In risposta al messaggio di Paolo62 del 23/10/2020 alle 15:22:22Trovo sbagliato che la miseria non sia abbastanza denunciata, non ne vengano denunciate le cause di questa miseria. Non si parli dell'onnipresenza della chiesa tutta ori e ricchezza fisicamente posta sopra ed a discapito dei poveri. Non si denuncino le cause dell' avvilente decadenza di un popolo con una cività molto evoluta, con una urbanistica ed un' idraulica incredibile e unica per l'epoca. Capisco lo sforzo di riqualificazione fatto ma lo considero non sufficente, la politica avrebbe dovuto fare di più come sempre. Tornerò a Matera non mi basta mai una sola visita. L'accoglienza camper direi buona ottimo il pane offerto all'arrivo, se non si considera la ricevuta fiscale, il camper service raffazzonato , la ruvidità dell'autista.
Effettivamente non riesco a capire il senso della tua critica. Anche io ho visitato Matera, in inverno, alcuni anni fa, nel 2017. Non era ancora stata capitale della cultura, ma si stavano preparando. Trovai un'area di sostagestita discretamente. lungo una strada di notte poco utilizzata, con qualche servizio e ad un costo sopportabile, mi pare 12 euro/notte e 2 euro per la 220 V. Da lì con l'autobus si arriva agevolmente nella zona del mercato e dei sassi. L'abbiamo visitata in autonomia: cattedrale, Palombaro, Piazza Vittorio Veneto. Poi abbiamo trovato una guida locale e ci siamo fatti accompagnare per una visita di un paio di ore di sera: lui ci ha portato a vedere 2 cappelle e qualche scorcio particolare. Non so quanto fuori dagli itinerari turistici tradizionali, ma sicuramente una visita suggestiva. Trovi sbagliato evidenziare la miseria delle popolazioni passate ? A me piace, ovviamente non per le loro difficoltà, ma magari per averla almeno parzialmente riscattata. Trovo interessante il riscontrare come sia stato possibile riutilizzare delle abitazioni che, dopo l'azione governativa di spostamento della popolazione, si sia trovato il modo di rivalorizzarle a fare di un rottame una nuova occasione di turismo, di intrattenimento, di guadagno. Non trovo che Matera sia un esempio di cattiva gestione, anzi, dal nulla, sono riusciti a dare dei posti di lavoro ed una dignità alla popolazione che ora ci abita, senza, per altro, umiliare chi ci abitava, Le case che abbiamo visitato, trasformate in negozi, in B&B, in ristoranti, hanno una loro dignità e, anzi, ci sembrava impossibile che un posto così fosse da abbandonare. Non l'ho trovata sporca, sicuramente molto meglio di cittadine della periferia partenopea dove sono stato gli anni successivi. Quando sono uscito dalla stazione ferroviaria di Torre Annunziata per visitare la Casa di Poppea, ho avuto la netta percezione del degrado attuale, non certo aggirandomi per i quartieri di Matera o per i suoi mercati. Purtroppo stava arrivando la bufera di neve e ci siamo dovuti allontanare 1 giorno prima del previsto, altrimenti avremmo potuto visitare qualcosa di più. Per l'accoglienza dei camper, non so più di tanto, noi in quell'anno non incontrammo difficoltà. C'erano anche diverse aziende agrituristiche che si erano organizzate per la nostra accoglienza, magari in seguito sono andate in sofferenza per l'eccessiva affluenza...
In risposta al messaggio di Mocambo del 30/09/2020 alle 14:11:57Io non ci sono mai stato, però ho avuto occasione da due anni a questa parte di vedere i filmati di alcuni miei amici che riguardano 42 vie del centro storico e 23 subito in periferia, ben: non hanno trovato alcun particolare diverso da Padova - Vicenza -Verona, ne hanno oltretutto parlato molto bene e quest' anno, visto che ci tornano, mi accompagno a loro e per buona INFORMAZIONE i treni arrivano ed in ORARIO, Sono abbastanza schizzinosi quindi se tornano a Matera un motivo ci sarà, nò ? Alpinalf
In questo viaggio ho visitato anche Matera. Ne ho già parlato in altro post che non vedo. Dicevo Matera bell' effetto presepe e bella stratificazione storica, ma tanta trasandata incuria . E stata capitale della culturabene mi chiedo i denari arrivati a cosa sono serviti? A fare una stazione per un treno che non arriva, a sistemare qualche stradello, a qualche iniziativa culturale e basta. Le strade non hanno targhe che indichino il nome della vie, fuori dal centro storico c'è degrado, non penso che gli effetti di una simile occasione durerà è serva a emancipate un posto dove le differenze socio/economiche sono servite come richiamo turistico. Si parla di un popolo quello dei sassi emancipato solo dall'intervento pubblico negli anni '50, ma non di una città dove in presenza 34 siti di interesse culturale oltre 20 sono istituzioni o ricchi luoghi di culto, tutti collocati in alto sopra le caverne e le casupole del popolino. Come tutte le cose quelle troppo pubblicizzate risultano sempre deludenti. Per non dire della approssimativa e raffazzonata accoglienza per i camper.
In risposta al messaggio di Mocambo del 30/09/2020 alle 14:11:57A visitare la zona dei sassi sono stato due volte, la prima da bambino nel 1985 e poi da adulto nel 2015. Mi piacque di più la prima volta: l'opera del tempo, l'incuria e il degrado hanno da sempre esercitato su di me un certo fascino. Nella seconda visita l'ho trovata linda e pinta, ma troppo pulitina e perfettina per i miei gusti. Di autentico mi pare non ci fosse più nulla, se non qualche ostinata pianta infestante tra i viottoli rinnovati. A me il posticcio non piace, sia che si tratti di un vecchio malamente rimodernato, tipo appunto i sassi o i trulli, o-peggio-che si tratti di un finto vecchio, tipo grazzano visconti.
In questo viaggio ho visitato anche Matera. Ne ho già parlato in altro post che non vedo. Dicevo Matera bell' effetto presepe e bella stratificazione storica, ma tanta trasandata incuria . E stata capitale della culturabene mi chiedo i denari arrivati a cosa sono serviti? A fare una stazione per un treno che non arriva, a sistemare qualche stradello, a qualche iniziativa culturale e basta. Le strade non hanno targhe che indichino il nome della vie, fuori dal centro storico c'è degrado, non penso che gli effetti di una simile occasione durerà è serva a emancipate un posto dove le differenze socio/economiche sono servite come richiamo turistico. Si parla di un popolo quello dei sassi emancipato solo dall'intervento pubblico negli anni '50, ma non di una città dove in presenza 34 siti di interesse culturale oltre 20 sono istituzioni o ricchi luoghi di culto, tutti collocati in alto sopra le caverne e le casupole del popolino. Come tutte le cose quelle troppo pubblicizzate risultano sempre deludenti. Per non dire della approssimativa e raffazzonata accoglienza per i camper.