In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 12:06:08E' vero, spesso lombardi e romagnoli stringono molto la e (e la o), e magari (in italiano) senti 75% pronunciato 75 pircinto, oppure "aperto" pronunciato "apirto", o magari "un foglio" un romagnolo te lo pronuncerà "un fuglio". Anche in italiano c'è una variabilità nella pronuncia delle parole. A maggior ragione, se un panettiere francese ti sente chiedere del "lit", magari penserà a un "letto" e andrà in confusione... Ma anche -in inglese- se pronunci la parola SHOWER come "sciover" e non "sciauer", potresti creare un'incomprensione propedeutica a una rissa:
Spero che l'argomento non sia stato già trattato, non m'è riuscito di trovare alcunchè di specifico... Chiedo: Ma voi quando andate all'estero come vi comportate con la lingua, intendendo il parlare lingue estere?E' vero che vi è anche la possibilità di utilizzo di traduttori portatili ed applicazioni sul telefonino...ma richiedo: come vi comportate? Facendo ricorso in ogni luogo alla universale lingua inglese? Faccio un esempio: Lo scorso anno in Francia, in un forno, chiedevo dove poter comprare del latte. Me la cavicchio col francese ma, purtoppo, la mia interlocutrice non riusciva a comprendermi. Solo quando ho fatto accenno ad un poppante mi disse : Aaaahhhh, du lait. Pronunciando la e aperta di lait con una bocca così spalancata da poterci ficcare dentro una intera confezione di latte da 1 litro. E' evidente che io la proniciavo chiusa.... Grazie, francesco
In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 12:06:08Ciao, noi parliamo inglese, tedesco, spagnolo e italiano. Quando siamo in un paese in cui queste lingue non si parlano, allora ricorriamo alla lingua piú simile a quella del posto. Ad esempio, siamo appena tornati dalla Romania, dove in alcune occasioni ho parlato italiano con la gente che parlava solo rumeno. Non abbiamo fatto grandi discorsi ma abbiamo trovato la banca e il supermercato che cercavamo
Spero che l'argomento non sia stato già trattato, non m'è riuscito di trovare alcunchè di specifico... Chiedo: Ma voi quando andate all'estero come vi comportate con la lingua, intendendo il parlare lingue estere?E' vero che vi è anche la possibilità di utilizzo di traduttori portatili ed applicazioni sul telefonino...ma richiedo: come vi comportate? Facendo ricorso in ogni luogo alla universale lingua inglese? Faccio un esempio: Lo scorso anno in Francia, in un forno, chiedevo dove poter comprare del latte. Me la cavicchio col francese ma, purtoppo, la mia interlocutrice non riusciva a comprendermi. Solo quando ho fatto accenno ad un poppante mi disse : Aaaahhhh, du lait. Pronunciando la e aperta di lait con una bocca così spalancata da poterci ficcare dentro una intera confezione di latte da 1 litro. E' evidente che io la proniciavo chiusa.... Grazie, francesco
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In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 17:29:23Io sono ottimista e quindi solitamente non è che mi preoccupi troppo di avere a portata di mano i numeri di soccorso, penso che in qualsiasi nazione chiamando il 112 dovrebbe rispondere un pronto intervento e sperante che qualcuno capisca due parole di inglese.
Beh, da voi che siete intervenuti, vedo che siete ben armati. Eccetto un po' Tommaso che mi sento come lui...le mie due lingue, frabncese e inglese, più la prima che l'altra, non sono altro oramai che reminescenze scolsatiche.Mi pongo il problema per il semplice fatto, dovesse capitare, di avere bisogno di soccorso e non sapere cosa dire e/o esprimersi: chiedere del forte e ritrovarsi in una officina Ford, insomma.... Per quanto rigurarda l'indicazione che da Tommaso, una mia cugina, insegnante di francese, al racconto del latte non ha fatto altro che dirmi che sicuramente la mia interlocutrice non ha voluto ascoltarmi!! La mefiance/diffidenza dei francesi pare sia molto discussa... All'uopo, chiedo ancora: naturalmente vi premunite dei numeri utili di soccorso del paese da visitare, giusto? Esperienze? Giusto per sapere cosa è successo e come si è proceduti. Grazie ancora
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In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 17:29:23Almeno a livello Unione Europea (più altri paesi extra UE), il 112 è il Numero Unico di Emergenza, composto quello, l'operatore ti metterà in contatto con vigili del fuoco, ambulanze, e altre forze dell'ordine. Nel dubbio, fare il 112.
Beh, da voi che siete intervenuti, vedo che siete ben armati. Eccetto un po' Tommaso che mi sento come lui...le mie due lingue, frabncese e inglese, più la prima che l'altra, non sono altro oramai che reminescenze scolsatiche.Mi pongo il problema per il semplice fatto, dovesse capitare, di avere bisogno di soccorso e non sapere cosa dire e/o esprimersi: chiedere del forte e ritrovarsi in una officina Ford, insomma.... Per quanto rigurarda l'indicazione che da Tommaso, una mia cugina, insegnante di francese, al racconto del latte non ha fatto altro che dirmi che sicuramente la mia interlocutrice non ha voluto ascoltarmi!! La mefiance/diffidenza dei francesi pare sia molto discussa... All'uopo, chiedo ancora: naturalmente vi premunite dei numeri utili di soccorso del paese da visitare, giusto? Esperienze? Giusto per sapere cosa è successo e come si è proceduti. Grazie ancora
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In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 17:29:23Tranquillo che a casa ci torni - ora il mio inglese scolastico di 40 anni or sono si è trasformato in un qualcosa che considero giusto da sopravvivenza (survival)
Beh, da voi che siete intervenuti, vedo che siete ben armati. Eccetto un po' Tommaso che mi sento come lui...le mie due lingue, frabncese e inglese, più la prima che l'altra, non sono altro oramai che reminescenze scolsatiche.Mi pongo il problema per il semplice fatto, dovesse capitare, di avere bisogno di soccorso e non sapere cosa dire e/o esprimersi: chiedere del forte e ritrovarsi in una officina Ford, insomma.... Per quanto rigurarda l'indicazione che da Tommaso, una mia cugina, insegnante di francese, al racconto del latte non ha fatto altro che dirmi che sicuramente la mia interlocutrice non ha voluto ascoltarmi!! La mefiance/diffidenza dei francesi pare sia molto discussa... All'uopo, chiedo ancora: naturalmente vi premunite dei numeri utili di soccorso del paese da visitare, giusto? Esperienze? Giusto per sapere cosa è successo e come si è proceduti. Grazie ancora
In risposta al messaggio di Dash del 26/05/2019 alle 18:17:06Eh, noi uomini di mondo...
Almeno a livello Unione Europea (più altri paesi extra UE), il 112 è il Numero Unico di Emergenza, composto quello, l'operatore ti metterà in contatto con vigili del fuoco, ambulanze, e altre forze dell'ordine. Nel dubbio, fare il 112. EDIT: vedo che Tommy zampalesta mi ha preceduto, ciao Tommy! Ciao da Dash
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In risposta al messaggio di francarmen del 26/05/2019 alle 12:06:08I learn english by my self. ... ho imparato un po' d inglese frequentando, quando ero giovane, militari americani o loro parenti che vivevano a Napoli. Parlo un po' di francese ..studiato a scuola., quindi all'estero non ho mai avuto eccessivi problemi , poi oggi con tutte le applicazioni su smartphone o tablet credo che ci si possa farsi capire nelle peggiore delle ipotesi basta gesticolare
Spero che l'argomento non sia stato già trattato, non m'è riuscito di trovare alcunchè di specifico... Chiedo: Ma voi quando andate all'estero come vi comportate con la lingua, intendendo il parlare lingue estere?E' vero che vi è anche la possibilità di utilizzo di traduttori portatili ed applicazioni sul telefonino...ma richiedo: come vi comportate? Facendo ricorso in ogni luogo alla universale lingua inglese? Faccio un esempio: Lo scorso anno in Francia, in un forno, chiedevo dove poter comprare del latte. Me la cavicchio col francese ma, purtoppo, la mia interlocutrice non riusciva a comprendermi. Solo quando ho fatto accenno ad un poppante mi disse : Aaaahhhh, du lait. Pronunciando la e aperta di lait con una bocca così spalancata da poterci ficcare dentro una intera confezione di latte da 1 litro. E' evidente che io la proniciavo chiusa.... Grazie, francesco
In risposta al messaggio di robyexcigs del 26/05/2019 alle 20:16:59.le ultime parole famose
Tranquillo che a casa ci torni - ora il mio inglese scolastico di 40 anni or sono si è trasformato in un qualcosa che considero giusto da sopravvivenza (survival) Abitando a nord-ovest riesco a capire un pochino il francese,mentre ho più difficoltà con il tedesco, più lontano da casa Altrettante quattro parole le so di Spagnolo e Portoghese, ma con quattro parole intendo proprio solo quello che serve per eventualmente entrare in un campeggio e chiedere se è possibile avere una piazzola per il camper, tre adulti, ed eventuale presa di corrente Con solo questi minimali siamo arrivati tranquillamente a muoverci senza troppi problemi in tutta la penisola scandinava, la penisola iberica, Francia, Austria e Germania Si, se devi prendere qualche mezzo pubblico, per qualche attimo ti ritrovi disorientato, ma tutto si risolve E ti posso assicurare che ci è anche capitato di dover affrontare qualche problema leggermente più serio, come batteria guasta in Spagna piuttosto che serratura in Finlandia Anche noi per il mangiare, spesso si guarda le figure e cosa hanno gli altri nel piatto, e per la cambusa, fortunatamente esistono i centri commerciali ed i supermercati Vai tranquillo - un pochino di lingua straniera aiuta, ma se proprio non la sai, non è che ti rinchiudono in gattabuia perché non è ammessa l'ignoranza Edit - si incappa in un qualcosa fuori dal previsto anche quando ci scappa la parola italiana all'estero, senza che per forza cadere in qualcosa di volgare o offensivo un esempio: il nostro burro in Spagna - al primo errore, parte la risata per l'equivoco e poi ci si fa l'abitudine a chiedere mantequilla anche per non essere tu il burro del caso
https://www.altoadige.it/cronac...