In risposta al messaggio di wippet del 03/11/2024 alle 21:41:08io terzo viaggio SU sono partito da GENOVA chiavenna s.moritz innsbruck salisburgo cecoslovacchia polonia imbarco rostock trelleborg e ritorno kristiansand danimarca germania ecc e trovo sempre posti nuovi a volte interessanti a volte meno ma es dipende dal periodo in DK mi è piaciuto parco cervi vicino AARHUS in svezia meno l.oasi vicino skara su tua indicazione ma era tardi es per le cicogne comunque è tutto soggettivo a me piace ancora guidare quindi un giorno faccio magari 500 km poi più giorni con piccole tappe OT ritornerò senzaltro in polonia in quanto mi è piaciuta molto sia persone che posti e spero la prossima volta che sia finita la guerra e andare tranquillo dappertutto
Come già molti sanno, quello della appena scorsa estate è stato il quattordicesimo viaggio in Scandinavia, dopo aver lasciato la Finlandia, dove abitavo, causa pensionamento. La media dei chilometri percorsi è ormaiconsolidata, circa 14.000 ogni anno, partendo e facendo ritorno a Parma. Nei primi anni, salivo abbastanza velocemente fino in Lapponia, sparandomi alcuni tapponi da stacanovista del volante, ma ultimamente ho imparato ad apprezzare anche i paesi che attraverso durante l'avvicinamento. Ho scoperto posti di notevole interesse in Germania e in Danimarca, ad esempio. Guido quasi sempre giornalmente, ma spesso per soli 100 km. o anche meno... Partendo tipicamente ai primi di maggio e rientrando a metà/fine ottobre, sono 150/180 giorni di ipotetico viaggio, sarebbero equivalenti a 15/18.000 km., ma alcuni giorni non mi muovo proprio...una media di poco superiore a 80 km al dì...non direi una media da camionista... Poi dipende dalla voglia che ho di stare fermo, o di spostarmi, non ho regole fisse, non seguo percorsi prestabiliti, e ogni anno faccio strade diverse. Preciso che non faccio altro che libera, non conosco aree sosta attrezzate o campeggi, e sono totalmente autonomo. È il bello del camper. Di lasciare il camper in Scandinavia, non se ne parla...dovrei averne un secondo, ugualmente attrezzato, per andare a svernare al caldo, ad esempio in Spagna, come farò questo inverno; e di spedirlo non c'è un modo percorribile, date le dimensioni e il peso... Un trasportatore da me interpellato, mi ipotizzò dai 2.500 ai 3.500€ solo fino a Rostock. Quindi...su e giù ogni anno, senza fretta, senza obblighi e con un po' di pazienza. p.s. Preciso a coloro che mi affibbiano di voler convincere qualcuno a fare o non fare , o a giudicare come altri usano il camper, che a me non può fregar de meno di ciò che fanno gli altri camperisti. Basta che non mi rompano le scatole con atteggiamenti maleducati o invadenti. Come mio solito, riferisco solo quello che faccio io, e le scelte che farei in determinate occasioni; non spreco il mio tempo a guardare ciò che fanno gli altri. Come dire, se vogliono andare alle Maldive durante il monsone per vedere l'effetto della pioggia a catinelle sulla spiaggia, facciano pure...
In risposta al messaggio di Barbabianca del 02/11/2024 alle 09:29:17Verissimo, a volte le foto non rendono la complessità delle emozioni che si provano in determinate situazioni: nessuna mia foto può rendere giustizia all'emozione che ho provato la sera che ho visto la mia prima aurora boreale, né le lacrime che mi sono scese quando ho visto a Sommarøy quella più intensa di tutte: ma ricordo benissimo il momento nel quale ho smesso di fotografarla e sono rimasto lì, insieme ad una coppia di francesi e un paio di altre persone, ad ammirarla danzare in rigoroso silenzio: emozione pura.
Mi ritrovo pienamente in quello che dici. Anch'io non trovo le parole per descrivere situazioni e momenti che restano indelebili nella memoria. A volte le fotografie aiutano, ad esempio per raccontare i mille colori dellaneve nell'inverno scandinavo. A volte nemmeno quelle: lo scorso anno, di ritorno dall'Alaska, mi sono reso conto che le foto non rendevano giustizia, non riuscivano a trasmettere quelle sensazioni forti che ricordavo, in particolare il silenzio, la vastità, la solitudine. E allora provo a prendere in prestito alcune parole da Robert Service nella sua poesia The spell of the Yukon: There’s a land where the mountains are nameless, And the rivers all run God knows where; There are lives that are erring and aimless, And deaths that just hang by a hair; There are hardships that nobody reckons; There are valleys unpeopled and still; There’s a land—oh, it beckons and beckons, And I want to go back—and I will.
In risposta al messaggio di Steu851 del 03/11/2024 alle 20:31:00@Steu
13500 km in 3 mesi, é proprio il guidare tutti i giorni e no, il problema non è il trasferimento, in 3 giorni sono arrivato in Danimarca, è poi dopo, dover guidare tutti i giorni mi stanca ed ho anche rimediato una infiammazioneal tendine di Achille, però facendo il giro al contrario del tuo ho trovato tempo pessimo fino a metà luglio, quindi il primo mese in Norvegia, c'è stato un momento un cui per 48 ore non siamo scesi dal camper, e in quella situazione l'unica cosa che si può fare è guidare. Ho letto che è stata una estate sfigata, però in inverno è pure peggio, non ci sono molti posti dove fermarsi. Tornerò sicuramente in Norvegia per la terza volta {seconda in camper) ma in primavera, la prima volta le Lofoten in maggio sono state fantastiche, al punto che questa volta le ho saltate per non rovinare i ricordi con la folla estiva
In risposta al messaggio di Frank Blue del 04/11/2024 alle 16:55:12"Per me non è uno sport estremo che mette alla prova o che fornisce chissà quali ricordi avventurosi andare in camper a cnord dai ..
@Steu Abbiamo piu o meno gli stessi km e tempi Anche io ho rimediato un infiammazione a causa della guida continua. Dopo questa esperienza (oltre 100km al giorno, meno di 50kmh di media) ho decretato che piu di così nonè per me. Io se non ho almeno 3 mesi a caponord non ci torno e se ci torno vado ad agosto e mi godo sett e ott resistendo finchè mi va per vederla con la neve (oggi Bergen 11 gradi, cnord 2 gradi). Concordo con te, è l'impegno quasi quotidiano per mesi che pesa, fino alle infiammazioni nei casi estremi (io ero in giro da 6 mesi perchè prima sono andato a sud e nona vevo chi mi desse il cambio). Sospetto che chi fa lo stesso in poche settimane paradossalmente soffra di meno dell'effetto logorante. @all Per me non è uno sport estremo che mette alla prova o che fornisce chissà quali ricordi avventurosi andare in camper a cnord dai, mi sono emozionato molto di piu col semplice interrail. Col camper qualunque cosa è fondamentalmente una passeggiata di salute, al massimo si puo avere freddo, a me fa sentire un po anziano il fatto di averlo, sto perdendo il vero spirito di avventura.
In risposta al messaggio di Armando del 04/11/2024 alle 17:42:04Con me sfondi un aporta paerta, ho scritto che secondo me se si potesse arrivare in elicottero in cima gli alpinisti conitnuerebbero ad andarci a peidi, perchè sono cose che si fanno per mettere alla prova se stessi (come dice Messner).
Per me non è uno sport estremo che mette alla prova o che fornisce chissà quali ricordi avventurosi andare in camper a cnord dai .. Prendendo lo spunto da qui, devo dire che ho trovato poco calzante il parallelo di unpaio di gg fa, tra Scandinavia invernale in camper vs altri mezzi (tipo aereo+auto in loco) e parete da scalare vs funivia che arriva in cima. A mio parere sono due confronti del tutto diversi. Scalare una parere È lo scopo, non è un contorno necessario per vedere il panorama dalla cima. Se anche su ci fosse nuvolo e non si vedesse nulla, l'esaltazione di aver compiuto la scalata, con le sue difficolta tecniche e psyco, ci sarebbe lo stesso o al 99% .. il panorama sarà per un'altra volta, magari in funivia (che è solo un mezzo, non il fine), ma non è una cosa sullo stesso piano. La Scandinavia invernale invece rimane quella, comunque la si raggiunga. Con i suoi spazi, le sue luci, i suoi colori, le sue difficoltà. Non è che guidare su una strada innevata nella tundra con il camper sia più esaltante che farlo con un'auto locale a noleggio, completa già di chiodati e di Kasko. O che stare a dormire a ridosso di un paese o di un resort turistico (non si sa mai) e andarci a cena dormendo poi in camper sia più nobile che mangiare e dormire addirittura lì. E di tempo netto per fare tutte queste cose, o per capitare sotto un'aurora boreale, a pari tempo totale disponibile se ne ha di piú andando con l'aereo, rispetto al pipparsi anche la parte meno utile del viaggio. A meno che uno non trovi esaltante anche fare la marcia di vaevieni per 2/3 di Europa. Ma se lo scopo primario è proprio l'esserci arrivati, affrontare e vincere col nostro camper le difficoltà di quel clima .. allora niente da dire. Per me non sarebbe così, ma ognuno fa come preferisce. PS foto sopra: della morosa di mio figlio, in Lapponia a gennaio '24. (Grazie all'agenzia Wippet x i consigli )
In risposta al messaggio di Frank Blue del 04/11/2024 alle 18:10:50"Credo anche che ingegneri e tecnici siano piu portati a volersi imbarcare in queste sfide"
Con me sfondi un aporta paerta, ho scritto che secondo me se si potesse arrivare in elicottero in cima gli alpinisti conitnuerebbero ad andarci a peidi, perchè sono cose che si fanno per mettere alla prova se stessi (comedice Messner). Sul camper secondo me esiste un discorso parallelo. Penso che esistano delle persone che amano molto il dimostrare a se stessi di saper costruire una sorta di rifugio sicuro che possa provvedere a loro e la loro famiglia. Una sorta di ecosistema indipendente, un acquario gigante, la grotta di un cavernicolo, non trovo un esempio realmente calzante. Portando il concetto all'estermo potremmo paragonare la cosa a quelli che allestiscono un bunker. Credo anche che ingegneri e tecnici siano piu portati a volersi imbarcare in queste sfide. In questo senso è un mettersi alla prova allestire un camper e portarlo in situazioni estreme, anche se lo stesso si puo fare semplicemente pagando un afitto o un allestitore. Io che sono un tecnico capisco la soddisfazione di vedere ogni impianto girare a puntino senza intoppi per mesi.
In risposta al messaggio di Barbabianca del 09/11/2024 alle 07:49:30Mah .. nomini due esami e, in pratica un'impostazione, dove non c'è spazio per quello che si "sente" rispetto all'aspetto razionale. In tal senso quelli che sono rimasti "afflitti da questa sindrome" dovrebbero essere tipi da valutare piuttosto analiticamente i pro e i contro e decidere in base a quelli e non in base al desiderio di fare una certa cosa o alla volontà di vincere delle difficoltà senza un oggettivo "ritorno" .. con il risultato magari di andarci meno degli altri .
Credo anche che ingegneri e tecnici siano piu portati a volersi imbarcare in queste sfide Potresti avere ragione. Dopo gli esami di meccanica razionale e scienza delle costruzioni non si è più gli stessi. E, forse mia moglie direbbe, non necessariamente è un cambiamento in meglio...
In risposta al messaggio di Armando del 09/11/2024 alle 08:42:21Concordo...
Mah .. nomini due esami e, in pratica un'impostazione, dove non c'è spazio per quello che si sente rispetto all'aspetto razionale. In tal senso quelli che sono rimasti afflitti da questa sindrome dovrebbero essere tipida valutare piuttosto analiticamente i pro e i contro e decidere in base a quelli e non in base al desiderio di fare una certa cosa o alla volontà di vincere delle difficoltà senza un oggettivo ritorno .. con il risultato magari di andarci meno degli altri . Pure ipotesi eh .. chissà poi cosa gira nella testa della gente e che motivazioni ha ciascuno
In risposta al messaggio di Armando del 09/11/2024 alle 08:42:21Infatti il mio voleva essere un intervento ironico.
Mah .. nomini due esami e, in pratica un'impostazione, dove non c'è spazio per quello che si sente rispetto all'aspetto razionale. In tal senso quelli che sono rimasti afflitti da questa sindrome dovrebbero essere tipida valutare piuttosto analiticamente i pro e i contro e decidere in base a quelli e non in base al desiderio di fare una certa cosa o alla volontà di vincere delle difficoltà senza un oggettivo ritorno .. con il risultato magari di andarci meno degli altri . Pure ipotesi eh .. chissà poi cosa gira nella testa della gente e che motivazioni ha ciascuno
In risposta al messaggio di Toyo00 del 19/11/2024 alle 14:41:47Bella la soluzione del pavimento a solelvare per dormire, mi piace!
Manca sempre meno alla partenza! Tra gli accessori mi porterò anche i ricambi del cinesino interno. In piu ho istallato il thermo top al motore, con modifica ventole, se dovesse esserci bisogno. Per chi me lo chiedevasul toyota kzj 95 monto una camperizzazzione interna che mi da modo di stare comodamente seduto su una L cassapanca e cucinare difronte a me accanto al frigorifero e al lavandino con scarico diretto in terra. Quando si va a letto si alza il pavimento e si crea il piano.
In risposta al messaggio di Toyo00 del 19/11/2024 alle 14:41:47Ma i sedili posteriori non ti conviene rimuoverli? Ricavi molto più spazio di stivaggio. E il materasso si ricava dai cuscini della dinette?
Manca sempre meno alla partenza! Tra gli accessori mi porterò anche i ricambi del cinesino interno. In piu ho istallato il thermo top al motore, con modifica ventole, se dovesse esserci bisogno. Per chi me lo chiedevasul toyota kzj 95 monto una camperizzazzione interna che mi da modo di stare comodamente seduto su una L cassapanca e cucinare difronte a me accanto al frigorifero e al lavandino con scarico diretto in terra. Quando si va a letto si alza il pavimento e si crea il piano.
In risposta al messaggio di Toyo00 del 20/11/2024 alle 16:08:21Comunque il thermocinebasto esiste
Ciao gianni! Si potrei ricavare piu spazio, la camperizzazzione che avevo prima di questa internamente era fatta proprio così. Avevo sempre una L cassapanca lunga fino ai sedili anteriori. Circa un letto di 2mt. Ho ripristinatoper non incorrere in sanzioni o ritiro del mezzo, purtroppo anche se è tutto removibile e non avvitata al telaio non si sa mai chi ti ferma. Magari avrei anche ragione io ma non mi va di spendere soldi per giudici o ****ate varie. Purtroppo siamo in italia, davvero molto arretrati su questi aspetti. Si esatto il cuscino che fa da schienale copre il buco che si crea tirando su il pavimento
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In risposta al messaggio di Toyo00 del 20/11/2024 alle 10:04:42Purtroppo non ricordo nemmeno i nomi. Era forse 12 anni fa.
Barbabianca grazie mille! Hai mica i contatti di questi ragazzi?
https://www.africaland.it/forum...