Ho fatto le repubbliche Baltiche questa estate e pur non entrando nelle prime posizioni della mia personale classifica dei luoghi visitati, mi sono comunque piaciute.
Nessun problema incontrato né di lingua (dove serve, l'inglese è parlato), né di valuta (hanno l'euro), né di sosta (campeggi/aree di sosta nei principali siti, sosta libera tranquilla).
Riassumo brevemente, a mio modesto parere, i luoghi da non mancare.
Le tre capitali, ovviamente sono da vedere. L'estone Tallin è la più bella, ma anche la più affollata di turisti, molti in libera uscita dalle varie navi da crociera.
Vilnius la meno interessante, Riga la migliore. Campeggio vicino al centro storico molto carino, zona liberty bellissima, mercato dentro i vecchi hangar dei dirigibili, uno spaccato della vita reale.
In Lituania consiglio un paio di giorni nella Penisola di Neringa (detta anche dei Curoni o penisola curlandese). Collegata con la terraferma a sud, oltre il confine, nell’enclave russo di Kaliningrad, è una lunga lingua sabbiosa con cinque villaggi e numerosi sentieri e punti panoramici. Siamo all’interno di un Parco Nazionale tanto che ci verrà chiesto anche il pagamento di un pedaggio.
Questo tratto di litorale è chiamato “costa dell’ambra” per la lavorazione e il commercio di questa resina fossile. Inoltre, lungo la stretta penisola c’è un’area di dune mobili, definita il ”Sahara lituano”, che ha un fascino particolare per la sabbia finissima, il profumo dei pini e la vista del mare. Le dune sono altissime e per secoli si sono spostate sotto il soffio del vento. Si accede tramite traghetto da Klaipeda.
A metà tra Vilnius e la penisola, si può fare una sosta (anche notturna) alla Collina delle Croci (Kryžių kalnas), non distate da Šiauliai, una bassa collinetta, dove milioni di croci, piccole e grandi, l’una sull’altra, formano un allucinante groviglio, una testimonianza del fervore cattolico dei lituani ma anche un profondo significato politico visto che tutti i dominatori che avevano assoggettato il paese sistematicamente la radevano al suolo, mentre i lituani la ricostruivano ancora più ricca.
Parcheggio presso il Centro Informazioni della Collina delle Croci. Isolato, tranquillo, a pagamento 3,90e dalle 9 alle 19. Gratuito la notte. GPS: 56.01323, 23.40758
La Lettonia sembra la sorella povera delle altre due.
Arrivando dalla costa lituana, segnalo un particolare sito per una bella sosta (anche notturna) in pieno bosco, sul mare. Mi ero fermato in un borghetto chiamato Nica e, verso cena, la polizia mi ha consigliato e accompagnato nel posto che ho citato.
Vi dico le coordinate, poi decidete voi. Nica (LV) - Frazione Bernati, parcheggio isolato nel bosco. GPS: 56.36603, 20.97675
Kuldiga, chiamata pomposamente la “Venezia della Lettonia”, merita una sosta. Cittadina piuttosto gradevole e caratteristica, tanto che per i suoi scenari pittoreschi spesso è scelta dai cineasti locali per girare dei film. E' famosa per delle cascate, dal salto modesto, ma abbastanza ampie e sebbene non abbia nulla da spartire con Venezia, si può considerare la cittadina più pittoresca della Lettonia. Abbiamo dormito in libera nel Parcheggio gratuito lungo il bordo strada in Krasta Iela, a pochi metri dalle cascate GPS: 56.97211,21.97893. Poco oltre, si trova altro parcheggio, isolato, panoramico sul fiume. GPS: 56.97467,21.97664
A est di Riga abbiamo sostato nel Parco nazionale di Gauja, fermandoci nel campeggio sul fiume di Sigulda. Luogo molto turistico, basta fare un salto all'ufficio turistico per decidere se fare escursioni sul fiume, in bici o rimanere in relax limitandosi a una passeggiata al giardino dei due Castelli, quello rinascimentale, oggi municipio e quello medioevale di cui rimangono solo le rovine, o percorrere il parco cittadino zeppo di statue di bastoni da passeggio colorati e di tutte le dimensioni.
Se piacciono le atmosfere Versailles o Reggia di Caserta, merita una sosta nel villaggio di Pilsrundale con visita al palazzo di Rundale, il castello barocco di Bartolomeo Rastelli, sicuramente il più interessante del paese. E’ un grandioso Palazzo d’Inverno splendido come i palazzi di S. Pietroburgo, pensato dai nobili russi come la risposta a Versailles. Una visita di circa 40 minuti con passeggiata lungo il fiume con le cicogne a portata di fotocamera. Parcheggio solo diurno (GPS: 56.41646,24.03009).
L'Estonia è quella che ci è piaciuta di più.
A parte la già citata Tallin, da non mancare almeno due-tre notti nell’isola di Saare (traghetto da Pärnu).
Kuressaare, il capoluogo, offre l’antico castello medievale, un maniero circondato da un fossato, con due torri di altezza differenti e una dell’artiglieria lungo il perimetro interno. Ampia area di sosta (a noi non piacque) nel parcheggio di un hotel alle spalle del castello.
Consiglio, invece, di arrivare all’estrema punta del faro di Saare.
Il posto emana subito l’oscuro fascino dell’ultimo territorio, con l’alto faro che sorveglia la terra che s’insinua tra due bracci di mare. Fa fresco, ma il bel cielo, appena velato da qualche spruzzo di nuvole bianche, ci fa compagnia fino al tramonto, quando le auto vanno via, il bar chiude, rimaniamo i soli padroni del luogo e ascoltiamo il favoloso rumore della notte. Saare (LV) - Park del Faro (Sorve), isolato, nessun servizio. GPS: 57.91155, 22.05636
Altro da vedere sull'isola comprende:
- Kihelkonna, che raggiungiamo percorrendo parte del tragitto lungo percorsi sterrati, anche se ben battuti. Nel minuscolo borgo (GPS: 58.35873,22.03660) visitiamo la Chiesa di stile gotico risalente al 1270.
- La scogliera di Panga, Panga Cliff (GPS: 58.56993,22.29083), ha ben poco del significato di scogliera che intendiamo noi, ma qui anche una decina di metri scarsi si meritano simili appellativi. Molto bello, invece, il parco, dove facciamo una lunga passeggiata tra gli alberi, osservando le gelide acque del Baltico.
- la località di Angla, dove si trovano cinque mulini a vento, allineati lungo la strada principale e le loro sagome dominano sul panorama (GPS: 58.52534,22.70155). Sono visitabili a pagamento
- il “misterioso cratere di Kaali”, creatosi a causa della caduta di un meteorite sull’isola circa 4000 mila anni fa. Cercate le storie piene di mistero sulla presenza di 9 crateri provocati dall’impatto con un meteorite circa 2.500 anni fa.
- per una bella sosta notturna segnalo Orissaare, con un'area sosta (7euro) sul porticciolo, dove si osserva la luna che sale e il sole che tramonta.
GPS: 58.56258, 23.08946
A est di Tallin, invece, abbiamo passato un paio di notti nel Parco nazionale di Lahemaa, che significa "la terra delle baie", le quali si affacciano nel golfo di Finlandia con 4 lunghe penisole. Nell’area protetta si trova un ricco patrimonio faunistico, nonché molti funghi e frutti di bosco.
Nel borgo di Kasmu, dal minuscolo parcheggio (GPS: 59.61028,25.91633 di fronte un piccolo campeggio) partono alcuni sentieri. Ci facciamo un percorso di 4-5 km sui sentieri ben segnalati del parco e raccogliamo un bel po’ di funghi. Cena assicurata!
Breve sosta a Vosu, frequentatissima cittadina balneare e per la sera ci spostiamo verso il porticciolo di Vergi, dove si può sostare previo pagamento di 10euro versati ai ragazzi degli uffici portuali quando passano la sera. GPS: 59.59999,26.09972
Il parco ospita anche numerose case padronali (manieri) sapientemente riportate al loro antico splendore, musei singolari e altri sentieri, ma il tempo ha messo al brutto e quindi abbiamo saltato la loro visita e il sentiero delle dighe dei castori sulla strada per Oandu.
Sulla strada verso sud, abbiamo deviato per Kallaste una cittadina che costeggia il lago di Peipus, il quarto come grandezza in Europa (140 x 50km), tanto che non si vede la sponda dall'altra parte. Il paese è un minuscolo agglomerato di vecchie case in legno dal tetto in eternit o cemento pressato, con giusto poche strade asfaltate e un piccolo mercato, dove vendono qualche ortaggio e barattoli di miele. Il paese, antica enclave russa, è noto per essere stato un luogo dove vivevano i fedeli della liturgia dei Vecchi Credenti, una confessione originata da uno scisma dei fedeli dell’antica tradizione russa. Una visita al suggestivo cimitero, ci porta indietro di decenni con lapidi nere con iscrizioni in cirillico, sormontate dalla tipica croce ortodossa costituita da una linea verticale con tre barre orizzontali di cui una trasversale. Passeggiamo nel borgo, anche se un po’ incupiti da quest’atmosfera di mestizia e povertà. Persino il Cristo rappresentato sulla facciata della chiesetta sgrana gli occhi chiedendosi dove diavolo fosse capitato. Insomma, non ci è piaciuto.
Diversa atmosfera, invece, a Tartu, vivace città universitaria, decorata da giardini e vie pedonali abbellite da statue di bronzo come la fontana con Statua degli innamorati che si baciano sotto l'ombrello. Scherziamo con le dimensioni dei gioielli di famiglia della statua del “Padre e Figlio”, ci inseriamo nella conversazione sulla panchina, dove i bronzi di Oscar Wilde e Eduard Vilde conversano amabilmente. Ci inoltriamo nel parco che sovrasta la citta passando sotto i ponti degli Angeli e del Diavolo; si dice che se si attraversa il primo trattenendo il respiro ed esprimendo un desiderio, questo si avvererà entro un anno. Suggestive le imponenti rovine della vecchia Cattedrale, una sorta di San Galgano estone. Un pomeriggio ben speso.
Per la notte, se non si vuole pagare la cara area di sosta cittadina, consiglio Otepaa, piccolo paese, rinomata stazione sciistica specializzata nello sci nordico e attrezzata con uno stadio da biathlon, sotto il quale abbiamo dormito beati. Parcheggio dello Stadio Tehvandi, con servizi igienici. GPS: 58.05350,26.50115
Segnalo che lungo la strada abbiamo visto la pubblicità di un’Area sosta per camper, che si trova dopo lo SPA Hotel Puhajarv (GPS: 58.04670,26.46082) e che nella stessa località di Puhajarv, ci sono delle spiagge attrezzate sul lago dove passerelle in legno consentono passeggiate a stretto contatto con la natura (almeno così abbiamo letto in rete…). Nei pressi si trova anche una targa commemorativa della visita del Dalai Lama, un luogo di pace benedetto da lui.
Sinteticamente queste le località a mio modo di vedere meritevoli di visita.
Per altre info, nei limiti di quanto io abbia visitato, sono qui
ciao
Pierdamiano
Modificato da camper955 il 18/01/2017 alle 14:18:30