quote:Risposta al messaggio di bottastra inserito in data 05/07/2010 11:15:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Avresti ragione se fossero aperti! Io vado in vacanza 12 mesi all'anno, anche per le feste di Natale, per dire... tu prova a trovare un campeggio aperto per il periodo 2-5 gennaio, sulla costa tirrenica, diciamo da La Spezia a Roma... poi mi saprai dire...
quote:Risposta al messaggio di Cordy inserito in data 05/07/2010 12:47:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Avresti ragione se fossero aperti!>> Esattamente ! [:(!] E questo e' solo uno dei “difettucci” dei camping che a parer mio non "agevolano" il camperismo, ovvero : 1) pochi camper-stop (e per i pochi esistenti , mai in alta stagione e/o nei ponti… bei “furbastri”…) 2) pochi light camping (ovvero possibilita’ di sostare in aree esterne al camping, p.e. nel parcheggio) 3) quasi sempre stagionali 4) in molti casi con permanenza obbligata per piu' giorni 5) in parecchi casi prezzi troppo elevati anche in relazione alle necessita’ ed esigenze dei camperisti (ovvero si dovrebbe differenziare l’offerta, p.e. scelta di piazzole grandi o meno, corrente elettrica non obbligatoria, etc.) 6) prezzi del CS per i camperisti di passaggio (ovvero che non si fermano nel camping) che sono dei veri furti Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di IvanoPP inserito in data 05/07/2010 14:20:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> amici, non voglio fare polemica, nè difendere il costo dei prezzi dei campeggi, però un tuffo nella realtà aziendale nel ragionare su questi argomenti non sarebbe male. Mettetevi nei panni del gestore di un campeggio. Ha un terreno occupato da una struttura, ha esposizione con gli istituti di credito per finanziare l'attività, deve attirare i clienti, chè sennò vanno nel campeggio vicino. Secondo voi, cerca di farla fruttare al meglio o "promuove il camperismo" ? Lui se ne sbatte de camperismo come movimento naif, voi siete clienti e il cliente migliore è quello che paga tutto & di più, nei limiti consentiti dalla concorrenza. Ora, capita che gli standard italiani tendano ad essere altini. Io all'estero ho girato solo la francia, e i campeggi francesi A ME sono piaciuti perchè erano esenziali. Bagni puliti e funzionali, piazole generalmente grandi,e il resto niente o quasi. Ma siamo sicuro che questo tipo di campeggi piacciano al nostro italico camperista, che compera un camper nuovo da 2 lire (quando per lo stesso prezzo potrebbe avere un usato di fascia alta di qualità ben superiore), ma poi ci mette sopra la superantenna robotizzata, 2 tv e il decoder sky perchè non sopporta l'idea di passare il finesettimana senza vedere l'ennesima replica di "come è fatto" ? Ciascuno ha ciò che si merita. In italia, il campeggio è sempre di più un piccolo villaggio turistico, con piscina, market, pizzeria, negozi, terme e so ben io. Guardate il tahiti a lido nazioni, molto gettonato anche dai camperisti di questo forum, che riesce ad essere meta ambita dagli stessi nonostante il mare antistante faccia vomitare (noi a nazioni abbiamo casa da decenni, parlo per conoscenza diretta e approfondita). Questo vuole il cliente (leggete i commenti in uno dei post che precedono, per il tahiti), queste cose costano, le attrazioni costano e chi le paga è proprio il cliente. Voi direte "ma a me non interessano". Beh, siete (anzi siamo) le mosche bianche e giustamente non contiamo nulla. Nessuno fa businnes su di noi. Non rendiamo. A inizio giugno ero al campeggio don diego nelle marche (NB: bello, tranquillo, torneremo). Dovevate vedere come erano tutti contenti i tedeschi, i cechi e i turisti in genere per la serata del circo, quella di "disco-dance + salsa", per i giri in trenino gratis, per i laboratori di disegno dei bambini, per la acqua gym, eccetera. Io credo che la gestione "media" si limiti a inseguire la concorrenza, nelle località ad alta folla turistica, per offrire al cliente ciò che vuole. E farlo costa. E siccome nessuno è un particolare benefattore dell'umanità, quando deve metterci del suo, da le prestazioni ma le fa pagare. E se non segue il trend, ci rimette. Posso perfino fare un esempio pratico. A gizzeria lido (calabria, vicino lamezia), c'era fino un 3 anni fa un unico campeggio. Gestori cordiali, si mangiava bene e a basso costo ma le strutture igeniche e elettriche erano al limite della decenza per un paese occidentale, e in numero grandemente insufficente. Vi dico solo che i bagni non venivano puliti la mattina presto, ma intorno alle 11 (circa; vale a dire tra le 10 e le 15, a seconda di come girava), così che ti lavavi e andavi in bagno in mezzo alla schifezza ed al bagnato delle docce della sera prima. E gli scarichi scaricavano solo una parte dell'acqua, il resto, fluiva allegramente sul pavimento e si perdeva, poeticamente, nella ghiaia antistante l'entrata. Uno schifo. Ma l'atmosfera era simpatica, le cindizioni di vento e mare erano belle, noi siamo appassionati del mare e quindi chiudevamo tutti e 2 gli occhi, adottando di straforo il bagno del ristorante, che invece era pulito. Dopodichè, a 5 km di distanza hanno aperto uno stabilimento balneare con annessa area camper, concepito su modello riminese. Nuovo, pulito, recintato, ordinato, anche se l'ombra latita. Un posto dove i bagni li puliscono con frequenza attendibile, in orari adatti, e dove se chiedi un caffè il barista è presente e te lo fa subito. E indovinate dove si sono spostati in massa i camperisti? Nel posto pulito, anche se costa un poco di più. Se voi fostre un gestore di campeggio, non vi sforzereste ad offrire di più e farlo pagare ?
quote:Risposta al messaggio di bottastra inserito in data 05/07/2010 16:24:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> I costi son un problema su cui non so intervenire: son un camperista e non un titolare di camping. Ma SO (ho gli occhi e giro...) che l'unica forma di turismo realmente destagionalizzata è il camper. Se ne trovano ovunque, in qualsiasi data e situazione. Basta guardare la realtà. Se il problema dei camping son i costi, mi parrebbe ragionevole vederli fare di tutto per lavorare di più (spalmando i costi fissi su un periodo ed un incasso più ampio). Cioè non limitarsi ai mesi in cui "basta il sole per vendere" e la presenza degli annuali. Alcuni lo fanno, va riconosciuto. Ed hanno anche riscontri positivi. Ma sono la minoranza. L'anno scorso ho pubblicato proprio su questi forum il link (che non so ritrovare... forse con il nick d'emergenza 1dic2risp? boh... [}:)]) a due articoli apparsi su media locali della mia provincia. Due interviste, a due titolari di due camping diversi. Il primo piangeva miseria, lamentando la contrazione di presenze e dando addosso alla "presenza abusiva di camper nella piazza della vicina Bobbio". Il secondo invece era tutto contento perché grazie alla crisi aveva incrementato gli affari, andando ad intercettare nuove fasce di clientela, individuate nei camperisti ed in chi non poteva più permettersi la vacanza in hotel. Ovviamente, investendo in nuovi servizi, differenziando l'offerta e venendo incontro a nuove fasce d'utenza con iniziative specifiche (ad esempio ampliando i mesi d'apertura e comprando case mobili). Mi sembrava particolarmente significativo mettere a confronto i due diversi approcci ed i risultati diversi ottenuti. Peraltro, due articoli diversi, due valli diverse, due giornali (e giornalisti) diversi. Però immagino che i costi di un camping in Germania non siano drammaticamente diversi da quelli in Italia. Ma i prezzi di listino si. Passiamo da una media di 25,45 euro-notte in Germania ai 41,30 in Italia. Che cosa giustifica il costo in più (stiamo parlando del 60 e passa percento in più!!). Al di là della lamentela implicita a giustificata in chi si sente chiedere il 60% in più, quali i motivi? Aspetto di leggere qualche proprietario di camping...
quote:Risposta al messaggio di IvanoPP inserito in data 05/07/2010 18:41:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Un primo modo intelligente è non partire dalla convinzione che qualcuno ti stia fregando, ma semmai arrivarci dopo un ragionamento logico, il che presuppone la conoscenza degli elementi di fondo del problema. Se uno non li sa, giunge a conclusioni necessariamente fideistiche, e non logiche. Tu hai idea di quanto costi gestire un campeggio ? Io no, ma proviamo a fare un conto della serva basato sulle proprie esperienze. Al don diego, che abbia visto io, c'erano 7 dipendenti, più gli animatori e quelli del ristorante e del market che non conto perchè immagino facenti parte di strutture autonome (ipotesi). Mi pare inoltre di avere visto almeno 3 diverse donne delle pulizie, ed almeno una era sempre in azione. Diciamo 10 persone a busta paga. NOn ho idea di quanto un addetto del campeggio possa prendere, ma è un lavoro pesante, da 16 ore al giorno. Diciamo 1000 euri netti in busta ? Bene, io ho impresa in proprio e le mie dipendenti prendono 1 e mi costano 2. Quindi 10 X 1000 X 2 = 20.000 euro al mese. al don diego, in una settimana, ci sono stati 2 0 3 spettacoli (non siamo andati sistematicamente), gratis per i turisti. Qualcuno sta gente l'avrà pagata. Diciamo che ciascuno prenda come un pianista di pianobar, siccome era tutta gente chiaramente bravina, immagino un compenso sui 400 euro a sera. altri 1200 a settimana, 4800 al mese. E non ho considerato che la troupe del circo era composta da più persone, immagino non abbiano lavorato per soli 400 euri. Ma facciamo finta, la differenza immaginiamola a compensazione degli stipendi che forse non saranno tutti a quota 1000. Siamo a circa 25.000 al mese. E non ho ancora nemmeno iniziato a contare la luce, la manutenzione di alberi e posto, le riparazioni di vario genere, l'acqua, le manutenzioni straordinarie, la tassa dell'immondizia (un campeggio produce tanta immondizia) e altre 1000 voci che nemmeno mi vengono in mente. Ma magari, fosse così limitato. Dico "magari", perchè io sono un imprenditore del terziario, e con altri 3 soci gestisco uno studio professionale. Non abbiamo piante da potare, CS da manutenere, cessi pubblici da nettare, nè facciamo spettacoli di nessun genere. Abbiamo un ufficio, coi suoi bravi computer e le sale riunioni. ma i nostri costi ORDINARI incidono per una porzione importante del fatturato, per un totale che è ben superiore a 25.00 euro al mese, e quindi immagino che quelli di una struttura del genere siano decisamente superiori. Ecco, se riuscissimo a completare un conto serio e analitico, avremmo qualcosa di cui discutere, e se risultasse la sproporzione che caldeggi, avresti pieno diritto di lamentarti che ti fregano. In assenza di elementi, invece, è pura e semplice speculazione.
quote:Risposta al messaggio di abitointoscana inserito in data 06/07/2010 10:46:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di patamoto inserito in data 05/07/2010 19:47:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra) che in particolare ha scritto:id="red">"Ecco, se riuscissimo a completare un conto serio e analitico, avremmo qualcosa di cui discutere, e se risultasse la sproporzione che caldeggi, avresti pieno diritto di lamentarti che ti fregano. In assenza di elementi, invece, è pura e semplice speculazione.">> Mi sta bene, ma hai evaso la mia domanda di base. Le pulizie dei cessi, la manutenzione della struttura, i costi per il personale, ecc. ecc. ci sono in tutta Europa e non solo in Italia. Secondo te, che cosa giustifica la differenza di prezzo (più del 60% in più!) fra Italia e Germania, per esempio? Questo è il senso di questo argomento. Immagino che vi siano numerose giustificazioni, non solo il "fregare" gli altri. Magari anche quello, ok?[:D] Però, mi aspetterei da un imprenditore che se si rende conto di essere più costoso di un equivalente impianto tedesco, faccia comunque di tutto per tornare ad essere competitivo. A me invece sembra che la politica di moltissimi campeggi sia: "guai a chi si muove!" E comunque men che meno improntata a conquistare nuove fasce di clientela. Non so chi ha citato il caso del campeggio di Rimini che chiude perché l'AA è aperta gratuitamente. Ma proprio qui abbiamo letto di persone che non ci si fermerebbero, perché hanno bimbe piccole. Quindi, queste bimbe piccole NON ANDRANNO A RIMINI! Ecco il risultato di ragionare così. I parcheggi per camper, anche gratuiti, non fanno concorrenza alle aree attrezzate. Così come le aree attrezzate non fanno concorrenza ai camping. Però bisogna offrire un pacchetto sensato, per servizi e prezzi. Ancora una volta: perché in Italia i costi sono del 60% più cari che non in Germania? (uso la Germania, ma ad inizio argomento puoi vedere le altre nazioni: siamo lontani da concorrenti diretti, come Croazia, Svizzera, Spagna).
quote:Risposta al messaggio di abitointoscana inserito in data 06/07/2010 10:46:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se ti riferisci al mio intervento, guarda che io non ho affatto detto "se posso spendere esco con il camper e vado in campeggio e se mi mancano gli euro resto a casa". Il mio era un discorso un tantino diverso ed era riferito a quelle persone che non esitano a spendere grosse cifre per l'acquisto del camper e/o per l'installazione di costosissimi accessori e poi magari stanno lì a fare tante storie se si tratta di spendere 30-40 euro in un campeggio o 10-15 euro in un'area di sosta. Ho, comunque, premesso e lo confermo che "rispetto le scelte degli altri" e che non sto certo qui a biasimare chi preferisce non avvalersi dei campeggi per le più diverse motivazioni. Del resto, il problema di cui si discuteva erano le ragioni per le quali in Italia i prezzi dei campeggi sono più elevati rispetto ad altri Paesi. E credo che non ci sia nulla di male se non tutti sono convinti del fatto che i gestori di camping siano dei "ladroni". Sia chiaro che io faccio tutt'altro mestiere, ma - essendo un assiduo frequentatore di campeggi - ho avuto modo col tempo di rendermi conto di quanto possa essere complessa e dispendiosa la gestione di certe strutture. Forse, chi non li frequenta o li ha frequentati in maniera molto sporadica non ha mai avuto la possibilità di rendersene conto.
quote:[i] in inverno sulle Dolomiti un mese Dicembre, da Febbraio a fine marzo a casa per godermi il mare e le mie spiagge senza confusione, Aprile e Maggio in giro per l' Italia o estero, Giugno a casa, Luglio ed Agosto montagna Settembre terme e poi a casa a riposareid="red">>> non mi è chiaro l'ultimo concetto [^][:D] Cerea Elika