Rientrata domenica. Questo il nostro percorso:
Viaggio:
Autostrada in Croazia buona, in Serbia e Macedonia da paura: se qualcosa si deve svitare, staccare, dissaldare succederà sicuramente, tanti e continui sono i sobbalzi. Anche chi ha qualche problema con la schiena deve mettere nel conto qualche spiacevole conseguenza!
Costo: pedaggi € 66 (dal confine italiano fino al confine greco), carburante € 210 (da Bergamo al confine greco)- in Macedonia il gasolio costa meno di 1€ al litro
Autostrada in Grecia: buona, ma i camper pagano come i camion e i pullman.
I caselli in uscita ci sono solo in qualche tratto al nord. In tutto il resto della rete autostradale ci sono delle barriere posizionate non ho capito con che criterio. Si potrebbe uscire appena prima senza pagare e rientrare appena dopo.... Sul sito di un noto camperista con la S è indicato dettagliatamente il percorso da seguire per sfruttare l'autostrada senza pagarne i pedaggi e abbiamo notato che lo fanno regolarmente anche i camionisti. Noi non ci abbiamo provato perché ci sembrava piuttosto complicato e inoltre le strade al di fuori dell'autostrada sono davvero in pessime condizioni (anche un po' peggio di quelle italiane!) e per i trasferimenti abbiamo sfruttato tutta l'autostrada possibile.
Le indicazioni stradali sono scritte quasi esclusivamente in cirillico, molto raramente in caratteri latini; qualche volta in stampato maiuscolo, più facile da memorizzare, ma spesso sono scritti in minuscolo o addirittura in corsivo che è praticamente una specie di ricamo, una 'greca' appunto!
Quello che infastidisce maggiormente è la quantità di cartelli stradali resi illeggibili perché imbrattati di vernice e allora bisogna sperare solo che il "tomtom" sappia fare il suo dovere e non mandi per scorciatoie impercorribili che già le strade principali non sono da prendere alla leggera.
Situazione cani randagi: normalmente non sono aggressivi. Probabilmente non sono nemmeno tutti randagi: hanno casa e famiglia, ma vengono lasciati liberi di gironzolare a loro piacimento. Il problema ce l'ha chi, come noi, viaggia in compagnia del proprio quattrozampe. Se poi è maschio le cose si complicano ulteriormente, come ben sanno chi ne ha uno.
I cani greci hanno imparato a riconoscere i camper: a noi è successo che vedendoci arrivare ci correvano incontro scodinzolando e leccandosi i baffi, come se sapessero benissimo che su questi veicoli bianchi e grossi si mangia e avanza sempre qualcosa anche per loro.
Se scendevo da sola mi si facevano vicino con aria furbamente implorante, toccandomi leggermente le mani con il naso. Certo, per chi ha paura dei cani non è il massimo della goduria; io mi divertivo un mondo, ma il mio doveva restare confinato sul camper. Oppure si scendeva armati di bastone: non serve usarlo, basta farglielo vedere...., pare che lo conoscano molto bene!
Nei siti archeologici ce ne sono in gran numero (tranne a Mistrà, lì non ne ho visti) Ovviamente ritengono che quella sia casa loro e la difendono da qualsiasi intruso. Meglio nemmeno avvicinarsi con il proprio.
Sui mezzi pubblici di Atene è possibile far salire il cane solo se all'interno di un trasportino. Noi abbiamo rinunciato alla visita della città: impossibile lasciare il cane sul camper in campeggio per troppe ore; impossibile transitare e trovare parcheggio per il camper nei pressi dell'acropoli e del museo archeologico. Depennata!
La cosa più penosa, almeno per me, è la gran quantità di cani e gatti investiti sulla strada e lasciati lì a decomporsi.....
Del resto le strade non vengono ripulite dall'immondizia e c'è depositata una quantità spropositata di bottiglie di plastica. Forse ancora non sanno che possono essere vendute e riciclate!!!! Campeggi: da due siamo letteralmente scappati. Altri erano quasi decenti. Comunque pochi quelli aperti già a aprile, e anche di quelli che dal loro sito risultano essere a apertura annuale non c'è da farne troppo calcolo, ci è capitato di trovare chiusi anche quelli.
Sempre aperti e abbastanza ben gestiti quelli al servizio delle zone archeologiche.
Aree Sosta: sono rare come la brava gente! Noi ne abbiamo trovata una sola a Verghinia: il proprietario parla tedesco e fornisce informazioni utili per orientarsi, fornisce acqua e corrente, nessuno scarico, wi-fi gratuito nel gazebo del giardino della sua abitazione, cagnetto che non gradisce l'intrusione di altri consimili, ma all'occorrenza viene tenuto chiuso in casa.
Acqua: di fontanelle ce ne sono parecchie, anche sulla strada. Quanto alla potabilità dell'acqua nessun cartello avvisa che non lo sia.
Se non si va in campeggio il problema è poi come scaricare l'acqua sporca e soprattutto la cassetta del WC.
Cibo & Acquisti: come ho già avuto modo di raccontare io ho un cattivo rapporto con i ristoranti, perciò devo frequentare regolarmente i negozi di alimentari. In Grecia non esistono i reparti gastronomia nei supermercati, tantomeno si può sperare di trovare delle vere e proprie gastronomie.
Non sanno nemmeno cosa siano i salumi: si trovano salsicciotti tipo würstel e basta. I formaggi sono costituiti da diverse tipologie di feta, vendute in svariate confezioni, dal pacchettino alla tinozza, ma sempre di feta si tratta.
La carne è quasi sempre di pecora (forse perché si era a ridosso della Pasqua) Impossibile trovare i tagli tipo bistecca di roastbeef o vitello che abbiamo qui in Italia. Al massimo della fortuna si può trovare qualche fetta di coppa di maiale.
Le verdure in vendita sono quelle rigorosamente locali e di stagione e, essendo a inizio primavera, non si poteva contare su granché. L'insalata in busta già lavata l'ho trovata una sola volta, l'ho acquistata e buttata via subito dopo dato il pietoso stato di conservazione, nonostante la data di scadenza riportata sulla confezione. Surgelati si trovano piselli, fagiolini, patate, pesce crudo (difficile da cucinare sui nostri fornellini) e ben poco altro.
Accoglienza: la gente è senza dubbio molto disponibile. Quasi tutti quelli che hanno in qualche modo a che fare con i turisti parlano anche in inglese e tedesco. Anche con chi è a zero con le lingue (come noi) si danno da fare per venire incontro a tutte le esigenze. Si trova anche qualcuno che si sforza persino di parlare in italiano.
Guide Turistiche: noi abbiamo utilizzato quella di Vivicamper, la Mondadori e la Touring - ultime edizioni.
Utili sopratutto per avere una piantina dei siti archeologici perché all'ingresso non danno nulla. Sarebbe stato bello poter contare su un'audioguida, ma era disponibile solo nel museo di Micene e nemmeno ben indicata, tanto che ce ne siamo accorti solo all'uscita...
La guida Mondadori riporta che il Monastero di Dafne è visitabile tutti i giorni dalle h. 8.00 alle h. 20.00 invece, almeno fino al 4 aprile 2017 i giorni di visita sono solo il martedì e il venerdì dalle h.8 alle h. 15 e noi non lo abbiamo potuto vedere.
Siti Archeologici & Musei
Tutti i musei e i siti archeologici offrono un ticket ridotto del 50% per gli over 65
Tutti sono molto ben tenuti. Dotati di pannelli che spiegano cosa si sta vedendo, di solito in inglese. A Delfi anche in francese.
La possibilità di parcheggiare è sempre piuttosto risicata, tranne a Micene che dispone di un ampio parcheggio. Noi, a aprile, abbiamo trovato tantissimi pullman di scolaresche che aggiunti a quelli degli altri turisti gremivano i pochi spazi disponibili.
Per visitare i monasteri delle Meteore a noi donne è fatto obbligo di indossare la gonna. Se non si dispone di un pareo da annodare sui fianchi ne forniscono uno loro all'ingresso.
Spiagge
Non era questo lo scopo del nostro viaggio, né era la stagione adatta. Tuttavia ho avuto l'impressione che sia il paradiso di quei camperesti che hanno "trequarti di sangue zingaro" . Di quelli a cui due mutande, una maglietta e 10 litri di acqua bastano per quindici giorni di vacanza liberi da regole e divieti. Doccia in spiaggia e del sapone non ne sentono la mancanza. Scarico selvaggio a gogo, tanto nessuno gli fa gli occhiacci. Cene in osteria: poca spesa e tanta resa!
Contenti loro...., io non mi aggrego!
Modificato da riri56 il 27/04/2017 alle 01:23:59