In risposta al messaggio di Pineddu del 22/08/2022 alle 08:48:29
Premetto che il mio intervento non è pensato per fare polemica alcuna ne per dire cosa è giusto o meno ma vorrei raccontarvi solo una mia esperienza. Fino a qualche anno fa, era pre covid, abbiamo fatto viaggi bellissimi e impegnativi esempio Islanda, Turchia fino a Namrut Dagi, ma soprattutto abbiamo visitato e conosciuto una buona parte di Europa. Si abbiamo perché eravamo due equipaggi. Ci siamo conosciuti per caso in Sardegna 20 anni fa e da lì è nata la nostra amicizia. Si programmavano assieme anche le uscite corte e fortunatamente in tanti anni non c’è mai stata prevaricazione alcuna è vero molte volte gli interessi non collimavano ma si è sempre superato con agilità, oggi soffro io domani sarà il tuo turno! Purtroppo quel maledetto virus ci ha colpiti entrambi io con grande difficoltà l’ho superato Lui non c’è l’ha fatta ed è entrato in una delle tante bare che sono partite di notte da Bergamo sui camion militari destinazione ignota. Da allora con la mia signora ovviamente usciamo in solitaria ma è come se ci mancasse un pezzo importante di noi stessi Lui non era meccanico, non era chef stellato e non era interprete ma era un grande amico con il quale condividevo in armonia e gioia il mio tempo libero e la passione per il camper. Quindi come ben capite per me è facile e ovvio ricercare un’amicizia simile un altro equipaggio con il quale condividere una lunga vacanza in Marocco oppure un viaggio a Caponord peraltro già fatto con Lui 2 volte. Io per questa esperienza mi sono sentito onorato e fortunato e un Amico camperista mi manca nel profondo del mio cuore. Un saluto a tutti Pino
Ecco, tu scrivi che ti ritieni fortunato riguardo le amicizie camperistiche e lo penso anch'io. Personalmente non lo sono stato altrettanto. Vado in camper dal 1975, e dal 2000 viaggio in solitaria. Ho 76 anni e attualmente sono in Finlandia, dove vengo da ormai 10 anni da maggio a settembre. Ho avuto solo 2 esperienze di viaggio in coppia con altri camperisti, una 5 anni fa, volli accompagnare due amici francesi, conosciuti qualche anno prima, in Borgogna, e far loro scoprire la Scandinavia. Loro erano titubanti per via della lingua, poiché parlano solo la loro, e poi perché pur andando in camper da vent'anni, non erano mai stati all'estero. Per me fu una fatica improba...credo di essermi guadagnato il paradiso! Camper diversi, stile di guida diverso, orari diversi, gusti diversi, ritmo diverso, insomma proprio ho dovuto piegarmi, con santa pazienza, in tutto, visto che oltre tutto l'idea era stata mia. Per fortuna, giunti a Stoccolma, loro rientrarono in Francia da soli, io ho potuto proseguire in pace per la Lapponia. Siamo rimasti molto amici, ma non abbiamo entrambi mai più parlato di eventuali viaggi insieme.
La seconda esperienza con due amici davvero del cuore, con i quali condivido molto della mia vita a Parma, praticamente un fratello e una sorella con i quali abbiamo superato difficoltà e condiviso grandi gioie. Volevano vedere le gole del Verdon ma titubavano poiché inesperti di estero e zero lingue straniere....mi offro di fare una digressione e accompagnarli, ci sono stato secoli fa e ci torno volentieri. Così mi sono guadagnato il secondo paradiso, piegandomi ai loro "usi e costumi" diametralmente opposti ai miei. Siamo talmente amici, che ce lo siamo detto chiaramente, prendendoci in giro vicendevolmente sui nostri diversi modi di vivere il camper e ridendoci sopra. Ma non ci sarà un prossimo viaggio in camper insieme, anche se nella vita di tutti i giorni ci vediamo un giorno si e uno no.
Sono convinto che "lo strano" sono io....sono vedovo da tanti anni e non ho figli, viaggio nell'autodeterminazione più totale senza una meta precisa, cambio idea spesso all'ultimo momento, non so cosa farò domani e dove andrò. Dovessi immaginare di andare a Caponord in coppia, probabilmente finirei per diventare santo, e non ci tengo affatto...
Parere personale.
"My world is miles of endless roads" Non scrivo consigli, descrivo soltanto le mie esperienze: a me è andata così, ma potreste non essere altrettanto fortunati. Quindi, "non fatelo a casa"!