In risposta al messaggio di ledzep del 08/02/2020 alle 19:39:44Complimenti ! quando leggo questi resoconti e vedo le foto
E finalmente sono riuscito a fare questo viaggio. Tempo limitato ma sufficiente, due settimane. Peccato non aver visto l’aurora boreale, ma si sa che va a fortuna. Ma valeva comunque la pena. Paesaggi bellissimi, ambienteunico, un bel viaggiare. Qualche informazione che può esser utile Sul camper non ho fatto lavori particolari. Andando spesso in montagna per sciare avevo già messo strisce di isolante adesivo sui punti deboli del furgone, i portelloni posteriori e quello laterale. Non ho avuto nessun problema di freddo. Avevo accarezzato l’idea di mettere il thermotop come riscaldamento ausiliario ma soprattutto per la sua funzione di tener caldo il motore. Mi hanno chiesto 2000 euro. Non li avevo, preferisco tenerli per un futuro lavoro alle sospensioni, per cui ho rinunciato. Contavo sul fatto che viaggiando tanto non ne avrei avuto così tanto bisogno. Nel vano bombole del mio furgone ci stanno tre bombole da 10kg. Due attaccate al duocontrol ed una di riserva. A Sundvall, dopo 4 notti, ne ho ricaricata una. In Svezia lo fanno. Non ho avuto bisogno di nessun raccordo. L’unica cosa che controllano (attentamente) è la scadenza della bombola. Al ritorno ne ho ricaricata un’altra ma giusto per scrupolo. In realtà 4 sono bastate. 16 giorni 4 bombole da 10 kg. Gomme: andare senza chiodi è una follia. La probabilità di distruggere il camper è quasi una certezza. Oltre al fatto che a Capo Nord non ci arrivate. Chi gestisce il convoglio ha la facoltà di rimandarvi indietro se non ritiene adatto il vostro equipaggiamento. E attenzione che causa maltempo ho fatto in convoglio anche gli ultimi cento km prima di Honnisvag. In Norvegia in inverno le estive e le quattro stagioni sono ovviamente illegali. Le invernali devono avere almeno 3 mm di battistrada. Io avevo già su le GoodYear Ultragrip che sono chiodabili, quindi con i buchi. Ho comprato i chiodi, 112 a gomma. E’ un lavoro piuttosto lungo. Un pomeriggio va via. Non ho smontato le gomme. Davanti è semplice lavorarci giocando con lo sterzo. Dietro ho alzato il camper col crick e girando la ruota libera li ho messi. Importante avere uno svitavvita non troppo grosso per poter entrare sotto il parafango. Ne ho comprato uno al brico che si carica con la presa usb. Utile perché una batteria non è sufficiente. Il fatto che nevicasse non ha facilitato le operazioni ma fa parte del gioco. Attenzione che gli spazi di frenata si allungano di molto. Il problema dei chiodi è che toglierli è molto più difficile che metterli. Anzi, direi quasi impossibile. Sono venuto via tenendoli su. Tanto le mie gomme erano comunque da cambiare. Si rischia la multa in Germania per cui sono tornato senza prendere il ferry ma facendo tutta l'autostrada danese contando, come è successo, sull'assenza di controlli alla frontiera. Con i chiodi si viaggia molto bene in Svezia. La neve è compatta e molto secca. Meglio che essere su sterrato. Ho viaggiato sempre intorno ai 90, 100 orari. La vera difficoltà sono i camion: starci dietro equivale a viaggiare in una nebbia di neve. Superarli non è semplice. Bisogna aspettare che il vento sposti la tempesta dalla parte giusta e renda visibile la strada. Oltretutto sono parecchio lunghi, bilici col rimorchio, quasi 30 metri di camion. L’unico pericolo sono le Alci. Che sono come i funghi, fino a che non ne hai vista una l’occhio non sa bene cosa guardare. Quindi la prima ti fa venire un coccolone, le altre le vedi chiaramente da lontano. In Norvegia il pericolo è il ghiaccio. Il vento porta gli spruzzi del mare e si forma uno strato di vetro. Quindi sulle strade costiere bisogna fare molta attenzione. Di ritorno da Honnisvag sono finito fuori strada. Una ventata più forte delle altre, già forti, mi ha spostato fuori dal binario più pulito e non c’è stato nulla da fare. Immerso nella neve. Per fortuna è passato per caso un carroattrezzi dopo mezz’ora e mi ha tirato fuori. Mi ero già messo l’anima in pace aspettandomi ore di attesa. Nessun danno. Le temperature ques’anno non erano proibitive. A capo Nord era meno 4. L’interno della Svezia ovviamente più freddo. Da meno 10 a meno 27 a seconda dei giorni. Per finire un saluto a Cruiser che mi ha portato da Biltema a comprare una pala per la neve, rivelatasi utilissima quando mi sono “innevato” E un saluto speciale a Techila che nel nord più sperduto della Svezia mi ha offerto una apprezzatissima doccia calda e una splendida serata condita con una super carbonara Qualche foto ops...
In risposta al messaggio di ledzep del 08/02/2020 alle 19:39:44Ciao, sono contento che il bilancio del tuo viaggio al Nord sia positivo! Mi fa piacere che sia stato utile l'equipaggiamento di Biltema.
E finalmente sono riuscito a fare questo viaggio. Tempo limitato ma sufficiente, due settimane. Peccato non aver visto l’aurora boreale, ma si sa che va a fortuna. Ma valeva comunque la pena. Paesaggi bellissimi, ambienteunico, un bel viaggiare. Qualche informazione che può esser utile Sul camper non ho fatto lavori particolari. Andando spesso in montagna per sciare avevo già messo strisce di isolante adesivo sui punti deboli del furgone, i portelloni posteriori e quello laterale. Non ho avuto nessun problema di freddo. Avevo accarezzato l’idea di mettere il thermotop come riscaldamento ausiliario ma soprattutto per la sua funzione di tener caldo il motore. Mi hanno chiesto 2000 euro. Non li avevo, preferisco tenerli per un futuro lavoro alle sospensioni, per cui ho rinunciato. Contavo sul fatto che viaggiando tanto non ne avrei avuto così tanto bisogno. Nel vano bombole del mio furgone ci stanno tre bombole da 10kg. Due attaccate al duocontrol ed una di riserva. A Sundvall, dopo 4 notti, ne ho ricaricata una. In Svezia lo fanno. Non ho avuto bisogno di nessun raccordo. L’unica cosa che controllano (attentamente) è la scadenza della bombola. Al ritorno ne ho ricaricata un’altra ma giusto per scrupolo. In realtà 4 sono bastate. 16 giorni 4 bombole da 10 kg. Gomme: andare senza chiodi è una follia. La probabilità di distruggere il camper è quasi una certezza. Oltre al fatto che a Capo Nord non ci arrivate. Chi gestisce il convoglio ha la facoltà di rimandarvi indietro se non ritiene adatto il vostro equipaggiamento. E attenzione che causa maltempo ho fatto in convoglio anche gli ultimi cento km prima di Honnisvag. In Norvegia in inverno le estive e le quattro stagioni sono ovviamente illegali. Le invernali devono avere almeno 3 mm di battistrada. Io avevo già su le GoodYear Ultragrip che sono chiodabili, quindi con i buchi. Ho comprato i chiodi, 112 a gomma. E’ un lavoro piuttosto lungo. Un pomeriggio va via. Non ho smontato le gomme. Davanti è semplice lavorarci giocando con lo sterzo. Dietro ho alzato il camper col crick e girando la ruota libera li ho messi. Importante avere uno svitavvita non troppo grosso per poter entrare sotto il parafango. Ne ho comprato uno al brico che si carica con la presa usb. Utile perché una batteria non è sufficiente. Il fatto che nevicasse non ha facilitato le operazioni ma fa parte del gioco. Attenzione che gli spazi di frenata si allungano di molto. Il problema dei chiodi è che toglierli è molto più difficile che metterli. Anzi, direi quasi impossibile. Sono venuto via tenendoli su. Tanto le mie gomme erano comunque da cambiare. Si rischia la multa in Germania per cui sono tornato senza prendere il ferry ma facendo tutta l'autostrada danese contando, come è successo, sull'assenza di controlli alla frontiera. Con i chiodi si viaggia molto bene in Svezia. La neve è compatta e molto secca. Meglio che essere su sterrato. Ho viaggiato sempre intorno ai 90, 100 orari. La vera difficoltà sono i camion: starci dietro equivale a viaggiare in una nebbia di neve. Superarli non è semplice. Bisogna aspettare che il vento sposti la tempesta dalla parte giusta e renda visibile la strada. Oltretutto sono parecchio lunghi, bilici col rimorchio, quasi 30 metri di camion. L’unico pericolo sono le Alci. Che sono come i funghi, fino a che non ne hai vista una l’occhio non sa bene cosa guardare. Quindi la prima ti fa venire un coccolone, le altre le vedi chiaramente da lontano. In Norvegia il pericolo è il ghiaccio. Il vento porta gli spruzzi del mare e si forma uno strato di vetro. Quindi sulle strade costiere bisogna fare molta attenzione. Di ritorno da Honnisvag sono finito fuori strada. Una ventata più forte delle altre, già forti, mi ha spostato fuori dal binario più pulito e non c’è stato nulla da fare. Immerso nella neve. Per fortuna è passato per caso un carroattrezzi dopo mezz’ora e mi ha tirato fuori. Mi ero già messo l’anima in pace aspettandomi ore di attesa. Nessun danno. Le temperature ques’anno non erano proibitive. A capo Nord era meno 4. L’interno della Svezia ovviamente più freddo. Da meno 10 a meno 27 a seconda dei giorni. Per finire un saluto a Cruiser che mi ha portato da Biltema a comprare una pala per la neve, rivelatasi utilissima quando mi sono “innevato” E un saluto speciale a Techila che nel nord più sperduto della Svezia mi ha offerto una apprezzatissima doccia calda e una splendida serata condita con una super carbonara Qualche foto ops...
In risposta al messaggio di Roberto CG del 09/02/2020 alle 18:21:50A prescindere che ognuno vive,viaggia,e spende come vuole, a mio avviso,fare Capo Nord in inverno, in 2 settimane NON è assolutamente un tempo sufficiente... , non è un viaggio,e non è mitico.. mi pare semplicemente un raid camperistico,in cui si passa tutto il tempo disponibile sul volante e sul sedile di guida...! ...ricordo che quando andai lassù trovai pochissimi anche i 32 giorni, ed era Agosto, quindi con ore di luce a volontà... parere personale..!
Complimenti, semplicemente mitico!
In risposta al messaggio di ledzep del 09/02/2020 alle 19:48:34Ci mancherebbe...logico che se ci sei andato hai trovato un senso a farlo in 14 gg... una cosa è certa io in 14 giorni non ci andrei MAI, perchè non esiste solo la strada nei miei viaggi... logica vuole che ogni testa ragiona e ha gusti diversi...!
Avessi dovuto metterla sul piano sportivo, che ha comunque un suo senso e una sua bellezza, dieci giorni sarebbero bastati. Mi ci e' entrato persino un giorno a sciare. In realta' a parte l'andata e ritorno da Stoccolma,su strade che conosco a memoria e che non mi interessavano, il resto son state tappe piuttosto brevi, 6 o 7 ore di guida. Dalle 9 alle 15 piu' o meno. Certo, ho viaggiato tutti i giorni. Quel tipo di viaggio volevo fare e quello ho fatto. Ps: ho un amico che in moto ha fatto capo nord a/r in una settimana esatta. Quello voleva fare e si e' molto divertito a farlo
In risposta al messaggio di ledzep del 08/02/2020 alle 19:39:44Complimenti sia per il viaggio che per il resoconto, ho in prospettiva un viaggio invernale a quelle latitudini per il prossimo inverno, quest'anno sono bloccato da problematiche famigliari.
E finalmente sono riuscito a fare questo viaggio. Tempo limitato ma sufficiente, due settimane. Peccato non aver visto l’aurora boreale, ma si sa che va a fortuna. Ma valeva comunque la pena. Paesaggi bellissimi, ambienteunico, un bel viaggiare. Qualche informazione che può esser utile Sul camper non ho fatto lavori particolari. Andando spesso in montagna per sciare avevo già messo strisce di isolante adesivo sui punti deboli del furgone, i portelloni posteriori e quello laterale. Non ho avuto nessun problema di freddo. Avevo accarezzato l’idea di mettere il thermotop come riscaldamento ausiliario ma soprattutto per la sua funzione di tener caldo il motore. Mi hanno chiesto 2000 euro. Non li avevo, preferisco tenerli per un futuro lavoro alle sospensioni, per cui ho rinunciato. Contavo sul fatto che viaggiando tanto non ne avrei avuto così tanto bisogno. Nel vano bombole del mio furgone ci stanno tre bombole da 10kg. Due attaccate al duocontrol ed una di riserva. A Sundvall, dopo 4 notti, ne ho ricaricata una. In Svezia lo fanno. Non ho avuto bisogno di nessun raccordo. L’unica cosa che controllano (attentamente) è la scadenza della bombola. Al ritorno ne ho ricaricata un’altra ma giusto per scrupolo. In realtà 4 sono bastate. 16 giorni 4 bombole da 10 kg. Gomme: andare senza chiodi è una follia. La probabilità di distruggere il camper è quasi una certezza. Oltre al fatto che a Capo Nord non ci arrivate. Chi gestisce il convoglio ha la facoltà di rimandarvi indietro se non ritiene adatto il vostro equipaggiamento. E attenzione che causa maltempo ho fatto in convoglio anche gli ultimi cento km prima di Honnisvag. In Norvegia in inverno le estive e le quattro stagioni sono ovviamente illegali. Le invernali devono avere almeno 3 mm di battistrada. Io avevo già su le GoodYear Ultragrip che sono chiodabili, quindi con i buchi. Ho comprato i chiodi, 112 a gomma. E’ un lavoro piuttosto lungo. Un pomeriggio va via. Non ho smontato le gomme. Davanti è semplice lavorarci giocando con lo sterzo. Dietro ho alzato il camper col crick e girando la ruota libera li ho messi. Importante avere uno svitavvita non troppo grosso per poter entrare sotto il parafango. Ne ho comprato uno al brico che si carica con la presa usb. Utile perché una batteria non è sufficiente. Il fatto che nevicasse non ha facilitato le operazioni ma fa parte del gioco. Attenzione che gli spazi di frenata si allungano di molto. Il problema dei chiodi è che toglierli è molto più difficile che metterli. Anzi, direi quasi impossibile. Sono venuto via tenendoli su. Tanto le mie gomme erano comunque da cambiare. Si rischia la multa in Germania per cui sono tornato senza prendere il ferry ma facendo tutta l'autostrada danese contando, come è successo, sull'assenza di controlli alla frontiera. Con i chiodi si viaggia molto bene in Svezia. La neve è compatta e molto secca. Meglio che essere su sterrato. Ho viaggiato sempre intorno ai 90, 100 orari. La vera difficoltà sono i camion: starci dietro equivale a viaggiare in una nebbia di neve. Superarli non è semplice. Bisogna aspettare che il vento sposti la tempesta dalla parte giusta e renda visibile la strada. Oltretutto sono parecchio lunghi, bilici col rimorchio, quasi 30 metri di camion. L’unico pericolo sono le Alci. Che sono come i funghi, fino a che non ne hai vista una l’occhio non sa bene cosa guardare. Quindi la prima ti fa venire un coccolone, le altre le vedi chiaramente da lontano. In Norvegia il pericolo è il ghiaccio. Il vento porta gli spruzzi del mare e si forma uno strato di vetro. Quindi sulle strade costiere bisogna fare molta attenzione. Di ritorno da Honnisvag sono finito fuori strada. Una ventata più forte delle altre, già forti, mi ha spostato fuori dal binario più pulito e non c’è stato nulla da fare. Immerso nella neve. Per fortuna è passato per caso un carroattrezzi dopo mezz’ora e mi ha tirato fuori. Mi ero già messo l’anima in pace aspettandomi ore di attesa. Nessun danno. Le temperature ques’anno non erano proibitive. A capo Nord era meno 4. L’interno della Svezia ovviamente più freddo. Da meno 10 a meno 27 a seconda dei giorni. Per finire un saluto a Cruiser che mi ha portato da Biltema a comprare una pala per la neve, rivelatasi utilissima quando mi sono “innevato” E un saluto speciale a Techila che nel nord più sperduto della Svezia mi ha offerto una apprezzatissima doccia calda e una splendida serata condita con una super carbonara Qualche foto ops...
In risposta al messaggio di ledzep del 09/02/2020 alle 19:48:34Ciao Massimo, avevo saputo da cruiser che stavi andando a nord come già mi avevi detto, poi ho visto dal tuo percorso la "strana" deviazione fatta verso kiruna ed ho sospettato passassi da techila32
Avessi dovuto metterla sul piano sportivo, che ha comunque un suo senso e una sua bellezza, dieci giorni sarebbero bastati. Mi ci e' entrato persino un giorno a sciare. In realta' a parte l'andata e ritorno da Stoccolma,su strade che conosco a memoria e che non mi interessavano, il resto son state tappe piuttosto brevi, 6 o 7 ore di guida. Dalle 9 alle 15 piu' o meno. Certo, ho viaggiato tutti i giorni. Quel tipo di viaggio volevo fare e quello ho fatto. Ps: ho un amico che in moto ha fatto capo nord a/r in una settimana esatta. Quello voleva fare e si e' molto divertito a farlo
In risposta al messaggio di ledzep del 08/02/2020 alle 19:39:44Bel viaggio, complimenti, andato e tornato senza farsi troppe preoccupazioni, e è così che si dovrebbe fare.
E finalmente sono riuscito a fare questo viaggio. Tempo limitato ma sufficiente, due settimane. Peccato non aver visto l’aurora boreale, ma si sa che va a fortuna. Ma valeva comunque la pena. Paesaggi bellissimi, ambienteunico, un bel viaggiare. Qualche informazione che può esser utile Sul camper non ho fatto lavori particolari. Andando spesso in montagna per sciare avevo già messo strisce di isolante adesivo sui punti deboli del furgone, i portelloni posteriori e quello laterale. Non ho avuto nessun problema di freddo. Avevo accarezzato l’idea di mettere il thermotop come riscaldamento ausiliario ma soprattutto per la sua funzione di tener caldo il motore. Mi hanno chiesto 2000 euro. Non li avevo, preferisco tenerli per un futuro lavoro alle sospensioni, per cui ho rinunciato. Contavo sul fatto che viaggiando tanto non ne avrei avuto così tanto bisogno. Nel vano bombole del mio furgone ci stanno tre bombole da 10kg. Due attaccate al duocontrol ed una di riserva. A Sundvall, dopo 4 notti, ne ho ricaricata una. In Svezia lo fanno. Non ho avuto bisogno di nessun raccordo. L’unica cosa che controllano (attentamente) è la scadenza della bombola. Al ritorno ne ho ricaricata un’altra ma giusto per scrupolo. In realtà 4 sono bastate. 16 giorni 4 bombole da 10 kg. Gomme: andare senza chiodi è una follia. La probabilità di distruggere il camper è quasi una certezza. Oltre al fatto che a Capo Nord non ci arrivate. Chi gestisce il convoglio ha la facoltà di rimandarvi indietro se non ritiene adatto il vostro equipaggiamento. E attenzione che causa maltempo ho fatto in convoglio anche gli ultimi cento km prima di Honnisvag. In Norvegia in inverno le estive e le quattro stagioni sono ovviamente illegali. Le invernali devono avere almeno 3 mm di battistrada. Io avevo già su le GoodYear Ultragrip che sono chiodabili, quindi con i buchi. Ho comprato i chiodi, 112 a gomma. E’ un lavoro piuttosto lungo. Un pomeriggio va via. Non ho smontato le gomme. Davanti è semplice lavorarci giocando con lo sterzo. Dietro ho alzato il camper col crick e girando la ruota libera li ho messi. Importante avere uno svitavvita non troppo grosso per poter entrare sotto il parafango. Ne ho comprato uno al brico che si carica con la presa usb. Utile perché una batteria non è sufficiente. Il fatto che nevicasse non ha facilitato le operazioni ma fa parte del gioco. Attenzione che gli spazi di frenata si allungano di molto. Il problema dei chiodi è che toglierli è molto più difficile che metterli. Anzi, direi quasi impossibile. Sono venuto via tenendoli su. Tanto le mie gomme erano comunque da cambiare. Si rischia la multa in Germania per cui sono tornato senza prendere il ferry ma facendo tutta l'autostrada danese contando, come è successo, sull'assenza di controlli alla frontiera. Con i chiodi si viaggia molto bene in Svezia. La neve è compatta e molto secca. Meglio che essere su sterrato. Ho viaggiato sempre intorno ai 90, 100 orari. La vera difficoltà sono i camion: starci dietro equivale a viaggiare in una nebbia di neve. Superarli non è semplice. Bisogna aspettare che il vento sposti la tempesta dalla parte giusta e renda visibile la strada. Oltretutto sono parecchio lunghi, bilici col rimorchio, quasi 30 metri di camion. L’unico pericolo sono le Alci. Che sono come i funghi, fino a che non ne hai vista una l’occhio non sa bene cosa guardare. Quindi la prima ti fa venire un coccolone, le altre le vedi chiaramente da lontano. In Norvegia il pericolo è il ghiaccio. Il vento porta gli spruzzi del mare e si forma uno strato di vetro. Quindi sulle strade costiere bisogna fare molta attenzione. Di ritorno da Honnisvag sono finito fuori strada. Una ventata più forte delle altre, già forti, mi ha spostato fuori dal binario più pulito e non c’è stato nulla da fare. Immerso nella neve. Per fortuna è passato per caso un carroattrezzi dopo mezz’ora e mi ha tirato fuori. Mi ero già messo l’anima in pace aspettandomi ore di attesa. Nessun danno. Le temperature ques’anno non erano proibitive. A capo Nord era meno 4. L’interno della Svezia ovviamente più freddo. Da meno 10 a meno 27 a seconda dei giorni. Per finire un saluto a Cruiser che mi ha portato da Biltema a comprare una pala per la neve, rivelatasi utilissima quando mi sono “innevato” E un saluto speciale a Techila che nel nord più sperduto della Svezia mi ha offerto una apprezzatissima doccia calda e una splendida serata condita con una super carbonara Qualche foto ops...
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In risposta al messaggio di Roberto CG del 09/02/2020 alle 18:21:50Ma infatti non c'é nulla di mitico nel recarsi a Capo Nord in inverno, non é piú mitico neppure il Capo, meta frequentatissima dai turisti durante tutto l'anno; é semmai una boa verso cui puntare.
Complimenti, semplicemente mitico!
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 09/02/2020 alle 22:07:28guidare tanto per guidare? girare tanto per girare? anche 24 su 24 pur di non restare qualche volta a casa o in giardino? no grazie...P.S. anche perchè nell'ipotesi fantastica che tutti avessimo tempo libero,e/o facoltosi e appassionati guidatori, le strade sarebbero trafficatissime e inquinatissime qualsiasi itinerario si faccia...se tutti viaggiassero/viaggiassimo con quei principi/parametri, non basterebbero tutte le strade e i parcheggi del mondo...
Bel viaggio, complimenti, andato e tornato senza farsi troppe preoccupazioni, e è così che si dovrebbe fare. Riguardo al tempo, ovviamente se uno avesse due mesi si farebbe tutto con calma, ma se lo hai fatto in così pocotempo, significa che quello è il tempo che avevi, e secondo me hai fatto benissimo, se l alternativa era non fare nulla. Tanto, penso che in inverno e con il freddo, sia piu piacevole e sicuro guidare che stare fermi . Grazie per gli utili consigli che spero un domani potranno essermi utili.
In risposta al messaggio di eccomi del 10/02/2020 alle 00:47:39Ecco, appunto...per fortuna ogni testa é un piccolo mondo...
guidare tanto per guidare? girare tanto per girare? anche 24 su 24 pur di non restare qualche volta a casa o in giardino? no grazie...P.S. anche perchè nell'ipotesi fantastica che tutti avessimo tempo libero,e/o facoltosie appassionati guidatori, le strade sarebbero trafficatissime e inquinatissime qualsiasi itinerario si faccia...se tutti viaggiassero/viaggiassimo con quei principi/parametri, non basterebbero tutte le strade e i parcheggi del mondo...
In risposta al messaggio di eccomi del 10/02/2020 alle 00:47:39Se andassimo tutti negli stessi posti, per me bellissimi perchè isolati e senza gente, diventerebbero frequentati e quindi invivibili, quindi sicuramente meglio se qualcuno rimane a casa o ha altre mete .
guidare tanto per guidare? girare tanto per girare? anche 24 su 24 pur di non restare qualche volta a casa o in giardino? no grazie...P.S. anche perchè nell'ipotesi fantastica che tutti avessimo tempo libero,e/o facoltosie appassionati guidatori, le strade sarebbero trafficatissime e inquinatissime qualsiasi itinerario si faccia...se tutti viaggiassero/viaggiassimo con quei principi/parametri, non basterebbero tutte le strade e i parcheggi del mondo...
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