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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 28/02/2011 alle: 22:36:17
Della serie: Forse non tutti sanno che... Il casco del Drago ha i colori blu e giallo perchè furono i colori preferiti da Tazio Nuvolari, suo grande mito. Sempre gli stessi colori furono scelti dalla "HF" per le teste motori: Ho trovato per caso questo dipinto simile a quello postato da Silvio ma relativo al Drago al Monte 1972 vinto con la Fulvia: Risaluti Rudy [CN]
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 28/02/2011 alle: 23:54:43
Buonasera Marco e Rudy, ho pensato per un attimo che stasera saltasse, causa neve...il consueto salotto buono di casa vostra. Fortunatamente non è così e nessuna paura di finire in ultima pagina. Certo che gli interventi in notturna...che fate, non sono proprio indicati per i nonpensionati-lavoratori, dato che al mattino alle 7.30 la sveglia martella senza pietà il sottoscritto. Per quanto riguarda la "bète a gagner" è vero quello che dici: è stato l'inizio della fine...di quelle autovetture che tanto somigliavano alle nostre di tutti i giorni. Ma non solo. Ognuno di noi in base alle (poche) possibilità economiche trasformava la propria auto ad immagine e somiglianza, pensando sempre di essere in prova speciale anche nel tragitto di casa-lavoro. Certo che per quanto mi riguarda a quei tempi non potevo permettermi ne la Mini Cooper ne la Fulvia coupè, per non dire HF, ne l'Alfa GT junior e il massimo per noi era la 500 Giannini o Abarth che dir si voglia. Io niente di tutto quanto fa spettacolo se non aver avuto un cinquino bianco abarthizzato solo esteticamente (con tante decals) ma con una tigre nel motore (vi ricordate la coda di tigre di peluche che regalavano alla Esso?)che in pratica consisteva nel far stare nel bicilindrico made in fiat un paio di canne e pistoni prese dal Maggiolino Volkswagen.Il cofano poi tenuto alzato con i due fermi in gomma con la sfera... Però mi ero comprato i cipolloni Cibiè con la protezione in plastica nera, i due fermi elastici e l'occhiolino per controllare che fossero spenti. E addirittura un paio di Carello rotondi con coprifanale in gomma azzurrina. L'estintore che faceva tanto professionista delle piste e il fanalino aggiunto della retromarcia. E andava pure forte la mia cinquecento... Poi i paraspruzzi in gomma...solo più avanti sarebbero comparsi sulle mie macchine i paraspruzzi posteriori larghi in plastica bianca recurvati all'indietro e tenuti in tensione da una catenella... Poi vi racconterò... ma adesso tocca a voi, non vorrei abusare della vostra pazienza! Silvio Ps. la mia 500 era pressapoco così:

Modificato da Mustang21 il 01/03/2011 alle 16:12:21
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 01/03/2011 alle: 16:55:14
Disegni e fotografie della memoria...la mia! Non era proprio adattissima ai rally, ma non ha disdegnato qualche Montecarlo...con quegli antineve chiodati e il tutto dietro...poi, chi la fermava più! Ciao Silvio
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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 01/03/2011 alle: 17:16:52
Carissimo Silvio, la 500 va trattata al pari della Stratos, quindi cerchiamo di essere più precisi... [:D] Nella prima foto (TdC)... prese d'aria, luci di posizione alte e porte controvento dovrebbe essere una "N" prima serie, prodotta dal 1957 al 1960. Quella del disegno sembra una "L" (derivata dalla "F"), quindi parliamo come produzione 1968/1972 La terza foto è una 500 costruita su licenza dalla Steyr-Puch, prodotta dal 1957 al 1973 Per la cronaca è l'equipaggio polacco Sobieslaw Zasada / Kazimierz Osinski che si classificò 17esimo assoluto su Steyr Puch 650 TR. Quando parli della tua spiegati meglio [:D][:D], la 500 l'ho avuta anch'io, era una "L" blu scuro interno beige, una favola. Saluti Rudy [CN]
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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 01/03/2011 alle: 18:09:39
P.S.: Una piccola aggiunta. La 500 non aveva il cambio sincronizzato, imparare ad usarla bene da diciottenni (cosa che mio padre mi impose) significa non avere problemi coi cambi per tutta la vita. Ho la patente C-E praticamente solo per diletto ma non ho mai avuto problemi con i cambi dei camion e la "C" l'ho fatta sul CM52, versione militare del Fiat 639 a trazione integrale equipaggiato con cambio Fiat (lo stesso del 682/690) a 4+4 marce più riduttore. Anche col camper di oggi, (Ducato X250/160) mi capita spesso fare la doppietta e non sentire la minima ruvidità nell'innesto mi dà una piccola soddisfazione personale. Forse mi sbaglio ma le varie Stratos e 131 degli anni 75/80 erano equipaggiate con cambi ad innesti frontali senza sincronizzatori proprio per la velocità di cambiata... se eri capace, in caso contrario rompevi il cambio... Mitica la 500, ho la fortuna che uno Zio ha ancora una "R" (600cc.) ed ogni tanto me la presta, fra i cugini siamo in tre a sapere portarla (senza grattare). Saluti Rudy [CN]
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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 01/03/2011 alle: 18:21:31
Due ghiottissime news dal sito Rally Emotions (che non conoscevo e l'ho soffiato a Marco: WRC / Presentata al Salone di Ginevra la nuova Mini id="red"> © BMW/Rally Emotion – Riproduzione riservata La BMW ha presentato al Salone di Ginevra la nuova Mini. E c’è già una novità: l’arma sviluppata da Prodrive con il Gruppo BMW non prenderà il nome della Countryman, ma sarà denominata Mini John Cooper Works WRC. Un cambio in corsa, voluto dal marketing. La storica Casa britannica ha anche annunciato il calendario delle corse a cui prenderà parte, prima di sbarcare stabilmente nel circus dalla prossima stagione. Si partirà con il Rally d’Italia Sardegna, dove saranno al via ben quattro 'vuerrecì' - le due ufficiali di Meeke e Sordo, oltre a quelle private di Araujo e Oliveira -, per poi proseguire in Finlandia, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. "Siamo orgogliosi di presentare la Mini John Cooper Works S2000 qui a Ginevra", ha detto Wolfgang Armbrecht, Vice Presidente del marchio Mini, da diversi anni nell’orbita del gruppo BMW. "La Mini ha unito le forze con un partner d’esperienza come Prodrive, e i nostri colleghi in Inghilterra continuano a seguire lo sviluppo della vettura". WRC / Volkswagen ufficializza in Portogallo il suo ingresso!id="red"> © RACE&MOTION/Rally Emotion – Riproduzione riservata Una fuga di notizie di grande peso. Il Rally del Portogallo potrebbe non essere ricordato "solo" per la nascita della nuova WRC Academy e dell’esordio delle Mini di Araujo e Oliveira, ma per l’annuncio storico dell’arrivo di Volkswagen nei rally iridati! La Volkswagen, infatti, avrebbe deciso che l’evento lusitano fosse lo scenario migliore per annunciare il suo ingresso nel Campionato del Mondo Rally, dopo mesi di speculazioni ed ipotesi sugli impegni futuri. Dai rally-raid della Dakar ai rally e le prove speciali. L’armata del deserto di Kris Nissen correrà la sua ultima Dakar nel 2012, prima di debuttare – appena qualche mese dopo – con la nuova Polo World Rally Car per qualche gara-test, in vista di un impegno totale dal 2013. A capo della nuova squadra dovrebbe esserci ancora Nissen, ma la Casa di Wolsburg potrà contare su Carlos Sainz, figura d’esperienza ed attuale pilota ufficiale alla Dakar con la Race Touareg. Il 'Matador' ricoprirebbe un ruolo molto importante nella squadra, che dovrebbe vedere come piloti 2012 sia Nasser Al-Attiyah che il norvegese Petter Solberg. E sebbene ci siano indiscrezioni circa un’offerta formulata a Sébastien Loeb, in scadenza di contratto con la Citroen a fine 2011 (anche se con una opzione per un’altra stagione), è più verosimile credere che l’Extraterrestre non cambi casacca sino a fine carriera. Più concrete sono, invece, le voci circa la raccolta di ingegneri e tecnici di alto profilo da tutta Europa, con il chiaro intento di allestire una squadra estremamente competitiva. E diversi nomi attualmente in Skoda potrebbero passare sotto l’ala dell’azienda capogruppo…
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 01/03/2011 alle: 21:09:54
Buonasera ragazzi, eh si...ne avrei da raccontare sulla mia cinquecento del passato. Pagine intere, ma non lo farò per non rubarvi il vostro giusto spazio...Sono pur sempre un ospite. Se una sera però sotto la neve non avrete voglia di uscire, ditemelo e sarò ben felice di raccontarvi le mie avventure automotobilistiche! Ne leggerete delle belle! Ciao, ah dimenticavo...bellissima la Mini wrc, a me piace tanto! Il nome poi... Buona serata Silvio
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 01/03/2011 alle: 23:29:51
Buonasera giovanotti![:D] Almeno lo spero che sia per voi perchè per me...[xx(] Ma passiamo agli argomenti del thread: grazie al mitico Rudyid="blue"> per le news che ci ha dato. Bello il nome della Mini e benissimo l'annuncio di Volkswagen che entra nel Wrc dal 2012. Nel frattempo alcune notizie sul prossimo rally del Messico: Il Rally del Messico si è disputato per la prima volta nel 2004. La città di partenza è Guanajuato, patrimonio UNESCO, la parte centrale del rally si svolge sulle montagne tra Sierra de Lobos e Sierra de Guanajuato dove l'altitudine metterà a dura prova i motori delle vetture dei concorrenti con una perdita di potenza di circa il 20%. La superficie delle strade è bagnata e sabbiosa e spesso le pietre giocano brutti scherzi ai piloti. Il rally è anche l'evento di apertura del campionato SWRC 2011 Evento numero: 2 di 13 Base: Leon Service park: Poliforum Expo Center Superficie: terra Tempo: temperature tra i 7 e i 30°C. Sereno Fuso orario: GMT -6 Pneumatici: ogni costruttore avrà a disposizione 36 pneumatici Michelin per sterrato Ricognizioni: 3 Marzo dalle 8 alle 12 Cerimonia di apertura: 3 Marzo alle 20:00 Lunghezza percorso: 1031,30km, 364,87km di prove speciali. 22 PS ( 11 diverse ) Fine rally: Domenica 6 Marzo alle 13 Itinerario: SS1 Guanjuato Street Stage - 1.05km - 20.06 Finish León 21.26 4 Marzo: Day 1 (continued) León - León Serv A León (15 mins) 08.00 SS2 Alfaro 1 - 26.01km - 08.43 SS3 Ortega 1 - 23.83km - 10.16 SS4 El Cubilete 1 - 18.87km - 11.04 SS5 León Street Stage - 1.33km - 12.12 Serv B León (30 mins) 12.49 SS6 Alfaro 2 - 26.01km - 13.47 SS7 Ortega 2 - 23.83km - 15.20 SS8 El Cubilete 2 - 18.87km - 16.08 Serv C León (45 mins) 17.13 SS9 Super Special 1 - 2.21km - 19.45 SS10 Super Special 2 - 2.21km - 19.50 Finish León 20.20 Saturday 5 March: Day 2 León - León Serv D León (15 mins) 08.00 SS11 Ibarrilla 1 - 29.90km - 08.54 SS12 Duarte 1 - 23.27km - 10.17 SS13 Derramadero 1 - 23.28km - 11.08 SS14 León Street Stage - 1.33km - 12.11 Serv E León (30 mins) 12.48 SS15 Ibarrilla 2 - 29.90km - 13.57 SS16 Duarte 2 - 23.27km - 15.20 SS17 Derramadero 2 - 23.28km - 16.11 Serv F León (45 mins) 17.11 SS18 Super Special 1 - 2.21km - 19.43 SS19 Super Special 2 - 2.21km - 19.48 Finish León 20.18 Sunday 6 March: Day 3 León - León Serv G León (15 mins) 07.30 SS20 Guanajuatito - 29.13km - 08.28 SS21 Comanjilla - 24.59km - 09.51 SS22 Guanajuato Power Stage - 8.28km - 11.06 La novità di questo rally, o meglio una delle novità che da piu' all'occhio, è il luogo dove verrà disputata la prova speciale numero 1 di 1.05 km, una galleria della città di Guanajuato ( sito Unesco ). id="navy"> A partire dalle ore 18 di domenica 6 marzo 2011 Rai Sport 2 diretta della Power Stage messicana. Infine i test pre-Messico di Ken Block in Portogallo:

Ken Block Test With M-Sport Ford Fiesta RS WRC at (Tavira / Portugal) 2011/02/25id="red">id="size4">

Saluti. Marco (FI) P.s.:@Silvio: quale neve!! Comincia a raccontare![;)] id="green">
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 01/03/2011 alle: 23:57:56
"Silvio incomincia a raccontare" grazie Marco... ...ma poi non vi dovete lamentare ...ma davvero posso osare? e siam sicuri che Rudy non mi voglia poi sparare, per avergli io lo spazio cercato di rubare? Alzate la mano destra e dite: LO GIURATE VOI? sempre che abbiate fatto il militare! A domani, vedrò di postare le 150 pagine...peggio per voi [:D][:D][:D] Buonanotte e venite via da quel tunnel...è pericoloso [:D] Ciao Silvio

Modificato da Mustang21 il 01/03/2011 alle 23:59:15
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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 02/03/2011 alle: 12:02:11
quote:rovamperaid="red"> wrote: A partire dalle ore 18 di domenica 6 marzo 2011 Rai Sport 2 diretta della Power Stage messicana.id="green">>
>Che bella notizia! Non me lo perdo di certo, anzi lo videoregistro. Ho giurato eccome! Militare 15 mesi, 5 come AUC alla Scuola Militare Alpina di Aosta 10 S.ten mortaista a San Candido (BZ) Saluti Rudy [CN]
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 02/03/2011 alle: 20:28:41
Il rallye del Gomitolo…id="size6">id="green"> Ciao Rudy, ciao Marco, vedete a volte penso di fare il furbetto e vengo preso in castagna. Io scrivo di vaghi ricordi e voi di date precise, fatti e certezze. Io faccio il finto poeta e voi i tecnici competenti, molto documentati. Cercherò quindi, come mi suggerite, di essere più preciso riguardo la mia “petit bète a louer…pà a gagnèr…” Dunque siamo nel 1968 e stufo di prendere acqua e neve e moscerini sui denti pilotando la mia lambretta di quarta mano dal nome curioso *….. mi faccio dare (a sua insaputa…) la delega a ritirare la pensione della nonna…trattenendomi, per il disturbo, l’ingiusto compenso… partirò da molto lontano…sedetevi comodi! [*dunque la lambretta: era un rottame, ma costava solo la fatica di liberare il garage di un mio amico che aveva bisogno di spazio. Rimessa in strada mi serviva per il tragitto: casa-piazza della Chiesa (classico centro di riunione con gli amici a quei tempi) e casa-casa della morosa, distante circa 23/24 chilometri ovviamente andata più ritorno…l’andata a manetta e il ritorno a motore spento in discesa per risparmiare miscela e a volte pure spingendo per smaltire l’arrabbiatura di incontri mai ravvicinati e di nessun tipo…come usavano le ragazze di buona famiglia in quegli anni…altro che figli dei fiori e free love…almeno per me. Tanta chitarra e falò sul greto del fiume, ma il mio sacco a pelo si gonfiava…per il vento e non per la presenza di belle presenze… Sì, per essere onesto qualche approccio o tentativo maldestro di rotolamento da campo minato…ma il più delle volte ne uscivo veramente…”menato” da quelle serate in cui il chiaror della luna si specchiava sulle dolci e fresche acque del torrente…e a casa si tornava con in mano…niente! Manco na troterella…che sò un gamberetto….Rapsodia in bianco.. era la mia canzone e nemmeno quella preferita! Ah, la Lambretta…già in giovane età cercavo di fregare il prossimo e anche nel momento della fatidica scelta della morosa…difatti ne avevo due! Una, quella lontana…che amavo tanto (e che ho poi sposato) e una più vicina a casa che amavo altrettanto….forse ancor di più ma per convenienza, perché questa era pure ricca….oltre che bella! Intendiamoci, nei nostri paesi poveri di pre-montagna, la ricchezza non era identificata come adesso in case, ville e palazzi, conti in svizzera e macchinoni SUV e GIUV. Una volta chi era ricco lo era perché possedeva della terra da coltivare, qualche mucca o animale da cortile, la casa di proprietà oppure la fabbrichetta dove fare andare senza mai fermarsi e con tutta la famiglia, gatto compreso, i telai, ventiquattrore al giorno festivi compresi. Poi c’erano le eccezioni che confermavano veramente la regola. E per noi maschietti la caccia era aperta tutto l’anno. La figlia del farmacista no perché c’era la coda, peggio che in periodo influenzale; la figlia del dottore del paese no perché se la tirava e anche se la fumava…la figlia del padrone del campo no perché la coltivavano un po’ tutti; la figlia dell’idraulico no perché ovviamente non era battezzata…la figlia del Maresciallo men che meno…non sapeva raccontare barzellette…..e la figlia del curato neanche perché poi il paese è piccolo e la gente mormora…Quindi rimaneva ben poco da mordere. Veramente e per nostra fortuna rimaneva qualche “nave scuola” lodevolissima istituzione di apprendimento e approfondimento alla vita e ai primi rudimenti del sesso, che non finiremo mai di ringraziare. Lì si che veramente eravamo tutti skipper…il tirar giù di randa e di mutanda e l’uso del tangone favorito dal caricabasso ci facilitava il ****ar di gomina e l’uso del mezzo marinaio…ai tempi tutto d’un pezzo. Scusate le divagazioni da America’s Cup. E chiedo anche scusa alle gentil signore che spero non abbiano letto. Dunque, la mia seconda morosa era di una ricchezza particolare, di quelle ricchezze che oltre a far bene al cuore, fanno bene e molto anche al portafoglio. Immaginate una piazza della Chiesa di vecchio paese, ok? Lo sguardo spazia tra la panetteria, il negozietto di alimentari con le bombole del gas davanti al portone e l’Ape car per le consegne, la privativa (tabaccheria e giornali) e il distributore della benzina e miscela con le pompe rigorosamente a mano. Fammi duecento lire al 2%...si sentiva già di prima mattina dopo il canto del gallo perennemente fatto oggetto di lanci di scarponi e anfibi di foggia militare. Ecco, la mia morosa, anzi i suoi erano proprietari della tabaccherie e rivendita giornali e pure del distributore di benzina che era anche gommista, meccanico e carrozziere. Quindi pensate, sigarette e benzina a gratis, anzi non proprio così…chiedevo trecento e nel serbatoio lei versava cinquecento. Chiedevo 5 pallmall sfuse e me ne ritrovavo 2 o 3 in più nella mano. Una pacchia perché ai tempi si vendevano le sigarette sfuse, soprattutto quelle americans…Le nazionali esportazioni senza filtro non le fumavo. Preferivo le galuoise senza filtro e di papier maìs…carta di mais di colore giallo che da lontano ingannava i presenti convinti che il sottoscritto si facesse continuamente canne di lusso e di materie prime pregiate caraibiche…tipiche del Bob giamaicano, rast’acconciatura compresa! Oh, finalmente passiamo alla Lambretta…dunque come vi dicevo, il rifornimento di miscela proseguiva in modo democratico: tu me la offri…(non ho mai detto-me la dai-ero molto educato da piccolo….) e io ti sposo. Tu mi fai fumar, tu mi fai fumar come fossi già in bambola…e io ti sposo. Tu mi fai leggere la gazzetta rosa a sbafo e io ti sposo…Non mi ha sposato. Chissà perché! Vive felicemente in Colombia con un narco e non si abbronza neanche causa le tante foglie… che gli girano continuamente sopra la testa…ma è sempre molto bella…ha una pelle bianca, ma bianca come la farina…doppio zero o lo zucchero…a velo! Una domenica mattina non andando alla messa… perché nessuno di noi lo faceva. Si entrava in Chiesa dalla porta principale e si usciva subito dalle laterali a turno come in un incessante processione del santo devoto. Davanti alla scalinata uno sfavillìo di cromature e verniciature. Tutti in fila: un Mosquito, un Garelli, una Vespetta, una Gilera (quella del famoso Mario), un Guzzino, una BSA english originals, una Triumph anch’essa made in England, la mia Lambretta 125 azzurrina e poi la 500 Giannini elaborata del Vincenzo, la 850 coupè bianca del Dino e il Maggiolone preparato del Mauro. Gli altri in bicicletta e anche qualche scarpantibus direttamente da “Alto gradimento”. Si parlava del più e del meno, cioè di donne…e si decideva molto democraticamente dove passare il pomeriggio…e soprattutto con chi o meglio “con la quale”. Sono a secco e prima di andare a casa per pranzo dico alla mia fatina di metter la benzina…ella con far sospetto non si ricorda di chiuder rubinetto e pompando a più non posso mi rovescia tutta la benzin addosso. Accidenti…che guaio, ma l’amor trionfa e baciandola la tranquillizzo…vorrà dir che il mio cuor brucerà per te! Non l’avessi mai detto…si sprigiona una fiammata che per poco non mi arrostisce così su due piedi. Nell’aria un forte odor di pelle di gallinaccio bruciata (la mia…) le braccia prendono fuoco ma vengono spente dalla velocità delle gambe che mi trasportano volando letteralmente fin dentro la “pissetta” cioè la fontana sempre presente in quel contesto urbano. Non mi sono granché bruciato e tutto sarebbe passato se…non avessi visto con la coda dell’occhio (mai capito perché si dica così) un falò acceso, a mezzogiorno e senza passeggiatrice nei paraggi… La mia Lambretta era tutto un fumo e pure tanto arrosto. L’estintor tardò e quando purtroppo arrivò, il monumento ai caduti era già bello e battezzato e la coron di fior il sindaco tricolor lì aveva già lasciato. Era un ammasso di ferraglia e la strinsi fra le mie braccia baciandole il contachilometri ed il fanal come si fa ad un figlio che è tornato dal Vietnam. Rimase sul cavalletto imperterrita e superba. Era pur sempre una Lambretta. La morosa scappò via in un pianto dirotto e fu allor che suo padre scoprì quanto di lei ero cotto. Sposala, è tua mi disse e mi parea contento. Giammai, una così risposi…meglio il convento! Mi accesi una sigaretta…e mi allontanai per sempre da quella piazza…non prima di aver caricato sull’ape il rottame tanto amato. Doppia tragedia perché quel dì anche l’altra morosa, quella lontana, nel raccontar la storia rimase incredula e piangendo anch’essa corse via singhiozzando…di cosa poi, visto che la Lambretta era la mia. Non ci vedemmo per una settimana e il telefono del bar rimase silenzioso attaccato al muro. Silvioooooo è per te…nessuno più mi cercava e a dir la verità essere vedovo un po’ mi scocciava! Mi rifugiai sotto coperta ( la nave scuola era aperta per ferie…) e veleggiai tranquillo…libero ero con quella voluttuosa squillo… Il Dino, quello dell’850 coupé aveva un padre che commerciava in macchine tessili. Riparava quelle usate, le rimetteva a nuovo e le vendeva…Portai il rudere presso la sua officina e la smontammo tutta, pezzo per pezzo. In una settimana era pronta e non rimaneva altro che la carrozzeria…Il preventivo però era fuori di testa e io e il Dino decidemmo di arrangiarci. L’unica vernice presente nell’officina era il famoso grigio martellato…ricordate? Quello che faceva apparire la superficie grigia piena di cerchietti tipo quelli che fa l’olio…Benissimo, mi piacque e la verniciammo tutta così… La battezzai…” pirolambroalluminiumspecialid="size4">id="blue">” e mai nome fu tanto azzeccato…………….*] to be continued...

Modificato da Mustang21 il 02/03/2011 alle 20:32:29
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 02/03/2011 alle: 20:51:18
La tenni ancora per un po’,era bellissima e di certo non passava inosservata. L’estate finì e ricominciarono le preoccupazioni per il freddo, dovendo affrontare e per di più di sera quel tragitto di oltre 40 km tra andata e ritorno e per amore. Una sera passando davanti ad un autorimessa aperta vidi una signora che armeggiava seduta su di una bella cinquecento. Era intenta a togliere il bollo dal vetro anteriore e il certificato di assicurazione. Ma non lo faceva tranquillamente: ogni volta che tirava l’adesivo una bestemmia popolare scuoteva il garage. Incuriosito e sorpreso di sentire una donna con cotanto furore verbale mi avvicino e conoscendola dico: ciao Angela, sei arrabbiata per caso?? Era una presa in giro ma lei non si scompose più di tanto. Sì…sono proprio arrabbiata. E come mai, chiedo io mettendole una mano sulla spalla. “Perché non son più bona di guidar… porsche la misuar…” E cioè? “Cioè che me gà preso paura e mi no voglio più saper de sta….baldr…..!! (madre lingua veneta e che lingua….della madre invece non posso proprio dir niente…mi aveva fatto da balia e con la settima di seno…) Mi racconta che aveva avuto un incidente da paura, ma io vedendo la macchina intatta e ben messa di carrozzeria, pensai che a volte le soste prolungate in osteria…insomma non è che facciano un gran bene. In pratica mi raccontò che a causa della strada viscida si era “girata” facendo un testacoda. Solo che si è ritrovata dall’altra parte della carreggiata e per poco non “saliva” sulla corriera e pure senza pagare il biglietto. Era rimasta così sconvolta che un signore l’aveva accompagnata a casa guidando lui stesso la macchina, ma di questa evidentemente non ne voleva più sapere… Senti Angela...pensaci bene ma proprio tanto…Se per caso decidi di dire basta per sempre e vuoi venderla io la vorrei comprare perché sono stufo di prendere freddo. Però lo sai che non ho liquidi e neanche solidi. Te la pago poco per volta se ti va bene. Dammi una risposta ma non adesso, ti vedo ancora sconvolta. Passano i giorni e nessuna risposta. Un mio amico boccia la sua seicento e rimane anch’egli a piedi. La solidarietà dei poveri fa sì che tre volte la settimana quando vado a Biella a trovar la morosa, gli do un passaggio e lo lascio vicino alla sua…per poi riprenderlo prima di mezzanotte. E così ci facciamo compagnia e ci raccontiamo le avventure avute con le rispettive ragazze. Caciando tante di quelle balle che metà basta. Ma entrambi non volevamo mica fare brutte figure…e passare per…imbianchini ! Una sera mio padre torna dal lavoro mentre sto arrivando dalla stazione (facevo il pendolare Bi-To) e mi dice che ha saputo che la povera Angela è in ospedale. La mattina dopo era sabato e decidiamo di andarla a trovare. Ma mi ero già dimenticato della 500 in quanto ormai era passato più di un mese. La troviamo proprio giù di morale da far pena. Qualche parola di circostanza e poi lei mi dice…Silvio prendimi la borsa nell’armadietto per favore…Certo Angela…Apre la borsa e mi consegna il libretto della cinquecento. Apri e leggi…io leggo e mi accorgo che la macchina è intestata a mio nome. Non so cosa pensare e barfuglio mezze frasi incomprensibili…ma è lei a togliermi dall’imbarazzo. Io non te la regalo! Tu hai quattro anni di tempo per pagarla e solo quando avrai finito la scuola sarai veramente proprietario. Ma voglio vedere il libretto con gli esami e guai a te se sbagli un colpo….Ma quanto mi verrà a costare? Tremilalire lire al mese (1969) Per quattro anni…Dunque…elaboro mentalmente il complicato calcolo e dico…però mica me la regala! Centoquarantamilalire sono tanti per uno squattrinato come me… Mio padre mi guarda e mi fa cenno che va bene…evidentemente loro si erano già parlati e io tutto contento bacio l’Angelina benefattrice e con le chiavi in mano mi avvio alla rimessa per il primo incontro con una bella signora dotata di ruote e pure cinque…considerando quella (nuova) di scorta. Allora signora cinquecento, si presenti da sola: buongiorno proprietario…sono una bella signora cinquecentoF di color beige sabbia…sedili in finta pelle marroncini e tappetini color bruciato. Ho 3770 chilometri e 14 mesi di vita. Le gomme nuove, il motore ancora in rodaggio, la capotta senza un graffio e i paraurti cromati. Non ho accessori perché non esistono. Mi hanno regalato un coprivolante in finta pelle con tutti i bottoncini neri ma non mi piace e l’ho tolto. Vedi che ho le fodere nei sedili , per non sporcarli: sono scozzesi a tre tonalità, beige, marroncino e bianco…molto fini. Quando hai freddo dietro al tuo sedile c’è la leva per il riscaldamento ma non amo le mezze misure: o crepi dal freddo o bruci dal caldo…cosa vuoi, sono fatta così… Sul tuo lato destro e sul tunnel trovi due leve: la prima devi tirarla…è l’aria che serve per partire. Un po’ come canta Pavarotti nel “nessun dorma” nel senso che all’alba…partiròoooo. L’altra è la leva per l’avviamento…tremolo tutta ma di piacere…ti prego non approfittare subito di me…ci vuole un momentino…dobbiamo prima conoscerci, non ti pare? Poi la grande e dritta leva del cambio. Le marce sono quattro più quella per arretrare. Non entrano facilmente…devi imparare a trattare bene le donne, soprattutto quelle non ancora sincronizzate…e con pochi chilometri, quindi non rodate… Sai fare la doppietta? Veramente no…rispondo io arrossendo…va bene se arrivo a farne una, di questi tempi e solo con la nave…mai con la morosa: non ne vuole sentir parlare. Al massimo me la fa…..scusami, scusami non volevo, scusami. Allora stai attento: la doppietta è una manovra particolare che se eseguita bene non mi fa andare giù di giri tra una marcia e l’altra…Scusami ancora donna cinquecento…ma quindi dovrei sempre tenerti su di giri, se ho capito bene. Certo, se no non entra……Ma cosa stai facendo…perché ti sbottoni i pantaloni?? Ma io pensavo che…Tu non devi pensare. Devi imparare e quando lo saprai fare allora qualche soddisfazione te la potrò dare, capito? Rimettiti a posto e vergognati, alla tua età….. In mezzo trovi ancora il freno a mano: Tirare per bloccare e schiacciare il pulsante per sbloccare…ma non farlo fare alla tua morosa perché potrebbe piacergli e tu fare brutta figura…Senti com’è rigido e duro. Che la LegaNord a divenire abbia preso come riferimento il freno a mano? Boh…non mi occupo di politica. Il volante come vedi ha un pulsante centrale. E’ il clacson e non devi infierire su di lui se qualcuno davanti a te tarda a partire o non ti lascia passare. C’è una levetta sul cruscotto: serve per far andare su e giù il tergicristallo…ma non ne approfittare più di tanto quando farai certe cose…non credo che tu possa resistere al suo ritmo. Calmati e spegnilo…vivrai più a lungo La sorpresa è sotto di te…sotto il tuo sedere…ahhiaaaa…qui puzza di bruciato…non sarà mica che invece di una fiat mi ritrovo una lancia e per di più…ardea!! Ma no sciocchino…qui sotto c’è la leva del piacere….Ohibò dico tra me e me…e sarebbe? La “ sweetreclination” e precisamente vedere il mondo distesi a pancia in su! Per digerire meglio ? dico io perplesso…Ma no sciocchino….Senti se mi dici ancora così ti brucio il portatarga…intesi? Armeggio distratto con la leva in mezzo alle gambe e di colpo mi ritrovo sdraiato a faccia in su lungo e disteso…Un vigile dall’altra parte della strada mi vede e mi dice seccato: ma non ti vergogni a fare queste porcherie in macchina? Lo sai che diventerai cieco, lo sai vero? Me lo diceva anche il mio amico prete, tutte le domeniche…ma non ho mai capito perché lui portasse lenti spessissime, mentre io ci vedevo benissimo…Boh! Belli però sti sedili reclinabili…li proveremo presto. Apri il cofano presto…Confesso che mi ci è voluto un quarto d’ora abbondante per trovare il gancio…la mano mi faceva male…ma ci riuscì finalmente…di colpo mi prese un colpo (passatemela) Lo sapevo…lo sapevo che la Angela mi avrebbe fregato…Non c’è il motore mannaggia…e adesso? Ma sciocchino….Guarda che ti faccio rotolare giù per la ripa se non smetti di chiamarmi…per nome! Ma sciocchino….E daje ca tèn previ….davanti c’è il serbatoio della benzina e la vaschetta morbida per l’acqua per lavare i vetri. Poi ci sono gli attrezzi per cambiare la ruota, cioè il crick, una chiave per le candele, un cacciavite doppio con un solo manico, per risparmiare e la ruota di scorta ben posizionata nella sua culla e fermata da un elastico. C’è tanto di quello spazio ancora per poterci caricare valigie, bauli, tovaglie e cestini da picnic…oltre al daino in vera pelle che ti devi sempre portare dietro… Rinchiudo di colpo…sbeng e girandogli intorno finalmente scopro che è dotata di motore. Apro piano il cofano e lo appoggio sul lunotto posteriore senza romperlo…che cu…e vedo che qualcosa gira in effetti. E’ pulito e lucido con addirittura i tubi in gomma nera lucidati come le scarpe. Si farà così? Boh! Salgo e mi accorgo che nelle portiere ci sono delle tasche col bordo elastico. Spunta una cartina stradale e un taccuino dove sono diligentemente trascritti i percorsi effettuati e le medie fatte con un litro di benzina. Nella tasca della portiera destra invece trovo una fotografia di un uomo nudo con la pubblicità della “brillantina linetti”….Adesso capisco il testacoda dell’Angela... Metto in moto e cerco di schiarirmi la voce coprendo così il rumore delle grattatine fatte manovrando il cambio. Apro la capotta di tela e la ripiego all’indietro…sono felice…solo il tempo di venir centrato dal solito colombo idiota che non aspettava altro…Meno male che non ha sporcato le fodere…tanto io la testa me la lavo tutte le mattine. Più passavano i giorni e più mi piaceva, la mia signora. La morosa non era gelosa, anzi si sentiva a suo agio sul sedile considerando che la Lambretta la sedia aveva stretta…e finalmente potevamo mettere da parte la copertina a quadri, giaciglio romantico ma formicante e a volte pure urticante. La prima sera ci fermammo sotto un castagno già ricolmo di frutti semi aperti…Piovviginava…il ticchettìo delle goccioline sulla cappottina era per noi dolce musica sinfonica. Ogni tanto un riccio cadeva rumorosamente facendo sentire la propria presenza e ci abbracciammo felici di stare nella nostra nuova casetta…Dormimmo tre ore senza accorgerci e ci svegliammo di soprassalto. Erano le due di notte…La morosa si mise a piangere: chissà cosa diranno, chissà cosa mi faranno, chissà come reagiranno… Partimmo in quarta senza staccare il freno a mano e ci ritrovammo appiccicati col muso sul vetro come due guardoni all’incontrario e ci spaventammo di noi stessi urlando come due ragazzine al concerto degli scarafaggi. A 50 metri da casa sua, spensi la signora e ci incamminammo a piedi portandoci dietro il volante come quel “Tazio” di eroica impresa. Suonammo il campanello e l’orco (pardon il padre) si affacciò alla finestra armato di “manlischer” quello che usava per sparare ai camosci da una vallata all’altra…Buonasera signor Giuseppe, le chiedo umilmente scusa ma tutto quello che non è mai successo con la lambretta stasera è successo con la signora…sa, è nuova, appena comprata e non ancora pagata…….è due ore che camminiamo… gli dissi mostrando il volante…abbiamo avuto un guasto nella via del ritorno e l’abbiamo fatta tutta a piedi… Mi scappava da ridere…no, forse mi scappava e non c’era niente da ridere, ma trattenni “il fiato” per non fare brutte figure. Scese le scale e aprì la porta…Sono le due…lo sapete vero? Sissignorsignortenente dissi…E lui…lasci stare, sono generale. Maronnammia…ero diventato pallido come un gatto nero che l’aveva scampata bella attraversando l’autostrada del sole…Guardi, mi creda, è veramente successo così e tirai fuori dalla tasca il profilattico di “Emergency” che conservavo con cura….e non è successo niente…proprio niente. Adesso te la sposi , capito? Urlava…te la sposi, hai sbagliato e adesso paghi…Quant’è?... dissi con sorriso da faccia da schiaffi.….Alla vista della prova del nove…intatta nel suo involucro color fragola, si mise a ridere come un pazzo…Noi non capivamo…Allora ragazzo…anche stasera ti è andata buca, vedo…altro che doppiette non sincronizzate e rideva, rideva. Almeno una la potevi fare no? Invece di tenere in mano il volante…Mi sentì ferito nell’orgoglio e anche più giù…ero paonazzo dalla rabbia…io andavo regolarmente in bianco e lui credeva il contrario: mai saputo di padri così…mai saputo. Allontanai bruscamente la morosa e dissi al padre. Non finisce qui. Giuro che non finisce qui. Adesso la elaboro e poi vediamo chi ride per ultimo! Presi il mio volante e ritornai sui miei passi arrabbiato nero per via del solito bianco…un colore che ho sempre odiato…Sentì in lontananza ancora le risate del padre…mi toccai e trovando tutto a posto risalì in macchina e tornai a casa. To be continued...
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 02/03/2011 alle: 21:03:23
In paese c’era un’officina di riparazioni di un amico di papà. Costui era famoso nel girocorse e anche nel girovita in quanto omone piccolo, grosso e senza baffi. Giuliano, il suo nome. A tempo perso riparava trattori, motoseghe, camion e corriere, mentre per lavoro faceva il droghiere…Giuliano senti, devi prepararmi la signora…devo dimostrare quanto valgo al mio futuro suocero e ho intenzione di mettermi a correre per diventare ricco e famoso. Si mise a ridere talmente forte che la pancia si staccò dal corpo e prese a ballare un tiptap con la vicina di casa settima di seno…Fred Astaire e Ginger Rogers non avrebbero potuto fare di meglio….E con quali soldi vuoi correre? Lo sai che bisogna essere ben dotati di portafoglio a fisarmonica per poter almeno incominciare. Senti Giuliano, io la macchina ce l’ho, i soldi no, ma ho te come amico. Se mi fai da preparatore io ti ripagherò…cervo a primavera!! Mi squadrò per bene, mi prese per la noce del capocollo e mi urlò in faccia…sentimi un po’ bene…io conosco tuo padre da quando siamo nati, è una persona molto seria e corretta. Mi ha aiutato a mettere su l’officina e gli devo un favore. Io ti aiuto ma niente scherzi da sessantottino…cappito mi hai? Non era sardo ma si fece ben capire… bastava vedere la sua faccia…Allora tu vai a scuola a Torino dal lunedì al venerdì, quasi sempre. Notti, sabati e domeniche non esistono più, Natale e Pasqua si lavora, niente donne, alcool ne rockandroll….intesi? Al massimo un goccetto di “paraflu”ogni tanto e dopo l’orario di lavoro… Spogliammo la signora lentamente, con classe…il motore nuovo da 18 cv fu trasformato in una succursale della volkswagen…canne e cilindri del maggiolone calzavano a pennello…cavalli 45 e cc.600 di cilindrata filtro dell’aria eliminato da un tubo d’alluminio con saldato sull’estremità del foro un pezzo di rete metallica recurvata. Lo spinterogeno fu sostituito con molto anticipo….con uno speciale di bakelite color marrone alleggerita proveniente dalla Soyuz5 caduta da quelle parti…. una notte di settembre mi svegliai, il caldo sulla pelle, sul mio corpo i resti delle stelle…chissà dov’era casa sua…di quel bambino russo atterrato nel cortile…io astronauta che son io, astronauta che non sono altro…soldi in tasca non ne ho ma di ricambi sono pieno io…. Mi presentai dal Giuliano con una cassa di ricambi…piovuti dal cielo…mi misi a cercare e trovai un quadro strumenti degni di un racconto di vera fantascienza. Li montammo subito al posto del vecchio contachilometri……Anemometro, giroscopio, pressione serbatoi 1-2-3, indicatore tachimetrica in anni luce, manometro pressione olio, acqua, ossigeno, elio e le storie tese….manette per i flaps anteriori e posteriori, voltmetro a 12V, 220, e 380…bussola…ritratto in 3d del baffone sorridente…contapassi lunari, sonar, radar ed ecoscandaglio per la pesca ai barracuda americani…plotter a manovella…cervello elettronico e stampante a piombo…radiotelefono militare e decifratore di codici…interruttore elettrico di pompe carburante e dulcis in fundo… monitor in bianco e nero con telecamera per riprese esterne…più altri 250 strumenti di dubbia utilità ma che servivano ai soviet per la propaganda…C’era anche la ciotola per l’acqua e delle ossa da mordere…probabilmente dimenticate dalla precedente missione “canina” passata alla storia. Montammo poi anche dalla parte del navigatore uno sdoppiante della Heuer con leva di sblocco rapido ed orologio con le fasi lunari…e maree….incorporato. Montammo la frizione maggiorata a bagno d’olio extravergine toscano, e la coppa in lega leggera con fusione ad alette per il raffreddamento. Scarico sdoppiato per i due cilindri e sfruttamento dei gas per fini aerodinamici…estrattore posteriore e paraspruzzi completavano l’insieme. Cofano motore alzato e fissato ai fini aerodinamici e di raffreddamento…e luce posteriore prelevata da un caterpillar da cantiere. All’anteriore balestra trasversale in carbonio…modifica del camber e del caster (parente del generale…) cerchi a canale allargato ed antineve ricoperti con 250 chiodi per gomma, trafugati nottetempo in un magazzino svedese…forse ikea ma non sono sicuro. Erano comunque chiodi antighiaccio con testa da 3 cm che facevano talmente presa da rimanere piantati e senza possibilità di movimento alcuno. Volante Nardi in alluminio e corona in lucido legno…sostituito poi per comodità da uno di piccolo diametro recante all’apice della corona, apposito segno per identificazione della…retta via andata a volte smarrita! Il pulsante centrale azionava una tromba bitonale ad aria compressa di provenienza svizzera, trafugata anch’essa da un postale posteggiato alla posta… Cinture di sicurezza a due punti prelevate dal catalogo raccolta premi del supermercato coperto dell’epoca e sostituzione della pedaliera con appositi copri pedali in alluminio traforato che potessero consentire il punta a tacco obbligatorio ai tempi, per la famosa doppietta e per la scalata di marcia con decelerazione fino a 4G. Freni maggiorati con tamburi alleggeriti e ferodi carboceramici…completavano il pacchetto SS assetto corsa della signora che non vedeva l’ora di confrontarsi in pista. Coppia di cipolloni Cibiè bianchi montati su telaietto tubolare cromato e due Carello sotto ai lati orientati verso l’esterno favorivano la visuale notturna e rendevano esteticamente superba la nobil signora. Che spettacolo….direbbe oggi il Vale che vale! Collaudammo la “bète a louer” sugli sterrati di casa, per evitare fughe di notizie soprattutto da parte del Rudy e del Marco veri cacciatori di scoop rallystici, già noti alle forze dell’ordine per i loro trascorsi di spie al soldo di sua maestà britannica la Ford, uno…e del gruppo PSA, l’altro. Ai tempi gestivano con successo una rubrica sulle auto da rally nel “corriere dei piccoli” ed erano molto famosi e competenti…Poi crescendo conobbero un povero disgraziato di apprendista scrittore e furono cacciati dalla Moderazione di quel giornale specialistico. Non si diedero all’ippica ma decisero di diventare camperisti…categoria non ben definita di gente che girovaga senza meta ne speranza portandosi dietro su una specie di autobus, costantemente fuori peso…l’arredamento completo di casa, suppellettili comprese. Hanno pure il bagno…dicono, ma visto cosa si legge sulla “cronaca giudiziaria” non lo usano spesso…forse per non sporcarlo e approfittano di ogni siepe per depositare le loro patriottiche “acque tricolori” rendendo così possibile la vera unità d’Italia che a giorni festeggerà addirittura il 150° anniversario. Si sa che in queste cose gli italiani sono tutti uniti…e non si arrabbiano neanche più nel sentirsi mandare a ca….! ( a casa…ma cos’avete capito!) Avevamo coppia, trazione e stabilità: la potenza era talmente tanta che dovemmo imbottire di più lo schienale per evitare il collasso polmonare da schiacciamento in accelerazione…Modificammo in corsa…la leva del cambio per rendere le cambiate più veloci…segammo l’asta e l’accorciammo di dieci centimetri…avevamo inconsapevolmente inventato il cambio…ravvicinato a rapporti corti…Venne avvitato al nuovo filetto un pomello alleggerito in alluminio tornito e dotato di fori di raffreddamento per il sudore delle mani…e subito guadagnammo tre minuti al chilometro. To be continued
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 02/03/2011 alle: 21:06:22
[:D][:D][;)]..caro Silvio, scusami ma la scenetta della lambretta che va a fuoco mentre tu tenti "l'autoestinsione" è da sbellicarsi dal ridere...mi piace il tuo racconto, mi piace la descrizione e l'ironia che ci metti! E allora rimango in attesa del "continued" sicuro che mi divertirò e imparerò fatti e luoghi nuovi anche se appartenenti al passato... Per la cronaca anche io ho fatto il servizio di leva: Quasi due mesi a Lecce 3°/85 per il CAR (caserma Nacci) e poi spedito dall'altra parte d'Italia ( Villa Opicina, TS) nei Lancieri di Firenze (caserma F.Dardi), carrista incarico 12b, cannoniere... [;)] Intanto: SWRC / Per Ott Tanak il futuro passa per il Mondiale S2000 © RACE&MOTION / Rally Emotion – Ott TanakAmbizioni e progetti per il 23enne Ott Tanak. Il talentuoso pilota estone, seguito dall’ex pilota Ford Markko Martin, sta progettando un futuro nella massima serie e per questo ha raggiunto un accordo importante che gli permetterà di sfruttare al massimo le sue potenzialità nell’SWRC, prima di fare il grande salto. Tanak ha infatti firmato un accordo con M-Sport, base dell’Ovale Blu nei rally, comprendente un programma sportivo pluriennale, per riuscire a fare dell’esperienza, così da approdare nel Mondiale vero e proprio tra due anni. Nessun posto è garantito, ma se le prestazioni saranno all’altezza la possibilità di salire alla guida delle Fiesta WRC di Hirvonen e Latvala potrà essere molto più vicina. "E’ l’occasione di una vita" – afferma il giovane estone – "Ora devo dare il massimo per andare al limite e raggiungere gli obiettivi". L’esordio con la Fiesta S2000, seguita dall'MM Motorsport di Martin, avverrà questo weekend in Messico. "Non ho mai corso qui, ma ho visto degli on-board camera e sono fiducioso. Ho molto da imparare, ma avere Markko Martin e il suo team mi da’ grandi speranze. Io e il mio copilota Kuldar Sikk siamo al cento per cento, ci stiamo concentrando per arrivare al massimo delle nostre possibilità". Guarda al futuro anche Malcolm Wilson, artefice dell’accordo: "Ott è un pilota di prospettiva, veloce e spettacolare. Stiamo pensando in grande per Ott, per ora non c’è una stagione completa, ma è lì che vogliamo arrivare".id="blue"> Infine una foto dedicata ai rally e al paesaggio... Saluti. Marco (FI)id="green">
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 02/03/2011 alle: 21:15:30
E finalmente arrivò il tanto sospirato giorno del battesimo da pilota ufficiale… Dalle mie parti avevano da poco organizzato il 1° Rally del gomitolo (diventato poi il famoso rally della Lana) Iscrizione £. 10000 dell’epoca. Licenza CSAI di prima elementare=a posto. Visita medica dal becchino dell’ospedale= a posto. Abbigliamento racing: giubbotto azzurro della Fusina con righe blu alle maniche, pantalone della tuta mimetica conservato per l’occasione con le 24 tasche riempite di ricambi, tranne i due semiassi spuntanti che causa lunghezza provocavano strani cattivi pensieri alle ragazze del posto. Mocassino in morbida pelle scamosciata con suola antiscivolo. Calzino bianco all’inguine ignifugo…l’inguine, mai il calzino. Camicia bianca di popeline sotto il giubbotto. Foulard color fuxia annodato sul collo. Rayban verdi e come cappello cuffia multicolore andina di un’amica peruviana che mi facevo all’asilo e mai dimenticata….Al polso finto cronografo Omega speedmaster tarocco molisano…ai tempi più pregiato del napoletano…e per finire fascia elastica dr. Gibaud contro l’eventuale lombalgia da alta velocità. Sulla fiancata sinistra adesivo Mustang21 A+ e sotto Morosa Rh- entrambi battenti bandiera panamense. Incollate al vetro le due fotografie con scritto “wanted” a pennarello dal solito burlone e aggiunte alla fiche di omologazione. Gruppo A: sport prototipo fino a 600cc. Ci consegnano il radar e la morosa lette alcune pagine decide che ne potevamo fare a meno. I posti li conoscevamo a menadito e anche a mena…contadini per via di storie di ciliegie che ai più non interessano. Avevamo anche la mappa dei cani randagi perché quando passavamo in lambretta non riuscivamo a capire come mai “sentivano” un nonsochè di richiamo e si attaccavano ai nostri polpacci soprattutto a quelli della morosa, spelati e pront’intavola. Per i miei, duri e puri era necessario fare quattro salti in padella. La data del rally era fissata per il 1°Maggio…aspettavo ad iscrivermi perché vigeva la regola della partenza in base al numero d’iscrizione e io non volevo fare certamente da apripista…Si presentano alle verifiche in 120 tutti dotati di auto uff e semi uff; uff che barba, che noia sti uff e gli unici privati eravamo noi. Parchi assistenza con furgoni e tir iperattrezzati…tute candide di meccanici professionisti e direttori sportivi in giacca e cravatta vestiti da sponsor tecnici dell’alta moda del cachemir e della pura lana vergine, data la location. Sopra le nostre teste alcuni elicruderi* (cotteri bolliti) svolazzavano in cerchio. Mamma Rai era presente con trecento telecamere e 1200 inviati speciali anche quelli in mutua perenne. Giornalisti accreditati e giornalai sponsorizzati facevano a gara per ritirare i “pass” in sala stampa, talmente gremita che le segretarie si limitavano a gridare: pass pass pur… a gente che non c’entrava niente con la competizione sportiva. La direzione gara rideva…i colleghi pure e lo starter dovette essere sostituito all’ultimo momento perché si era sparato nel cavallo…Lo speaker truccato, pittato e sbarbato e pure plurimicrofonato commentava in diretta le caratteristiche delle macchine e il pedigree dei piloti…aggiungendo aneddoti personali sulle prestazioni sessuali di alcuni navigatori, che conosceva molto intimamente anche nel sottotuta…Ci vediamo dopo, cavo, e mi vaccomando non covveve!! Uhhuuuu! To be continued...
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 02/03/2011 alle: 21:27:14
Ahahahahahahahahaah!! BELLISSIMO! Vai avanti, sei stupendo ma attento, io e Rudy siamo sempre in agguato![:D][:D] Saluti. Marco (FI)id="green">
Mustang21
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Inserito il 02/03/2011 alle: 22:09:10
La nostra assistenza era composta da 4 persone e 4 mezzi dislocati ad inizio prove: Il Dino con l’850 coupè, il Maurocchio con il maggiolone porsche, il Vincenzo con la 500 Giannini blu e l’ape car del Giuliano, meccanico e preparatore pieno di ricambi riciclati e gomme usate. Ci presentiamo per ultimi alla prima speciale: “omaggio ai semprevivi” una ronde intorno al vecchio cimitero di un km. E da ripercorrere per 50 volte. Adesso si direbbe shakedown o prova spettacolo…ma perché intorno al cimitero? Ma per dar modo anche ai residenti di partecipare almeno una volta all’anno ad un avvenimento mondano che non sia la solita sepoltura con auto funebre a marmitta silenziata e riduttore di potenza. Qui si scatenano le belve e anche per gli zombi era festa grande…Partiamo tutti in 120 a spron battuto e incominciamo a girare in tondo cercando di non uscire subito dalla traiettoria. Gira e rigira noi preferiamo rimanere ultimi per sfruttare il solco e risparmiare le gomme. Difatti arriviamo centovetesimi a 1 minuto dal primo: I franscesi Bertràn e Bernardà (la moglie) su Citroen Ds con 2 “pallas” La seconda prova speciale “polenta concia” si svolgeva in un campo di grano…che ne sai tu di un campo di grano, se le note le hai in italiano, la paura di andar fuori mano, che ne sai….tu che ne sai…davanti a te ci sono io…dammi forza mio Dio…chiedo adesso perdono ma ultimo già non sono….Recupero una posizione e faccio una tacca sulla fiancata: concorrente abbattuto come usava il Manfred von Richtofen, detto il “barone rosso”. Terza speciale: “ vin brulè “ …cambia il tempo. Fantozziani nuvoloni neri si avvicinano allo start: è un frenetico cambiar di gomme, i rapporti con ricognitori si fanno più serrati: in alto nevica, la strada è ghiacciata, attenzione, pioggia battente sulla collina… scusa scusa mario, scusa mario…qui ricognitore due…pericolo nel tratto in discesa dopo la cascina: maiali con mal di pancia hanno reso scivoloso il tratto fuori dal tunnel: rischio di sbattere…non posso consigliare mescola…cosa faccio? Rientro? No..no stai li e aspetta che si asciughi…e poi ci dici…scusa mario, scusa mario qui ricognitore tre: sono andato a finire contro il due causa melma…come dici? Melma…hai capito bene. Abbiamo mescole da melma? grida il direttore ai meccanici…No badrone, guì niende gome, guì piedi sgalsi tùti…risponde il capo meccanico svedese trapiantato in sudafrica e convocato come esperto di melma…o di malmoe…non ricordo bene la geografia… Arriva la neve e tanti sbagliano scelta di rapporti e gomme. Noi in seconda piena affrontiamo saliscendi alpini in piena sicurezza…la signora si comporta ottimamente e dopo metà prova siamo già intorno ai cento, dieci più dieci meno. Arriviamo alla colma fine ps con parecchio vantaggio sui concorrenti ,la maggior parte dei quali all’arrivo si trascinano pesantemente…nell’unica toilette esistente. “Timbra tu che mi scappa” è la voce ricorrente in parco chiuso. Evidentemente hanno visto le bizze su per i tornanti con gomme slick. Noi ci classifichiamo 99° e siamo molto soddisfatti. Quarta speciale: “ merenda nei prati” giù fino al fondo valle: discesa media 53% centocinquantanove tornanti in 10 chilometri: l’inferno! Tutti partono dalla montagna mettendo un foglio di giornale sotto la maglia (per non prendere freddo allo stomaco) come facevano i vecchi ciclisti. La maledizione di montezuma ha colpito anche in Piemonte. Volti cadaverici si presentano allo start. Irriconoscibili i colori delle variopinte tute…i navigatori con la mano destra reggono il radar e con la sinistra si tengono stretto il didietro…stavolta senza neanche pensare che all’arrivo lo speaker li avrebbe aspettati con apprensione…I meccanici hanno posizionato sacchi di plastica all’interno della corona del volante e riempito di succo di limone le bottigliette energetiche collegate alle bocche col lungo tubo di plastica. Noi niente, io e la morosa stiamo benissimo e ci mangiamo uno stinco di maiale al forno accompagnato da patate novelle e cipolle dolci bianche. Una barberotta vivace ci rallegra la merenda. Alla vista dello spuntino una decina di concorrenti si ritira e ci ritroviamo 89°mi senza colpo ferire. Affrontiamo i tornanti a ruota libera…senza neanche un colpo di freno. Controsterzi e derapate, anzi pennellate di tornanti ci qualificano come maestri del traverso. In discesa i nostri sessanta cavalli hanno le briglie sciolte e non facciamo nessuna fatica ad arrivare nei primi settanta. Comunque vada sarà un successo…gridiamo felici io e la morosa. Al sentire la parola successo…qualcuno la interpreta male cogliendo solo l’eco della desinenza finale…cesso esso sso o…e di corsa si rifugia nell’unica toilette prevista, a dire il vero quella della colma buttata giù per il burrone per farla arrivare in tempo a fine prova. Ci classificano al 49° posto…la signora continua ad andare che è una meraviglia. Al parco assistenza ci cambiano il sonar per precauzione e due ingranaggi del cambio che essendo a cascata li abbiamo persi durante una sosta fisiologica…Gomme usate da fango e montaggio dei 2 fari padelloni più gli altri 2 ai bordi. Lavato il vetro, controllati i fusibili, fari a posto e pronti per la “ronde notturna” Quinta speciale “ il gufo e la civetta” partenza alle 00 ora locale. Buio pesto, pioggia, nebbia, neve, ghiaccio, qualche valanga vagante qua e là, fiumi in piena, esondazioni, fango e frane, pioggia di meteoriti, incendi del sottobosco e scosse telluriche in sottofondo…praticamente il solito clima del biellese a primavera inoltrata. Noi ci siamo abituati e veniamo comunque confortati, alla partenza, da un amico Rudy della provincia Granda (CN) appassionato di rally che ci omaggia di una cesta di prodotti locali: tartufo bianco, robiola e castelmagno, raschera d’alpeggio e alcune fresche paste di meliga per poi finire con una decina di cuneesi al rhum che contrastano piacevolmente con una grappa speciale ai mirtilli, fatta in casa quando era tenente mortaista durante il militare a San Candido (BZ)…praticamente un candido…mortaista! Gradi alcoolici 99 e non 100 per evitare di pagare l’iva. Ringraziamo e ci facciamo a canna, io e la morosa, metà bottiglia, così vedremo oltre ai gufi e le civette anche le streghe, i delfi e i troll, nostri cari amici nordici. La speciale transita continuamente nel sottobosco. Rami e piante spazzate dal vento ci cadono continuamente in testa ma avendo la capotta in tela, questi rimbalzano e ricadono sui concorrenti che seguono, facendo così un ulteriore selezione naturale. All’arrivo siamo 29° e veniamo calorosamente abbracciati da un amico toscanaccio fiorentino, il Marco, marito di una scrittrice famosa vincitrice di numerosi importanti premi letterari. Ci offrono la cena e ci sottoponiamo volentieri all’intervista di questa prestigiosa intellettuale che ci onora della sua presenza. Ribollita e lampredotto, fiorentina da kg 1 alta otto, salumi di cinghiale e chianti artigianale ci rimettono in sesto…e ce ne andiamo a dormire beati e tranquilli considerando l’ottima posizione in classifica. Anzi no, due cantuccini col vin santo ci stanno ancora e passiamo in compagnia un’altra mezz’ora. Sveglia ore 8.00 e preparazione per l’ultima speciale: la più difficile e spettacolare. Denominata la “pecora nera” causa difficolta pare insormontabili, laureerà senza discussione alcuna il migliore del lotto. Università del rally viene definita e il vincitore avrà diritto a fregiarsi del titolo del “campione del mondo del gomitolo d’oro” Partiamo in 50 equipaggi circa…e come precedente detto noi siamo ventinovesimi in classifica. Il cielo è sereno, la temperatura mite e il percorso asciutto. Breafing con il team: montiamo le slick su cerchi in lega prestati da un’anima caritatevole. Smontiamo i fanaloni lasciando solo quello grosso centrale. Via la capote cofano posteriore tutto alzato, deflettori chiusi, vetri alzati, casco con visiera fumè abbassata, sveltina in parco chiuso e così caricati ci presentiamo allo start. Notiamo in lontananza un via vai di persone che corrono con pezzi di ricambio in braccio, gomme a spalla e code in mezzo le gambe. E’ un fuggi fuggi generale davanti la linea di partenza. Lo speaker gay ammutolito non emette più gridolini, la Rai è in riunione plenaria con tutti i dirigenti e in sala stampa c’è un baccano infernale. Commissari sportivi con fascia al braccio nera in segno di lutto si aggirano tra le macchine fumando nervosamente. La polizia fa sgombrare il parco chiuso dai curiosi mentre partono i primi fischi di disapprovazione. Scendo dalla macchina e mi avvicino ai colleghi in fila indiana, per due, come i tre re magi, dei quattro moschettieri e chiedo…Cosa succede, ragazzi? Succede che ci sono due commissari Fia arrivati in incognito che stanno setacciando macchine, documenti e piloti dicendo che sono tutti fuori legge. Sono preoccupato confida il concorrente che mi precede…sai…ho la flangia crepata e ho paura della squalifica. Io invece dice l’altro,ho i fari sperimentali e ho paura che se ne accorgano. E così per tutti fino alla prima fila: Waldeegard – Mikkola – Anderson – Hopkirk – Fall – Aaltonen – Toivonen – Elford che erano in testa vengono squalificati tutti. Altri campioni come il Drago – Makinen – Bianchi ecc. si erano già ritirati, alcuni per incidente e altri per problemi meccanici. Arriva il nostro turno: davanti a noi i due commissari a volto coperto…engine! dice uno inca..volato nero. Metto in moto: il bicilindrico gira come un orologio, aprono il cofano e confabulano tra di loro, motore, sospensioni, dotazioni, tutto viene messo al setaccio…OK dicono all’unisono senza scoprirsi il volto. Tu partire- tu bene- tu regolare. Grazie faccio io con un sorriso da 64 denti alcuni presi in prestito. La morosa non sta più nella pelle e felice agita il roadbook fuori dal finestrino. La folla in delirio ci batte le mani, qualcuno i piedi e qualcuna batte…approfittando della cospicua presenza maschile. Ci fermano di colpo quando lo starter ha già piegato il terzo dito…Alt! Fermi tutti. Spegneeeereeee! fa il commissario. E adesso? Metto fuori la testa dal finestrino e chiedo lumi all’addetto. Aspettate qui fermi, grida un altro con doppia fascia al braccio…Mezz’ora stiamo fermi in trepidante attesa. Davanti a noi nessuno…dietro neanche l’ombra: tutti squalificati tranne noi…Giuliano, Giuliano…ma siamo sicuri di essere in regola? Beh, in regola proprio no…Non c’è nessun pezzo originale, tutto taroccato…Maledettooooo, proprio adesso che stavamo per vincere…Se ti becco ti rifaccio le valvole, ti spiano la testata, ti rettifico il cilindro, ti lucido i condotti, ti cambio l’olio….ti…ti…..Concorrente Mustang21…lei è l’unico in gara: Può partire per finire la prova…non è necessario tirare…finisca il percorso con calma e si presenti in pedana non prima di aver lavato la macchina per gli sponsor. Pronto? Cinque, quattro, re, due… viaaaaaa! Prima, seconda, terza, quarta, overdrive e overboost. Tachimetro a fondo scala…la morosa mi legge le note a velocità supersonica, sinistra, destra, lungo, chiude, apre, vai…dosso, stringi, attento 40, 50 via così, sinistra, muro chiesa, allarga, tieni, tieni, vai adesso giù, giù ancora, ancora cento metri fine, vai, vai…Evvvaaaaiiiiiiiiiii! Grandi! Siamo grandi. Ci abbracciamo felici…..salutiamo le ali di folla e qualche ala di pollo sprovveduto che attraversava senza guardare….la pedana, già, la pedana….Piaaaanooooo, piaano, ecco…ecco…così…Yèsssssssss… we are the champions….Scendiamo e saliamo sul cofano: due magnum di champagne, innaffiamo la gente, i fotografi, la stampa, la scrittrice famosa…… Ragazzi! Ragazzi…..sveglia, su sveglia….mangiato pesante ieri sera neh? Ci ritroviamo nella stanza dell’albergo a mezza luce…il sole alto sull’orizzonte filtra dalle tapparelle…cosa succede…dove siamo? Guardo la morosa e lei guarda me…ma la vittoria, lo champagne…. la folla festante…? All’improvviso i due si tolgono il passamontagna…ridono come matti…Li riconosciamo: sono Team963 detto Rudy e Rovampera detto Marco… Ma…ma…Niente ma! E’ stato un brutto sogno, per forza con tutto quello che avete mangiato ieri . Siete rimasti addormentati e la corsa è finita. E’ finita? E chi ha vinto? Noi voi di sicuro…non penserete mica che vi avremmo lasciato vincere dopo averci rubato tutto quello spazio sul nostro Thread…e senza neanche chiederci il permesso…ben vi sta ,così imparerete una volta per tutta cos’è l’educazione…Roba da matti, anzi da rally…….. Ho appeso il casco al chiodo…proprio nel momento migliore…perché il rally del Gomitolo era diventato il Rally della Lana…avessi almeno messo la maglia della salute quella sera…! The end...id="size4">id="green"> Silvio

Modificato da Mustang21 il 02/03/2011 alle 22:15:30
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 02/03/2011 alle: 22:31:19
Silvio! Spettacolare! Bravo, veramente. Mi hai fatto passare una bella mezz'oretta di divertimento puro...[;)] Grazie. Ovviamente questa perla di racconto è già archiviato nella cartella "Rally" con nome " Piloti, che gente!"[:D] Quando tre lo consegnano lo "Strega" ? E il Campiello? Io ci voglio essere insieme alla mia signora e all'altro commissario di ferro![:D] Saluti. Marco (FI) id="green">
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 02/03/2011 alle: 22:47:07
quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 02/03/2011  22:31:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Grazie Marco e Signora. Grazie per i complimenti.Fanno bene al cuore! Sono contento di avervi fatto passare un momento allegro... Non ho ancora notizie del tuo socio commissario...che si sia arrabbiato? Speriamo di no. Se lo vedi salutamelo e digli che...non lo faccio più. Promesso![:D] Cordiali saluti a tutti e ancora le dovute scuse per avervi rubato dello spazio. Ora tornerò serio e continuerò a leggervi, come prima...più di prima vi leggerò... Silvio
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 03/03/2011 alle: 01:11:44
quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 02/03/2011  22:47:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Il piacere è tutto mio caro Silvio... il mio socio commissario?? Arrabbiato no di sicuro ma sicuramente impegnato nello studiare il regolamento per beccarti in castagna la prossima volta..[:D] O ancora, impegnatissimo nel cercare notizie storiche sul rally del Gomitolo...[;)] Buonanotte amici rallysti. Marco (FI)id="green">
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