Io non saprei, da piccolissimo il papà ed assieme a mio fratellino ci portava alla stazione del paese a vedere passare il treno.
Per me una cosa stupenda, veder questa macchina rumorosa, fumante, veloce e salutare i passeggeri immaginando e sognando verso quale meraviglioso mondo stessero andando.
A 16 anni zaino, tenda ed una vecchia sgangheratissima 600 guidata dall'amico appena patentato e via per accertarmi su quello che ci fosse oltre a quella curva.
Poi i campeggi pagati dall'Esercito ed poi ancora, appena sposati, una tenda a casetta per andare in montagna ad assecondare il nostro amore pel l'alpinismo.
Ci fu poi una moto che, con una piccola canadese, ci portò per qualche anno in giro per l'Italia.
Senz'altro il miglior modo di viaggiare!
Nel viaggio estivo del 1976 partimmo in due e tornammo in tre.... vendita della moto, presa casa ed una canadese un po' più grande.
Nell'81 viaggio in Grecia con A112 e canadese e prole ma ho notato che i francesi usavano dei furgoni attrezzati e ci vivevano anche dentro dormendo comodo ed alti da terra.
Al ritorno a casa comperammo un vecchio Ford Transit che trasformai in camper ottenendo anche l'omologazione alla Motorizzazione.
Purtroppo il mezzo era troppo vecchio e messo male, la ruggine passante era diventata incontrollabile comunque, con questo mezzo, nel 1985 ed ai laghi di Plitvice, la nostra seconda figlia cominciò a camminare.
Ci furono poi altri camper che ci permisero viaggi favolosi, Russia, Scozia, Israele, Algeria, Marocco, Iran, Portogallo, Romania e le nostre figlie si arricchirono di cose difficilmente paragonabili.
Oggi però abbiamo perso molto smalto, non perchè ci sentiamo stanchi ma è diventato difficile girare.
In molti paesi è praticamente impossibile entrarci, il livello di sicurezza è molto scaduto anche nel nostro paese, troppa gente in giro e poche possibilità di sosta se non dopo prenotazione.
Nel pionierismo del camper si era in pochi, ci si poteva fermare ovunque e l'eventuale collega che ti si avvicinava diventava subito amico e fonte di informazioni di ogni genere.
Allora anche gli abitanti dei posti che davano inaspettatamente ospitalità diventavano amici e spesso ci portavano saluti, informazioni ed anche specialità del posto.
Oggi, ben che vada...chiamano i vigili.
Comunque teniamo duro ma oggi è tutto diverso e purtroppo non meglio e, sempre più spesso, ci chiediamo se ne vale ancora la pena.
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.