In risposta al messaggio di Topoteoo del 05/04/2019 alle 21:23:20Infatti la mia idea è quella di avere il thermo top del motore collegato alla canalizzazione esistente in modo da avere calore da due fonti diverse.
Io con il gas non mi fiderei... Visto quello che testimonia Wippet in 2 giorni finisci il gas e poi come fai...? Un camper a cellula è difficile scaldarlo se non hai almeno un buon webasto o eberspacher di supporto...
In risposta al messaggio di ziodani del 06/04/2019 alle 11:41:21Penso di adottare anch'io il thermotop ma installandolo nel motore non so se riesci a collegarlo all'impianto di distribuzione aria interno...
Infatti la mia idea è quella di avere il thermo top del motore collegato alla canalizzazione esistente in modo da avere calore da due fonti diverse.
In risposta al messaggio di Topoteoo del 06/04/2019 alle 11:46:33Si può fare, sia con l'impianto di riscaldamento del veicolo ma avresti tutto il caldo davanti, sia installando dei piccoli radiatori con ventola che spinge l'aria calda nella canalizzazione esistente.
Penso di adottare anch'io il thermotop ma installandolo nel motore non so se riesci a collegarlo all'impianto di distribuzione aria interno...
In risposta al messaggio di cruiser del 06/04/2019 alle 00:09:21Giusto, la guida su ghiaccio con i chiodi va provata e io non ne ho esperienza.
Credo che nel giro di qualche ora riusciresti ad adeguare la velocità alle caratteristiche del tuo mezzo e alle tue preferenze. Devi solo fare l'abitudine allo scarrocciamento sinistra-destra dovuto alle imperfezioni delghiaccio. Per me 80 è una velocità un po' critica, perché si viene superati da tutti: furgoni, auto con rimorchio e soprattutto i TIR. Quando si viene sorpassati da mezzi pesanti su superfici ghiacciate, ci si ritrova immersi nella cosiddetta snow-fog, che è una nuvola di neve/ghiaccio. Per riavere visibilità si aspetta che il veicolo davanti si allontani. Bisogna sperimentare anche quello prima di decidere la velocità: se il proprio mezzo ha un buon assetto, potrebbe essere paradossalmente più semplice e confortevole aumentare un po' la velocità per non essere sorpassati per lo meno dai mezzi pesanti.
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In risposta al messaggio di wippet del 06/04/2019 alle 02:22:08
@ Topoteoo Cito:Io con il gas non mi fiderei... Visto quello che testimonia Wippet in 2 giorni finisci il gas e poi come fai...? Non ho mai detto di avere questi consumi, non ho mai avuto una Truma Combi, e non ne conoscole caratteristiche. Interessante il VarioHeat, il concetto é identico ai miei Trumatic E, ma vedo dei rendimenti leggermente aumentati, evidentemente hanno migliorato l'oggetto; ma anche i consumi...incrementati necessariamente. Il mio modello consuma 75 g/h di gas (velocità 1) e di corrente 12 V: 0,50 A. Ovviamente non va in continuazione, l'ho testato con -9 esterni, 19/20 interni, e ho calcolato che funziona circa al 50% del tempo o poco meno, cioé 11/12 ore al giorno. Vale a dire che consuma 800/900 grammi per 24 ore. La bombola contiene 11 Kg, quindi arrotondando un consumo di 1 kg al giorno, mi dura circa 10 giorni. Probabilmente 6/7 giorni con temperature piú severe. Consideriamo peró che il mio camper ha una cubatura di 22 metricubi, che non é davvero molto. Se dovessi farmi un giro a Caponord d'inverno, non ci andrei sicuramene con il mio attuale camper, sarebbe troppo oneroso trasformarlo per quei climi, soprattutto per quanto riguarda l'impianto idrico sottoscocca, i tank, la ricarica energetica. Un semintegale compatto, di fattura seria e ben coibentato, sarebbe secondo me l'ideale, avendo spazio sufficiente per caricarci un Efoy, un Alde, un generatore (che anche io detesto, ma sarebbe solo per sicurezza) ecc.ecc. Ma ritengo ancora piú logico andarci Fly & Drive, data l'infinitá di accoglienti locande e sistemazioni varie, spesso davvero caratteristiche, presenti in Scandinavia.
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In risposta al messaggio di ziodani del 06/04/2019 alle 12:51:40In teoria è fattibilissimo portare due tubi di acqua calda dietro e poi collegare un termoconvettore ventilato come quello.
Tipo questo
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 06/04/2019 alle 14:53:04D'accordissimo ma le parole di Wippet che ha vissuto in quei luoghi non sono da sottovalutare, almeno per la logica dei Piani di sicurezza (sarà anche la mia deformazione professionale da Geometra :-) ) che si basa su fonti alternative o almeno strumenti alternativi (gasolio,gas,ecc). Io ho un ragazzo disabile quindi ho problemi ancora maggiori in questo senso, in caso di difficolta non posso sottovalutare nulla...
Il bello è proprio andare con i propri mezzi, piu che altro come sfida verso se stessi. Se non ci fosse questa malattia del camper, allora sicuramente sarebbe sempre piu semplice e economico non comperare un camper ma andare in albergo
In risposta al messaggio di ziodani del 06/04/2019 alle 12:48:37io preferirei davanti per il concetto di ausilio alla partenza motore per me fondamentale per dare i 65 ampere alle batterie
Si può fare, sia con l'impianto di riscaldamento del veicolo ma avresti tutto il caldo davanti, sia installando dei piccoli radiatori con ventola che spinge l'aria calda nella canalizzazione esistente.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 06/04/2019 alle 15:03:58condivido, io avendo un Van dovrei avere ancora più vantaggi... eventualmente Piano C...sacco a pelo da -30
In teoria è fattibilissimo portare due tubi di acqua calda dietro e poi collegare un termoconvettore ventilato come quello. All atto pratico molto meno semplice. I 4 tubi andrebbero raccordati ai 4 tubi che escono dallacombi, quindi bisognerebbe installare 4 Y con una paletta mobile per avere il flusso o da una o dall altra. Il problema è solo lo spazio, che quasi mai permette di alloggiare tutta sta roba. Io penso che si possa contare sulla Combi D abbastanza tranquillamente, la il gasolio non gela e quindi nessun problema in quel senso, bisognerebbe proprio che capitasse un guasto, sempre possibile con qualsiasi apparecchiatura, ma non molto probabile. In tal caso il Thermotop scalderebbe l abitacolo abbastanza bene anche solo dalle bocchette del cruscotto, sarebbe solo il male di dovere svuotare l immpianto idrico per non avere danni. Quando si viaggia, se ci pensiamo, dal riscaldamento del mezzo, esce aria calda e si puo contare anche solo su quello per scaldare l ambiente (viaggiano pure auto e furgoni a quelle latitudini), va tenuto presente che accendendo il Thermotop l aria esce parecchio piu calda di quando va il riscaldamento del mezzo in marcia e quindi scalda molto di piu l abitacolo. Penso che ache scalando solo dal cruscotto se si tengono i 20° in dinette, ce ne saranno 15 al letto posteriore, che comunque per dormire va piu che bene...stiamo parlando di emergenza. Problema vero del Thermotop è che consuma molta piu corrente rispetto alla Combi Diesel e quindi secondo me , con quei climi, penso sia quasi obbligo tirare fuori il generatore e attaccarlo per la notte. A me capitò un guasto alla Combi D nuova, appena sbarcato alle Isole Shetland e quindi sono andato avanti quasi un mese scaldando solo con il Thermotop. Vero che era agosto e temperatura tra 10 e 18 gradi, ma stava comunque sempre acceso dalle 16, quando ci fermavamo, alle 9 della mattina dopo quando ripartivamo, e per fortuna che avevo l Efoy che andava quasi tutta la notte, altrimenti senza 220 sarebeb stato un problema. Comunque tenendo 20° in dinetet ne avevo sempre 18° al letto posterore. In climi molto piu freddi penso che sa tutto da moltiplicare alla ennesima potenza.
In risposta al messaggio di wippet del 06/04/2019 alle 20:09:55Nel precedente camper avevo installato proprio quel sistema DEFA , anche se non completo.
Il bello è proprio andare con i propri mezzi, piu che altro come sfida verso se stessi. Bé, sono sfide vinte giá in partenza, con le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione, basta l'organizzazione e la disponibilitáeconomica. Riscaldatori di tutti i tipi, Efoy e similari, batterie inesauribili, pannelli, GPS, smartphone, internet ovunque, ecc.ecc. Sono camperista da oltre 40 anni, fin da quando tutto questo non c'era, a quei tempi era avventura andare da Milano alla Liguria. Malgrado il fascino sia parecchio ridotto, sono sempre un camperista entusiasta, inoltre amo molto le nuove tecnologie; ma talvolta non disdegno altre forme di viaggio, forse per deformazione professionale, avendo lavorato nel turismo per tutta la vita. Non mi dispiace il fly&drive (e Airbnb), facilita moltissimo i rapporti interpersonali e porta a conoscenze talvolta introvabili. Tornando in argomento, vi parrá strano, ma in Finlandia il Thermotop é pochissimo diffuso; si sono organizzati in altro modo; si montano due stufette ceramiche speciali, una nel vano motore, una nell'abitacolo, collegate a una presa montata sulla griglia anteriore. Quando si parcheggia, si collega la presa a una colonnina con un cavo di un paio di metri. Nei condomini, ci pensa una centralina a gestire tutte le prese, e a fornire corrente quando necessita. Ciascuno ha la propria colonnina numerata. In molti centri commerciali, supermercati, aeroporti, ristoranti e Hotel, ci sono colonnine di cortesia per gli ospiti e visitatori, quasi sempre gratuite. Se si prevede di lasciare l'auto parcheggiata per piú di un paio d'ore, é opportuno collegarsi alla presa, altrimenti sará difficile aprirla e poi farla partire... Inoltre il tepore interno fa si che la neve non rimanga sulla vettura, cosí é sempre pronta per l'uso.
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In risposta al messaggio di wippet del 06/04/2019 alle 20:57:42Esatto proprio quello!
Hahahaha, il mitico cavo verde...é al silicone, devo ancora averne uno da qualche parte...tra l'altro costa un occhio! Peró nessuno li ruba...
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In risposta al messaggio di wippet del 06/04/2019 alle 20:09:55Concordo con te, fino a 15/20 anni fa era diverso.
Il bello è proprio andare con i propri mezzi, piu che altro come sfida verso se stessi. Bé, sono sfide vinte giá in partenza, con le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione, basta l'organizzazione e la disponibilitáeconomica. Riscaldatori di tutti i tipi, Efoy e similari, batterie inesauribili, pannelli, GPS, smartphone, internet ovunque, ecc.ecc. Sono camperista da oltre 40 anni, fin da quando tutto questo non c'era, a quei tempi era avventura andare da Milano alla Liguria. Malgrado il fascino sia parecchio ridotto, sono sempre un camperista entusiasta, inoltre amo molto le nuove tecnologie; ma talvolta non disdegno altre forme di viaggio, forse per deformazione professionale, avendo lavorato nel turismo per tutta la vita. Non mi dispiace il fly&drive (e Airbnb), facilita moltissimo i rapporti interpersonali e porta a conoscenze talvolta introvabili. Tornando in argomento, vi parrá strano, ma in Finlandia il Thermotop é pochissimo diffuso; si sono organizzati in altro modo; si montano due stufette ceramiche speciali, una nel vano motore, una nell'abitacolo, collegate a una presa montata sulla griglia anteriore. Quando si parcheggia, si collega la presa a una colonnina con un cavo di un paio di metri. Nei condomini, ci pensa una centralina a gestire tutte le prese, e a fornire corrente quando necessita. Ciascuno ha la propria colonnina numerata. In molti centri commerciali, supermercati, aeroporti, ristoranti e Hotel, ci sono colonnine di cortesia per gli ospiti e visitatori, quasi sempre gratuite. Se si prevede di lasciare l'auto parcheggiata per piú di un paio d'ore, é opportuno collegarsi alla presa, altrimenti sará difficile aprirla e poi farla partire... Inoltre il tepore interno fa si che la neve non rimanga sulla vettura, cosí é sempre pronta per l'uso.
In risposta al messaggio di orlegno del 06/04/2019 alle 22:57:41Hai ragione, la E6 che avevo percorso nel 2003 è tutta cambiata, ora è quasi una superstrada e si viaggia sempre tra 80 e 100.
Concordo con te, fino a 15/20 anni fa era diverso. Ho iniziato viaggiare in auto da bambino, quando con mio padre, per lavoro, si andava in Austria ed in Jugoslavia. Solo cartina geografica, quattro parole di tedesco misteal friulano e si combinava. Sempre contanti in tasca. Nastro isolante e filo di ferro spesso erano sufficienti per tornare a casa con la vecchia Ritmo diesel. In agosto, rientrando da Capo Nord, non ho ritrovato la vecchia E6 ormai stravolta da gallerie e rettifiche che hanno tolto tutti i passaggi più pittoreschi tra i fiordi. Penso che per trovare paesaggi e stili di vita originali, non globalizzati, sia necessario andare ad est, ma in fretta. Mandi Paolo
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In risposta al messaggio di smilzo del 07/04/2019 alle 00:12:35io farei da prima di natale al 19 gennaio
Ciao ragazzi se tutto va bene il prossimo inverno è mia intenzione fare un viaggetto fino a Inari per ammirare l'aurora boreale l'unico dubbio è il periodo se farlo nel ponte di Natale fino alla befana o dalla befana finoal 19 gennaio, partenza in provincia di Milano traghetto Sassnitz Trelleborg e salita attraverso la Svezia poi Finlandia fino a Inari, ho in programma diverse tappe ma devo ancora decidere dove. @ cruiser se sarà possibile mi piacerebbe conoscerti di persona eventualmente ti contatterò più avanti notte a tutti Mauro.