In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09Questione di carattere,io in genere sono un mangia km. Questa estate andro' in portogallo e staro' fuori 21 giorni. Magari in portogallo ci resto una settimana e gli altri giorni in viaggio. Personalmente ,se non faccio un po' di km mi sembra di non essere nemmeno partito,quindi ho in idea sommaria dei posti. Sara' la mia sesta volta in portogallo e ci tornero',ogni volta vedo qualcosa.
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/06/2024 alle 07:48:28Non è a mio parere quasi mai un questione di gusti, ma di possibilità.
Dipende anche da dove si vuole andare e quanti giorni si ha. Se uno ha solo un mese e va a 5000km di distanza è una cosa, se si hanno due mesi è un altra. Io divido il viaggio in due parti, il trasferimento e la visita.Se vado per esempio in Norvegia, i primi due o tre giorni sono il trasferimento, tutto in autostrada, 600/800km al giorno, per arrivare nei luoghi da visitare il piu rapidamente possibile e poi avere piu tempo a disposizione. Una volta sul posto, tappe brevi, anche giornate fermo nello stesso posto se vale, con lunghe escursioni a piedi, percorro stradine di montagna anche strette e impervie etc. Fino a due anni fa avevo solo un mese, ora che non lavoro (ma mia moglie si) ne abbiamo due, e quindi è cambiato molto, nel trasferimento, ho ridotto i km giornalieri e mentre se prima mi fermavo alle 8 di sera in autostrada, dormire e riparire alle 9 di mattina, ora cerco un posto che valga la pena arrivare presto, e farci due passi, casomai non in tutte le tappe di trasferimento perchè se voglio visitare la NOrvegia, preferisco comunque concentrarmi li e massimizzare il tempo per vedere bene i posti, e non mi interessa visitare posti in Germana o Danimarca, dove andrò in occasione di un viaggio specifico. Altra cosa la temperatura, non ci penso minimamente di fermarmi e andare a spasso in posti dove è caldo, li attraverso viaggiando con AC, e poi mi fermo dove non si superano i 25/26° al massimo. Ovviamente che se fossi fulltimer e avessi quattro o 5 mesi per stare in giro, cambierebbe completamente il modo di viaggiare...e prima o poi ci arriveremo.
In risposta al messaggio di wippet del 16/06/2024 alle 11:29:40Condivido tutto quello che hai scritto, hai colto perfettamente il senso del viaggiare e lo hai descritto con le parole giuste.
Non è a mio parere quasi mai un questione di gusti, ma di possibilità. Possibilità di tempo e di denaro. Tutti vorrebbero avere mesi di tempo e fondi sufficienti per stare a zonzo a volontà. Ma quasi tutti devono lavoraree hanno altri impegni economici. Personalmente, mi sento fortunato....le caratteristiche del mio lavoro erano assai particolari, trattandosi di management alberghiero offshore. 7/8 mesi senza un attimo di respiro, senza un sabato o domenica, senza un'ora di riposo....full immersion totale, lontano da casa, dagli amici, dagli amori, per mesi, magari nel mezzo della savana africana o dell'Oceano Indiano. Poi finalmente a casa, continuamente stipendiato per recuperare, in 4/5 mesi, i tanti straordinari accumulati. Per molti un ritmo inaccettabile, a me piaceva. Che fare in quei mesi di ferie lautamente pagate? In camper, ovviamente! Come da tradizione di famiglia, avendo fin da piccolo assaporato la libertà girando con mamma e papà per i parchi nordamericani con il nostro inarrestabile Winnebago. Così mi sono girato l'Europa senza fretta, senza programmi, senza mete, senza percorsi definiti, così come viene. Mi sono anche preso il lusso di saltare 2 stagioni di lavoro, andando in India e Sri Lanka col mio bully autocostruito, e la mia compagna di allora, una tedesca già avvezza a simili prodezze....18 mesi di vera avventura, era il 1979, si viaggiava senza navigatore, senza internet, senza telefono, senza carta di credito perché ancora non le avevano inventate. Viaggio indimenticabile! Poi è subentrata la seconda fase, arrivato alla pensione, i mesi in camper sono diventati 5 o 6....e nel frattempo avevo scoperto, per lavoro, la Scandinavia, così simile alla terra della mia infanzia oltreoceano, da diventare irrinunciabile. Ora sono nella terza fase, quella da fulltimer....liberatomi della casa di Parma, ho come unica dimora il mio piccolo, adorato furgoncino La Strada, nel quale non mi manca niente. Avrei dovuto farlo prima, ma meglio tardi che mai. Giro lentissimo, a volte sto fermo, come ieri, per non perdermi il bellissimo concerto, scoperto per caso, dell'ensamble barocco tenutosi ieri sera nella magnifica piazzetta medievale di Iphofen, villaggetto insignificante per la massa di camperisti che sfrecciano veloci sulla vicina autostrada 7, diretti frettolosamente al globo di ferro e alle Isole così fan tutti. Loro sono gli sfortunati che hanno un lavoro regolare e una serie di impegni normali. È la vita... Personalmente non do mai consigli, semmai fornisco gli elementi perché ciascuno faccia la sua scelta. Ma un consiglio qui lo voglio dare: andate piano, e non andate troppo lontano. Calibrate la distanza logica in base al tempo che avete, evitate i trasferimenti massacranti....la vacanza inizia quando uscite dal cancello di casa. Il mondo è lì, aveta tutta la vita per esplorarlo. Lavorate di fino, cercate quello che le guide turistiche non svelano, e i diari di altri non hanno trovato. Aguzzate il senso della ricerca e della scoperta, solo così ciascun viaggio sara il vostro, esclusivissimo, viaggio, fosse anche di solo una o due settimane. L'avete capito, io sono per lo...slow camper.
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/06/2024 alle 17:58:31No, su questo non sono d'accordo...
Viaggiando, se non ci sono traghetti, l unica vera spesa è il carburante, e quello si consuma uguale sia se si fa un giro veloce o se lo si fa lento, varia solo con la lunghezza del giro. Per il resto, quasi quasi in viaggiosi spende meno che a stare a casa, si fa la spesa come a casa, al supermercato, ma si compera solo l indispensabile, ma quando si dovesse stare a casa si tende a girare per negozi e fare acquisti, cosa che in viaggio non si fa, o non si dovrebbe fare anche perchè non si ha il posto dove mettere gli acquisti che diventano una maledizione.
In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09Dipende...dalla moglie!
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
In risposta al messaggio di wippet del 16/06/2024 alle 19:28:27Mi sono spiegato male, certo che avere un camper è un impegno economico grosso, sia come acquisto, ma anche come mantenimento e manutenzioni.
No, su questo non sono d'accordo... Il camper è un costo rilevante...se lo compri nuovo o quasi nuovo, devi sborsare una cifra che non ci compri un appartamento, e il denaro, costa. Poi non ha su nulla o ha su cose sbagliate,tocca prendere gli accessori che vanno bene a me e non ad altri. In men che non si dica, la garanzia è finita, e le spese di manutenzione sono soldoni. Se lo compri vecchio, ne ha sempre una, e tocca metterci mano ogni momento, tra meccanica e cellula c'è sempre da fare, e da spendere. Gli accessori te li fanno pagare il doppio, perché sono da camper... Il gasolio è una spesa importante, personalmente me la cavo con 1.500 litri per 15.000 km. d'estate, ora saranno altrettanti e anche di più per l'inverno. Ma so che gli amici con i pannellati consumano molto di più. Il riscaldamento non è gratis, chi dice che la Truma Diesel o il Webasto non consumano niente, dice bugie o sta al freddo. Inoltre quando giro, non sto a fare la vita del tapino al freddo e a mangiare il riso portato da casa. 23 gradi fissi in cellula, come a casa. Spesso vado al ristorante, o compro leccornie già pronte, se sono di qualità non le regalano. Nei supermercati, non bado a spese, mi piace assaggiare le cose che non conosco, faccio un viaggio anche gastronomico, voglio capire la cultura di dove sono, a tutto tondo. Se trovo un vino interessante, lo compro e me lo bevo.... se trovo un giubbotto termico che mi piace, me lo compro, dove stivarlo si trova sempre. Insomma, la mia esplorazione deve essere completa e senza paletti o privazioni, altrimenti stavo a casa. Poi è anche meglio avere il portafogli a soffietto, nel malaugurato caso si incorra in un incidente meccanico non coperto da garanzia. Il salasso è assicurato , a meno che si abbia una Kasko d'acciaio, che non sarà certo economica. A conti fatti, gira gira, il camper non è per risparmiare.... Da qualche anno ho adottato il sistema di non fare più i conti. Tanto non cambia niente, e mi mettono solo di cattivo umore.
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In risposta al messaggio di wippet del 16/06/2024 alle 19:28:27Meglio non fare conti, perche se li faccio mi rendo conto che il camper costa molto.
No, su questo non sono d'accordo... Il camper è un costo rilevante...se lo compri nuovo o quasi nuovo, devi sborsare una cifra che non ci compri un appartamento, e il denaro, costa. Poi non ha su nulla o ha su cose sbagliate,tocca prendere gli accessori che vanno bene a me e non ad altri. In men che non si dica, la garanzia è finita, e le spese di manutenzione sono soldoni. Se lo compri vecchio, ne ha sempre una, e tocca metterci mano ogni momento, tra meccanica e cellula c'è sempre da fare, e da spendere. Gli accessori te li fanno pagare il doppio, perché sono da camper... Il gasolio è una spesa importante, personalmente me la cavo con 1.500 litri per 15.000 km. d'estate, ora saranno altrettanti e anche di più per l'inverno. Ma so che gli amici con i pannellati consumano molto di più. Il riscaldamento non è gratis, chi dice che la Truma Diesel o il Webasto non consumano niente, dice bugie o sta al freddo. Inoltre quando giro, non sto a fare la vita del tapino al freddo e a mangiare il riso portato da casa. 23 gradi fissi in cellula, come a casa. Spesso vado al ristorante, o compro leccornie già pronte, se sono di qualità non le regalano. Nei supermercati, non bado a spese, mi piace assaggiare le cose che non conosco, faccio un viaggio anche gastronomico, voglio capire la cultura di dove sono, a tutto tondo. Se trovo un vino interessante, lo compro e me lo bevo.... se trovo un giubbotto termico che mi piace, me lo compro, dove stivarlo si trova sempre. Insomma, la mia esplorazione deve essere completa e senza paletti o privazioni, altrimenti stavo a casa. Poi è anche meglio avere il portafogli a soffietto, nel malaugurato caso si incorra in un incidente meccanico non coperto da garanzia. Il salasso è assicurato , a meno che si abbia una Kasko d'acciaio, che non sarà certo economica. A conti fatti, gira gira, il camper non è per risparmiare.... Da qualche anno ho adottato il sistema di non fare più i conti. Tanto non cambia niente, e mi mettono solo di cattivo umore.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 17/06/2024 alle 00:15:50Ciascuno fa come crede...ci mancherebbe....
Mi sono spiegato male, certo che avere un camper è un impegno economico grosso, sia come acquisto, ma anche come mantenimento e manutenzioni. Io intendevo solo le spese vive, ammetetndo che uno il camper lo abbia gia comunque.che stare a casa o in viaggio in piu c'è il gasolio e poco altro, ma alla fine non si spende di piu. Il riscaldamento c'è anche a casa, e quando vado via spengo tutto, e sicuramente per scaldare casa si spende di piu che scaldare un camper, la spesa vado alla Lidl sia a casa che in viaggio, campeggi pochi e comunqe in nordeuropa costano poco, a mangiare fuori raramente, acquisti extra niente per motivi di spazio a bordo. Io tengo un conto di tutto cio che spendo in viaggio, e confrontando, togliendo il gasolio, per il resto se fossi stato a casa nelel ferie avrei speso molto di piu perchè comunque per pasasrsi il tempo si va a mangiare fuori, per negozi etc. Con il nuovo furgonato di 5,90 avro un enorme risparmio sui traghetti, l anno scorso in Scozia 19, e l anno prima in Norvegia mi sembra 17, superare i 6m i prezzi raddoppiano rispetto a sotto i 6m. Penso che anche il consumo di carburante con un mezzo 20cm piu stretto e molto piu affusolato, cambierà parecchio, e con quello che si spende di gasolio, sono bei soldini. Anch'io in camper in inverno non guardo al riscaldamento, tanto ho una autonomia illimitata, e quindi 22/23 gradi sempre, abbasso a 19 di notte che poi sono almeno 20) ma solo perchè non posso dormire con troppo caldo, non certo per risparmiare. Unica cosa che centellino è l acqua, ovviamente non per il costo, ma perchè non so se il giorno dopo troverò da rifornirmi, ma difficilmente scendo sotto il 50% e poi la trovo sempre.
In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09Secondo me alla prima frase dovresti aggiungere un "POTENDO SCEGLIERE".
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09A me non piacciono i viaggi mordi e fuggi, sono i viaggi tipici degli intruppati, una modalità di viaggio che proprio detesto.
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09Per me le vacanze sono fuori dall'Italia. Quindi il primo giorno è per arrivare ai confini, da casa tutta una tirata. Dal confine fino a meta sono tutti spostamenti mirati a veder qualcosa di interessante. Quest'anno il giro di boa sarà Leba nella Polonia del nord, quindi prima ed unica tappa Latina Villach, poi brevi tragitti fino in Polonia (inizieremo da Zamosc) e poi su su fino a Varsavia Danzica e la costa. A Leba, giro di boa, inversione di rotta, Torun e Poznan ed altre cose (forse 100/150 km al giorno - a volte più a volte meno) rientro in Germania altezza Dresda, dopodichè tutta una tirata fino a casa. Ma ho solo 16 giorni, neanche un ora di più.
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
In risposta al messaggio di beneamma del 17/06/2024 alle 09:24:54Poi ci sono quelli che viaggiano in camper in gruppi organizzati...una peculiarità tutta italiana.
A me non piacciono i viaggi mordi e fuggi, sono i viaggi tipici degli intruppati, una modalità di viaggio che proprio detesto. Io mi concentro su un'area che visito lentamente. Però il viaggio di andata e ritorno lo facciovelocemente. Ad esempio dovendo visitare la Scozia arrivo fino a Glasgow il più rapidamente possibile, poi passo 4 settimane a zonzo per la Scozia. Passare il tempo a fare la camionista non fa per me.
In risposta al messaggio di wippet del 17/06/2024 alle 10:27:58Da piccolo mi facevano pena i bambini al mare in colonia, intruppati e comandati dalla sergenta di ferro, provo la stessa impressione con quei grupponi di camper intruppati.
Poi ci sono quelli che viaggiano in camper in gruppi organizzati...una peculiarità tutta italiana. Ne incontro spesso...mai capito le motivazioni, per me è un controsenso. Vedi quello che ti dicono di guardare, fai pipìquando vogliono loro, gli organizzatori. Il contrario della libertà che ti da il camper. Ho cercato di intervistare alcuni equipaggi...è che non sappiamo le lingue....dicevano! Forse non conoscono i traduttori vocali...come se io parlassi il sami correntemente...o forse hanno paura di sentirsi soli, è una scusa per socializzare più facilmente. L'accompagnatore, di solito un tipo alternativo, capello lungo, aspetto arruffato e modi assai sbrigativi, fa finta di dare retta a tutti, ma tiene d'occhio l'orologio, che portarsi dietro una quindicina di camper tutto il giorno, deve essere una bella rogna. Un bel mistero anche quello....
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In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09La determinante è il tempo a disposizione.
Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in unposto e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).