutto l’equipaggio.
Un campeggio prevede dei costi di gestione fissi tra cui il personale (che fa stagione al mare e stagione in montagna ad esempio) non indifferenti che impongono dei costi di vendita della piazzola non indifferenti. Probabilmentein estate al mare sei disposto a spendere parecchio per piazzola etc… fuori stagione per un weekend cerchi giusto la piazzola, magari la corrente (ma anche no) e se ci sono i bagni riscaldati ed una doccia ancora meglio… insomma 15-25 a notte per tutto l’equipaggio. solo un’area sosta attrezzata AA può rispondere a questi costi, quello dei campeggi è un altro lavoro con degli obblighi diversi ed appunto costi di gestione diversi certamente i campeggi potrebbero reinventare delle zone per la bassa stagione e girarle ad AA, diversi ci arriveranno piano piano e come detto molte altre attività si stanno organizzando… con la domanda cresce anche l’offerta
In risposta al messaggio di alexf del 14/12/2022 alle 14:52:48Non ho capito, ma tu metti sullo stesso piano il mese di giugno al mare con il mese di dicembre come occupazione di piazzole o stanze d'albergo?
e se ci sono i bagni riscaldati ed una doccia ancora meglio… insomma 15-25 a notte per tutto l’equipaggio. Ciao Davide, come dicevo più su non amo i campeggio ma oramai da molti anni passo il mese di giugno in campeggioal mare e a 45 km da casa. Ho iniziato ad andarci quando mia nipotina aveva due mesi e con problemi polmonari e quindi iodio a gogo. Il campeggi ha la convenzione ACSI e fiano a tutto giugno c'è una tariffa fissa che quest'anno era di 20€ comprendente piazzola, mezzo, 3 persone e due cani. Narualmente il 99% della clientela proviene dal nord ed allo scadere della convenzione se ne torna a casa per ritornarvi a settembre, Questo vuol dire che, dal punto di vista economico, il gestore avrà pur sempre il suo guadagno.