In risposta al messaggio di Zamundo del 24/01/2019 alle 16:52:48Io prenderei un mezzo a trazione posteriore (o 4x4) ma senza ruote gemellate, creano solo molti problemi in piu e non sono molto adatte alle strade non asfaltate.
Ragazzi grazie tantissimo delle risposte. Siete davvero di grande aiuto (a parte quel simpaticone di rosariofili). Ho guardato qualche prezzo di usato in Argentina (domani chiamerò degli amici di Buenos Aires per conferma)ma le cifre mi sembrano simili alle nostre (gran parte quotati in dollasi usa), a questo punto credo convenga allestirlo qui e poi imbarcarlo. L'idea di ledzep di noleggiare una jeep dove non si arriva in camper mi sembra ottima. (Ho solo qualche piccolo dubbio se tocca dormirci dentro nel freddo dell'estremo nord) @ledzep: non ho capito bene questa frase Secondo con un mezzo del genere nei 30mila euro, furgone escluso, ci stai. La cifra che ho indicato era per il mezzo! Quindi mi consigliate in tanti di andare su qualcosa tipo Mercedes Sprinter con gemellate? Iveco Daily è da escludere? I dubbi sono davvero tanti, ve ne sottopongo alcuni: 1) Simone di Stepsover ha scelto a bordo di non avere gas. Per un furgone non averlo è davvero difficile, visto che alimenta: truma, boiler, frigo e fornello. E' davvero così difficile, secondo la vostra esperienza, trovare il propano all'estero? 2) La scelta del doppio alternatore per le batterie di servizio è buona ? 3) La coibentazione di un furgonato è accettabile anche a -20°C? Grazie ancora
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In risposta al messaggio di ledzep del 24/01/2019 alle 09:06:18ledzep ti ha dato i consigli giusti, sembra pronto a partire tanto ha le idee chiare
Ciao...quello che esponi è anche il nostro sogno (anzi, per meglio dire, proposito da attuare appena possibile ) Sono abbastanza certo che lo faremo col nostro furgonato portato oltre l'atlantico con la nave. Sono stato,per altri motivi e con altri mezzi, nelle americhe, e non vedo particolari limitazioni di itinerario dovute al mezzo. Oltretutto se si vuole fare una gita particolare, si può lasciare il furgone in un garage ed affittare una jeep per qualche giorno. Il risparmio che si ha con un furgone normale rispetto ad altri mezzi è talmente grande che c'entra questo ed altro. Inoltre è molto più facile viaggiare, arrivare a Chichicastenango con un furgone non è come arrivarci con un camion. Si è più veloci, più agili, si da meno nell'occhio, si trovano più facilmente rimessaggi o luoghi per dormire nelle città. Oltretutto le strade migliorano a vista d'occhio. La rete viaria dell'Ecuador, anche in Amazzonia, è migliore di quella italiana. Il Cile ha appena aperto una nuova strada di 2500 km verso il profondo sud. Intorno alle città c'è il problema del caos...ma anche in questo caso il furgone è meglio di un mezzo pesante. La seconda ruota di scorta è per me necessaria. La riserva di acqua e gasolio, quando necessario, può essere aumentata con le taniche, magari da fissare sul tetto. Ganci e cavi di traino, piastre per la sabbia ( si potrebbe aprire il tema del 4x4. Utile ma non indispensabile e anche lì si torna al tema costi: con quel che risparmio noleggio una jeep per la gita extraoff ). Catene, sottocoppa a protezione del motore, fari supplementari molto potenti e la miglior configurazione delle sospensioni disponibile. Poi le cose ovvie da camper configurato per la libera remota: pannello solare, doppia batteria, un riscaldamento supplementare oltre la Truma Per il resto una buona assicurazione e un'idea esatta della rete di assistenza della marca del furgone. Se sei abituato alla tenda e alla montagna non vedo che difficoltà potresti avere negli spazi di un furgone. In due nei furgoni da 5,99 ci si sta alla grande. Studia però bene il modello, non sono tutti uguali. Secondo con un mezzo del genere nei 30mila euro, furgone escluso, ci stai. Aggiungi 5000 euro da tenere in un deposito dedicato che, qualunque cosa succeda, servono a farvi tornare a casa, voi e/o il furgone.
In risposta al messaggio di Marino2 del 25/01/2019 alle 09:32:34Quando uno ha dei mesi davanti a se che importanza può avere uno o due giorni passati in frontiera
I problemi di questi lunghi viaggi che attraversano tutto il mondo non sono dovuti tanto alle strade, che bene o male, se esistono o con opportune variazioni di percorso in loco si superano in qualche modo, sia pure con tempilunghissmi a velocità ridotte ma dalla burocrazia ai posti di confine, anche questi poi risolvibili ma con molta pazienza e perdita di parecchio tempo. Ricordo le ore perse per entrare in Russia e da cosa mi è stato poi detto ero stato pure fortunato per non aver impiegato una giornata intera , ed il superamento della frontiera tra Argentina e Cile, tra un caos indescrivibile e coda all'aperto con un vento che ti trascinava via, e non erano certe le più difficili da oltrepassare da quelle parti.
In risposta al messaggio di wippet del 25/01/2019 alle 10:42:14Gli anni di Ambrogio Fogart! Mi ricordo che guardavo Jonathan dal lettino
Stando alle mie esperienze personali, vorrei sfatare un mito, quello del 4x4. Nel 1979/80 sono andato da Milano a Colombo (Sri Lanka), passando per Grecia, Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India a zig zag e giú finoin Sri Lanka....18 mesi di viaggio e 35.000 km percorsi nelle condizioni piú disparate, e spesso...disperate. A quei tempi da noi erano di gran moda i mezzi 4x4, ma fui diversamente ben consigliato: scelsi infatti un furgoncino VW T2, il mitico Bully, preso usato, da me revisionato e poi camperizzato. Il viaggio si concluse con nessun guasto, nessun insabbiamento, nessun intoppo di tipo meccanico/stradale, grazie soprattutto alla leggerezza del mezzo, alla sua semplicitá meccanica e al minimalismo dell'allestimento. Le strade non erano certo quelle di oggi, ma il Bully se la cavava sempre, talvolta bastava una spinta di un paio di persone per tirarlo fuori dall'impiccio. La burocrazia é il vero collo di bottiglia, e in questo senso un viaggio di questo genere é necessario prepararlo nei minimi dettagli, visitando le ambasciate prima di partire e informandosi accuratamente. Essenziale qualcuno in Italia su cui poter contare per documenti, ricambi, eventuali farmaci ecc. quando si é lontani. Malgrado la minuziosa preparazione, qualche intoppo a livello burocratico comunque ci fu, compreso un colpo di stato con relativa evacuazione sotto scorta militare. E un soggiorno forzato nel giardino (peraltro magnifico) di una ambasciata italiana per una settimana, causa perdita di un documento. Oggi c'é internet e le cose sarebbero state un po' piú facili. Molti anni dopo, in Kenia e Tanzania per lavoro, mi trovai a scorrazzare su e giú per il Masai Mara Park (e non solo) anche in stagioni piovose, ma imparai a mie spese che la magnifica Land Rover che avevo in dotazione si tramutava spesso in un macigno inamovibile nella infida sabba africana e peggio ancora nel terribile fango della savana.. Cosí addottai felicemente una agile e leggera Suzukina Jimny sj410, che sembrava quasi galleggiare su sabbia e fango, e che comunque poteva essere facilmente cavata fuori dalle pesti a spinta da parte di qualche volonteroso onnipresente pastore masai in cambio di qualche dollaro. Tranne che uno si vada a cercare sterrati e strade impossibili, giusto per il gusto di mettersi nei guai o di fare qualche foto sensazionale, il giro del mondo lo si fa oggigiorno tutto comodamente sull'asfalto. Personalmente, consiglio un mezzo leggero, semplice, di serie il piú possibile, e che sia diffuso un po' dovunque. E se proprio un eventuale ricambio non lo si riesce a trovare, qualcuno su cui poter contare, che lo spedisca dall'Italia, é essenziale. Il tutto senza spendere troppo...puó capitare malauguratamente di doverlo abbandonare, e se avete speso 100.000 euro, sarebbe un vero peccato!
In risposta al messaggio di wippet del 25/01/2019 alle 10:42:14Concordo pienamente sul fatto che un mezzo agile, piccolo e leggero ha solo vantaggi.
Stando alle mie esperienze personali, vorrei sfatare un mito, quello del 4x4. Nel 1979/80 sono andato da Milano a Colombo (Sri Lanka), passando per Grecia, Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India a zig zag e giú finoin Sri Lanka....18 mesi di viaggio e 35.000 km percorsi nelle condizioni piú disparate, e spesso...disperate. A quei tempi da noi erano di gran moda i mezzi 4x4, ma fui diversamente ben consigliato: scelsi infatti un furgoncino VW T2, il mitico Bully, preso usato, da me revisionato e poi camperizzato. Il viaggio si concluse con nessun guasto, nessun insabbiamento, nessun intoppo di tipo meccanico/stradale, grazie soprattutto alla leggerezza del mezzo, alla sua semplicitá meccanica e al minimalismo dell'allestimento. Le strade non erano certo quelle di oggi, ma il Bully se la cavava sempre, talvolta bastava una spinta di un paio di persone per tirarlo fuori dall'impiccio. La burocrazia é il vero collo di bottiglia, e in questo senso un viaggio di questo genere é necessario prepararlo nei minimi dettagli, visitando le ambasciate prima di partire e informandosi accuratamente. Essenziale qualcuno in Italia su cui poter contare per documenti, ricambi, eventuali farmaci ecc. quando si é lontani. Malgrado la minuziosa preparazione, qualche intoppo a livello burocratico comunque ci fu, compreso un colpo di stato con relativa evacuazione sotto scorta militare. E un soggiorno forzato nel giardino (peraltro magnifico) di una ambasciata italiana per una settimana, causa perdita di un documento. Oggi c'é internet e le cose sarebbero state un po' piú facili. Molti anni dopo, in Kenia e Tanzania per lavoro, mi trovai a scorrazzare su e giú per il Masai Mara Park (e non solo) anche in stagioni piovose, ma imparai a mie spese che la magnifica Land Rover che avevo in dotazione si tramutava spesso in un macigno inamovibile nella infida sabba africana e peggio ancora nel terribile fango della savana.. Cosí addottai felicemente una agile e leggera Suzukina Jimny sj410, che sembrava quasi galleggiare su sabbia e fango, e che comunque poteva essere facilmente cavata fuori dalle pesti a spinta da parte di qualche volonteroso onnipresente pastore masai in cambio di qualche dollaro. Tranne che uno si vada a cercare sterrati e strade impossibili, giusto per il gusto di mettersi nei guai o di fare qualche foto sensazionale, il giro del mondo lo si fa oggigiorno tutto comodamente sull'asfalto. Personalmente, consiglio un mezzo leggero, semplice, di serie il piú possibile, e che sia diffuso un po' dovunque. E se proprio un eventuale ricambio non lo si riesce a trovare, qualcuno su cui poter contare, che lo spedisca dall'Italia, é essenziale. Il tutto senza spendere troppo...puó capitare malauguratamente di doverlo abbandonare, e se avete speso 100.000 euro, sarebbe un vero peccato!
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https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di willis del 25/01/2019 alle 11:37:09Non voglio sempre citare il caro vecchio cruiser ma con un mezzo veramente ma veramente di base è arrivato in nepal, il resto sono tutte elucubrazioni da tastiera. ...
I tipi francesi col laika kreos che mandavano messaggi e video dal salar de uyuni qualche tempo dopo spaccarono il cristallo anteriore, totalmente sbriciolato. Si trattò di affrontare una sosta abbastanza lunga ma poi nonso se se lo fecero spedire o se lo procurarono in loco eppure, sempra impossibile, ma lo sostituirono e ripartirono indenni. Quindi a questo punto mi chiedo se non valga la pena partire con quello che uno ha, certo ben revisionato, attrezzato e con opportuni ricambi, e poi con i soldi che uno risparmia per un eventuale truck overland può provvedere ad eventuali rovesci del destino in terre lontane :-) Non voglio sempre citare il caro vecchio cruiser ma con un mezzo veramente ma veramente di base è arrivato in nepal, il resto sono tutte elucubrazioni da tastiera. In grecia ad alexandropoulis ho trovato un tipo, sempre francese, appena operato al cuore, con due bimbe piccole su un van ducato di serie diretto in india, sul suo sito web qualche mese dopo c'erano le foto delle bimbe abbracciate alle proboscidi degli elefanti. Ma magari siamo/sono solo incoscenti chissà :-)
In risposta al messaggio di wippet del 26/01/2019 alle 00:31:48"Una precisazione: il cosiddetto "terzo mondo" non c'é piú da un pezzo sul nostro pianeta. C'é gente dappertutto, macchine dovunque, strade asfaltate e pompe di benzina in abbondanza e traffico anche nel deserto. "
Quoto IZ4DJI, va benissimo un VW T4/T5 Syncro,ma suggerisco con tetto rialzato in vetroresina. Quello tessile é torrido in estate, gelato in inverno, facile a lacerazioni, e non offre la sicurezza di quello rigido. QuotoLedzep, con i jepponi vari, non vai lontano, cede prima la tua schiena. Quoto Rucki, il gas in bombole c'é dovunque, quasi nessun paese etraeuropeo ha il metano che arriva a casa, la bombola serve a milioni di famiglie nel mondo per cucinare. Una precisazione: il cosiddetto terzo mondo non c'é piú da un pezzo sul nostro pianeta. C'é gente dappertutto, macchine dovunque, strade asfaltate e pompe di benzina in abbondanza e traffico anche nel deserto. Non vorrei sembrarti poco romantico, ma i tempi sono cambiati, La globalizzazione va via via appiattendo la diversitá animale e anche quella umana ad una velocitá sorprendente. Cercare l'avventura si fa sempre piú difficile. Faccio un esempio: ritornato recentemente in Kenia dopo un'assenza di 15 anni, vado a trovare un vecchio amico masai che fa il ranger nel bel mezzo del Masai Mara Park...mi viene incontro con ai piedi l'ultimo modello di sneakers della Nike, jeans stracciati ad hoc, maglietta cool e una vistosa cintura D&G....in mano ha uno smartphone. Sparito il costume tradizionale, lo riconosco a stento, e faccio fatica a nascondere la delusione.
In risposta al messaggio di Zamundo del 26/01/2019 alle 22:36:38Se prendi un Daily con cellula frigorifera è gia anche bella coibentata.
Ragazzi grazie ancora tantissimo delle risposte chiare e illuminanti! Sto studiando e ragionando tanto... mi è perfino venuto in mente di prendere un Iveco Daily con cassone furgonatura, modificarlo a camper e poi farloomologare da ditta specializzata con procedura italo-germanica. Che ne dite? @cruiser: rispetto il sentire di tutti, ma ti ritengo ingiusto e ti spiego perchè: E' evidente che io non abbia nessuna esperienza di camper, ma: - Sono accompagnatore CAI da 15 anni e faccio trekking anche di decine di giorni... oggi, ad esempio, abbiamo accompagnato 33 persone in gita... avremmo dovuto dir loro andate da soli, non vogliamo sprecare un sabato a percorrere sentieri semplici , anzicchè andare fra noi istruttori a fare un'escursione più tecnica ? - Faccio parte del Forum di Arduino dalla parte di quelli che aiutano... quando un neofita chiede qualcosa ci sono due atteggiamenti: 1) che p...le sempre le stesse domande 2) oppure aiutarlo a realizzare il suo progetto Ti abbraccio Ringrazio ancora tutti... è un Forum splendido... vi chiederò (se vorrete) ancora tante cose! PS @cruiser... mi impegno da ora! Da dicembre di quest'anno vi racconterò passo passo il viaggio, affinchè io possa rendermi utile a chi vorrà intraprenderlo successivamente, e mostrare il mio ringraziamento a tutti voi!
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