In risposta al messaggio di dani1967 del 30/06/2023 alle 12:05:22
Indicazioni Negli ultimi anni mi sono sempre arrabbiato vedendo gli escursionisti in dolomiti. Anche una escursione facilissima va sempre preparata. Una cartina, capire la difficoltà, pantaloni secondo me lunghi magari sottilissimi (ci sono le zecche), una giacca anti pioggia, zaino per TUTTI (inguardabile un marito con lo zainone e la moglie/bimbi senza). Mi è capitato di persone che a metà itinerario mi chiedessero se erano nel giusto e se è necessario il kit da ferrata (perché io lo avevo). Ma dico io, se sei li devi saperlo. Esattamente come per andare a nordkapp devi avere una chiara idea del percorso e dei punti di sosta, e la preparazione è la parte più delicata del viaggio, per andare a fare anche una stupida escursione devi sapere cosa fai dove vai. In dolomiti sopratutto, la distanza tra il percorso da fare con bimbo in passeggino e la salita alpinistica è brevissima, uno attaccato all'altro, prendi un sentiero sbagliato e sei in una parete. Per cui io consiglio di prendere sempre una mappa e conoscere la descrizione degli itinerari. Se dicono percorso attrezzato anche facile, se uno è principiante deve portarsi casco imbrago kit ferrata, se uno è un alpinista di esperienza e allenato può evitare: io invece vedo sempre il contrario. Ma non solo, se uno è principiante, se ha quell'attrezzatura quell'itinerario può magari farlo con serenità; mentre spesso vedo persone che se deve avere il kit preferisce non andare, o, più spesso, si fanno rassicurare da qualcuno e vanno lo stesso con scene pietose; finiscono così in posti pericolosi non attrezzati, mentre gli esperti, che li hanno, sono attrezzati, ovvero un ribaltamento. Il mio consiglio, se sei principiante, poco allenato, etc attrezzati il doppio, non temere, un casco, un imbrago non mordono. Se restano nello zaino non fanno male a nessuno.
Condivido in parte. Noi non siamo tipi da ferrate, ma ogni anno facciamo diverse escursioni in montagna, anche con dislivelli abbastanza impegnativi ma non alpinistici e essendo veneti sopratutto in veneto e trentino.
bisogna di sicuro prepararsi prima sul percorso, avere una mappa in tasca (ne ho a decine della tabacco) e sapere leggerle. Bisogna essere consapevoli dei propri limiti, e se si vede che il sentiero diventa pericoloso (mai successo pero) fermarsi.
però addirittura avere il kit da ferrata sempre dietro lo vedo un po eccessivo, appunto se uno sa già prima a cosa va in contro.
poi che ci sono quelli che prendono tutto come un gioco e con superficialità e poi si trovano nella cacca e chiamano i soccorsi quello è vero e capita spesso di vederne.