In risposta al messaggio di giorgioste del 07/03/2021 alle 09:02:16è vero che si lamentano gli albergatori.
Le “località turistiche” sono un’entità troppo astratta per lamentarsi. Quelli che si lamentano sono i gestori delle attività, tipo gli alberghi, che non riceveranno mai nulla dalla presenza dei camperisti, anzi,guadagneranno di più se non ce ne sono. Sono le istituzioni locali che dovrebbero avere una visione più globale, valutando l’introito generato e spalmato su tutta l’area ma, più che altro, dovrebbero contrastare la pressione ricevuta da quei pochi che sicuramente avrà un peso individuale superiore rispetto quella dei tanti altri, in percentuale influenzati di meno dal fenomeno.
In risposta al messaggio di giorgioste del 07/03/2021 alle 09:02:16Spiegami come un albergatore possa avvantaggiarsi o meno dalla presenza o meno di un camperista
Le “località turistiche” sono un’entità troppo astratta per lamentarsi. Quelli che si lamentano sono i gestori delle attività, tipo gli alberghi, che non riceveranno mai nulla dalla presenza dei camperisti, anzi,guadagneranno di più se non ce ne sono. Sono le istituzioni locali che dovrebbero avere una visione più globale, valutando l’introito generato e spalmato su tutta l’area ma, più che altro, dovrebbero contrastare la pressione ricevuta da quei pochi che sicuramente avrà un peso individuale superiore rispetto quella dei tanti altri, in percentuale influenzati di meno dal fenomeno.
In risposta al messaggio di spqrspqr del 06/03/2021 alle 07:43:08Fonte APC (Associazione Produttori Camper), dati relativi al parco camper circolante in Italia:
io sono camperista novizio, ho fatto solo qualche viaggio l'anno scorso, quest'anno niente causa Covid. per le poche uscite che ho fatto non ho mai di fatto sostato o parcheggiato al di fuori di campeggio o area di sosta,mi da sicurezza sapere che c'è una attrezzatura, corrente, carico/scarico e cmq un minimo di visibilità che mi da sicurezza. devo ammettere che pero' quello che mi farebbe propendere per una sosta libera su un normale parcheggio è semplicemente la posizione e/o distanza verso il posto che vorrei visitare; in molte località ci sono campeggi a pagamento che per me sarebbero perfetti se non fossero semplicemente non praticabili senza l'ausilio di uno scooter o di opportuni mezzi di collegamento. chiaramente la posizione non centra nulla con il costo. se trovassi un campeggio nei pressi della località cui ho puntato, questa sarebbe sempre la mia prima scelta. in generale credo che il mercato del camperismo (lo chiamo cosi...) ovvero il numero di persone che possiede e si sposta in camper sia in aumento, ne consegue che i camper in giro siano sempre di più è che nei periodi di ferie nelle località di vacanza ce ne siano sempre di più. Se da un lato i produttori spingono le vendite di mezzi, non credo ci sia (almeno in italia) un fenomeno analogo nella offerta di aree di sosta e sopratutto non vedo in molte località turistiche la consapevolezza che i camperisti siano turisti al pari di quelli che vanno in seconda casa ed hotel, questo crea un po' il conflitto tra i due mondi, secondo me..
In risposta al messaggio di eta beta del 07/03/2021 alle 19:09:04ma infatti programmare non piace a nessuno. ma se devi andare in un posto in cui sai che la libera non è possibile e magari nemmeno il parcheggio, l'unica area sosta è anche piena, che fai? o cambi destinazione oppure cerchi di prenotare
Ho letto con interesse tutte le pagine della discussione,e vorrei ortare un contributo,oltre che una riflessione,ovviamente personale. Premesso che pratico il cosidetto plen air da molti decenni,prima in tenda,poi in caravan,ein camper,di fatto,non ricordo di avere mai prenotato. La scelta della caravan,e del camper,è stat dettata proprio dalla liberta' intrinseca del poter viaggiare senza dover sottostare alle prenotazioni,prima dovuto anche al fatto che la mia attivita' mi rendeva molto difficile programmare il tempo libero. Quindi la domanda: Perche' il camper,sinonimo di liberta',per poi programmare e prenotare tutto? Mi pare un controsenso.Capisco in qualche occasione,ma sempre.... Poi ognuno e' sicuramente libero di fare come crede,ma perche' lamentarsi poi? Buon proseguimento a tutti Cordialmente Eta Beta
In risposta al messaggio di spqrspqr del 07/03/2021 alle 19:51:01Come ho sempre fatto,quando arrivo sul posto vedo il da farsi.Ho il camper proprio per quello.
ma infatti programmare non piace a nessuno. ma se devi andare in un posto in cui sai che la libera non è possibile e magari nemmeno il parcheggio, l'unica area sosta è anche piena, che fai? o cambi destinazione oppure cerchi di prenotare
In risposta al messaggio di eta beta del 07/03/2021 alle 19:09:04Ci sono località dove se non prenoti non sosti. Se provi, ad esempio, ad andare a San Vigilio di Marebbe in stagione invernale sciistica o prenoti oppure non sosti da nessuna parte. Semplicemente perché non c'è posto: i piazzali sono occupati dalle auto o dalle bancarelle, e quindi ti devi rivolgere al campeggio o all'area di sosta che sono regolarmente pieni. A me è capitato di arrivare la sera prima della prenotazione e mi hanno lasciato sostare davanti all'ingresso per poi entrare in camping la mattina dopo. Così anche in altri posti. Se vai a Falcade, sempre in stagione, invece torvi con una certa facilità. Quindi dipende da dove e quando si vuole andare. In Croazia in agosto trovi posto in alcuni camping molto grandi , ma nella maggior parte dei piccoli se non prenoti anno per anno, non entri... Con la tenda bene o male un buco lo trovi sempre, ma già con la roulotte è diverso. Anche io prenoto raramente, ma in alcuni casi è imprescindibile.
Ho letto con interesse tutte le pagine della discussione,e vorrei ortare un contributo,oltre che una riflessione,ovviamente personale. Premesso che pratico il cosidetto plen air da molti decenni,prima in tenda,poi in caravan,ein camper,di fatto,non ricordo di avere mai prenotato. La scelta della caravan,e del camper,è stat dettata proprio dalla liberta' intrinseca del poter viaggiare senza dover sottostare alle prenotazioni,prima dovuto anche al fatto che la mia attivita' mi rendeva molto difficile programmare il tempo libero. Quindi la domanda: Perche' il camper,sinonimo di liberta',per poi programmare e prenotare tutto? Mi pare un controsenso.Capisco in qualche occasione,ma sempre.... Poi ognuno e' sicuramente libero di fare come crede,ma perche' lamentarsi poi? Buon proseguimento a tutti Cordialmente Eta Beta
In risposta al messaggio di eta beta del 07/03/2021 alle 22:33:18Dipende dal tempo che hai a disposizione.
Come ho sempre fatto,quando arrivo sul posto vedo il da farsi.Ho il camper proprio per quello. Successo alcune volte di non trovare disponibilita' in alcuni siti.No problem,ho un camper,mi sposto dove posso. Se è tuttopieno,quando prenoti,vuol dire che comunque prenoti,o cerchi di farlo,non credi? Poi ripeto,ognuno decide come crede.Io,come molti altri,tanti anni fa,abbiamo scelto il camper per viaggiare in liberta',senza troppi condizionamenti,prenotazioni comprese,nei limiti,ovviamente. Tutto cambia,il mondo del viaggiare anche.Quando ho iniziato io,non esistevano voli low cost,crociere a 500 euro,bed and breackfast,e appartamenti uso turistico.E caravan e camper non erano diffusi come oggi.InLiguria,come sulla Costa Azzurra,potevi fermarti ovunque,nessun diceva niente,i campeggi nella media erano spartani,e non esistevano le A.A.,a differenza di oggi..Tutto cambia,poco da fare. Buon proseguimento. Eta Beta
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 07/03/2021 alle 16:51:44Per come la penso io certi albergatori non si oppongono ai camper perché pensano che così facendo i camperisti andranno nei loro alberghi, ma perché pensano che i clienti che a priori sceglierebbero l’albergo, potrebbero scegliere altre località se quella fosse piena di camper e di camperisti che, dal LORO punto di vista, potrebbero contribuire a renderla meno attraente.
Spiegami come un albergatore possa avvantaggiarsi o meno dalla presenza o meno di un camperista Se un camper non va in quel luogo, il suo equipaggio di certo.on andrà in albergo. Ad un albergatore gli cresce proprio seil posto è frequentato o meno dai camper Forse un possessore di camping ha da ridire se il luogo è frequentato da camperisti che non usufruiscono delle strutture, ma anche i questo caso, deve avere sempre il camping vuoto, cosa assai difficile in quella località
In risposta al messaggio di giorgioste del 08/03/2021 alle 20:57:24il fatto che il camper sia ancora associato al nomadismo (= zingari) è vero ed in parte alimentato dal comportamento degli stessi camperisti. tuttavia è un fenomeno diverso e non incide sul fatto che tanti stanno scoprendo (ed acquistando) il camper e si stanno trasformando da turisti tradizionali ad orientati al plen air.
Per come la penso io certi albergatori non si oppongono ai camper perché pensano che così facendo i camperisti andranno nei loro alberghi, ma perché pensano che i clienti che a priori sceglierebbero l’albergo, potrebberoscegliere altre località se quella fosse piena di camper e di camperisti che, dal LORO punto di vista, potrebbero contribuire a renderla meno attraente. È inutile che ci illudiamo, per molti i camper sono per di zingari s in un posto con gli zingari, in vacanza non ci andrebbero.
In risposta al messaggio di spqrspqr del 09/03/2021 alle 07:01:55Sono d'accordo con te, tuttavia da anni sostengo che noi camperisti in Italia siamo quattro gatti, non esprimendo un numero apprezzabile.
il fatto che il camper sia ancora associato al nomadismo (= zingari) è vero ed in parte alimentato dal comportamento degli stessi camperisti. tuttavia è un fenomeno diverso e non incide sul fatto che tanti stanno scoprendo(ed acquistando) il camper e si stanno trasformando da turisti tradizionali ad orientati al plen air. per questi le aree attrezzate e i campeggi dovrebbero essere la risposta che alle località turistiche conviene offrire. parliamoci chiaro, quando spendi 50-60 al giorno per una piazzola (in camper in 4 in un normale campeggio estivo sono tariffe abbastanza comuni) contribuisci ad un fatturato non indifferente, la profittabilità vs investimenti nel mattone puro (eg hotel) ci dovrebbe essere. E' proprio un tema... culturale. ma sono convinto che se i numeri cresceranno ancora non saranno pochi i privati che investiranno in questo
In risposta al messaggio di chorus del 09/03/2021 alle 11:05:06hai ragione dicendo che come numeri non contiamo nulla magari se iscritti a qualche associazione puoi nei confronti dei comuni diciamo ostili ai camper qualcosa ottieni.comunque se ci paragoniamo alle molteplici categorie che in questa PANDEMIA tirano la cinghia ma vengono considerati poco o niente ...
Sono d'accordo con te, tuttavia da anni sostengo che noi camperisti in Italia siamo quattro gatti, non esprimendo un numero apprezzabile. Il mercato potrebbe avere una certa rilevanza se ci fossero un paio di milioni di campercircolanti (numero, questo, che, peraltro, rappresenterebbero il 5% del parco autovetture attualmente circolante). Ahinoi senza questa massa critica non contiamo nulla, né ci dobbiamo aspettare grande interesse dal pubblico e dal privato.
In risposta al messaggio di eta beta del 08/03/2021 alle 12:29:42Buongiorno,a scanso di equivoci,quando sopra ho scritto di aver portato il camper sul lungosenna,e di aver trascorso tre giorni bellissimi,non intendevo dire che abbiamo trascorso li i tre giorni.
Buongiorno a tutti. E' indubbio e fuori discussione che laddove non se puo' fare a meno,sia per motivi organizziativi,o per proprie esigenze,sia obbligatoria la prenotazione,non ne discuto. Ma da li' a viaggiare con un campere prenotare sempre,ce ne corre. Sempre per il mio modo di viaggiare,che non è per tutti uguale.Per ferie stanziali,si puo' dire sia obbligatorio,specie in posti gettonati,oppure quando la meta è quella e non altre. Ricordo il primo viaggio in Francia,andavo sempre agli ufficio del turismo ad informarmi su cosa c'era da vedere di bello in zona,e dove potevo lasciare il camper.A Parigi,il Bois de Bologne(scusate il mio Franse') era pieno e non conoscevo altri campeggi.Insieme ad altri camper abbiamo passato la notte nelle vicinanze,c'era un piccolo parcheggio sterrato,vicino al fiume. La Mattina dopo ci siamo tutti resi conto che era il parcheggio (non privato) di un ristorante.Durante la visista alla Torre Eiffel,noto un piccolo parcheggio sulla strada che costeggia la Senna,sotto il ponte davanti alla Torre,dove stazionano alcune case/barcone,bellissime tra l'altro. Corsi al camper,siamo arrivati li' e abbiamo passato tre giorni bellissimi,sotto la Torre. (Oggi non si puo' piu')(Chiesto info alla Polizia,ad Agosto si poteva fare) Buona Festa della Donna,a tutte le Signore,che leggono o anche no. Buon proseguimento a tutti, Cordialmente Eta Beta
In risposta al messaggio di giorgioste del 08/03/2021 alle 20:57:24Condivido !
Per come la penso io certi albergatori non si oppongono ai camper perché pensano che così facendo i camperisti andranno nei loro alberghi, ma perché pensano che i clienti che a priori sceglierebbero l’albergo, potrebberoscegliere altre località se quella fosse piena di camper e di camperisti che, dal LORO punto di vista, potrebbero contribuire a renderla meno attraente. È inutile che ci illudiamo, per molti i camper sono per di zingari s in un posto con gli zingari, in vacanza non ci andrebbero.
In risposta al messaggio di chorus del 09/03/2021 alle 11:05:06Condivido il tuo pensiero. In confronto alla massa di turisti circolanti in Italia ed in Europa,siamo troppo pochi,seppur "ingombranti".
Sono d'accordo con te, tuttavia da anni sostengo che noi camperisti in Italia siamo quattro gatti, non esprimendo un numero apprezzabile. Il mercato potrebbe avere una certa rilevanza se ci fossero un paio di milioni di campercircolanti (numero, questo, che, peraltro, rappresenterebbero il 5% del parco autovetture attualmente circolante). Ahinoi senza questa massa critica non contiamo nulla, né ci dobbiamo aspettare grande interesse dal pubblico e dal privato.
In risposta al messaggio di Kiboko del 09/03/2021 alle 19:43:56
Secondo me chi interagisce con l’ambiente circostante con un camper, a piedi, moto, bici, auto ecc. avendo chiaro il rispetto delle altre persone che lo frequentano, dei limiti e delle possibilità in relazione allo specificoluogo, si comporta correttamente da camperista, motociclista, ciclista, automobilista … Quando qualcuno oltrepassa limiti e possibilità o abusa della situazione e travalica gli altri, ecco che finisce per inquinare una categoria; quando i “qualcuno” diventano tanti, le conseguenze sono una limitazione alla libertà anche degli altri (com’era quel detto? Per colpa di qualcuno, non si fa più sconto a nessuno) Quante zone hanno già proibito i sentieri alle MTB? Quanti divieti fioccano sulle Alpi per le moto? Ci sono spiagge che sono interdette ai Kiters, così come aree urbane proibite alle auto e tutti, numericamente, sono molti di più dei camper, con un peso economico ben maggiore. Perché quindi dovremmo stupirci che in certi posti i camper non sono graditi o sono confinati in recinti a numero chiuso? Detto questo: capisco chi prenota, e lo faccio anche io per una fuga da w.e. o se so che mi sto per infilare in un vespaio, capisco anche chi non prenota avendo fatto non so quante notti in libera, da spiazzi a parcheggi. Ho le mie preferenze ma non ne faccio un dogma: non ritengo sia più “camperista” chi il camper lo prende solo se ha già prenotato le soste di tutto il viaggio, se vuole farsi solo notti in libera, o se invece vuole farci 3 settimane fisso nel campeggio in pineta che conosce da 10 anni o in una AA a 200 km da cosa vuole vedere perché tanto ha lo scooter. Se ognuno è felice nel fare quello che fa con quello che ha, e lo fa sempre tenendo in mente il rispetto delle altre persone, dei limiti e delle possibilità in relazione allo specifico luogo, chi sono io per giudicarlo?