In risposta al messaggio di Nzuri del 15/08/2023 alle 12:49:45Andare e tornare da Genova a Le Havre sono circa 2400 chilometri, quindi bisogna mettere a conto almeno 4 giorni di viaggio.
Un po' a sorpresa mi si è sbloccata la possibilità di andare in Normandia. ma... 1) ho solo 12 giorni 2) potrei partire già fra pochissimi giorni. Normalmente mi piace studiare un po' i viaggi, consultare i diarie pianificare grosso modo le soste. Il problema è che lavorerò fino all'ultimo quindi provo a chiedere aiuto qui, ai camperisti esperti e appassionati di Francia. Partirei da Genova il giorno 19 agosto. Dovrò rientrare per forza il 30 agosto. Primo quesito: è fattibile in questo lasso di tempo o mi troverei a dover fare tutto di corsa? Secondo: in questo periodo troverei ancora folla e relative difficoltà di sistemazione oppure no? Terzo e più complesso: potete suggerirmi un itinerario di 12 giorni nei luoghi da non perdere con relative soste? (campeggi o aree considerando che non portiamo nè scooter né biciclette. Siamo in due e senza animali al seguito). La Bretagna è esclusa o ci si riesce a stare come tempi? Non amiamo le grandi città, preferiamo borghi caratteristici o paesaggi naturali. Quarto: varie e eventuali. Cioè è gradito qualsiasi consiglio considerando che non sono mai andato lassù e in Francia con il camper sono stato solo qualche volta in Provenza... Che dire, ringrazio anticipatamente chi vorrò donarmi un po' del suo tempo per questo progetto...
In risposta al messaggio di Nzuri del 18/08/2023 alle 13:14:52Ad Etretat il camper lo puoi parcheggiare a 4km dalle scogliere.
Grazie a tutti per i consigli.
In risposta al messaggio di Clint del 18/08/2023 alle 13:42:36"Fai tanti km e vedi poco".
Ad Etretat il camper lo puoi parcheggiare a 4km dalle scogliere. Consiglio spassionato, cerca un giro più vicino. Fai tanti km e vedi poco.
In risposta al messaggio di LaJena del 18/08/2023 alle 14:04:59Tutti mi dicono questa cosa che i francesi non parlano inglese.
Siamo rientrati pochi giorni fa. Fatto Normandia e Bretagna. Hai 12 giorni? Ad agosto? Ti consiglio la Bretagna. Più godibile. No che la Normandia sia brutta, anzi. Ma se vuoi vedere le zone dello sbarco preparati ad unaffollamento non da poco. Entretat io c'ho provato ma è stato impossibile se nn parcheggiando a km e km di distanza. Mont Saint Michel... bella MA SOLO DI NOTTE. Di giorno è un carnaio. Se ti metti fermo in mezzo alla via in piedi. il fiume umano ti fa fare 4 giri dello scoglio senza muovere manco un muscolo. L'abbiamo vista (e goduta di sera BEN dopo cena) e abbiamo provato a vederla di giorno... ed è stato un incubo. Diverso invece la Bretagna. Decisamente meno affollata e con un fascino che non mi sarei mai aspettato. Noi non abbiamo mai fatto sosta in campeggi. Sempre e solo aree sosta (il 90% gratuite) che sono in ogni paesino. Per noi è stata la prima esperienza (e devo dire positiva) in francia. Unica pecca... i francesi. ... parlassero almeno mezza parola di inglese...
In risposta al messaggio di naldorm del 18/08/2023 alle 15:43:09I francesi sono notoriamente nazionalisti ed e' nota la rivalita' con gli abitanti di oltre Manica.
Tutti mi dicono questa cosa che i francesi non parlano inglese. Io parlo male l'inglese ma comunque meglio del francese perché in inglese mi capita, in francese noni capita mai pur avendolo studiato a scuola decadi fa. Quest'annosiamo stati in Normandia e tutte le volte che provavo in francese (la costruzione della frase arrivi a farla) poi mi schiantavo alla risposta che non comprendevo, quindi passavo direttamente all'inglese senza manco chiedere e l'interlocutore faceva subito altrettanto. Sarò stato fortunato? Che sia il fatto di averci comunque provato in francese a ben disporre gli interlocutori facendogli riacquistare la conoscenza dell'inglese certamente studiato?
In risposta al messaggio di wippet del 19/08/2023 alle 10:02:57Ritratto perfetto dei nostri "cugini d' oltralpe".
Concordo....la Francia la ritengo il paradiso dei camperisti. Territorio magnificamente conservato, spesso in modo quasi maniacale, a volte rasenta lo stucchevole. Strade provinciali impeccabili, come biliardi, fanno concorrenzasolo a quelle scandinave. Poco traffico, sono tutti in autostrada. Infrastrutture eccellenti e moderne, supermercati al limite dello spreco. Ampi spazi naturalistici, come grandi foreste demaniali e zone protette. Da evitare le modernità...zone commerciali modello galattico, circonvallazioni con traffico h24 da incubo, quando i cugini si cimentano col moderno, sono campioni del cattivo gusto. Quindi mi limito a restare nel villaggetto medievale con davanzali fioriti, piazzetta pedonale con bistrot e tabac, e l'immancabile area sosta camper gratuita accanto al campo sportivo: si paga solo l'acqua, un paio di €, e ci sta. Quanto ai francesi....a prescindere....per fortuna parlo un francese discreto, anche se tradisco un brutto accento canadese del Quebec....il bisnonno veniva da lì, prima di emigrare in Oregon. Questo mi salva in parte, ma rimango convinto che i francesi non siano la parte migliore della Francia, con tutto rispetto...parere personale. Formali e gentili, quanto basta, non un filo di più. Da 13 anni passo le mie estati in camper in Scandinavia, forse è arrivato il tempo di piantare un sano corno ai miei amici scandinavi, una divagazione transalpina mi attira, e leggendo qui.... Bon, pourquoi pas....
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/08/2023 alle 15:14:53... cambio generazionale? Se ti trovi un ragazzotto sui 25 che serve al tavolo e non riesce a spiccicare nemmeno una mezza parola in inglese... beh... direi che tocca sperare nella prossima o quella successiva ancora.
Riguardo alla lingua, io sono favorito dalla vicinanza geografica, ovvero anche solo per ol fatto di esserci andato a sciare per anni, insieme ad un po' di corsi fatti per lavoro più o meno me la cavicchio. Però iltempo passa, le vecchie generazioni si estinguono e quelle nuove come per noi sono di giovani che a scuola lo studiano, per cui.non saranno come in scandinavia dove temono per la sopravvivenza delle lingue locali, ma lo capiscono. Parlare italiano molto lentamente invece non serve a niente.
In risposta al messaggio di LaJena del 21/08/2023 alle 16:13:28Oramai la lingua internazionale e' l' inglese e praticamente dappertutto viene insegnata, poco o tanta, nelle scuole.
... cambio generazionale? Se ti trovi un ragazzotto sui 25 che serve al tavolo e non riesce a spiccicare nemmeno una mezza parola in inglese... beh... direi che tocca sperare nella prossima o quella successiva ancora. Ma forse siamo noi troppo... accondiscendenti e proni... boh... non saprei. Forse il giusto, come sempre, sta nel mezzo.
In risposta al messaggio di Subalpino del 21/08/2023 alle 16:40:30"Anch'io sono rimasto sorpreso dalla non conoscenza assoluta dell'inglese da parte di giovani francesi."
Anch'io sono rimasto sorpreso dalla non conoscenza assoluta dell'inglese da parte di giovani francesi. Alla cassa centrale di un supermercato di Strasburgo (capitale europea non paesino di campagna) dovevo cambiare un oggettoe ho chiesto informazioni a due giovanissime commesse nel mio inglese molto basico, ma che mi consente di dialogare senza problemi con i madrelingua. Non c'è stato nessun dialogo, alla fine ho dovuto usare una sorta di francese inventato e ho avuto le risposte. Uno dei più grossi problemi dell'unione europea è proprio quello di non fare nulla per definire una lingua comune ufficiale, che le prossime generazioni possano usare per sentirsi parte di una stessa comunità. La Brexit ha anche eliminato l'inglese dalle lingue nazionali ed è nata una certa repulsione verso tutto ciò che è inglese. A mio parere la soluzione sarebbe lo spagnolo castigliano, ma convincere francesi e tedeschi la vedo molto dura.