In risposta al messaggio di Barbabianca del 28/11/2023 alle 07:40:07Condivido il concetto in generale, chi fa diari o resoconti non dovrebbe farli per stupire o lodarsi, ma unicamente pensando che cio che scrive deve servire a chi farà in seguito quel viaggio, e quindi meglio uno scarno resoconto di info pratiche ma utili, che qualcosa per stupire.
Sono andato a vedere: nel nostro precedente viaggio di 4 anni fa i prezzi erano più bassi, ma non poi tanto: per lo stesso camper al ritorno abbiamo pagato circa 2500 € contro i 3000 attuali. In generale trovo che ivideo degli youtuber siano più interessanti come documentario di viaggio per chi non ha intenzione di andare in quei luoghi che per chi pianifica un viaggio. Spesso (non sempre, naturalmente) ho notato una tendenza ad enfatizzare e una certa scarsità di informazioni pratiche. In alcuni casi (rari, per fortuna) anche informazioni lontane dalla realtà. Come sempre è utile confrontare diverse fonti, specie se si va in luoghi poco battuti
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Barbabianca del 28/11/2023 alle 07:40:07Insomma... poco non direi.
Sono andato a vedere: nel nostro precedente viaggio di 4 anni fa i prezzi erano più bassi, ma non poi tanto: per lo stesso camper al ritorno abbiamo pagato circa 2500 € contro i 3000 attuali. In generale trovo che ivideo degli youtuber siano più interessanti come documentario di viaggio per chi non ha intenzione di andare in quei luoghi che per chi pianifica un viaggio. Spesso (non sempre, naturalmente) ho notato una tendenza ad enfatizzare e una certa scarsità di informazioni pratiche. In alcuni casi (rari, per fortuna) anche informazioni lontane dalla realtà. Come sempre è utile confrontare diverse fonti, specie se si va in luoghi poco battuti
In risposta al messaggio di marinox del 29/11/2023 alle 17:04:04In aereo non devi compilare nulla. Siamo arrivati a Newark e abbiamo impiegato 5 minuti per superare il controllo passaporti. 3 domande di rito: quanti soldi avete? dove andate? Avete parenti negli Stati Uniti?
piacevole lettura e interessato , quello che mi preoccupa è che non succeda nulla al mezzo ,nemmeno la costruzione del divisorio tra cabina e cellula sebbene abbia un furgonato mi preoccupa ma è tutto quello che serve xviaggiare in tranquillità e sopratutto dove o come fermarsi corrente a parte .in pratica , carte o quant'altro serva x raggiungere e starci x almeno 6 mesi . nel 2002 all'arrivo in florida mi fecero aspettare x 2 ore x verifica documenti ( regolari ) e carta scritta in aereo x lo sbarco di cui non mi ricordo x cosa servisse IN INGLESE e x mia ignoranza di lingua non sono certo di aver sbarrato le croci giuste con l'aiuto della hostess , un palpito al cuore passato x fortuna e dopo 15 giorni al ritorno zero problemi . inoltre chiedo se a un pensionato di 67 anni possa restare x 6 mesi . carlo
In risposta al messaggio di Barbabianca del 28/11/2023 alle 19:51:05Ho capito. In effetti, nemmeno 3/4 anni fa era fattibile con 3.000 € per un camion di 10 metri.
Mi rendo conto di essermi espresso male: certo che e' un aumento non da poco. Intendevo dire che non giustifica comunque le differenze citate nella quotazione del camion
In risposta al messaggio di Lbor del 29/11/2023 alle 20:25:16Il cane è un vincolo gestibile: noi l'abbiamo portato con noi. Ero preoccupata per il viaggio in aereo (in stiva) ma è andata benissimo. Chiaramente devi scegliere la compagnia che accetti il trasporto degli animali. L' unico vincolo che abbiamo avuto è stato uno scalo obbligatorio di 6 ore a Parigi. Per la suocera, purtroppo, non c'è soluzione.
Bellissimo. Complimenti. sono uno dei pochi a non avere e non volere Instagram (non ho neppure Facebook). E quindi non potrò vedere il vostro viaggio Comunque cresce la voglia di fare un giorno un’esperienza del genere:oggi avremmo forse anche disponibilità in termini di tempo. Ma abbiamo ‘vincoli’: un cane e mia suocera di 90 anni che dal Covid vive con noi: ci segue sempre nelle nostre trasferte in Europa (3 volte in Francia, 1 in Grecia e quest’anno UK). Ma un viaggio negli Usa è oggettivamente ed obiettivamente impossibile.
In risposta al messaggio di Lbor del 29/11/2023 alle 20:25:16Complimenti alla suocera: a 90 anni viaggiare ancora cosi e' un esempio e una speranza per noi che seguiamo a ruota.
Bellissimo. Complimenti. sono uno dei pochi a non avere e non volere Instagram (non ho neppure Facebook). E quindi non potrò vedere il vostro viaggio Comunque cresce la voglia di fare un giorno un’esperienza del genere:oggi avremmo forse anche disponibilità in termini di tempo. Ma abbiamo ‘vincoli’: un cane e mia suocera di 90 anni che dal Covid vive con noi: ci segue sempre nelle nostre trasferte in Europa (3 volte in Francia, 1 in Grecia e quest’anno UK). Ma un viaggio negli Usa è oggettivamente ed obiettivamente impossibile.
In risposta al messaggio di annapasqua del 29/11/2023 alle 22:33:58Bisognerebbe chiedere a lei, in camera caritatis, cosa effettivamente ne pensa.
Complimenti alla suocera: a 90 anni viaggiare ancora cosi e' un esempio e una speranza per noi che seguiamo a ruota. pero' in effetti gli Usa forse sono un po' troppo: troppo lontani, troppo lunghe le ore di viaggio tra ivari punti di interesse, troppo diversi i cibi facilmente reperibili. per carita' gli anziani ci sono anche in Usa e quelli con un discreto reddito viaggiano molto piu' dei nostri e se la spassano alla grande. Ma in genere usano la strategia di avere mezzi molto grandi fissi in un campeggio, magari ogni anno uno stato diverso e girare nei dintorni con un' auto usata come tender del camper
In risposta al messaggio di wippet del 30/11/2023 alle 01:02:28E' senz'altro una ipotesi interessante. Mi ero informato prima del penultimo viaggio nel 2019, anche se alla fine ho optato per il traghetto.
Interessanti le vostre esperienze, anche se nel mio caso, avendo doppia cittadinanza USA-Italia dalla nascita, non avrei cosi' tanti problemi se volessi fare un tour in camper negli States. Personalmente, fossi in voi, valutereicomunque una diversa ipotesi: che poi e' quella che ho seguito piu' volte io stesso. Sono originario di Portland, in Oregon, e quindi viaggiando innumerevoli volte dall'Italia verso la natia abitazione, ho utilizzato innumerevoli mezzi di trasporto per attraversare gli Stati Uniti da est a ovest.. Molte volte, per varie ragioni, sono arrivato in volo a NY, dove ho acquistato un'auto d'occasione, ho percorso tutti gli States con l'auto fino alla West Coast, rivendendo dopo settimane o mesi la stessa auto senza perdere un dollaro, e talvolta guadagnandoci. Tranne che a Los Angeles e San Francisco, le auto sulla West Coast costano di piu' che nello stato di NY, o ancora meglio nella zona di Ditroit o Chicago, che si possono facilmente raggiungere con un cheap-flight. Non sono molto ferrato sulle attuali quotazioni dei camper in USA, ma sono quasi certo che un buon usato della categoria C19 (mt. 5,90) o C22 (mt. 6,80), guidabili con patente italiana tipo B, potra' essere facilmente rivenduto sulla W-C almeno allo stesso prezzo dell'acquisto, dopo varie settimane o qualche mese. Il precoso da est a ovest va ovviamente studiato con i dovuti zig-zag per visitare le zone desiderate. Poi, al termine del viaggio, dall'ovest un comodo volo vi riportera' dove siete atterrati, per poi proseguire verso l'Italia. I vantaggi a mio parere sarebbero molti, non ultimo il fatto di facili eventuali riparazioni. Anche il costo dell'assicurazione sarebbe molto piu' conveniente (300$ circa mensili). Gli effetti personali irrinunciabili si spediscono prima via nave, in un bel baule fermo spedizioniere in USA, con un costo modesto; il resto, si acquista in loco. A mio modesto parere, sarebbe da valutare.
In risposta al messaggio di Barbabianca del 30/11/2023 alle 08:20:56Mah, la vedo piu' facile di quanto si pensi...i passaggi di proprieta' avvengono in pochi mnuti, i camper sono piu' o meno tutti simili, stesse motorizzazioni, gli allestitori meno numerosi che in Europa, tranne che per mezzi di lusso o custom, da evitare ovviamente. E' un mercato molto piu' "piatto" e standardizzato, rispetto all'Europa; quindi risulta facile e veloce orientarsi!
E' senz'altro una ipotesi interessante. Mi ero informato prima del penultimo viaggio nel 2019, anche se alla fine ho optato per il traghetto. Secondo me è una scelta ottima per tempi lunghi: una volta acquistato il campersi può andare negli USA tutti gli anni, lasciando il camper in un deposito al rientro in Italia. Per pochi mesi mi sembra più complesso: va messo in conto un po' di tempo per la ricerca e la valutazione pre-acquisto e, soprattutto, per la vendita a fine viaggio. Da non dimenticare che per fare l'assicurazione serve un indirizzo negli USA (è un servizio che si può acquistare). Serve una buona conoscenza della lingua e aiuta avere una certa dimestichezza con gli automezzi americani.
In risposta al messaggio di annapasqua del 29/11/2023 alle 18:04:46e sylvi 60. grazie x le delucidazioni ne faro' tesoro . all'epoca il passaporto NON aveva il micro chip e la sudata x entrare è stata stancante , mentre x l'uscita è come bere una birra bud.
Provo a rispondere cominciando dalla fine. abbiamo 73 anni. Prima di partire,nel 2019, non proprio pulcini, avevamo fatto il visto: non ci sono problemi, basta che dimostri di avere un reddito che ti permetta di vivercie buoni motivi per tornare indietro, nel nostro caso figli, nipote, casa. il tutto emerge nel corso di un colloquio, non devi dimostrare nulla portando documenti o altro, tanto sono convinta che i loro controlli li fanno. quest' anno abbiamo usato il precedente visto che ha durata decennale. se non hai il visto ma solo l'esta il soggiorno e' di tre mesi. resta il fatto che all'arrivo negli Usa o dove fai dogana imbarcandoti, il doganiere ha facolta', qualora sospettasse qualcosa, di rispedirti indietro o accorciarti il periodo di soggiorno. dove sostare negli states non e' mai un problema, tranne alcuni stati nevralgici o per turismo o perche'sovraffollati, per gli standard americani, o di moda e molto privatizzati. generalmente puoi incontrare problemi all'est e non all'ovest. dove campeggiare dipende dalle preferenze del singolo: in ordine di costo parti dai campeggi koa, passando per quelli statali, i dispersed camp, i parcheggi dei supermercati e i parcheggi dei camion. problemi di sicurezza non ne abbiamo mai incontrati, e' anche vero che conosciamo abbastanza gli states e siamo sufficientemente sgamati da annusare quelle che potrebbero essere situazioni di rischio, ma non perche'si possa essere aggrediti ma magari coinvolti in discussioni in cui la si pensa diversamente, ad esempio abbiamo evitato un luogo molto segnalato dove pero' alcuni cartelli all'entrata proibivano l' ingresso ai detentori di birra a bassa gradazione. il questionario di cui parli, e che ho compilato anch'io in viaggi precedenti, adesso non ci e' stato piu 'richiesto , forse sostituito dall'esta. aggiungerei pero ' un consiglio: un viaggio di sei mesi negli Usa, prevede di visitare più 'stati, incontri piu' frequenti con accenti molto diversi tra loro. Affrontarlo senza avere una conoscenza almeno dell'inglese di base, vuol dire rinunciare a molte delle esperienze che un tale viaggio comporta
In risposta al messaggio di Silvy 60 del 26/11/2023 alle 09:39:25Ciao Silvy
Grazie! Avremmo tantissime altre informazioni da dare. Ad esempio sulle stagioni. Partire in febbraio, per il giro che volevamo fare, ci ha permesso di non soffrire mai il caldo. I luoghi che siamo contenti di aver visti,ma dove non torneremmo: la costa est (Maine, New Hampshire...), la Florida, gli stati nel nord ma che sono inevitabili nella traversata. Comunque ci hanno permesso di vedere città che volevamo vedere. A New York, abbiamo assistito ad una messa in gospel ed è stata un' esperienza unica. Luoghi dove tornerei subito: i parchi, tutti senza eccezioni. L'Utah, il Wyoming, il Colorado, il Texas. In California ci siamo stati un mese. Per i $: abbiamo usato pochissimo i contanti. Avevamo solo qualche cosa in tasca perché non si sa mai. Avevamo una carta di credito, che bisogna sempre avere per eventuali emergenze, ma non l' abbiamo mai usata. Abbiamo utilizzato Revolut che è veramente ottima e che consiglio vivamente (se qualcuno è in interessato mi contatti in pvt). Ora aspettiamo il camper. Riposiamo un po' e poi si riparte perché non finisce qui :-D Nel 2024 faremo qualcosa di più tranquillo per fare un altro grande viaggio nel 2025. Dico sempre: chi si ferma è perduto!
In risposta al messaggio di wippet del 30/11/2023 alle 01:02:28Il tuo e' un discorso corretto sotto molti aspetti.
Interessanti le vostre esperienze, anche se nel mio caso, avendo doppia cittadinanza USA-Italia dalla nascita, non avrei cosi' tanti problemi se volessi fare un tour in camper negli States. Personalmente, fossi in voi, valutereicomunque una diversa ipotesi: che poi e' quella che ho seguito piu' volte io stesso. Sono originario di Portland, in Oregon, e quindi viaggiando innumerevoli volte dall'Italia verso la natia abitazione, ho utilizzato innumerevoli mezzi di trasporto per attraversare gli Stati Uniti da est a ovest.. Molte volte, per varie ragioni, sono arrivato in volo a NY, dove ho acquistato un'auto d'occasione, ho percorso tutti gli States con l'auto fino alla West Coast, rivendendo dopo settimane o mesi la stessa auto senza perdere un dollaro, e talvolta guadagnandoci. Tranne che a Los Angeles e San Francisco, le auto sulla West Coast costano di piu' che nello stato di NY, o ancora meglio nella zona di Ditroit o Chicago, che si possono facilmente raggiungere con un cheap-flight. Non sono molto ferrato sulle attuali quotazioni dei camper in USA, ma sono quasi certo che un buon usato della categoria C19 (mt. 5,90) o C22 (mt. 6,80), guidabili con patente italiana tipo B, potra' essere facilmente rivenduto sulla W-C almeno allo stesso prezzo dell'acquisto, dopo varie settimane o qualche mese. Il precoso da est a ovest va ovviamente studiato con i dovuti zig-zag per visitare le zone desiderate. Poi, al termine del viaggio, dall'ovest un comodo volo vi riportera' dove siete atterrati, per poi proseguire verso l'Italia. I vantaggi a mio parere sarebbero molti, non ultimo il fatto di facili eventuali riparazioni. Anche il costo dell'assicurazione sarebbe molto piu' conveniente (300$ circa mensili). Gli effetti personali irrinunciabili si spediscono prima via nave, in un bel baule fermo spedizioniere in USA, con un costo modesto; il resto, si acquista in loco. A mio modesto parere, sarebbe da valutare.