In risposta al messaggio di Armando del 27/08/2023 alle 14:58:35Si incolonnano come tutti nel traffico, la zona costiera in questo periodo è super cogestionata, appena possono schiacciano proprio come qua
I francesi corrono piu degli italiani e commettono infrazioni anche loro, non sono perfetti. Perfetti no, ma direi proprio che corrano meno degli italiani. Il traffico in Francia mi pare molto più rilassato, dove tuttitendono ad andare circa alla stessa velocità, cioè entro quella legale. Tante volte in tratti montani o collinari, pur non essendo uno che vada particolarmente piano, mi rendo conto d'aver dietro da diversi km qualche auto, allora appena c'è un rettilineo accosto un po' di più a destra rallentando un attimo e .. niente, se ne stanno dietro tranquilli. Provare in Italia: non aspettano certo che li si favorisca come sopra, si attaccano al paraurti ancora nel tratto a curve. Un traffico invece un po' indisciplinato l'ho trovato in Belgio, ma forse era un'impressione data dal contrasto, perchè entrambe le volte arrivavamo dall'Olanda dove è rigorosamente a norme. Ripasserò da F e E i prossimi giorni, se la mia navigatrice avrà abbastanza tempo da poterci permettere un giro fino in Portogallo. Altrimenti arriveremo dove possibile.
In risposta al messaggio di rubylove del 27/08/2023 alle 16:20:39Ognuno riporta la propria esperienza.
Si vede che io te e l'altro abbiamo visitato france diverse, io ho visto con i miei occhi supeerare lumiti di velocità, fare sorpassi azzardati e hi visto cnche comportamenti da spacconi esattamente come qua ma che tu ci creda o meno mi interessa poco
In risposta al messaggio di rubylove del 27/08/2023 alle 16:23:30Si va magari in zone diverse o anche in momenti diversi. Non è detto che tutti si riscontri le stesse cose.
Si incolonnano come tutti nel traffico, la zona costiera in questo periodo è super cogestionata, appena possono schiacciano proprio come qua
In risposta al messaggio di wippet del 27/08/2023 alle 12:33:18"Poi magari nel caso una ragione c'è; se ci fosse, consiglio vivamente restare a casa."
Vado in camper dal 1979, ho girato e giro al 99% all'estero, in tutta Europa, al 99% in libera, e soprattutto in Spagna e Francia. Da oltre 12 anni sono fulltimer per 6 mesi l'anno in Scandinavia. Mi sono sempre sentito ilbenvenuto dovunque, ho incontrato gente interessante dovunque, mi sono fatto amici di tutti i paesi europei, Spagna e Francia compresi, checché se ne dica dei cugini transalpini. Le varie polizie mi hanno controllato n volte, ne sono ben contento, personalmente non ho nulla da nascondere, se mi chiedono dove vado, lo dico volentieri. Mi sento più sicuro nei paesi dove la polizia i controlli li fa, credo sia un buon modo per scovare i malintenzionati. In generale, ho viaggiato tutta la vita per lavoro, occupandomi di turismo, in tutto il mondo: mai un problema, neppure quando mi sono trovato nel mezzo di una rivoluzione con spari e morti in Afghanistan. Sono una mosca bianca? Sono stato fortunato? Ho la faccia facciosa? Che ne so! Ne ho lette e sentite di tutti i colori, su camper e camperisti, ma del camperista italiano che si sente vessato all'estero, è la prima volta. Noi italiani siamo sempre simpatici a tutti, di solito. Poi magari nel caso una ragione c'è; se ci fosse, consiglio vivamente restare a casa.
In risposta al messaggio di Armando del 27/08/2023 alle 13:50:57non penso , un mansardato come tanti.
Certo che quattro controlli sono un po' fuori norma. Mi pare strano sia un caso .. a meno che il tuo camper fosse abbastanza coincidente con uno segnalato per qualche motivo, cosa che potrebbe spiegare. A volte fa effettoin Spagna vedere in grande nello stemma della polizia (ce ne sono varie) magari un bel fascio . Ma anche loro hanno avuto la loro storia e se negli stemmi ci sono dei residui grafici vabbe' .
In risposta al messaggio di Roberto66 del 27/08/2023 alle 19:52:31Se capisco bene tutti questi che ti hanno fermato o che in qualche modo ti hanno fatto pensare di essere "marcato" sono stati poliziotti ? Se è così è effettivamente strano. Io la Spagna non la conosco, quindi di specifico su questo paese non posso proprio dire nulla. Mi viene da dire che gli unici motivi di frizione tra i 2 paesi siano Sainz e Marquez..... Nel 2019 andai in Danimarca e in diverse occasioni ai parcheggi sono stato anch'io "marcato" dagli ausiliari che gestivano questi parcheggi, poi ho visto che, in realtà, marcavano tutti e non solo gli italiani. Proprio in Danimarca vidi multare un camper italiano perchè stava sostando negli spazi dei BUS turistici. Allora feci notare all'ausiliario (li le infrazioni vengono comminate da funzionari della ditta privata che gestisce i parcheggi) che negli spazi destinati ai camper c'erano in sosta parecchie auto e che il camperista aveva parcheggiato là perchè non aveva trovato posto altrove. Lui mi rispose che avrebbe verificato, ma nella realtà non ha verificato nulla, ha finito di fare la sanzione al camperista e poi se n'è andato. Quindi anche in questo caso può sembrare una sorta di accanimento... però io sono più propenso a pensare che si tratti di semplice pressappochismo o di inadeguatezza del personale.
non penso , un mansardato come tanti. Gli episodi sono vari e non ricollegabili , dal tizio che ci ha seguito una sera per 20 minuti e quando mi sono fermato per cercare l' AA ha fatto storie perche' secondo lui perche'intralciavo il traffico (inesistente , ero in un paesino semideserto). Quelli che sono tornati indietro dopo che hanno visto che sono sceso dal camper in un parcheggio dove mi ero fermato per fare un bagno , tanti camper e tante auto parcheggiate , alla domanda peche loro si e io no la risposta è stata : tu sei vicino al mezzo , metti in moto e vai via. Ai poliziotti che sono venuti a fare le foto alla targa del mezzo (?) , una pattuglia che ci ha fermato sulla statale con nessun giustificato motivo. considerando che di paesi Esteri ne ho girati tanti un dubbio sulla targa Italiana mi viene.
In risposta al messaggio di wippet del 28/08/2023 alle 09:51:32Sono d'accordo con quanto scrivi infatti chiedo pareri ed esperienze diverse. Nel mio post di apertura ho scritto che al momento ho "bannato" il paese ma che mi dispiace della cosa.
Sono convinto che anche l'essere umano, come molte forme di vita su questo pianeta, emani una sorta di elementi chimici, tipo feromoni, che ne determinano il gradimento da parte di altri umani, e dell'ambiente. stesso...Forse potrei definirlo atteggiamento. Nella mia esperienza camperistica, abbastanza lunga e articolata, mi sono sempre posto con atteggiamento positivo e benevolo. Ho incontrato e continuo ad incontrare persone che potrei definire ostili, ma alla fine non lo sono. Se dovessi stare lì a cronometrare quanto tempo ci mette a fare servizio il camperista che mi sta davanti, allora preferisco stare a casa....non viaggio in camper per mesi, per farmi il sangue marcio, bensì per cercare la mia felicità. Proprio l'altro giorno mi capita uno che finito di armeggiare con la sua cassetta, si mette a lavare il parabrezza e tutte le finestre, approfittando dell'acqua corrente. Tipicamente, è norvegese...i norvegesi sono un po' strani, sono specialisti nel far eventualmente gitare le scatole, per via che sono diversi e ragionano a modo loro su tutto. Non mi passa per la testa che lo faccia apposta perché ha visto la targa italiana, mi sento il benvenuto in Norvegia....semmai un pollo da spennare, quindi si accomodi! Il mio atteggiamento mi impedisce di fare elucubrazioni colpevolistiche, c'è da aspettare? Ok, aspetto, nel frattempo faccio altro. La forestale scandinava spesso controlla se ho la licenza di pesca.... è successo che io venga controllato più volte in un giorno, non mi passa per la mente che sia perché hanno visto la targa del camper....poi, anche fosse, giusto controllare il nuovo arrivato! Difatti il tipo non controlla il pescatore vicino a me....capisco che la ragione è che si conoscono, facilmente sono soci dello stesso club di pesca, probabilmente lui stesso gli ha rilasciato la licenza annuale. In Germania talvolta nei supermercati mi controllano se la borsa che porto è vuota....non certo perché sono straniero (si vede?) né tantomeno italiano...lo fanno un po' con tutti, random, ho notato: ne sono felice! Si cerca di contenere il taccheggio, e questo anche nel mio interesse.... perché chi paga per i furbetti, alla fine, è il consumatore finale, cioè io. Non dico che la discriminazione non esista, al mondo....ma contro il camperista italiano, per favore, no! Ho subito discriminazione, quella vera, da studente universitario, da parte di compagni di scuola, perché venivo dall'ovest degli States ed ero di una famiglia di agricoltori. È stata dura, perche il sistema di studio lì non può prescindere dal lavorare in gruppo. Ma ci sono ragioni storiche precise, ben più gravi, in quel caso, affondate nel tempo dalle lobby degli americani intellettuali ottocenteschi. Quindi mi sento di sussurrare all'amico autore del thread, viaggia sereno, con atteggiamento positivo, sorridi a tutti, sei in vacanza! Se ti controllano i documenti, esibiscili con orgoglio! Se ti chiedono dove vai, rispondi che vai cercando la tua felicità. È contagiosa, la felicità, provare per credere!
In risposta al messaggio di wippet del 28/08/2023 alle 09:51:32Sono d'accordo con quanto scritto, a volte sono solo pregiudizi o film personali, un atteggiamento positivo paga sempre, ci sarebbe da dire che spesso anche la lingua (se non la si conosce) può creare difficolta ed equivoci
Sono convinto che anche l'essere umano, come molte forme di vita su questo pianeta, emani una sorta di elementi chimici, tipo feromoni, che ne determinano il gradimento da parte di altri umani, e dell'ambiente. stesso...Forse potrei definirlo atteggiamento. Nella mia esperienza camperistica, abbastanza lunga e articolata, mi sono sempre posto con atteggiamento positivo e benevolo. Ho incontrato e continuo ad incontrare persone che potrei definire ostili, ma alla fine non lo sono. Se dovessi stare lì a cronometrare quanto tempo ci mette a fare servizio il camperista che mi sta davanti, allora preferisco stare a casa....non viaggio in camper per mesi, per farmi il sangue marcio, bensì per cercare la mia felicità. Proprio l'altro giorno mi capita uno che finito di armeggiare con la sua cassetta, si mette a lavare il parabrezza e tutte le finestre, approfittando dell'acqua corrente. Tipicamente, è norvegese...i norvegesi sono un po' strani, sono specialisti nel far eventualmente gitare le scatole, per via che sono diversi e ragionano a modo loro su tutto. Non mi passa per la testa che lo faccia apposta perché ha visto la targa italiana, mi sento il benvenuto in Norvegia....semmai un pollo da spennare, quindi si accomodi! Il mio atteggiamento mi impedisce di fare elucubrazioni colpevolistiche, c'è da aspettare? Ok, aspetto, nel frattempo faccio altro. La forestale scandinava spesso controlla se ho la licenza di pesca.... è successo che io venga controllato più volte in un giorno, non mi passa per la mente che sia perché hanno visto la targa del camper....poi, anche fosse, giusto controllare il nuovo arrivato! Difatti il tipo non controlla il pescatore vicino a me....capisco che la ragione è che si conoscono, facilmente sono soci dello stesso club di pesca, probabilmente lui stesso gli ha rilasciato la licenza annuale. In Germania talvolta nei supermercati mi controllano se la borsa che porto è vuota....non certo perché sono straniero (si vede?) né tantomeno italiano...lo fanno un po' con tutti, random, ho notato: ne sono felice! Si cerca di contenere il taccheggio, e questo anche nel mio interesse.... perché chi paga per i furbetti, alla fine, è il consumatore finale, cioè io. Non dico che la discriminazione non esista, al mondo....ma contro il camperista italiano, per favore, no! Ho subito discriminazione, quella vera, da studente universitario, da parte di compagni di scuola, perché venivo dall'ovest degli States ed ero di una famiglia di agricoltori. È stata dura, perche il sistema di studio lì non può prescindere dal lavorare in gruppo. Ma ci sono ragioni storiche precise, ben più gravi, in quel caso, affondate nel tempo dalle lobby degli americani intellettuali ottocenteschi. Quindi mi sento di sussurrare all'amico autore del thread, viaggia sereno, con atteggiamento positivo, sorridi a tutti, sei in vacanza! Se ti controllano i documenti, esibiscili con orgoglio! Se ti chiedono dove vai, rispondi che vai cercando la tua felicità. È contagiosa, la felicità, provare per credere!
In risposta al messaggio di rubylove del 28/08/2023 alle 17:03:21Siamo simili ma un piccolo tarlo che ho in testa mi dice che in fondo vi siano delle rivalità e o/rivincite da parte loro nei nostri confronti per via di un atteggiamento da parte di noi italiani in qualche decennio passato (anni 80 ?).
Sono d'accordo con quanto scritto, a volte sono solo pregiudizi o film personali, un atteggiamento positivo paga sempre, ci sarebbe da dire che spesso anche la lingua (se non la si conosce) può creare difficolta ed equivoci Di sicuro la Spagna è uno dei paesi più adatti agli Italiani, visto che si è molto simili nel bene e nel male.
In risposta al messaggio di Roberto66 del 29/08/2023 alle 20:42:13Sono andato per la prima volta in Spagna nel 73, c'era ancora Franco Francisco Bahamonde detto El Caudillo, la Spagna era un paese arretrato a quei tempi rispetto all'europa e anche rispetto all'Italia (che pure non è che fosse un esempio) che era un paese più industrializzato e con parlamento eletto e una democrazia giovane
Siamo simili ma un piccolo tarlo che ho in testa mi dice che in fondo vi siano delle rivalità e o/rivincite da parte loro nei nostri confronti per via di un atteggiamento da parte di noi italiani in qualche decennio passato(anni 80 ?). Si andava in Spagna perchè costava poco , ci sentivamo superiori , si faceva casino poco rispetto (non da parte di tutti ovviamente ma sentivo i racconti da ragazzo dei miei amici) hanno sopportato fino a che si sono evoluti , allineati (a tratti si dice che ci abbiano sorpassati) . Puo' essere ? sono un visionario ?