Francesco Marchi, detto Franco, una passione per l’Est!
Un grande camperista, con una lunga esperienza di viaggi impegnativi: ma non solo, un esempio di come la volontà e la determinazione possono aiutare a superare vicende avverse.
Nato a Castelbolognese (RA), Franco Marchi ha portato avanti una lunga carriera al servizio della comunità, fino a quando un’improvvisa malattia sembrò volergli tarpare le ali, come mai si vorrebbe veder capitare. Fortunatamente ripresosi in parte, nonostante l’invalidità ha potuto, una volta concluso il percorso lavorativo, dare sfogo alla propria passione pe i viaggi.
Concentrandosi sull’Est che sempre lo ha affascinato, ha collezionato un ruolino di viaggi intercontinentali in camper di tutto rispetto, spesso alimentati da nobili finalità umanitarie.
Il primo ‘grande’ tour della Russia è del 1989, e toccò Kiev, Mosca, San Pietroburgo, Misnk, Brest, con rientro attraverso la Polonia. Possiamo immaginare le difficoltà burocratiche dell’epoca per entrare in camper in Russia.
Nel 1990 raggiunge l’Ucraina, visitandone anche alcune città. Viaggio che ripete, completando la visita, nel 1991.
Ancora Russia nel 1992, e poi, nel 1993, le avventure aumentano: si pinge fino al Circolo Polare Artico Russo, a Murmansk, passando per le Repubbliche Baltiche.
Nel 1994 è la volta degli Urali, nel 1995 Volgograd e Crimea.
E, finalmente, il “sogno della vita” prende corpo nel 1996: Marchi percorre la via della seta fino a Pechino! Un viaggio di 45 gg e oltre 28.000 km, diecimila dei quali in Cina.
Nel 1997 accorre a portare aiuti a Chernobyl, nel 1998 va in Kazakistan e Uzbekistan fino a Samarcanda. Nel 1999 torna due volte in Russia.
Il richiamo della Cina si fa sentire: il 2000 è l’anno del ritorno a pechino, con rientro attraverso la Mongolia, dopo 122 giorni di viaggio.
Il resto è quasi “storia dei giorni nostri”: Russia nel 2001, Ukraina nel 2002, ancora Russia e poi Albania nel 2004, nuovamente Cina- per la terza volta – nel 2005, in Russia sul fiume Don nel 2006, in vari Paesi dell’Asia centrale nel 2007, nel 2008 98 giorni in Siberia e Mongolia, ancora Russia e Ucraina nel 2009.
Un curriculum che dimostra un interesse enorme per questi Paesi, dei quali Marchi è al tempo stesso innamorato ed esperto. L’impegno umanitario di solidarietà che lo ha sempre animato e l’interesse culturale e storico che lo ha motivato rendono questo Grande Viaggiatore un riferimento per il settore, una fonte di esperienza e di informazioni, e nel suo campo un pioniere dei viaggi in territori che, ancora oggi, non sono alla portata di tutti.
Chi desidera maggiori informazioni le trova su www.marchi-campertravelest.it.