Come avevo promesso e per rispetto a quanti mi hanno dato consigli e informazioni vi faccio un breve resoconto del mio viaggio in terra veneta, non era la prima volta e sicuramente non sarà l'ultimo, bene o male il sangue dei miei avi pulsa nelle mie vene e ogni tanto vuole tornare a respirare questa aria.
Partenza la mattina del sabato 28/10, siamo a
Vicenza (prima tappa) intorno alle 14. Ci sistemiamo nel Park Cricoli, fornito di CS, 8.40 euro, mi pare per 24 ore, con il tiket del parcheggio è compreso una corsa per due persone con il bus 30 che porta verso il centro (circa 350 metri dalla Basilica Palladiana), per il rientro occorre fornirsi di biglietti (tabaccherie ed edicole in centro o anche in bus, ma credo costi qualcosa in più). Non seguiamo un itinerario prestabilito ma vaghiamo per le strade secondo i ricordi di un viaggio precedente (almeno 15 anni prima) e con l'aiuto di guide e mappe che ora con i cellulari al seguito è facile avere. La mostra di Van Gogh la evitiamo la coda ci farebbe perdere ore di luce che è meglio sfruttare nella visita della città. Rientriamo con l'ultima corsa del bus (ore 20,40, forse un po' presto, spero che in estate ci siano altre corse che permettano ai turisti ospitati nel parcheggio di fare tardi o anche per gustare qualche buona cena. Nel parcheggio ci sono una quindicina di camper, ma poi scopriamo che non sono abitati, presumibilmente sono di residenti che rimessando il mezzo nel parcheggio, pagando qualche quota annuale presumo. E' interamente recintato e ben illuminato, dopo cena la stanchezza si fa sentire e con facilità ci addormentiamo, notte tranquilla e riposante.
Alla mattina sveglia presto per raggiungere
Bassano del Grappa, e facciamo bene, perché è domenica e il parcheggio scelto (Prato 1 gratuito accanto al Parco dei Ragazzi del '99) si riempie velocemente, ci sono anche alcuni camper che pare abbiano passato la notte. Dopo un buon caffè, ci addentriamo nelle strade del centro per raggiungere subito il famoso ponte degli Alpini (peccato per le transenne per i prossimi lavori di restauro che impediscono di godere la vista sul fiume e avvicinarsi ai parapetti. Seguiamo la strada oltre il Brenta per scoprire anche in questo quartiere bei palazzotti storici. Si rientra verso il centro, ammiriamo palazzi, piazze, portici e belle chiese. C'è anche un mercatino dedicato al cioccolato esposto letteralmente in tutte le forme. arriviamo fino alle mura a est per scoprire che una certa caserma dedicata ad un generale del 1800, che porta il mio stesso cognome (forse un antenato della famiglia ma non siamo sicuri), non esiste più (era stata trasformata in cinema, poi in parcheggio, ora è un cantiere per farne un centro museale) è rimasta solo la targa in marmo che lo ricorda. Rientriamo in centro e al quartiere oltre il Brenta per fare un po' di spesa al mercatino, compresi ottimo formaggi che gusteremo al rientro in camper per un pranzo veloce. Ci prende la fregola da visita, il sole va via presto al pomeriggio (siamo tornati all'ora solare ...) e vogliamo ancora vedere un po' di cose.
Ci spostiamo con meta Asolo, ma facendo una tappa intermedia in un paesello
Mussolente, dove al quel generale di Bassano hanno dedicato una via e nel vicino santuario della Madonna dell'acqua c'è l'effige dello stemma di famiglia (non mi piace: una mano che brandisce un pugnale, io sono un pacifista e contro la violenza ... forse non era un mio antenato).
Arriviamo ad
Asolo e qui ringrazio quanti l'avevano nominata e insistito della necessità della visita, è veramente un gioiellino abbarbicato sul colle. Alla base del vecchio borgo un ampio parcheggio con un'area camper (chiusa con sbarra, necessita chiamare per telefono il gestore per aprirla). Ci sono 4/5 camper, ma visto che vogliamo sfruttare le ore di buio per viaggiare, non entriamo e parcheggiamo nel parcheggio adiacente assieme ad altri 3 camper (non ci sono divieti, salvo quello del divieto di campeggio). Il paese è splendido, una vera chicca, ci attardiamo a rimirare le vetrine sotto i portici e gli splendidi scorci tra antichi edifici e palazzi (ci fosse più tempo si potrebbe risalire la rocca per raggiungere il castello, ma lasciamo perdere). In un negozietto ci procuriamo la colazione per la mattina dopo, una bella fetta di "Pinza veneta", quella acquistata a Vicenza era ottima. Rientriamo al camper, breve sosta per riposare le gambe (oggi ci siamo già fatti un bel po' di km a piedi), sta facendo buio, in moto, partenza, via.
Meta
Treviso (per la strada qualche coda di rientro dal WE presumo). Raggiungiamo il parcheggio con l'area camper accanto lo stadio (Via Castello d'Amore). Ottima area gratuita per una quindicina di mezzi, con piazzole comode su autobloccante forato con l'erba, alcune piazzole anche per mezzi XXL, fornito di CS, non proprio pulito, ma accettabile, qui la colpa e dei nostri colleghi "poco attenti" per usare un eufemismo. Quello che non trovo idoneo (ma ne parlo in un altro topic del forum) é il metodo di raccolta dei rifiuti (pochi e piccoli contenitori sparsi per l'ampio parcheggio, naturalmente pieni con sacchetti a terra ... non solo dei camperisti). La mattina dopo (lunedì 30/10) visitiamo questa altra splendida cittadina, che non conoscevo, ma ne avevo sentito parlare molto bene, è una specie di piccola Venezia terrestre, con un piccolo canale che la attraversa, bellissimi scorci tra le viuzze, palazzi medievali, particolarissimi portici stretti ed alti, bellissime chiese (quelle medievali con pochi ornamenti sono la mia passione, anche se arrivo dalla città dal ridondante barocco piemontese). La giriamo in lungo ed in largo, raggiungendo più volte le mura e il canale adiacente che la circonda per 360°, poi la giornata è stupenda e splende un sole caldo, sembra primavera. Riposino sul camper e ancora con il sole ci spostiamo alla volta di
Chioggia (paese assieme a Padova dei miei nonni paterni). Dopo un bel viaggio lungo il piatto paesaggio lagunare la raggiungiamo e dopo qualche indecisione iniziale, scegliamo come sosta l'area del Park Lusenzo, a sud di Chioggia, scopriamo poi adiacente il cimitero (non potrebbe essere scelta migliore specie per la prossima serata di Halloween). Paghiamo la quota sbagliando tariffa utilizzando il costo minore delle auto, speriamo che non si accorgano i controllori (se dive prima di inserire le monete premere il tasto giallo della tariffa CAMPER) e raggiungiamo il paese, è già quasi sera, ma ci godiamo ugualmente la passeggiata, inoltre l'aria è intrisa di profumo di alghe, mare e laguna, siamo partiti da Torino attorniata dagli incendi con picchi di inquinamento e polveri sottili allucinanti, quest'aria è una tisana di benessere. Raggiungiamo in fretta l'imbarcadero del battello di Piazzetta Vigo per informarci del trasbordo con le bici all'isola di Pellestrina che vogliamo fare il giorno seguente. Nessun problema, le corse con trasbordo bici sono tutte quelle in orario, una ogni ora (in autunno inverno ci sono meno corse in generale), costo con la bici 6.50 € a persona A/R, il posto di bici sul vaporetto sono 6, ma pare che possano caricarne fino a 10, in funzione anche del numero di passeggeri a piedi, a decisione insindacabile del capitano. Nel vicino imbarcadero del Bragozzi Ulisse, non c'è nessuno per chiedere, ma per quanto sta scritto sui cartelli il costo pare sia 6 €, ma per fare la corsa ci vogliono almeno 6 persone. Vada per il vaporetto ufficiale, domani siamo qui prima possibile per evitare eventuale affollamento che però ci informano presumibilmente non ci sarà, non è stagione. Si decide per una cena fuori e scegliamo una trattoria in una calle interna, cozze e ottime seppie al nero con polenta, moglie cozze e tagliolini al nero di seppia, innaffiato con un buon prosecco.
Si va a nanna presto, domani mattina smontiamo le bici e via per la escursione ciclistica, siamo carichi. Notte tranquilla (vorrei vedere vicino ad un cimitero ...), sveglia alle sette, dall'oblo sul letto si intravede un cielo grigio, quasi nero, ma ieri era cosi splendido, non ci facciamo caso, colazione, preparazione zainetto, indumenti per il freddo e kiway, esco pronto allo smonto delle bici ... una leggera brezza mi butta in faccia delle fredde e finissime goccioline d'acqua ... ma porka di quella porka miseria! Il cielo e spaventosamente coperto da spesse nuvole nere, verso Venezia sembra leggermente più chiaro, aspettiamo magari si apre ... Dopo mezz'ora il cielo non è cambiato le goccioline si sono trasformate in gocce, non piove, ma pioviggina, desistiamo e rientriamo in camper per un breve conciliabolo ... la moglie frigge, capisco che per lei essere a pochi km da Venezia e non metterci piede l'ha fatta impensierire per tutto il viaggio. Ok bando alla malinconia non roviniamoci la giornata e visto che verso Venezia il cielo è più chiaro, andiamoci, passeremo un sacco di tempo per arrivarci ma pazienza (infatti dal vaporetto di Chioggia fino a Pellestrina, tragitto in bus fino al Lido e vaporetto per Venezia ci abbiamo impiegato circa un'ora e 45 minuti ... non sto a raccontare di Venezia, chi non la conosce, l'importante é cercare di evitare i percorsi turistici e scoprire angoli e squarci bellissimi. Molte camminate, percorsi in battello per rompere e riposarsi e la giornata passa in fretta, a fine mattina splende un sole stupendo, verso Chioggia sembra ancora un po' nuvolo. Ci regaliamo uno spuntino presso un localino all'ombra del Rialto senza spendere cifre da "caccia al turista" ... a fine giornata il sole sparisce dietro le nuvole all'orizzonte, ci facciamo un ultimo percorso sul vaporetto sul Canal Grande sul vaporetto, la moglie è raggiante per la giornata veneziana che è riuscita a strappare da questo viaggio, e iniziamo il lungo rientro per Chioggia. Su decide per un'altra cena fuori, stasera pizza, ottima in una ristorante verso il porto (pochi i locali aperti). Rientro al camper tutto a posto, nella giornata c'é stato qualche cambio dei mezzi nel piazzale. un paio di camper con targa della Romania hanno lasciato (direi volutamente) lasciato aperto qualche lo scarico delle grigie aperto, mi viene voglia di andargli a dire un paio di cosette sulla loro educazione, ma la stanchezza ha il sopravvento ... poi ci stupiamo se chiudono le aree camper e i comuni ci cacciano dai loro territori, dagli torto con tali cafoni in giro.
La mattina dopo (1° novembre) si preannuncia come una giornata splendida (ma non poteva farla ieri, oggi dobbiamo anche ripartire senza aver usato le bici ...). Si smontano le bici e decidiamo per una pedalata per Chioggia e Sottomarina, la moglie da bambina con sorella e genitori ci veniva al mare d'estate. Lungo il percorso passiamo davanti ad un paio di siti sede di aree sosta camper che mi ero annotato, quasi vuote. Il sole ci regala un ottimo ultimo giorno di viaggio e con le bici giriamo in lungo ed in largo i due paeselli.
Dopo un leggero pranzo si riparte per il rientro, domani devo lavorare ... ottima viaggio, ottimi posti visitati conosciuti o meno, per i posti che non si è visitato ci saranno altre occasioni e poi per il mancato giro in bici per Pellestrina e per il Brenta ci dobbiamo ben tornare?
Volevano essere poche righe, ma mi ha preso la mano, o meglio la tastiera ... grazie ancora per le ottime informazioni che mi avete dato, scusate per la lunghezza del post e ancora grazie ad Alessandro, prima o poi verrò anche a Padova vedrai.
Saluti e buoni km a tutti. Bruno
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)