In risposta al messaggio di IZ4DJI del 24/01/2019 alle 00:15:45Eh si, proprio un uccelli del malaugurio Bellissimo cmq ! Anche noi non siamo di quelli all ultima foto col camper sulla scogliera a precipizio .. O che devo avere il mare sotto la finestra .. Cioé se é possibile bene, ma per avere rogne con guardie o col camper, faccio 2 passi...
Germania, spiaggia a Westerhever: Questa non è consentita ai veicoli perchè parco,ma è dura e compatta che ci si viaggerebbe bene,, per andare dal parcheggio al limite della spiaggia, fino all acqua si cammina un orabuona. Ci sono quelle torri di sicurezza perchè quando sale la merea sale di un paio di metri e senza quella torre dove rifuugiarsi si affogherebbe. Immaginiamo di rimanere piantati li con un camper, quando sale la marea lo sommergerebbe tanto da doverlo buttare. Spiaggia Sonderstrand sull Isola di Romo, autorizzata ai veicoli si puo vedere il mio vecchio Ducato (il MH argento) era l unico nel parcheggio, tutti sulla spiaggia, ma io ci sono andato a piedi. Quel Unimog con grossa corda stava li come fosco presagio
In risposta al messaggio di Mauro 630 del 24/01/2019 alle 09:08:11Haha grazie grazie! Dai che é quasi febbraio .. Passa quello ed è primavera e subito estate e quindi vacanza ...
lacrime x me e x te.ti invidio.ciao e buona continuazione e facci sognare ogni tanto.mauro
In risposta al messaggio di marinox del 24/01/2019 alle 18:23:22Di nulla, piacere di poterti essere utile.
un grazie a IZ4 che come ha scritto sono le piastre che mi interessano . colgo naturalmente x un grazie anche x coloro che si preoccupano che sia esattamente l'articolo che viene richiesto , che a volte è sottinteso ma potrebbe disorientare x un non scritto certo . carlo
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Hunter85 del 24/01/2019 alle 01:54:47La prossima volta che ti insabbii, fai questa operazione:
Eh si, proprio un uccelli del malaugurio Bellissimo cmq ! Anche noi non siamo di quelli all ultima foto col camper sulla scogliera a precipizio .. O che devo avere il mare sotto la finestra .. Cioé se é possibile bene,ma per avere rogne con guardie o col camper, faccio 2 passi... al massimo faccio lo gnorri e metto le zeppe o i piedini finché non me lo dicono, solo perché non voglio la pozza nella doccia contraria allo scolo o bruciare il soffritto perché l olio sta tutto da un lato della padella! mi interessa di più stare non il più possibile isolato e fuori dai campeggi... Anche qui a fuerteventura oltre il parcheggio era tutto parco e giustamente non si può.. oltretutto dune a malapena praticabili con un quad
In risposta al messaggio di Dash del 25/01/2019 alle 18:52:51Grazie! Se ricapita proverò, tanto non perdo niente... E se funziona risparmi i soldi
La prossima volta che ti insabbii, fai questa operazione: Sgonfia le gomme della trazione fino a 0,8-1 bar Fai manovra, esci dall'impiccio, e rigonfi alla pressione normale di esercizio. Se sei molto piantato, sgonfia anchele gomme non di trazione (meno importante, ma aiuta) Le gomme a bassa pressione o quasi sgonfie aumentano la superficie di appoggio sulla sabbia, anzi si raddoppia proprio l'impronta a terra! Si viene fuori quasi senza sforzo... Questa conoscenza mi ha consentito di fare lo sborone in Camargue, però in bicicletta... Zona del Phare de Gacholle, sabbia finissima portata dal vento, secca e impalpabile. Tutti i ciclisti piantati. Arrivo io, un centinaio di m prima del punto più impestato sgonfio, passo in mezzo a un mormorio di stupore (chi è? E' l'uomo-gamba!) e proseguo oltre. Fuori dalla vista dei piantati, mi fermo a rigonfiare un po' (si fa molta più fatica ad andare con le gomme sgonfie dove è scorrevole...). Al ritorno, stesso copione che all'andata...Qualcuno mi ha fermato per guardare le mie gomme e chiedere lumi sulla mia tecnica. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di Dash del 25/01/2019 alle 18:52:51Bellissima la zona del Phare de la Gacholle, io ci sono arrivato in camper (fino alla sbarra prima del faro) facendo il giro dall altra parte.
La prossima volta che ti insabbii, fai questa operazione: Sgonfia le gomme della trazione fino a 0,8-1 bar Fai manovra, esci dall'impiccio, e rigonfi alla pressione normale di esercizio. Se sei molto piantato, sgonfia anchele gomme non di trazione (meno importante, ma aiuta) Le gomme a bassa pressione o quasi sgonfie aumentano la superficie di appoggio sulla sabbia, anzi si raddoppia proprio l'impronta a terra! Si viene fuori quasi senza sforzo... Questa conoscenza mi ha consentito di fare lo sborone in Camargue, però in bicicletta... Zona del Phare de Gacholle, sabbia finissima portata dal vento, secca e impalpabile. Tutti i ciclisti piantati. Arrivo io, un centinaio di m prima del punto più impestato sgonfio, passo in mezzo a un mormorio di stupore (chi è? E' l'uomo-gamba!) e proseguo oltre. Fuori dalla vista dei piantati, mi fermo a rigonfiare un po' (si fa molta più fatica ad andare con le gomme sgonfie dove è scorrevole...). Al ritorno, stesso copione che all'andata...Qualcuno mi ha fermato per guardare le mie gomme e chiedere lumi sulla mia tecnica. Ciao da Dash
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 25/01/2019 alle 20:09:28Con la bici ho fatto tutto il periplo dell'Etang de Vaccarès (circa 75 km, anche di più facendo deviazioni e stradette laterali), potendo fermarmi in qualunque istante a vedere ad es. dei tori pelosissimi a bordo sentiero. Col camper ci sono varie limitazioni sia negli incroci sia dovuti alle buche che sono piuttosto fastidiose (dopo un giorno di pioggia poi se sono piene d'acqua ti ritrovi il camper ricoperto di uno strato di sabbia e fango, proprio non il massimo). Certe cose, se evitabili, preferisco farle in bici o a piedi.
Bellissima la zona del Phare de la Gacholle, io ci sono arrivato in camper (fino alla sbarra prima del faro) facendo il giro dall altra parte.
In risposta al messaggio di Dash del 25/01/2019 alle 21:12:53Ah, perooooo....
Con la bici ho fatto tutto il periplo dell'Etang de Vaccarès (circa 75 km, anche di più facendo deviazioni e stradette laterali), potendo fermarmi in qualunque istante a vedere ad es. dei tori pelosissimi a bordo sentiero.Col camper ci sono varie limitazioni sia negli incroci sia dovuti alle buche che sono piuttosto fastidiose (dopo un giorno di pioggia poi se sono piene d'acqua ti ritrovi il camper ricoperto di uno strato di sabbia e fango, proprio non il massimo). Certe cose, se evitabili, preferisco farle in bici o a piedi. Ciao da Dash
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di campersempre del 25/01/2019 alle 23:52:59Infatti portarsi le attrezzature per ogni evenienza ha grande potere scaramantico e quindi quelle evenienze non capiteranno piu....ne capiterà un altra per cui non si è attrezzati
Tra le decine di esperienze posto anche la mia, anzi le mie due insabbiature, entrambe in Grecia, almeno 15 anni fa, con un mansardato su gemellato ford transit. La prima ritornando da Capo Sounion, di sera già buio,ci fermiamo in un posto dove avevamo sostato due anni prima a due passi dal mare, ma il piazzale sterrato era completo, mi guardo intorno e vedo sulla lingua sabbiosa che porta verso un isolotto dei camper, vado a dare un'occhiata e noto il terreno sabbioso ma molto compatto ... non a sufficienza, a metà strada insabbiato. Provo con stuoie, rami, sterpi, nulla da fare decido di rimandare alla mattina. Poco dopo passa una signora greca e ci riconosciamo di esserci conosciuti nel medesimo posto due anni prima, si da subito da fare, e poco dopo arriva con un signore dicendo che con il suo camion, che ha li vicino dove dorme con la moglie e i due bambini, ci trascina via ... e così fece utilizzando un bel cavo di acciaio. La seconda volta avevo sostato sulle pietre, ma il fondo sottostante era forse sabbioso. Al momento della partenza non si muove, anzi scende sempre più e le pietre avvolgono sempre più le gomme; vari tentativi senza risoluzione. Qui venne in aiuto un mega camper di tedeschi che con una cinghia da traino, più simile a quelle da imbracatura dei carichi, ci ha tirati fuori in meno di 2 secondi. Da allora una cinghia simile è sempre rimessa dentro il gavone dei camper posseduti, ma da allora non è più successo nulla ... sgrat, sgrat, speriamo che continui ...
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di campersempre del 25/01/2019 alle 23:52:59La seconda situazione che descrivi assomiglia un po' a quello che ci trovammo a fronteggiare quando ero ragazzo in Florida.
Tra le decine di esperienze posto anche la mia, anzi le mie due insabbiature, entrambe in Grecia, almeno 15 anni fa, con un mansardato su gemellato ford transit. La prima ritornando da Capo Sounion, di sera già buio,ci fermiamo in un posto dove avevamo sostato due anni prima a due passi dal mare, ma il piazzale sterrato era completo, mi guardo intorno e vedo sulla lingua sabbiosa che porta verso un isolotto dei camper, vado a dare un'occhiata e noto il terreno sabbioso ma molto compatto ... non a sufficienza, a metà strada insabbiato. Provo con stuoie, rami, sterpi, nulla da fare decido di rimandare alla mattina. Poco dopo passa una signora greca e ci riconosciamo di esserci conosciuti nel medesimo posto due anni prima, si da subito da fare, e poco dopo arriva con un signore dicendo che con il suo camion, che ha li vicino dove dorme con la moglie e i due bambini, ci trascina via ... e così fece utilizzando un bel cavo di acciaio. La seconda volta avevo sostato sulle pietre, ma il fondo sottostante era forse sabbioso. Al momento della partenza non si muove, anzi scende sempre più e le pietre avvolgono sempre più le gomme; vari tentativi senza risoluzione. Qui venne in aiuto un mega camper di tedeschi che con una cinghia da traino, più simile a quelle da imbracatura dei carichi, ci ha tirati fuori in meno di 2 secondi. Da allora una cinghia simile è sempre rimessa dentro il gavone dei camper posseduti, ma da allora non è più successo nulla ... sgrat, sgrat, speriamo che continui ...
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 26/01/2019 alle 00:04:38[OT] Da Saintes-Maries il percorso più corto è 13+13 km (vai e vieni lungo la Digue à la mer). Se però passi da sopra e fai tutto il periplo è appunto molto più lungo.
Ah, perooooo.... Pensavo ci fossi arrivato da S.Maries. Le sospensioni del mio camper sopportano bene quelle buche, benchè alcune enormi, le sopporterebbe peggio il mio fondoschiena in bici Per fanghiglia e polvere hai ragione, ci ho poi pensato a casa.
In risposta al messaggio di campersempre del 25/01/2019 alle 23:52:59La prima che dici è molto simile alla noatra
Tra le decine di esperienze posto anche la mia, anzi le mie due insabbiature, entrambe in Grecia, almeno 15 anni fa, con un mansardato su gemellato ford transit. La prima ritornando da Capo Sounion, di sera già buio,ci fermiamo in un posto dove avevamo sostato due anni prima a due passi dal mare, ma il piazzale sterrato era completo, mi guardo intorno e vedo sulla lingua sabbiosa che porta verso un isolotto dei camper, vado a dare un'occhiata e noto il terreno sabbioso ma molto compatto ... non a sufficienza, a metà strada insabbiato. Provo con stuoie, rami, sterpi, nulla da fare decido di rimandare alla mattina. Poco dopo passa una signora greca e ci riconosciamo di esserci conosciuti nel medesimo posto due anni prima, si da subito da fare, e poco dopo arriva con un signore dicendo che con il suo camion, che ha li vicino dove dorme con la moglie e i due bambini, ci trascina via ... e così fece utilizzando un bel cavo di acciaio. La seconda volta avevo sostato sulle pietre, ma il fondo sottostante era forse sabbioso. Al momento della partenza non si muove, anzi scende sempre più e le pietre avvolgono sempre più le gomme; vari tentativi senza risoluzione. Qui venne in aiuto un mega camper di tedeschi che con una cinghia da traino, più simile a quelle da imbracatura dei carichi, ci ha tirati fuori in meno di 2 secondi. Da allora una cinghia simile è sempre rimessa dentro il gavone dei camper posseduti, ma da allora non è più successo nulla ... sgrat, sgrat, speriamo che continui ...
In risposta al messaggio di Dash del 26/01/2019 alle 09:17:22E' l itineraro che ho fatto in camper, e è lungo anche in camper, se mi dicessero di farlo in bici farei testamento
[OT] Da Saintes-Maries il percorso più corto è 13+13 km (vai e vieni lungo la Digue à la mer). Se però passi da sopra e fai tutto il periplo è appunto molto più lungo. A proposito di buche e insabbiamenti: proprionella zona della riserva dei fenicotteri del Fangassier (circa nei primi 5 minuti del tuo filmino), abbiamo visto un roulottista che anziché andare a dx verso la Gacholle, aveva tirato dritto per andare verso Beauduc e il Salin de Giraud. In quel tratto la strada ha delle buche veramente profonde, e delle specie di dune che traversano completamente la strada. L'incosciente per attraversare dette dune lo fa in velocità, il sistema auto + roulotte incernierato sul gancio traino prima si piega a libro, poi rimbalza e il posteriore della roulotte si pianta nell'avvallamento. La parete posteriore della roulotte si è aperta come una scatoletta lungo le due modanature laterali, il tipo se ne sarà accorto solo alla fine perché bellamente aveva proseguito come se nulla fosse, ma forse di qualcosa si sarà accorto negli specchietti perché seminavano parte del mobilio lungo la strada... Bella vacanza (rovinata)! Ciao da Dash
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Dash del 26/01/2019 alle 08:55:57Non ho mai capito cosa fosse successo, le pietre, quelle classiche rotonde levigate dal mare, sgusciavano da sotto le ruote e la ruota scendeva, abbiamo messo sotto assicelle e cunei per i livellamenti del camper, ma non c'è stato nulla da fare. E' bastata la trazione dal camper dei tedeschi per smuoverci e uscire.
La seconda situazione che descrivi assomiglia un po' a quello che ci trovammo a fronteggiare quando ero ragazzo in Florida. Com'è noto in Florida ci sono delle zone paludose (swamps). Durante un viaggio in quelle terre abbiamoparcheggiato l'auto su terreno apparentemente solidissimo in prossimità di un ristorante. Ci saremmo dovuti interpellare sul motivo per cui quella parte del piazzale fosse completamente vuota, mentre le altre auto erano tutte raggruppate in altri settori del piazzale. Ebbene, all'uscita dal ristorante l'automobile appoggiava sul pianale al terreno, e le ruote in quelle 2h erano affondate fino al mozzo. Chiediamo aiuto ai locali, e un pittoresco signore si attacca al telefono dicendo al suo pardner che c'era da tirare fuori uno dal gumbo limbo. Conoscevamo il gumbo come una pietanza di carne simile a un densissimo minestrone con pezzi di carne, infatti il terreno all'uscita delle ruote dalla melma sembrava proprio uno spezzatino col sugo. Se avessimo lasciato la macchina in quel posto, in capo a una-due settimane la palude l'avrebbe fagocitata. Non mi ricordo se pagammo un obolo, certamente adesso se trovo un piazzale con quella situazione vuoto/pieno qualche domanda me la faccio... Ciao da Dash P.S. è un fenomeno estremizzato simile a quello delle sabbie mobili: un terreno permeato di acqua, sotto l'effetto di un peso tende a espellere l'acqua verso l'alto, e se la spinta continua, continua anche l'afflusso di acqua e relativa espulsione. Con un'auto e terreno duro il fenomeno dura alcune ore, in zone molto umide può inghiottire un pedone che si dibatte in pochi secondi...
In risposta al messaggio di campersempre del 26/01/2019 alle 15:09:47La forza peso (massa) del camper era superiore al coefficiente d'attrito che ti serviva per avanzare. I sassi levigati (lisci) scivolavano sul supporto di terreno sabbioso spinti dall'attrito delle gomme.
Non ho mai capito cosa fosse successo, le pietre, quelle classiche rotonde levigate dal mare, sgusciavano da sotto le ruote e la ruota scendeva, abbiamo messo sotto assicelle e cunei per i livellamenti del camper, ma non c'è stato nulla da fare. E' bastata la trazione dal camper dei tedeschi per smuoverci e uscire.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 26/01/2019 alle 00:07:13Hai ragione, ma non si è mai abbastanza prevenuti per portarci quello che potrebbe servirci ...
Infatti portarsi le attrezzature per ogni evenienza ha grande potere scaramantico e quindi quelle evenienze non capiteranno piu....ne capiterà un altra per cui non si è attrezzati