In risposta al messaggio di liubavand del 26/08/2022 alle 09:36:20Ciao,
indicato per cosa? ogni stagione, ogni mese ha il suo fascino e le sue attività ... cosa ti piace? trekking? passeggiate? alta montagna? fondo valle? paesini?
In risposta al messaggio di liubavand del 30/08/2022 alle 08:51:36Grazie mille per il riscontro...
ah allora come periodo puoi togliere solo l'inverno pieno ... il resto dell'anno i sibillini sono molto godibili perchè non raggiungono mai temperature rigide. L'autunno è spettacolare mentre l'estate, secondo il mio puntodi vista, è la peggiore stagione. Anni fa, mentre facevo scialpinismo in un canale (canale san lorenzo) ho incontrato un gruppo di tedeschi che facevano scialpinismo tutti sulla sessantina; ho chiesto loro perchè venivano sui sibillini piuttosto che sulle alpi e mi hanno risposto gli avvicinamenti sono cortissimi, le temperature mai estreme e la neve mai ghiacciata
In risposta al messaggio di ezio59 del 01/09/2022 alle 14:54:42Il rifugio del Fargno sembra sia stato fatto con quella forma per ovviare ai forti venti che ci sono.
Su un diario recente ho scritto in merito ad una bella escursione che consiglio: Passata Bolognola che ha un’area di sosta con CS ci fermiamo in località Pintura di Bolognola (MC) dove ci sono gli impianti invernali eun’altra area di sosta con CS. Il parcheggio è pieno e allora optiamo per uno spiazzo cementato in piano nella curva del tornante. La posizione è panoramica, ci sono pochi camper, tiriamo fuori sedie e tavoli e pranziamo con una bella vista. Per digerire, grazie anche ad una buona temperatura passeggiamo nei dintorni lungo le stradine sterrate soprastanti le piste da sci per la gioia dei nostri cani che hanno potuto scorrazzare liberi. Notte stellare, la giornata è bella e il luogo anche quindi decidiamo per una camminata fino al Rifugio del Fragno. La strada bianca parte dal tornante dove siamo parcheggiati e dopo poche centinaia di metri una sbarra chiusa con lucchetto impedisce il traffico veicolare. Saliamo agevolmente in quanto la pendenza è costante e mai accentuata. Dopo una prima parte esposta al sole entriamo in un bosco che dà frescura al sentiero. Camminiamo per quasi due ore fermandoci per le foto ed una bevuta ad una fontana situata a tre quarti del cammino. Il rifugio ci appare solo poco prima di raggiungere lo spartiacque tra la vallata percorsa e quella opposta. Sul crinale ci si apre una bella veduta sul Monte Bove e le sue vallate sottostanti. Abituati ai rifugi dolomitici lo troviamo un po’ strano nel suo aspetto da bunker della seconda guerra. Aspettiamo l’ora per il pranzo sdraiati al sole nel pianoro della sella riparati dal vento fresco che soffia abbastanza intensamente, poi entriamo per il pranzo decantato da più parti, ma che in effetti è senza lode e infamia. Troviamo poco appropriato in un posto così proporre pietanze con i funghi che di fatto sono solo champignon coltivati, come se sui Sibillini non ci fossero funghi spontanei pregiati. Durante il pranzo dei nuvoloni si presentano minacciosi, quindi appena finito partiamo per il rientro prendendo qualche goccia, ma siamo attrezzati e non ci spaventa. Rifacciamo la strada della salita con più lena e ben presto siamo ai camper contenti di aver fatto anche questa esperienza. Alla fine abbiamo percorso 14 chilometri con una gita di quasi sette ore compresa la sosta pranzo.