Inserito il 20/12/2009 alle: 14:37:11
I dolci? Un invito a nozze. Allora, da lecce si potrebbe andare nella Grecìa salentina, appena a sud: Calimera, Sternatìa, Castrignano de' Greci e via discorrendo. Qui il verancolo è il Grìko, molto simile al greco classico. Siamo nel cuore della terra del rimorso, nel profondo sud di Athanasius Kircher e di Ernesto de Martino. Siamo nella terra della Taranta. Qui anche le pietre parlano din un tempo più antico del cristianesimo che ancora sopravvive nella memoria e nei sentimenti, nella carne e nella mente della gente. gente affabile, gente buona. Non vi ermate a chiedere informazioni: può accadere che tutto il paese si accalchi attorno a voi per risolvervi il problema. Io comunque vi consiglio Otranto, seguendo la Lecce_maglie e dirottando verso il mare, non senza aver ammirato il castello di Botrugno, altra masseria fotificata, e Acaya.
Ad Otranto pernottate tranquilli all'area di sosta Oasy Park. Niente di che, ma potete fare carico e scarico, avere la corrente. Se poi siete autosufficienti, fermatevi sul porto, incustodito, ma qui non tocca niente nessuno.
Bellissima, Otranto. Da non trascurare la basilica dei Martiri, 800, decapitati dai Turchi e non solo da loro. I teschi sono lì esposti nella teca...ottocento per non aver rinnegato la fede e il sentimento dei padri e dei padri dei loro padri. Ma la storia non fu così semplice. I Turchi non furono i soli responsabili. I Veneziani non gradivano lo strapotere dei Napoletani nel canale di Otranto, allora bocca del golfo di Venezia, e si accordarono coi Turchi per una spedizione punitiva. Le truppe papali stettero a guardare e i poveracci ci rimisero la testa. Però ricevettero un trattamento di favore: vennero decapitati (i Turchi erano soliti impalare i nemici).
Vi piace la pizza? Dal retro dell'oasy park, una stretta via di campagna vi porta davanti allo splendidi Castello di Otranto, immerso nelle placide acque dello Jonio (è già Jonio e non ancora Adriatico). Sulla strada che lambisce il castello, pizzeria La Botte, margherita, ricordo, enorme a 3,50€. Poi anche spaghetti allo scoglio, branzino ai ferri, pezzetti di cavallo al sugo, orecchiette....e altre delizie del posto. Da Otranto proseguite verso la litoranea salentina e vi fermate qua e la' lungo la costa: Porto Badisco, la linea di demarcazione tra Adriatico e Jonio, dove il mito vuole sia approdato Enea in fuga da Troi.a. Potete scendere fin sulla battigia coi camper e se siete tanti pernottate sul mare d'inverno che è più incantevole di quello d'estate. Poi seguite fino a doppiare il capo. Attraversereti il ponte Ciolo, a strapiombo sul mare, come daltronde un po' tutta la litoanea. Quindi siete sulle marine di Tricase: tre kilometri dentro e c'è Tricase centro, col suo celebrato presepe vivente. Ancora più nell'entroterra c'è Alessano, un paesetto che io amo alla follia: bellissimi i palazi nobiliari (Palazzo legari, palazzo Sangiovanni e Tamborrino) e poi la giudecca, uno dei primi ghetti ebraici della storia. In periferia chiedete del forno. Qui le frise di grano e di orzo sono strepitose, come pure i canticcini, chiamati biscotti della salute, e avanti con tutte le prelibatezze possibili. Quest'estate la mia locanda preferita era in ristrutturazione. Ora dovretste trovarla aperta. Il titolare l'ha spostata da qualche altra parte, ma voi chiedete di Antonio "Cardillo". uattro soldi e si mangia da re, cibi semplici e contadini. Andate a mio nome e portategli i saluti (in privato vi do le coordinate). Più tardi il resto, i figli reclamano...