In risposta al messaggio di giornifelici del 01/09/2024 alle 18:14:03Complimenti per la insolita scoperta! In effetti il Oulangan Kansallipuisto è un piccolo parco non molto conosciuto dai turisti, di solito maggiormente attratti dal più grande Pyhä-Luoston, e più facilmente raggiungibile da Rovaniemi e dalla E75.
Un paio di giorni fa,abbiamo fatto un trekking all'interno del P.N.Oulanka(Finlandia).Il percorso è adatto a tutti ed è spettacolare,con rapide,passerelle e ponti sospesi,ci sono dei capanni dove cucinare con la legna messa a disposizione! Il sentiero ad anello è lungo circa 11km, se passate in zona non perdetelo!
In risposta al messaggio di Steu851 del 01/09/2024 alle 20:46:55Come ho sempre sostenuto, il problema bici e monopattini in Scandinavia è ancora irrisolto.
Io sempre in Finlandia segnalo Äkäslompolo, località sciistica dove per l'estate hanno realizzato percorsi mountain bike ben segnati e per tutte le capacità. In Norvegia invece le e-bike non sono benviste, nel parcodei buoi muschiati ci sono percorsi fattibili con le tradizionali ma vietate alle assistite ed è in discussione un disegno di legge per vietarle del tutto sui sentieri, il problema è il solito, overturismo, con l'assistenza molte più persone possono raggiungere posti dove la presenza umana è limitata, secondo me in parte deriva anche dal fatto che non sono completamente UE e considerano e-bike anche quelle che per potenza velocità e acceleratore da noi sono ciclomotori. Anche in Svezia ci sono limitazioni, recepiscono la normativa UE ma poiché i sentieri spesso attraversano fondi privati serve l'autorizzazione del proprietario, come per i veicoli a motore.
In risposta al messaggio di wippet del 02/09/2024 alle 10:01:41
Come ho sempre sostenuto, il problema bici e monopattini in Scandinavia è ancora irrisolto. In Svezia e Finlandia, ci sono gruppi sportivi che spingono perché se ne faccia un uso più libero. Il modello è quello francese,dove furbescamente, nella stagione senza neve, si vedono utilizzare le piste da sci come piste da bici, con adeguate gomme fat...e conseguenti guadagni... Ma sarà dura, i potenti gruppi ambientalisti si oppongono ad una eventuale invasione dei sentieri da parte di chiunque non li percorra a piedi. Hanno vinto sempre, vietandoli a suo tempo ai cavalli da monta, alle moto da cross, ai quad...e vinceranno sulle mountain bike, le fat bike, le e-bike e quant'altro. In generale personalmente sono d'accordo: faccio trekking da vent'anni sui sentieri di Sv e Fi, le cose sono cambiate in peggio, ultimamente...troppa gente, spesso ignorante delle regole basilari di come muoversi nella natura... troppi turisti ignari, camminatori improvvisati, talvolta da soccorrere. Non parlo dei camperisti, che sono solo una minima parte del problema: overturismo, hai detto bene, un concetto nuovo, con il quale si deve purtroppo fare i conti. In Finlandia e Svezia, vietare e limitare è una soluzione in generale che si tende a non usare, all'opposto che da noi. Ma ci dovranno arrivare anche loro. C'è un enorme problema con i rifiuti indifferenziati, che sono aumentati in modo esponenziale; un sensibile aumento di consumo di acqua potabile, tutti costi che che gravano sulla comunità, che spesso dal turismo ci ricava poco o nulla, solo disagio e più gente dovunque, cosa alla quale non sono per niente abituati. L'acqua dei distributori di carburante, ultimamente, la si deve pagare in molti posti. In Svezia iniziano a comparire aree sosta camper a pagamento...i comuni battono cassa. La Norvegia, che non è Europa, discute in parlamento una sostanziosa tassa di soggiorno per i turisti provenienti dall'estero. Insomma, in generale il turismo, che sembrava essere una risorsa, comincia a risultare un po' scomodo... Gioiscono solo i pochi che hanno attività nel campo turistico, albergatori di vario tipo, ristoratori, supermercati, negozi di souvenir. Ma la restante popolazione è un po' infastidita dal maggior traffico stradale, dai parcheggi più occupati, dalle code ai supermercati, dai cassonetti sempre pieni, ci mancano solo le bici sui percorsi trekking...che loro percorrono per tradizione nel silenzio, in solitudine, per rilassarsi. Non parlo solo dei camper, la maggioranza dei turisti viaggia fly&drive, sono meno evidenti ma sono loro la maggioranza. Dal canto mio, mai come ora ringrazio di avere un camper piccolo, poco invadente, che non sborda mai oltre un normale stallo per aiuto. Conosco abbastanza bene la mentalità di questi popoli, cerco oggi più che mai di seguire le loro regole, spesso non scritte, interpretando i loro modi di vedere ed agire. Ma la maggior parte dei turisti, nessuno più di me lo sa, vede il proprio viaggio come una conquista, pretende di aver capito tutto con un'esperienza di solo qualche giorno, e in più la esterna con le sue soluzioni spesso farneticanti e un po' arroganti sui social di ogni tipo. Qui in Svezia la massa dei camperisti si sta attenuando, anche se permane una sostanziosa ondata settembrina dei soliti teutonici autunnali, ma sono perlopiù coppie di pensionati assai meno...invadenti. Le temperature si abbassano, entusiasmi ed esaltazioni si raffreddano...
In risposta al messaggio di wippet del 02/09/2024 alle 10:01:41Per concludere il discorso bici, io non ho niente da dire se un percorso viene chiuso a tutte le bici, mi infastidisce se si discriminano le e-bike a norma europea che sono equiparate alle bici normali.
Come ho sempre sostenuto, il problema bici e monopattini in Scandinavia è ancora irrisolto. In Svezia e Finlandia, ci sono gruppi sportivi che spingono perché se ne faccia un uso più libero. Il modello è quello francese,dove furbescamente, nella stagione senza neve, si vedono utilizzare le piste da sci come piste da bici, con adeguate gomme fat...e conseguenti guadagni... Ma sarà dura, i potenti gruppi ambientalisti si oppongono ad una eventuale invasione dei sentieri da parte di chiunque non li percorra a piedi. Hanno vinto sempre, vietandoli a suo tempo ai cavalli da monta, alle moto da cross, ai quad...e vinceranno sulle mountain bike, le fat bike, le e-bike e quant'altro. In generale personalmente sono d'accordo: faccio trekking da vent'anni sui sentieri di Sv e Fi, le cose sono cambiate in peggio, ultimamente...troppa gente, spesso ignorante delle regole basilari di come muoversi nella natura... troppi turisti ignari, camminatori improvvisati, talvolta da soccorrere. Non parlo dei camperisti, che sono solo una minima parte del problema: overturismo, hai detto bene, un concetto nuovo, con il quale si deve purtroppo fare i conti. In Finlandia e Svezia, vietare e limitare è una soluzione in generale che si tende a non usare, all'opposto che da noi. Ma ci dovranno arrivare anche loro. C'è un enorme problema con i rifiuti indifferenziati, che sono aumentati in modo esponenziale; un sensibile aumento di consumo di acqua potabile, tutti costi che che gravano sulla comunità, che spesso dal turismo ci ricava poco o nulla, solo disagio e più gente dovunque, cosa alla quale non sono per niente abituati. L'acqua dei distributori di carburante, ultimamente, la si deve pagare in molti posti. In Svezia iniziano a comparire aree sosta camper a pagamento...i comuni battono cassa. La Norvegia, che non è Europa, discute in parlamento una sostanziosa tassa di soggiorno per i turisti provenienti dall'estero. Insomma, in generale il turismo, che sembrava essere una risorsa, comincia a risultare un po' scomodo... Gioiscono solo i pochi che hanno attività nel campo turistico, albergatori di vario tipo, ristoratori, supermercati, negozi di souvenir. Ma la restante popolazione è un po' infastidita dal maggior traffico stradale, dai parcheggi più occupati, dalle code ai supermercati, dai cassonetti sempre pieni, ci mancano solo le bici sui percorsi trekking...che loro percorrono per tradizione nel silenzio, in solitudine, per rilassarsi. Non parlo solo dei camper, la maggioranza dei turisti viaggia fly&drive, sono meno evidenti ma sono loro la maggioranza. Dal canto mio, mai come ora ringrazio di avere un camper piccolo, poco invadente, che non sborda mai oltre un normale stallo per aiuto. Conosco abbastanza bene la mentalità di questi popoli, cerco oggi più che mai di seguire le loro regole, spesso non scritte, interpretando i loro modi di vedere ed agire. Ma la maggior parte dei turisti, nessuno più di me lo sa, vede il proprio viaggio come una conquista, pretende di aver capito tutto con un'esperienza di solo qualche giorno, e in più la esterna con le sue soluzioni spesso farneticanti e un po' arroganti sui social di ogni tipo. Qui in Svezia la massa dei camperisti si sta attenuando, anche se permane una sostanziosa ondata settembrina dei soliti teutonici autunnali, ma sono perlopiù coppie di pensionati assai meno...invadenti. Le temperature si abbassano, entusiasmi ed esaltazioni si raffreddano...
In risposta al messaggio di Steu851 del 02/09/2024 alle 11:50:44È giusto, questa distinzione la fanno in Norvegia....per loro le elettriche sono come le motorizzate, non vanno "a gambe", e saranno presto munite di targa (e ovviamente tassate).
Per concludere il discorso bici, io non ho niente da dire se un percorso viene chiuso a tutte le bici, mi infastidisce se si discriminano le e-bike a norma europea che sono equiparate alle bici normali. Per quanto riguardai rifiuti mi ha dato parecchio fastidio non poter fare la raccolta differenziata, così come mi infastidisce anche da noi trovare i cassonetti della differenziata chiusi a chiave.
In risposta al messaggio di wippet del 02/09/2024 alle 17:06:33Dire che le e-bike conformi al regolamento europeo non vanno a gambe è non conoscere lo strumento, è vero, non vanno solo a gambe, ma se non spingi sui pedali non si muovono, nella mia a seconda del livello di assistenza impostato il motore mette dal 50 % al 300% di quanto spingo sui pedali, fino al limite che un motore da 250 W può dare, fanno confusione con quelle americane, con motore da 1KW o più e acceleratore, delle vere moto elettriche. Poiché la capacità della batteria è nel mio caso di 0,62 KWh se voglio spingermi lontano (che è il loro timore) devo metterci del mio.
È giusto, questa distinzione la fanno in Norvegia....per loro le elettriche sono come le motorizzate, non vanno a gambe, e saranno presto munite di targa (e ovviamente tassate). In Sv e Fi purtroppo alcuni adolescenti hannoiniziato a...buttarsi giù da sentieri scoscesi con le fat-bike, per poi postare la bravata sui social. C'è stato anche qualche incidente.... qualche camminatore e stato travolto riportando serie ferite. E così cominciano a comparire cancelletti e chicane in legno per dissuadere. Sui rifiuti, i primi a lucchettare i cassonetti son stati i francesi; ricordo che qualche anno fa, esasperato, mi presentai alla mairie locale col mio sacchetto di poubelle, chiedendo, un po' polemicamente, dove avrei potuto depositarlo, onde evitare di lasciarlo nel comune limitrofo. Mi fu indicata la discarica comunale, lontanissima. Quanto alla differenziata, ultimamente in alcuni comuni è stata eliminata, con l'arrivo di macchinari automatici capaci di selezionare i vari materiali molto più accuratamente di quanto riesca a fare l'umano.
In risposta al messaggio di Steu851 del 02/09/2024 alle 19:02:51Le tue considerazioni sono giustissime, ma i norvegesi ragionano in maniera molto particolare, e vivono in un mondo tutto loro.... spesso a mio parere discutibile.
Dire che le e-bike conformi al regolamento europeo non vanno a gambe è non conoscere lo strumento, è vero, non vanno solo a gambe, ma se non spingi sui pedali non si muovono, nella mia a seconda del livello di assistenzaimpostato il motore mette dal 50 % al 300% di quanto spingo sui pedali, fino al limite che un motore da 250 W può dare, fanno confusione con quelle americane, con motore da 1KW o più e acceleratore, delle vere moto elettriche. Poiché la capacità della batteria è nel mio caso di 0,62 KWh se voglio spingermi lontano (che è il loro timore) devo metterci del mio. Vietare del tutto le 2 ruote può avere un senso, discriminare le e-bike a norma no. Cambiando discorso altro modo per battere cassa sui turisti, sono gli autovelox, io ho fatto sempre attenzione ciò nonostante un cartello 60 mi è sfuggito, ma ho visto il secondo che quasi sempre è presente poco dopo, un solerte agente ha puntato il suo radar o laser che fosse poco dopo il primo cartello, rilevato 70 km/h, ok dura lex sed lex, mi ferma, verbale, arriverà a casa da pagare, qui cominciano i problemi, faccio presente allagente che sarei rientrato dopo qualche mese (era giugno) ma lui mi rassicura, sono lenti passeranno mesi, non mi devo preoccupare, FALSO! Hanno spedito per posta ordinaria che non è mai arrivata, in compenso in agosto è arrivata la raccomandata con una specie di cartella esattoriale, per non aver pagato la multa nei termini, 3788 Nok di cui 638 di interessi per ritardato pagamento, che sarebbero ulteriormente aumentati se non avessi pagato entro il 20 agosto. Per fortuna per le raccomandate avevo attivato il servizio seguimi delle poste, indicando un indirizzo dove qualcuno di fiducia la ha ritirata ed aperta.
In risposta al messaggio di wippet del 02/09/2024 alle 21:27:11in tutti i campi se manca il buon senso mah es e bike NORMALI dice giusto steu se non spingi ciccia sugli autovelox tedeschi altro mah ore 5.30 di mattino strettoia A 21 credo comunque fra Kiel e Lubecca il limite SCENDE drasticamente da credo velocità libera a 80 chi lo sa frena di brutto io frenato normalmente risultato multa 83 km orari poca cosa ma ci sono rimasto male in quanto vado tranquillo va bè
Le tue considerazioni sono giustissime, ma i norvegesi ragionano in maniera molto particolare, e vivono in un mondo tutto loro.... spesso a mio parere discutibile. Ad esempio, una ricarica di bombola ha un prezzo fisso, indipendentementeda quanto gas aggiungono, se c'è una quantità residua....un po' come se si andasse a fare un pieno di gasolio, e ti fatturassero l'intera capienza del tuo serbatoio, anche se magari è pieno a metà. È per il disturbo di attaccare il tubo della pompa, mi hanno detto...la quantità non conta. Mi sono ripromesso di non disturbarli più, da quella volta. Anche la Germania con gli autovelox un po' furbetti, non scherza... l'anno scorso ne ho presi due, uno lieve, avendo sforato di pochissimo, il secondo bello tosto.... Sono balzelli da mettere in conto, praticamente una tassa fissa, se si fanno molti chilometri.
https://www.rivistastudio.com/o...
In risposta al messaggio di wippet del 02/09/2024 alle 21:27:11Capitato las stessa cosa anche a me quest'estate sto ancora aspettando la multa che arrivi, ma visto quello che ti e' capitato ho paura che non arrivi e mi arrivi direttamente il sollecito con la multa aumentata, comunque a me e' sembrato che invece vogliono proprio far cassa con i turisti!
Le tue considerazioni sono giustissime, ma i norvegesi ragionano in maniera molto particolare, e vivono in un mondo tutto loro.... spesso a mio parere discutibile. Ad esempio, una ricarica di bombola ha un prezzo fisso, indipendentementeda quanto gas aggiungono, se c'è una quantità residua....un po' come se si andasse a fare un pieno di gasolio, e ti fatturassero l'intera capienza del tuo serbatoio, anche se magari è pieno a metà. È per il disturbo di attaccare il tubo della pompa, mi hanno detto...la quantità non conta. Mi sono ripromesso di non disturbarli più, da quella volta. Anche la Germania con gli autovelox un po' furbetti, non scherza... l'anno scorso ne ho presi due, uno lieve, avendo sforato di pochissimo, il secondo bello tosto.... Sono balzelli da mettere in conto, praticamente una tassa fissa, se si fanno molti chilometri.
In risposta al messaggio di Steu851 del 03/09/2024 alle 15:40:35Quella dei rifiuti lasciati in giro dai camperisti, è una balla bella e buona: mai e dico mai visto, in vent'anni di Scandinavia, un camperista locale o straniero lasciare rifiuti se non negli appositi spazi. Semmai, invece, vedo spesso gli immancabili adolescenti locali buttare rifiuti del fast-food volontariamente a terra, un gesto quasi d'obbligo che fa parte di un codice di comportamento ben preciso dei ragazzi nordici in quell'età per loro così "difficile"; vedi musica a palla con bassi assurdi nelle loro auto, eccetera eccetera. Ma questa è un'altra storia.
Un articolo su overturismo in Norvegia, hanno ritirato una pubblicità Vito proprio il probdei camper parcheggiati ovunque che lasciano rifiuti nei boschi. Mi chiedo come sia possibile che ci sia ancora gente che abbandona rifiuti in natura.
In risposta al messaggio di wippet del 04/09/2024 alle 09:02:41A proposito di pesca del merluzzo, ho letto che la pesca industriale ne ha ridotto di molto la quantità.
Quella dei rifiuti lasciati in giro dai camperisti, è una balla bella e buona: mai e dico mai visto, in vent'anni di Scandinavia, un camperista locale o straniero lasciare rifiuti se non negli appositi spazi. Semmai, invece,vedo spesso gli immancabili adolescenti locali buttare rifiuti del fast-food volontariamente a terra, un gesto quasi d'obbligo che fa parte di un codice di comportamento ben preciso dei ragazzi nordici in quell'età per loro così difficile; vedi musica a palla con bassi assurdi nelle loro auto, eccetera eccetera. Ma questa è un'altra storia. Avendo lavorato per oltre 40 anni nel turismo, sono conscio che questo è assai incline a fare danni. Sicuramente, avendo una specializzazione in studi di fattibilità alberghiera, ho anche io contribuito a danneggiare luoghi e popoli in varie parti del mondo. Ne sono conscio. Il turismo che non fa danni, credetemi, non esiste. Ultimamente, c'è un po' più di consapevolezza, e i danni sono diminuiti, ma non più di tanto. Come ho già scritto più sopra, il problema è dibattuto, soprattutto in Norvegia, che in pochi anni si è visto trasformare da paese pressoché sconosciuto a meta turistica ambita da mezzo mondo. Le doti le ha tutte, vista la spettacolarità della scenografia, e l'abbondante spazio. Il clima aiuta ad apprezzare, viste le recenti estati torride nel sud Europa. La Norvegia ha lumato il business: molto più comodo fare soldi col turismo, che con la pesca del merluzzo. Da sempre molto sensibili e abili con la moneta, hanno saputo cavare ricchi profitti col noto sistema del prezzo alto: vendi tutto caro allo straniero, ma alzi i salari della tua popolazione, così che per gli autoctoni non cambia nulla, e gli incassi sono alti. Un'operazione economica e finanziaria facile, per un popolo di poco più di 5 milioni di abitanti. Così, per anni, la Norvegia diventa una meta bella e cara, come prima di questa lo sono state molte altre nel mondo. All'invasione di turisti si abbozza volentieri, in virtù della cascata di denaro che essi ti portano. Ma poi succede che si trova il petrolio, letteralmente, i cui proventi sono 10 volte quelli del turismo, e allora ci si butta su quello. Il tuo reddito pro capite è il più alto al mondo, sei diventato ricco. È a questo punto che il turista diventa scomodo, non più così conveniente, ingombrante, deturpante, inquinante....ma il turismo non ha un rubinetto da chiudere, una volta lanciato, non si arresta, fino a che la gente non decide di....invadere altre mete. Quindi ritirare una pubblicità, limitare la promozione, mi fa sorridere... l'hai voluto, ora te lo tieni! Si sfregano le mani Svezia e Finlandia, appena lambite, quanto basta, da questa orda di gente frettolosa diretta a Caponord/Senja/Lofoten e similari. Loro, i posti più belli non li pubblicizzano, gli sterrati non li asfaltano, e sono molto molto prudenti nelle nuove concessioni edilizie destinate all'ospitalità turistica. Lo so bene io, era il mio lavoro. Per quanto, ultimamente, un po' di nervosismo serpeggia anche in questi due paesi... soprattutto per la troppa presenza di tedeschi, mai troppo amati (c'è chi non dimentica...), che hanno spesso quel fare un filo arrogante e tronfio, così distante dalla mentalità vichinga e finnica. Così, per il camperista la vita si complica...aree sosta a pagamento, acqua a pagamento, cartelli No Camping sempre più numerosi, divieti e limitazioni un po' per tutto...sta cambiando il vento.
In risposta al messaggio di wippet del 08/09/2024 alle 11:40:01Anche in Svezia qualche uccelli come i.merli ci sarà
Area sosta con fantasma? É possibile... Recandomi a incontrare un caro amico che abita nei dintorni di Stoccolma, nei giorni scorsi cercavo un posto tranquillo dove pernottare, possibilmente nella natura. Ho così individuatoil parcheggio del piccolo castello di Ängsö, nella contea di Västmanland: il castello, o più propriamente il dongione fortificato, è un grosso cubo piazzato nel mezzo di un'isola nel lago antistante Västerås. Forma insolita da queste parti, più frequente in Francia. Tutta l'isola è riserva naturale, il che garantisce un bel polmone lontano dalla folla. Il luogo non è molto noto ai circuiti turistici internazionali, troppo piccolo e remoto per competere con i grandi castelli sparsi nella regione. Difatti, arrivato nel tardo pomeriggio, il parcheggio l'ho trovato completamente deserto. Il castello era già chiuso alle eventuali visite; ma il giardino poteva essere visitato, e così mi sono sgranchito le gambe facendoci un giro prima di cena. Non c'era anima viva, e ho potuto deliziarmi del fresco serale e dell'ultima luce dopo il tramonto, in perfetta solitudine. A dire il vero, ho nettamente sentito dei passi al di là di una siepe, il tipico scricchiolare del ghiaino, ben chiari nel totale silenzio. Ma non ho dato nessuna importanza al fatto, pensando fosse un giardiniere... nella mezz'ora seguente, non ho visto anima viva. Tornato al camper, ho sentito chiaramente un insistente abbaiare di piccolo cane, durato abbastanza a lungo, tanto da pensare di spostarmi altrove; ma poi ha smesso, ed è stato silenzio totale per tutta la notte. Dopo una notte fresca e tranquilla, al mattino seguente, prima di visitare nuovamente il castello, faccio qualche ricerca in rete per acculturarmi sulla storia di questo luogo, e scopro che che è famoso in Svezia, per la presunta presenza di ben 4 fantasmi. Associazioni di appassionati del genere hanno definito, con sofisticati strumenti tipo Ghostbusters, queste presenze come le più forti ed evidenti di tutta la Svezia. Leggendo le varie testimonianze, mi è venuto un brivido, ripensando al rumore di passi e l'abbaiare sentiti la sera prima, durante il mio solitario giro nel giardino. Insomma, pare che la moglie del primo proprietario morì alla fine del 1600 di spavento, perseguitata dal fantasma/stalker del marito, che le impediva di prender sonno. Il fantasma della donna risulta si aggiri all'imbrunire tra le siepi del giardino.... accompagnata dal suo cagnolino di compagnia, morto poco dopo anche lui per il dolore della dipartita della sua padroncina. A completare il quartetto, ci sarebbe il giullare di corte, un orribile gobbo, che malgrado il suo aspetto fisico, riuscì a conquistare il cuore della bella cortigiana. Cane e giullare sono lì ogni notte, a contrastare le aggressioni del nobiluomo ai danni della sua bella traditrice. Il signorotto, la sua bella, il cagnolino e il deforme amante di lei, si dice siano ospiti fissi dal tramonto all'alba. Lo testimoniano le impronte ben visibili al mattino, quando d'inverno i vialetti tra le siepi diventano bianchi di neve... Ammetto che nel mio giro mattutino ho indugiato parecchio nella zona delle siepi, cercando qualche orma rivelatrice, ma ho scoperto solo alcune impronte troppo... moderne per dei fantasmi del 1600. Di certo rimane il fatto che il castellotto è bello da visitare, magnificamente mantenuto, e i giardini sono una piacevole passeggiata. Il parcheggio, riservato ai visitatori, si trova a 200 metri dal casello, è ombreggiato e pulito, non ha nessuna limitazione, quindi è possibile sostare in pace anche di notte. Magari eviterò, la prossima volta, di aggirarmi dopo il tramonto all'interno dei giardini, per non attirare la curiosità delle 4 anime inquiete di cui sopra, e assicurarmi un sonno assolutamente tranquillo e indisturbato.
In risposta al messaggio di mausone46 del 11/09/2024 alle 11:08:07Se fosse stato un merlo, doveva essere davvero grosso...per far schioccare il ghiaino in modo così sonoro.
Va bene per i passi magari causati da un merlo, ma come la mettiamo con l'abbaiare del cagnolino?
https://castellinelmondo.alterv...
https://youtu.be/Xvpk9L8Gc-s?fe...