quote:Risposta al messaggio di foffo inserito in data 05/04/2011 20:59:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> A quindi sei nelle forze dell'ordine... Potevi dirlo prima Non sarà che mi vuoi multare per guida in stato di ebbrezza? Niente grappino, facciamo un succo di frutta!?
quote:Risposta al messaggio di ornellaf inserito in data 05/04/2011 22:41:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra) a dicembre siamo andati a colmar passando per la svizzera arrivati a Chiasso mi sono accorta di non avere con noi le carte di identità (le patenti si) abbiamo proseguito pensando però che se ci avessero fermato non ci avrebbero fatto passare, ma ormai eravamo lì credo di capire che cruiser è di questo parere foffo no >> Non so, forse ti avrebbero fatto passare tranquillamente. Ma il problema non è solo questo. Dai un'occhiata qui (si parla anche di controlli di polizia in generale e di patenti di guida estere): [url] http://ec.europa.eu/youreurope/citizens/travel/entry-exit/eu-citizen/index_it.htm
quote:Risposta al messaggio di foffo inserito in data 06/04/2011 11:39:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Prego. Ma, per completezza... Nel link che ho segnalato, oltre a confermare la libera circolazione in area Schengen, c'è scritto che le polizie nazionali o altri soggetti possono controllare i documenti d'identità di cittadini stranieri. I controlli non inficiano la libera circolazione che caratterizza l'accordo di Schengen, e quindi non lo violano. Inoltre, per confermare la mia tesi, è ribadito che la patente di guida NON è riconosciuta all'estero come documento d'identità, pertanto (sempre come sostenevo) non è valida come documento di espatrio.
http://www.viaggiaresicuri.it
, gestito e aggiornato dal Ministero degli Esteri a spese dei contribuenti!" A questo punto, la camperista, disperata per non essere potuta tornare in Italia, scocciata per aver perso l'aereo e arrabbiata con se stessa per non aver letto attentamente questo post e le pagine riferite, piuttosto che fare denuncia di smarrimento della carta d'identità e chiederne un duplicato all'ambasciata, preferisce tornare in Italia in treno, che forse fa prima. Durante il tragitto, il treno viene setacciato dalla gendarmeria per un controllo di routine. I gendarmi sono molto accurati nei controlli, soprattutto con gli stranieri (è stato innalzato l'allarme terrorismo, e non si sa mai...). La camperista mostra la patente italiana. Il gendarme le fa notare che la patente italiana, in Francia, non è sufficiente ad accertare l'identità di un cittadino italiano, in quanto la gendarmeria francese non ha modo di collegarsi ai sistemi informatici che sono invece disponibili alle autorità italiane. In pratica, la gendarmeria non può accedere all'anagrafe digitale d'italia, e quindi non può stabilire con certezza la cittadinanza della signora, anche se nella patente c'è scritto dove abita e dove è nata. Il comune di nascita, infatti, da come è scritto, potrebbe essere in Eritrea come in Argentina. Tuttavia, visto che la gendarmeria ha ancora qualcosa come 200 persone da controllare, e visto che l'Italia gli fa ancora un po' pena dopo la figuraccia ai mondiali del 2010, smette di infierire sulla poveretta che, finalmente può andare a rileggersi i contenuti di questo post.