In risposta al messaggio di tonipicap del 03/04/2017 alle 14:38:23
Il viaggio ora è possibile e non troppo oneroso.E' chiaro che il mezzo deve essere ben controllato,ed attenzione allo sbalzo posteriore perchè in Senegal ci sono un'infinità di dossi da prendere in prima.La frontiera Marocco-Mauritania adesso non fa più paura,3 km su 6 di terra di nessuno sono stati asfaltati ,sono scomparsi i rottami auto lungo il tragitto sono rimasti 3 km da fare lentissimamente nel deserto sassoso.Non c'è il rischio di insabbiarsi se si sceglie l'itinerario roccioso.Dopo fatto il visto alla frontiera mauritana,fatta assicurazione,contrattare un obolo poi via asfalto molto buono (strada fatta dai cinesi) fino a Nuakchot la capitale,quindi altro tratto tutto buche fino alla prossimità del confine.A questo punto abbiamo preferito abbandonare la frontiera di Rosso preferendo la frontiera di Diama verso la foce del Senegal attraversando il parco per 40 km su sterrato.Arrivati sulla diga sul fiume abbiamo fatto le pratiche di uscita dalla MAuritania e entrata in Senegal (obolo).Non serve il carnet de passage nè in Mauritania nè in Senegal.Qui è d'obbligo compilare un passavant che verrà poi ritirato alla prossima uscita.Anche qui ci vuole l'obolo. Non chiedetemi il costo, si è arrangiato di tutto chi si è occupato delle pratiche.
Tempo fa avevo valutato la possibilità di arrivare in Mali ma poi e per le recenti vicissitudini tutto è stato accantonato.
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