Inserito il 19/05/2017 alle: 14:40:23
Secondo viaggio nelle zone terremotate:questa volta nelle aree settentrionali (Visso e Castelsantangelo sul Nera).
Per raggiungere Visso dall'Umbria, non si può passare da Spoleto e dalla Val Nerina, che è interrotta per una grossa frana, ma bisogna passare da Foligno-Colfiorito-Muccia-Pieve Torina.
Muccia e Pieve Torina sono due centri gravemente danneggiati dal terremoto.
A pochi chilometri da Visso, prima dell'unica galleria che si incontra, una breve deviazione sulla sinistra (indicazioni per il santuario di Macereto) porta all'azienda agricola Scolasici (N 42° 58,800 E 013° 06,250).
L'azienda si trova in un bellissimo altopiano, che ricorda molto i Piani di Castelluccio e produce eccellenti prodotti caseari, che vale assolutamente la pena di comprare,
Siamo poi scesi a Visso, che è completamente inagibile e ci siamo fermati all'ingresso del paese, dove c'è una bella pasticceria e iun locale dove rilasciano il permesso per proseguire per Castelsantangelo,
Il permesso riguarda l'attraversamento di un piccola parte (tutta transennata) di ZTL. E' una delle tante follie burocratiche: in una situazione disastrata, dove nessuno fa niente di utile, si tiene del personale per rilasciare (e controllare) uno stupido ed inutile permesso.
Lasciato Visso, si sale su una strada provinciale (in buone condizioni) lungo la parte alta del Nera fino a Castelsantangelo, Passato il distributore (aperto, ma a chi venderà il carburante?), si trova sulla destra la vecchia area camper che adesso è occupata da un un accampamento di roulotte. Ci siamo fermati a fare due chiacchiere ed a lasciare qualcosa (vergognandoci un po', perché è una goccia nel mare). Ci chiedono della grappa e ci rimaniamo malissimo, perché non abbiamo un goccio di superalcolici...
Un ragazzo ci porta in giro per il paese, che in buona parte è in piedi, ma totalmente inagibile. Ci spiega che la tipologia costruttiva di Castelsantangelo è diversa dagli altri centri terremotati, perché qui gli edifici sono costruiti con pietre squadrate (e non rotonde e tenute insieme da grossi quantitativi di malta) e quindi resistono meglio alle scosse, anche se si muovono e fanno aprire grosse crepe.
Dopo un ultimo saluto, ripercorriamo la strada per Visso e Muccia e proseguiamo per Camerino, dove sostiamo nella bellissima area di sosta di via Betti (N 43,13604, E 013,06604), con splendida vista sul paese e sulla valle.
Purtroppo tutto il centro storico di Camerino è zona rossa e dobbiamo accontentarci di guardarlo dall'esterno.
Rinnoviamo l'invito a visitare questi posti.
Non troverete servizi, parcheggi, negozi, ristoranti o venditori di souvenir, ma vedrete persone e situazioni che non dimenticherete.
Un viaggio non da turisti, ma da camperisti (e uomini) veri.