http://www.lastampa.it/2019/02/...
In risposta al messaggio di Al Ula del 06/02/2019 alle 18:26:26grazie Stefano per aver condiviso questa chicca !
Boh chissa', magari un domani ci si potra' arrivare in camper. ... Ho avuto la fortuna di visitare Al Hijr, chiamata anche Madain Saleh, nel 2012 ed e' un posto che mi e' rimasto nel cuore; era stato aperto da pocodopo che, qualche anno prima, dei francesi erano stati uccisi proprio mentre visitavano l'area. Per accedere si doveva chiedere un permesso speciale presso un ministero a Riad e tutta l'area, cintata, era stata per decenni considerata impura perche' abitata da popolazioni pre-musulmane. Il cartello all'ingresso pero' riportava gia' la scritta A World Heritage Site. Nello spazio di qualche decina di km quadrati si trovano piu' di 120 tombe monumentali costruite dai Nabatei, la stessa popolazione che custrui' la famosa Petra in Giordania, e scavate in torrioni e formazioni rocciose che si alzano dal fondo sabbioso del deserto. Nella zona si trovano anche dei magazzini ferroviari e una stazione con un piccolo tratto della ex ferrovia dell'Hijaz Damasco-La Mecca distrutta dal famoso colonnello britannico T. E. Lawrence (diventato Lawrence d'Arabia) e, a qualche chilometro, il vecchio villaggio con le case di fango di Al Ula costruito intorno alla rocca col castello e ai bordi di una rigogliosa oasi verde circondata da caratteristici picchi rocciosi. Mi e' rimasta nel cuore soprattutto la magnifica sensazione di esplorare un posto stupendo ancora sconosciuto al mondo occidentale, un posto intatto da millenni in cui ho girato con moglie e figlio per mezza giornata senza incontrare turisti, solo noi e il soffio del vento nel deserto; un posto affascinante e che avrebbe meritato sicuramente altro tempo che purtroppo non avevo per la tabella di marcia. Ero stato gia' a Petra ma, pur bellissima e unica al mondo, non mi aveva colpito cosi' tanto, forse per l'esagerata quantita' di turisti che c'era. Apro questo post per consigliare vivamente a chi ama scoprire posti ancora vergini al turismo di massa e a chi ne ha la possibilita', di informarsi e fare un viaggio a Madain Saleh, ovviamente per ora esclusivamente in aereo, per poterla ammirare prima che il turismo di massa finisca con lo svilire anche questo posto. Stefano
In risposta al messaggio di Al Ula del 07/02/2019 alle 05:55:54ciao Stefano
Ciao Max ti ringrazio, ho modificato il titolo per rendere meglio l'idea del perche' ho aperto questo post. L'Arabia Saudita si sta aprendo al mondo occidentale e racchiude alcune perle che meritano assolutamente di essereviste; quindi il mio era un invito a tutti coloro che ne hanno la possibilita' di organizzarsi e andare a visitarle prima che anche l'Arabia diventi invasa da aerei e pullman che scaricano frotte di turisti. Ricordo la prima volta che vidi Petra, era novembre, piovigginava e faceva un freddo cane, ebbene, un terzo dei turisti girava con infradito e pantaloncini corti: per loro essere a Petra o su una spiaggia dei Caraibi non avrebbe fatto tanta differenza . Avendo vissuto 5 anni ad Al-Khobar sul Golfo Persico, il mio era stato un viaggio un po' particolare solo per aver avuto la possibilita' di attraversare tutta l'Arabia Saudita da Al-Khobar per 2200 km fino alla frontiera sul Golfo di Aqaba attraverso la quale ero entrato in Giordania; avevo poi proseguito fino in Italia attraversando pure la Siria che era gia' in guerra da piu' di un anno (per fortuna senza nessun problema). La tabella di marcia purtroppo mi imponeva di mediare tra macinare km e fare il turista per raggiungere il confine siriano in 7 giorni: il mio piano B prevedeva di rientrare ad Al-Khobar e tornare a casa in aereo se al confine Siriano ci avessero sconsigliato di entrare. Invece ando' tutto bene e, col senno di poi, posti come Madain Saleh e Al Ula avrebbero meritato almeno 2-3 giorni. Postero' qualche altra foto. Stefano
In risposta al messaggio di caronbz del 07/02/2019 alle 18:34:21Ciao Caronbz, non saro’ breve
bellissimo, grazie!! da perfetto ignorante di quella zona, perché dici magari un domani ci si potrà arrivare in camper? portandomi avanti coi lavori, nell’organizzazione di un futuro (non lontano) viaggio in iran, avevopreso in considerazione l’attraversamento del golfo verso l’oman. da li non credo sia impossibile arrivare, attraverso gli emirati arabi. o lo dici perché non si puo arrivare a Madain Saleh puntualmente? OT: bisognerebbe fare un post con tutti questi posti con delle spiegazioni dettagliate come la tua da tenere come l’enciclopedia dei viaggi insoliti
In risposta al messaggio di Max 59 del 07/02/2019 alle 21:10:20Ciao Max
ciao Stefano e' un piacere vedere queste belle fotografie . Giusto per capire ho aperto googlehearth , nella mia ignoranza sull'Arabia Saudita, ora so dov 'e la citta' dove hai lavorato e dove si trovano precisamentei luoghi descritti nelle istantanee , quindi grossomodo il tragitto che hai percorso fino ad Aqaba . Ho una curiosita' ... scrivi che hai avuto 7 giorni di tempo x il transito , ti chiedo, gli stranieri che attraversano la penisola Arabica per turismo o lavoro vengono dotati di un permesso temporaneo variabile nel n° di giorni per l'attraversamento della stessa ? Ho un vago ricordo di aver letto qualcosa su di un topic del 2015 di Giramondo61 riguardo dei Francesi che avevano 2 giorni per l'attraversamento del paese est-ovest ( Emirati- Gedda-ferry x Port Sudan ). Se hai fotografie e ne hai voglia ...posta ...posta si vede qualche novita' saluti
In risposta al messaggio di tommaso52 del 07/02/2019 alle 21:53:20Tommaso, anche a me Petra e' piaciuta molto e non per altro ci sono stato due volte (anche perche la prima avevo preso pioggia ). Pero' non si puo' negare l'esagerata presenza di turisti, orde di gente da tutto il mondo "vomitate" dai pulman delle agenzie viaggio e che visitano Petra "perche' era nel pacchetto turistico.." .. questo secondo me la "svilisce" un po'.
Ho visitato Petra, con il camper, nel 2013 e mi è rimasta nel cuore. Avevo sentito anche parlare di questa città Nabatea in Arabia Saudita, ma praticamente e rimasta solo nei miei pensieri. Ora, queste poche immagininon fanno altro che alimentare il desiderio di visitarla, ma chissà quando sarà..e se si potrà?(naturalmente in camper) Per ora, nell'attesa, mi porto avanti nel lavoro e ad Aprile (toccando i gioielli) vado in Iran!
In risposta al messaggio di Al Ula del 06/02/2019 alle 18:26:26Complimenti per le foto e grazie di averci portato in questo mondo affascinante e sconosciuto. Ho divorato i tuoi racconti con curiosità e tanta invidia visto che anch'io sono attratto dai luoghi off-limits.
Boh chissa', magari un domani ci si potra' arrivare in camper. ... Ho avuto la fortuna di visitare Al Hijr, chiamata anche Madain Saleh, nel 2012 ed e' un posto che mi e' rimasto nel cuore; era stato aperto da pocodopo che, qualche anno prima, dei francesi erano stati uccisi proprio mentre visitavano l'area. Per accedere si doveva chiedere un permesso speciale presso un ministero a Riad e tutta l'area, cintata, era stata per decenni considerata impura perche' abitata da popolazioni pre-musulmane. Il cartello all'ingresso pero' riportava gia' la scritta A World Heritage Site. Nello spazio di qualche decina di km quadrati si trovano piu' di 120 tombe monumentali costruite dai Nabatei, la stessa popolazione che custrui' la famosa Petra in Giordania, e scavate in torrioni e formazioni rocciose che si alzano dal fondo sabbioso del deserto. Nella zona si trovano anche dei magazzini ferroviari e una stazione con un piccolo tratto della ex ferrovia dell'Hijaz Damasco-La Mecca distrutta dal famoso colonnello britannico T. E. Lawrence (diventato Lawrence d'Arabia) e, a qualche chilometro, il vecchio villaggio con le case di fango di Al Ula costruito intorno alla rocca col castello e ai bordi di una rigogliosa oasi verde circondata da caratteristici picchi rocciosi. Mi e' rimasta nel cuore soprattutto la magnifica sensazione di esplorare un posto stupendo ancora sconosciuto al mondo occidentale, un posto intatto da millenni in cui ho girato con moglie e figlio per mezza giornata senza incontrare turisti, solo noi e il soffio del vento nel deserto; un posto affascinante e che avrebbe meritato sicuramente altro tempo che purtroppo non avevo per la tabella di marcia. Ero stato gia' a Petra ma, pur bellissima e unica al mondo, non mi aveva colpito cosi' tanto, forse per l'esagerata quantita' di turisti che c'era. Apro questo post per consigliare vivamente a chi ama scoprire posti ancora vergini al turismo di massa e a chi ne ha la possibilita', di informarsi e fare un viaggio a Madain Saleh, ovviamente per ora esclusivamente in aereo, per poterla ammirare prima che il turismo di massa finisca con lo svilire anche questo posto. Stefano
In risposta al messaggio di Al Ula del 08/02/2019 alle 16:54:49grazie tante dell’informnazione più che preziosa.
Ciao Caronbz, non saro’ breve Avevo scritto “spero che un domani ci si possa arrivare in camper” perché la strada più veloce per arrivare a Madain Saleh sarebbe quella di entrare in Arabia dalla Giordania ma, finche’la Siria non ritorna ad essere un paese visitabile in sicurezza, a noi europei è preclusa ogni via d’accesso su strada. E’ un peccato perché la distanza alla fine non è tantissima: se si considera il percorso più lineare, dall’Italia sono grossomodo 5800-6000 km. Chi ha visitato Petra in camper avrebbe potuto mettere in conto un paio di giorni di strada in più. Qualche anno fa c’era una nave della Grimaldi che faceva la rotta “Savona-Ashdod” o “Venezia-Ashdod” in Israele; non so se il servizio ci sia ancora, ma sarebbe perfetto se non fosse che è precluso l’ingresso in Arabia a chiunque abbia timbri di Israele sul passaporto. Data la gran quantità di km da percorrere anche per il ritorno, non avevo considerato un eventuale ingresso da sud attraverso gli Emirati Arabi: teoricamente sarebbe possibile ma è soggetto all’attraversamento di due paesi che sono acerrimi nemici tra loro quali Iran e Arabia Saudita. Le relazioni tra i paesi in quell’area sono molto “dinamiche” ed è facile che le frontiere vengano chiuse da un giorno all’altro come è successo tempo fa al Qatar che, se non erro, è ancora praticamente isolato. Nel 2012, quando valutavo opzioni per non attraversare la Siria, avevo studiato il percorso Abu Dhabi - traghetto - Iran ma, a parte il “carnet de passage” necessario per l’Iran e per me problematico perché non avrei più riportato il veicolo in Arabia, ero stato avvisato che un veicolo Saudita in ingresso in Iran è soggetto “all’umore” degli agenti di frontiera che possono vietarglielo (io viaggiavo con targa saudita). Targhe italiane non avrebbero questo problema ma rimarrebbero i timbri (e il visto) sul passaporto e sarebbe problematico trovarsi la strada “sbarrata” al ritorno. Non mi ero posto il caso dell'ingresso in Arabia con timbri iraniani sul passaporto ma, se non erro, anche questo e' un problema. Ci sarebbero in teoria altre “vie” percorribili come il traghetto dall’Egitto a Gedda anche se ritengo sia ancora difficilmente organizzabile da casa senza avere referenti sul posto. Al limite sono opzioni utilizzabili da chi gira il mondo e può organizzarsi le tratte di volta in volta. Ammesso comunque che si riesca in qualche modo ad arrivare all’Arabia in camper, ritengo sia ancora presto per pensare di entrare nel paese in modo autonomo. Conoscendo piuttosto bene la realtà saudita (ci sono stato 6 mesi anche l’anno scorso), le sue contraddizioni e i “conflitti” interni tra il nuovo principe, che vuole modernizzare il paese, e la parte conservatrice ancora molto forte, presumo che per il momento l’apertura al turismo occidentale sia limitata all’ingresso di viaggi organizzati sullo stile di cosa avveniva un tempo in Unione Sovietica: vai dove ti porto io e vedi cosa voglio. Anche se il principe mira all’apertura stile Emirati (in questo senso la prima messa celebrata dal Papa ad Abu Dhabi è stato un grande evento storico mentre in Arabia Saudita ogni religione diversa da quella musulmana è ancora vietata per legge) non penso che il paese sia pronto ad accogliere turisti autonomi. Quanto sopra vale ovviamente per il “turismo occidentale” in quanto l’Arabia Saudita è sempre stata “aperta” al turismo religioso musulmano che ha come meta la Mecca e i luoghi sacri; ogni anno milioni di persone entrano nel paese con questo scopo. A loro però non interessa visitare Madain Saleh. Stefano
In risposta al messaggio di tommaso52 del 07/02/2019 alle 21:53:20ciao Tommaso
Ho visitato Petra, con il camper, nel 2013 e mi è rimasta nel cuore. Avevo sentito anche parlare di questa città Nabatea in Arabia Saudita, ma praticamente e rimasta solo nei miei pensieri. Ora, queste poche immagininon fanno altro che alimentare il desiderio di visitarla, ma chissà quando sarà..e se si potrà?(naturalmente in camper) Per ora, nell'attesa, mi porto avanti nel lavoro e ad Aprile (toccando i gioielli) vado in Iran!
In risposta al messaggio di caronbz del 10/02/2019 alle 17:32:40Ciao caronbz, in effetti quanto dici rispecchia proprio il motivo per cui ho aperto questo thread che, ammetto, e' un po' "anomalo" in un forum di camperisti: informarsi e trovare il modo di visitare Madain Saleh, Al-Ula e i dintorni con un viaggio organizzato in aereo secondo me vale proprio la pena di lasciare il camper a casa.
grazie tante dell’informnazione più che preziosa. tante volte mi sono trovato a dover ragionare col metodo del “pensiero laterale” ed evitare il ragionamento da europeo (anche se non lo sono si vede che mi sono abituato)dove tutto è semplice, organizzato, prevedibile, e questa è una di quelle volte. quando mi riferivo alla strada che dall’oman, attraverso gli emirati si potesse raggiungere l’arabia saudita, la teoria aveva presso il soppravento e schiacciato la realtà; meno male che quelli informati, come te, mi fanno tornare coi piedi per terra e rivedere le illusioni che mi sono creato col tempo. madain saleh può essere uno di quei posti che, lasciando il camper a casa, non ci fa rimpiangere la sua mancanza. grazie di nuovo per avermi aperto gli occhi su tante cose ma, fondamentalmente, per accendere l’interesse su un luogo che mai avrei immaginato di voler conoscere. buone cose
In risposta al messaggio di bradipo66 del 09/02/2019 alle 18:08:30Grazie Bradipo66, se hai qualche domanda o curiosita' chiedi pure che mi fa piacere.
Complimenti per le foto e grazie di averci portato in questo mondo affascinante e sconosciuto. Ho divorato i tuoi racconti con curiosità e tanta invidia visto che anch'io sono attratto dai luoghi off-limits.
In risposta al messaggio di Al Ula del 11/02/2019 alle 05:58:11Ciao Al Ula, solo per caso,fortunatamente e con interesse ho letto il tuo thread.Sono quel Giramondo61 che citava l'amico Max59 e che dal Gennaio ad Aprile 2015, ha raggiunto l'Oman in Camper (via Turchia - Iran - Emirati)
Grazie Bradipo66, se hai qualche domanda o curiosita' chiedi pure che mi fa piacere. Stefano
http://diaridalcamper.blogspot.com
In risposta al messaggio di Al Ula del 18/02/2019 alle 16:31:26Ciaoooo Stefano, non pensavo tu avessi seguito il ns/ viaggio in Oman, per cui non giudicarmi "immodesto" se ho segnalato il ns/ Blog.
Ciao Michele, e' un piacere leggerti; ricordo bene la tua esperienza. Non ero ancora iscritto a COL ma vi avevo seguito tramite i vostri racconti giorno per giorno sul forum; avete fatto un viaggio spettacolare. Per quantoriguarda l'Arabia, in effetti, come avevo scritto e ho piacere di ripetere, il mio non era ovviamente un invito a visitare quei posti in camper ma piuttosto un suggerimento per quanti cercano posti ancora vergini al turismo di massa ma diventati da poco visitabili con viaggi organizzati. Cercando in internet penso che si troveranno già agenzie turistiche pronte ad organizzare viaggi a Madain Saleh. Un poco fuori luogo per un sito di camper ma questo per ora e' quello che ... passa il convento . Non sono aggiornato agli ultimi mesi circa la situazione visti (ma ho dei contatti in Arabia Saudita cui eventualmente chiedere) ma è assodato che c’è la possibilità di richiedere quelli turistici, cosa che non era assolutamente possibile nel 2015 quando eri da quelle parti: è chiara infatti l'intenzione del paese di aprirsi. Diciamo che rimangono ancora dubbi sulle modalità e sulle tempistiche di questo processo. D’altronde non hanno scampo, gli Emirati mostrano con chiara evidenza la situazione ormai anacronistica dell’Arabia Saudita e lo sviluppo di internet e dei canali satellitari sta facendo anche capire ai giovani come è la vita al di fuori del loro paese; questo principe sta cogliendo la palla al balzo sapendo benissimo che i conservatori non riuscirebbero comunque a “frenare” ancora a lungo la voglia di apertura. Non dimentichiamoci che nel 2018 l’Arabia ha fatto molti passi importanti in questo senso concedendo il permesso alle donne di guidare (a noi sembra una cosa OVVIA ma prima le poche donne che sfidavano questa legge andavano in galera) ed e' caduto l’obbligo sempre per le donne di portare il vestito nero (in Arabia chiamato Abaya) che, giusto per far capire la portata della cosa, persino mia moglie, straniera, ha dovuto indossare ogni giorno per 5 anni. Ecco, questo passo richiederà del tempo affinché venga “digerito”, in quanto sono le donne stesse ad avere “timore” e cominciare a farlo.. ma il cammino e’ segnato. Ad Al-Khobar, Riad e Jedda, sempre nel 2018, hanno aperto i primi music bar (prima la musica nei ritrovi era vietata!) e a Riad il primo cinema! Per finire, io mi ero collegato all’articolo linkato della Stampa e avevo parlato solo di Madain Saleh e dintorni ma l'Arabia ha parecchi altri posti che meriterebbero un viaggio; solo per citarne alcuni al sud ci sono le montagne oltre i 3000 metri di Abha o le case-torri di fango di Najran (dove sono stato di sfuggita nel 2009) o le dune rosse del deserto del Rub Al Khali intorno a Sharorah. Magari un altro viaggetto da quelle parti potremmo farlo insieme . Un abbraccio anche a te Stefano
In risposta al messaggio di giramondo61 del 18/02/2019 alle 19:38:39ciao Michele
Ciaoooo Stefano, non pensavo tu avessi seguito il ns/ viaggio in Oman, per cui non giudicarmi immodesto se ho segnalato il ns/ Blog. Si, quel viaggio restera' anche per noi Super. E ti diro', siamo arrivati anche a pochikm dal confine con lo Yemen, e mi sarebbe piaciuto poter proseguire per fare il periplo della penisola arabica, purtroppo eravamo anche ben consapevoli, che anche a quelle altre latitudini, le difficolta' , ma soprattutto i rischi che potevamo correre, erano inimmaginabili ed anche li' dovemmo , ns/ malgrado rinunciare. Certo che dopo aver visto le bellissime foto che hai pstato e ti ringrazio, in me ed Anita,hai stuzzicato nuovamente la voglia di ripercorrere quelle strade. Sarebbe incommensurabile, poterlo fare questo periplo, ma, come dicevi, forse passeranno una decina di anni ed io saro' vecchio. Saro' cmq attento ed interessato a tutte le info che potrai darci e Inshallah, come dicono qui in Marocco. Un abbraccio Michele