In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 16:49:01Ciao, non ho capito come pensate di arrivare dall'India alla Malesia ... volete passare per la Birmania per poi arrivare in Thailandia e di lí scendere verso la Malesia?
Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo ma è molto che leggo in quanto appassionato. Vi chiedo gentilmente aiuto perche con due miei cari amici che condividono con me la passione per il viaggio, abbiamo decisodi intraprendere un duro ma soddisfacente viaggio di laurea fino ai confini dell'asia in camper, ci siamo dati come tempo due mesi e mezzo, ma non siamo realmente a conoscenza di quali potrebbero essere le vere problematiche di un viaggio del genere. Come itinerario vorremmo evitare di attraversare Turchia Iran Afghanistan interamente per cui avevamo pensato di fare la tratta piu a nord passando per l'Ucraina entrando in Russia, poi Kazakistan e scendere da li attraverso Tajikistan e Kyrgyzstan costeggiando solo per poco Afghanistan e Pakistan ed entrare in india e poi andare verso la meta. Quello che non riusciamo a capire è sia quanto puo essere pericoloso un viaggio del genere sia quanto puo essere complicato per via di visti e cose burocratiche (motivo per cui avremmo escluso a priori di entrare in cina). Anche logisticamente avremmo dei dubbi perche non sappiamo se ci siano o meno strade realmente guidabili in camper e non sappiamo come scoprirlo. Chiedo quindi a voi qualsiasi suggerimento aiuto o idea abbiate per noi grazie alla vostra sicuramente maggior esperienza. Ringrazio in anticipo. eh, viaggiare...
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In risposta al messaggio di apriti123 del 19/07/2017 alle 20:19:57ciao, inizio ringraziandoti per la tua risposta e del tempo che ci hai dedicato e cerco di chiarire quelli che sono i punti che magari ho trattato male andando in ordine.
Ciao, non ho capito come pensate di arrivare dall'India alla Malesia ... volete passare per la Birmania per poi arrivare in Thailandia e di lí scendere verso la Malesia? E i due mesi e mezzo sono per andata e ritorno, osolo per l'andata (e poi pensate di rispedire il mezzo in nave a casa?) Inoltre non ho capito come pensate di arrivare in India senza passare per il Pakistan o la Cina... tu dici che volete costeggiare solo per poco l'Afghanistan e il Pakistan, ma in realtá in Pakistan dovete entrarci (e non costeggiarlo) per alcune centinaia di km. Onestamente mi sembra un piano molto ambizioso...e quasi irrealizzabile se volete fare andata a ritorno in due mesi e mezzo - non ho controllato esattamente la distanza, ma dovrebbero essere su per giú 10.000 km... e non sempre (anzi, quasi mai) su buone strade. Se si tratta di soli 10.000 km in due mesi e mezzo é un conto... se si tratta di 20.000 km é un altro conto. So benissimo che sulla carta sembra fattibile ... 20.000 km in 70 giorni sono meno di 300 km al giorno, che é fattibilissimo. Ma devi tenere presente che incontrerete strade dove potrete solo fare 20 km all'ora, che magari dovete aspettare una mezza giornata in frontiera, o perderete una giornata intera a sbrigare faccende burocratiche, che sicuramente vorrete fermarvi almeno un giorno o due in alcune destinazioni (non penso che vogliate visitare una ventina di paesi senza vedere niente di niente a parte la strada). Non voglio affatto scoraggiarti ad intraprendere questo viaggio, ti consiglio solo di informarti per bene (e davvero PER BENE) perché é un viaggio molto impegnativo che richiede un sacco di ricerca. Innanzitutto attraverserete parecchi paesi per i quali serve il visto, e sono sicura che ottenere il visto per alcuni dei paesi per i quali volete passare non é facile. Quindi ti consiglio di iniziare a contattare l'ambasciata dei paesi che volete attraversare e chiedere informazioni, ovviamente specificando per bene che volete andarci in camper. Tanto per farti un esempio, io sono stata in Birmania diversi anni fa, e al tempo per rilasciarti il visto volevano una copia del biglietto d'arrivo e quello di partenza, e volevano pure le prenotazioni degli hotel. So che le cose sono cambiate adesso... ma te lo dico perché é sempre meglio essere bene aggiornati. Informati anche per bene se devi mettere date specifiche sul visto (cioé devi scrivere che entri nel paese il 3 settembre e lo lasci il 10 settembre), oppure se c'é un po' di flessibilitá (cioé puoi fare il visto valido per un mese, e all'interno di questo mese non importa se entri il 3 settembre o il 5 settembre). Perché é chiaro che con un viaggio cosí lungo é impossibile sapere esattamente la data di quando si arriva a ciascuna frontiera. Una volta che hai stabilito che tutti i paesi che vuoi attraversare siano fattibili dal punto di vista burocratico, inizia ad informarti sulle condizioni delle strade. Ad esempio, le strade in Thailandia e in Malesia non sono malaccio (per lo meno, quelle principali), ma quando sono stata io in Birmania le strade erano un incubo. Infatti per percorrere anche pochi km (200 o 300), era meglio prendere l'aereo... altrimenti si impiegavano una giornata. Per informarti sulle strade ti consiglio di spulciare tutti i diari di viaggio possibili e immaginabili (ma non é facile trovarne su paesi come la Birmania o il Pakistan ... per lo meno... non diari di viaggio di camperisti!), poi di andare sui vari forum di viaggi e chiedere informazioni a gente che ha viaggiato (anche NON in camper) nei vari paesi. Sicuramente parli anche l'inglese... quindi ti consiglio di informarti anche su siti inglesi, almeno aumenti le possibilitá di trovare informazioni. Ed é chiaro che devi anche informarti sul fattore sicurezza. Tieni presente che l'opinione di gente che ha viaggiato con tour organizzati non conta molto - non lo dico come offesa... lo dico solo perché é chiaro che chi viaggia con tour organizzati viaggia in condizioni MOLTO diverse dalle vostre... innanzitutto ha una guida locale che conosce benissimo la zona... voi non avrete una guida locale... quindi meglio chiedere info a chi non ne aveva una! Una volta che hai la conferma che il viaggio é fattibile dal punto di vista burocratico e pratico (strade e vari pericoli), ti consiglio di stilare un itinerario con le varie tappe, per poi poter stabilire in modo piú o meno accurato il costo del viaggio (per lo meno, benzina e visti e tutte le varie spese che ci sono quando si viaggia... ad esempio, il vitto, connessione ad internet, ecc). Aggiungi anche una bella cifretta per gli imprevisti (non voglio fare l'uccello del malaugurio ma é chiaro che con un viaggio del genere possono esserci imprevisti). In tal modo ti rendi conto se tale viaggio é fattibile anche dal punto di vista economico. E se lo é... allora perfetto! A questo punto dovete solo fare in modo di avere un mezzo adatto per tale viaggio... é chiaro che un classico camper non fa a vostro caso... ve ne serve uno adatto al tipo di viaggio che volete intraprendere. Se invece ti dovessi rendere conto che il viaggio, per qualche ragione, non é fattibile o potrebbe essere pericoloso, allora ti conviene cambiare meta... non so perché tu abbia scelto la Malesia come destinazione finale... se c'é un motivo particolare (che ne so...uno dei tuoi due amici é di origine malesiana e vuole assolutamente visitare il proprio paese), allora potete andare in Malesia in aereo e vedere se é possibile affittare lá un camper o un furgoncino. Se invece la Malesia non deve essere necessariamente la destinazione finale, potete modificare l'itinerario in modo tale da evitare il paese / i paesi che sono pericolosi o non fattibili. E magari ne aggiungete altri.
In risposta al messaggio di cruiser del 19/07/2017 alle 21:12:31ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale ma ti concedo il beneficio del dubbio, quindi rispondero al quiz in ordine ovviamente:
un duro ma soddisfacente viaggio di laurea fino ai confini dell'asia in camper Ragazzi, prima di dedicare il mio poco tempo a dispensare consigli sulla base delle mie traversate dell'Asia in camper, vi faccio un quiz:- Vi siete già laureati? Se la risposta è NO, lasciate perdere e pensate prima a laurearvi. - Il camper ce l'avete di proprietà o è a noleggio? Se non ce l'avete, lasciate perdere per il momento - Qual è il budget? Se non potete contare su almeno 20 mila euro, comprese spese di preparazione/ripristino del veicolo, ed emergenze varie, siete a rischio - Che esperienza avete di frontiere terrestri vere con veicolo al seguito (qualcosa di nord Africa, Turchia, balcani extra-UE)? Mi preoccupa molto la frase Quello che non riusciamo a capire è sia quanto puo essere pericoloso un viaggio del genere , perché allora mi chiedo cosa volete viaggiare a fare per l'Asia. E' ovviamente pericoloso per vari aspetti! Il primo rischio è che vi prendiate a botte tra voi alle prime difficoltà (che inizieranno molto prima di avvicinarvi alla Malesia). Dopo che avrete chiarito i punti sopra potremmo iniziare a fare considerazioni su logistica, impatto della burocrazia e come minimizzare i rischi connessi all'itinerario. Per rischi non intendo quelli sull'incolumità personale, che ovviamente sono elevati (così come quelli sanitari), ma intendo i rischi di danneggiare eccessivamente il mezzo, rimanere bloccati in un valico impraticabile oppure sforare irrimediabilmente la tabella di marcia.
In risposta al messaggio di ezio59 del 19/07/2017 alle 21:49:29Ciao, posso chiederti come mai se non è troppo invasivo?
Avevo pensato anc'hio di andare in Australia e Nuova Zelanda via terra, ma poi ho rinunciato
In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 22:29:16Non mi sono documentato sul percorso che vorreste seguire, ma da cosa si legge su quelle nazioni, forse, a parte la burocrazia, la rotta più sicura sarebbe passare dalla Cina. Poi arrivati nel sud est asiatico pericoli non dovrebbero esserci, io ho in mente di recarmi in Cambogia e Vietnam, naturalmente in aereo e poi viaggiare con auto a noleggio, mi sarebbe piaciuto visitare il Myanmar (Birmania) ma un pò per la situazione politica, un pò per il fatto che non è possibile guidare un mezzo a noleggio, ma occorre servirsi di un autista locale l'ho cancellata dalle possibili mete.
ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale ma ti concedo il beneficio del dubbio, quindi rispondero al quiz in ordine ovviamente: - non preoccuparti per i nostri studi, tutti e tre sappiamo gestirli -ilcamper lo abbiamo -il budget è uno dei motivi per cui ho scritto in questo gruppo dove lo spirito mi sembrava quello di condivisione di esperienze e supporto e quindi confidavo in una risposta da parte di utenti che non sia io stesso (se no non mi sarei posto la domanda) -frontiere terrestri non ne abbiamo mai fatte nessuno dei tre, se volessi raccontarci la tua esperienza sono sicuro che sarebbe un bagaglio utile al quale fare riferimento nell'organizzazione di questo nostro progetto. il rischi di cui parlo e dei quali abbiamo paura sono svariati, la presenza di un certo genere di ostilità, rischi sanitari, rischi burocratici, rischi di infrangere leggi alle quali non siamo abituati, rischi di non sapere dove cambiare i soldi, rischi meccanici ma di certo non siamo preoccupati del fatto che potremmo litigare, non so perchè mi venga chiesto di farlo, ma comunque ti diro che siamo tre ragazzi che si conoscono da 15 anni e viviamo in sintonia tutti i giorni insieme, questo non vuol dire che non abbiamo mai litigato, ma vuol dire che se anche litigheremo non ci saranno problemi a riappacificarci sopratutto davanti a panorami mai visti... Se ora credi che i punti siano risolti e volessi passare come ci hai detto a fare considerazioni su logistica burocrazia rischi eccetera penso che sarebbe molto utile ed altrettanto interessante. grazie mille Federico
In risposta al messaggio di Marino2 del 19/07/2017 alle 22:41:11hai perfettamente ragione ma il problema è che in cina guidare è praticamente impossibile burocraticamente parlando visto che non ti riconoscono la patente internazionale, ti affibbiano una guida di forza e ti costringono a sostenere dei costi oltre che inutili anche spropositati.
Non mi sono documentato sul percorso che vorreste seguire, ma da cosa si legge su quelle nazioni, forse, a parte la burocrazia, la rotta più sicura sarebbe passare dalla Cina. Poi arrivati nel sud est asiatico pericolinon dovrebbero esserci, io ho in mente di recarmi in Cambogia e Vietnam, naturalmente in aereo e poi viaggiare con auto a noleggio, mi sarebbe piaciuto visitare il Myanmar (Birmania) ma un pò per la situazione politica, un pò per il fatto che non è possibile guidare un mezzo a noleggio, ma occorre servirsi di un autista locale l'ho cancellata dalle possibili mete.
In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 22:43:44Avevo letto un libretto allegato ad un numero della rivista di camper Pleinair , diversi anni fa, di un medico che da solo con un autocaravan su meccanica Ford si era recato in Cina , oltre a varie disavventure per problemi meccanici, dovuti anche al gasolio usato in quelle nazioni ( assolutamente non adatto ai moderni motori diesel) e non ultime alle pessime condizioni stradali, nonostante fosse sponsorizzato da qualche organizzazione umanitaria ebbe diversi problemi a superare i confini, ed allora non erano in corso conflitti tra nazioni vicine e l'isis non esisteva. Comunque l'avrò letto almeno tre volte tanto era interessante e coinvolgente. Ah si,, ricordo che dovette prendersi una guida a bordo una volta entrato in Cina,
hai perfettamente ragione ma il problema è che in cina guidare è praticamente impossibile burocraticamente parlando visto che non ti riconoscono la patente internazionale, ti affibbiano una guida di forza e ti costringono a sostenere dei costi oltre che inutili anche spropositati.
In risposta al messaggio di Marino2 del 19/07/2017 alle 22:56:53Grazie mille per i preziosi consigli e riferimenti
Avevo letto un libretto allegato ad un numero della rivista di camper Pleinair , diversi anni fa, di un medico che da solo con un autocaravan su meccanica Ford si era recato in Cina , oltre a varie disavventure per problemimeccanici, dovuti anche al gasolio usato in quelle nazioni ( assolutamente non adatto ai moderni motori diesel) e non ultime alle pessime condizioni stradali, nonostante fosse sponsorizzato da qualche organizzazione umanitaria ebbe diversi problemi a superare i confini, ed allora non erano in corso conflitti tra nazioni vicine e l'isis non esisteva. Comunque l'avrò letto almeno tre volte tanto era interessante e coinvolgente. Ah si,, ricordo che dovette prendersi una guida a bordo una volta entrato in Cina, Per la sola zona del sud est asiatico percorsa in camper c'è un libro scritto da un grande viaggiatore si intitola Vagator di Cesare Pastore, anche lui racconta le varie peripezie affrontate nel superare certe barriere di mentalità di quei popoli
In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 22:29:16ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale
ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale ma ti concedo il beneficio del dubbio, quindi rispondero al quiz in ordine ovviamente: - non preoccuparti per i nostri studi, tutti e tre sappiamo gestirli -ilcamper lo abbiamo -il budget è uno dei motivi per cui ho scritto in questo gruppo dove lo spirito mi sembrava quello di condivisione di esperienze e supporto e quindi confidavo in una risposta da parte di utenti che non sia io stesso (se no non mi sarei posto la domanda) -frontiere terrestri non ne abbiamo mai fatte nessuno dei tre, se volessi raccontarci la tua esperienza sono sicuro che sarebbe un bagaglio utile al quale fare riferimento nell'organizzazione di questo nostro progetto. il rischi di cui parlo e dei quali abbiamo paura sono svariati, la presenza di un certo genere di ostilità, rischi sanitari, rischi burocratici, rischi di infrangere leggi alle quali non siamo abituati, rischi di non sapere dove cambiare i soldi, rischi meccanici ma di certo non siamo preoccupati del fatto che potremmo litigare, non so perchè mi venga chiesto di farlo, ma comunque ti diro che siamo tre ragazzi che si conoscono da 15 anni e viviamo in sintonia tutti i giorni insieme, questo non vuol dire che non abbiamo mai litigato, ma vuol dire che se anche litigheremo non ci saranno problemi a riappacificarci sopratutto davanti a panorami mai visti... Se ora credi che i punti siano risolti e volessi passare come ci hai detto a fare considerazioni su logistica burocrazia rischi eccetera penso che sarebbe molto utile ed altrettanto interessante. grazie mille Federico
In risposta al messaggio di cruiser del 20/07/2017 alle 00:15:37grazie mille tutto molto utile ne faremo sicuramente tesoro, per quanto riguarda il pianificare studiando però speriamo e contiamo comunque di farcela. ;)
ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale Non può essere un attacco personale in quanto non ci conosciamo! Il fatto è che qui è passato qualche sognatore che chiedeva informazioni su viaggi di questotipo. Gli utenti con esperienza di viaggi estremi (e su questo forum ce ne sono vari) rispondono puntualmente, ma poi chi ha fatto la domanda è sparito nel nulla. Ribadisco il suggerimento di rimandare la preparazione a dopo la laurea: non temete a quel punto di essere coinvolti eccessivamente dal lavoro. Io ho iniziato con i viaggi intercontinentali in camper poco dopo la laurea, mentre lavoravo a tempo pieno e facevo il dottorato di ricerca. Lo sforzo mentale richiesto per la pianificazione di questo tipo di viaggi è enorme, ma penso che sia più compatibile col lavoro che con il classico studio da università che è troppo stressante. Avete il camper, questo è un buon punto di partenza. Immagino sia di proprietà di uno di voi o di un familiare, e quindi che almeno uno di voi sia già camperista. Importante entrare nell'ottica che il mezzo potrebbe rimanere pesantemente danneggiato, e quindi perdere una buona percentuale di valore commerciale, o andare totalmente perduto. Altra cosa buona è che, se ho capito bene, i due mesi e mezzo sono solo per l'andata. Per i miei ritmi sono più che sufficienti, ma si tratta comunque di tanti km di cui una buona parte in situazioni disastrose. Vuol dire che, oltre allo shock relativo alla dieta, ore di sonno, vita in spazi ristretti, etc., ci si metterà pure il mal di schiena da strada dissestata. Che piaccia o meno (personalmente a me piace, ma solo perché i viaggi lunghi li faccio in solitaria) questi sono fattori devastanti per il carattere delle persone. Possono rendere irriconoscibili anche gli amici storici. Provare per credere. Un proverbio dice che in viaggio si creano amicizie, e altre si distruggono. Mettete in conto che vi potrete prendere a pugni, e mettetevi daccordo in anticipo se raccontare o meno questi episodi una volta rientrati a casa. Itinerario: non ho capito come intendete passare dal Tagikistan al Pakistan, e penso che l'itinerario sia eccellente dal punto di vista paesaggistico, un po' meno rispetto ai punti di interesse artistici ed estremamente difficile per la logistica (specialmente in Kyrgistan e Tagikistan). Voto invece per iniziare con Balcani-Turchia-Iran-Pakistan (ma sono di parte!), percorso ultra-collaudato e ricco di punti interessanti. Da lì proseguite per l'India, etc. Budget: consideratelo seriamente, non c'è da scherzare. Nel 2010 ho speso quasi 9000 euro per un viaggio fino a India e Nepal, andata su strada e rientro via nave/aereo, di cui 4650 solo per rispedire il camper a Genova dall'India. Più i soldi per la preparazione meccanica del camper e il ripristino, non quantificabili ma direi almeno 3 mila euro. Era un viaggio di appena 13 mila km, quindi molto meno impegnativo del vostro. Un altro viaggio più lungo, tutto via terra A/R per la Mongolia, 19 mila km, mi è costato solo 4 mila euro compreso il ripristino dei danni, perché c'erano meno frontiere e meno documenti da fare. Non ritengo utile raccontare qui le mie esperienze alle frontiere, nel senso che possono essere divertenti da sentire ma poco utili per voi. Il bagaglio del viaggiatore via terra si costruisce progressivamente, imparando come trattare con gli ufficiali, faccendieri, poliziotti vari, sapendo quando alzare la voce e quando fare i simpaticoni, regalare una penna o una bottiglia piuttosto che pagare tangenti, etc. Ma per poter fare questo bisogna sapere esattamente quali sono i propri diritti e doveri in ogni frontiera. Cercate di essere più precisi sull'itinerario, e da lì si parte con la ricerca di informazioni fresche sulla burocrazia e sullo stato delle strade.
In risposta al messaggio di cruiser del 20/07/2017 alle 00:15:37posso anche chiederti secondo te quanto potrebbe essere pericoloso per quanto riguarda scontri guerre isis e attantati l'itinerario alternativo che ci consigli attraverso turchia iran e pakistan oggi giorno?
ciao, non capisco se la tua risposta sia un attacco personale Non può essere un attacco personale in quanto non ci conosciamo! Il fatto è che qui è passato qualche sognatore che chiedeva informazioni su viaggi di questotipo. Gli utenti con esperienza di viaggi estremi (e su questo forum ce ne sono vari) rispondono puntualmente, ma poi chi ha fatto la domanda è sparito nel nulla. Ribadisco il suggerimento di rimandare la preparazione a dopo la laurea: non temete a quel punto di essere coinvolti eccessivamente dal lavoro. Io ho iniziato con i viaggi intercontinentali in camper poco dopo la laurea, mentre lavoravo a tempo pieno e facevo il dottorato di ricerca. Lo sforzo mentale richiesto per la pianificazione di questo tipo di viaggi è enorme, ma penso che sia più compatibile col lavoro che con il classico studio da università che è troppo stressante. Avete il camper, questo è un buon punto di partenza. Immagino sia di proprietà di uno di voi o di un familiare, e quindi che almeno uno di voi sia già camperista. Importante entrare nell'ottica che il mezzo potrebbe rimanere pesantemente danneggiato, e quindi perdere una buona percentuale di valore commerciale, o andare totalmente perduto. Altra cosa buona è che, se ho capito bene, i due mesi e mezzo sono solo per l'andata. Per i miei ritmi sono più che sufficienti, ma si tratta comunque di tanti km di cui una buona parte in situazioni disastrose. Vuol dire che, oltre allo shock relativo alla dieta, ore di sonno, vita in spazi ristretti, etc., ci si metterà pure il mal di schiena da strada dissestata. Che piaccia o meno (personalmente a me piace, ma solo perché i viaggi lunghi li faccio in solitaria) questi sono fattori devastanti per il carattere delle persone. Possono rendere irriconoscibili anche gli amici storici. Provare per credere. Un proverbio dice che in viaggio si creano amicizie, e altre si distruggono. Mettete in conto che vi potrete prendere a pugni, e mettetevi daccordo in anticipo se raccontare o meno questi episodi una volta rientrati a casa. Itinerario: non ho capito come intendete passare dal Tagikistan al Pakistan, e penso che l'itinerario sia eccellente dal punto di vista paesaggistico, un po' meno rispetto ai punti di interesse artistici ed estremamente difficile per la logistica (specialmente in Kyrgistan e Tagikistan). Voto invece per iniziare con Balcani-Turchia-Iran-Pakistan (ma sono di parte!), percorso ultra-collaudato e ricco di punti interessanti. Da lì proseguite per l'India, etc. Budget: consideratelo seriamente, non c'è da scherzare. Nel 2010 ho speso quasi 9000 euro per un viaggio fino a India e Nepal, andata su strada e rientro via nave/aereo, di cui 4650 solo per rispedire il camper a Genova dall'India. Più i soldi per la preparazione meccanica del camper e il ripristino, non quantificabili ma direi almeno 3 mila euro. Era un viaggio di appena 13 mila km, quindi molto meno impegnativo del vostro. Un altro viaggio più lungo, tutto via terra A/R per la Mongolia, 19 mila km, mi è costato solo 4 mila euro compreso il ripristino dei danni, perché c'erano meno frontiere e meno documenti da fare. Non ritengo utile raccontare qui le mie esperienze alle frontiere, nel senso che possono essere divertenti da sentire ma poco utili per voi. Il bagaglio del viaggiatore via terra si costruisce progressivamente, imparando come trattare con gli ufficiali, faccendieri, poliziotti vari, sapendo quando alzare la voce e quando fare i simpaticoni, regalare una penna o una bottiglia piuttosto che pagare tangenti, etc. Ma per poter fare questo bisogna sapere esattamente quali sono i propri diritti e doveri in ogni frontiera. Cercate di essere più precisi sull'itinerario, e da lì si parte con la ricerca di informazioni fresche sulla burocrazia e sullo stato delle strade.
In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 22:31:11Era solo una battuta! Il vostro viaggio è un'utopia. Non si può fare un viaggio così da neofiti senza esperienza tecnica, sanitaria, di logistica, amministrativa, contabile, senza appoggi sicuri, con un camper che non sia un 4x4 ben equipaggiato, pronti a ogni evenienza, anche quella di essere sequestrati. Sono tutti paesi a rischio come indicato dalla Farnesina
Ciao, posso chiederti come mai se non è troppo invasivo?
In risposta al messaggio di fedetravel del 19/07/2017 alle 16:49:01Un po' perplesso, ti confesso che sa di provocazione, non saresti il primo al quale viene assegnata una tesi di studio sul comportamento (psicologia ma non solo) di quella strana categoria di viaggiatori che prende il nome di "camperisti".
Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo ma è molto che leggo in quanto appassionato. Vi chiedo gentilmente aiuto perche con due miei cari amici che condividono con me la passione per il viaggio, abbiamo decisodi intraprendere un duro ma soddisfacente viaggio di laurea fino ai confini dell'asia in camper, ci siamo dati come tempo due mesi e mezzo, ma non siamo realmente a conoscenza di quali potrebbero essere le vere problematiche di un viaggio del genere. Come itinerario vorremmo evitare di attraversare Turchia Iran Afghanistan interamente per cui avevamo pensato di fare la tratta piu a nord passando per l'Ucraina entrando in Russia, poi Kazakistan e scendere da li attraverso Tajikistan e Kyrgyzstan costeggiando solo per poco Afghanistan e Pakistan ed entrare in india e poi andare verso la meta. Quello che non riusciamo a capire è sia quanto puo essere pericoloso un viaggio del genere sia quanto puo essere complicato per via di visti e cose burocratiche (motivo per cui avremmo escluso a priori di entrare in cina). Anche logisticamente avremmo dei dubbi perche non sappiamo se ci siano o meno strade realmente guidabili in camper e non sappiamo come scoprirlo. Chiedo quindi a voi qualsiasi suggerimento aiuto o idea abbiate per noi grazie alla vostra sicuramente maggior esperienza. Ringrazio in anticipo. eh, viaggiare...
In risposta al messaggio di mtravel del 20/07/2017 alle 14:39:08Mi rispondo da solo perché mi è sovvenuto un altro aneddoto relativo al Myanmar.
Un po' perplesso, ti confesso che sa di provocazione, non saresti il primo al quale viene assegnata una tesi di studio sul comportamento (psicologia ma non solo) di quella strana categoria di viaggiatori che prende il nomedi camperisti. Ti do atto di umiltà nel porti e di lontananza dalle polemiche gratuite. Qualcuno ha nominato un altro utente (io ricordo il nickname) che, al contrario, da subito dimostrò arroganza e supponenza: Sono ricco di famiglia. Sto mettendo in vendita il castello per andarmene Ho scelto un motorhome perché ha il vetro grande e posso godere il panorama Ho predisposto duecento accorgimenti per rinforzare il camper (quali ?) Scrivo sul Corriere (ma dove ?) Mi sono impantanato in un prato italiano ma non accetto consigli Se ho qualche problema chiamo la Farnesina dove ho delle conoscenze Tu no ma darai atto a me di essere un tantino sprovveduto o quantomeno di non leggere troppo i giornali. Solo un esempio: Pakistan (tra poco verrà eletto il nuovo presidente, ci si aspetta una ondata di attentati). Altri paesi sulla via, lasciamo perdere. Mezzo necessario (a mio avviso) cellula scarrabile su pickup 4x4 rigorosamente Toyota. Dove fai manutenzione di altri marchi che non siano questo ? Non sono un viaggiatore di lunghissimo raggio però qualche esperienza l'ho fatta. Nel sud-est asiatico, da privato ho solo girato pochissima Thailandia (dintorni di Bangkok). Fortissima la tendenza all'imbroglio dello straniero di turno. Per sperimentarla basta prendere un qualsiasi tuc-tuc. Ho girato il Myanmar ma in un viaggio con guida, giravamo con un pulmino Datsun tipo i nostri Volkswagen T4. Per fare rifornimento ogni tanto per strada trovavamo qualcuno con delle taniche di non si sa bene quale carburante. Nei paesi arabi ho visto esercito e Kalashnikov ovunque (in Giordania l'americano M16), scorte armate, individui con giubbotto di pelle gonfio (immagina di cosa). Su questo forum, anni fa, un partecipante descrisse i problemi avuti nelle tante repubbliche ex-sovietiche. Problemi che arrivarono al rischio di congelamento in occasione delle attese di giorni alle varie dogane. Poi c'è il problema dei mille visti necessari, dei carnet de voyage, delle pratiche doganali, delle mazzette. Certo potresti anche tu chiamare la Farnesina ma, da cittadino italiano, mi imbestialirei nel sapere che viene utilizzata per risolvere i problemi di qualche improvvido viaggiatore. Vuoi metterti alla prova ? Inizia a fare un giro del Marocco (relativamente tranquillo), se hai coraggio attraversa l'Algeria e torna dalla Tunisia. Se passi questa esperienza potresti partire. Max p.s. Quando ancora lavoravo, il mio sogno non appena arrivato alla pensione era: Marocco-Algeria-Tunisia-Libia-Egitto-Giordania-Libano-Siria-Turchia-Bulgaria-casa. Al-Qaeda, ISIS e assimilati di là da venire. Ovviamente il sogno è rimasto nel cassetto, non ricordo nemmeno quale.